One Piece Grand Cruise Recensione: i pirati di Eiichiro Oda approdano su PSVR

Ci siamo imbarcati sulla Thousand Sunny per incontrare i protagonisti di One Piece Grand Cruise, scoprendo un titolo non perfettamente riuscito.

One Piece Grand Cruise Recensione: i pirati di Eiichiro Oda approdano su PSVR
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  • PS4
  • PS4 Pro
  • Dato lo straordinario successo riscontrato in tutti gli angoli del globo, il vivace manga di ONE PIECE ha ormai ispirato dozzine di lungometraggi televisivi, romanzi e innumerevoli adattamenti videoludici. Era dunque una questione di tempo perché qualcuno, facendo leva sulle irresistibili forme delle prorompenti protagoniste femminili, tentasse persino la via della Realtà Virtuale, proponendo ai giocatori un'esperienza che fosse più che mai realistica. A seguito dell'insuccesso di ONE PIECE: Burning Blood, lanciato appena due anni su PC e console di ultima generazione, il sodalizio nipponico formato da Bandai Namco Entertainment e Spike Chunsoft sembra deciso a ritentare il colpaccio, immettendo sul mercato un titolo destinato esclusivamente al PlayStation VR - un prodotto che, a dispetto delle premesse, si è rivelato più una mera "esperienza VR" che un gioco vero e proprio. Fra fuorvianti seni prosperosi e palle di cannone sparate all'impazzata, ci siamo cimentati con ONE PIECE: Grand Cruise, mettendone a nudo pregi e difetti.

    In crociera sulla Thousand Sunny

    ONE PIECE: Grand Cruise offre agli acquirenti due mini-giochi della durata di dieci minuti circa, che tuttavia, se rigiocati più volte, permettono di accedere a contenuti leggermente diversi. Se pensavate dunque di trovarvi dinanzi ad una longeva avventura ambientata nel colorato e folle mondo di ONE PIECE, siete purtroppo fuori strada, poiché il totale completamente del titolo, troppo ripetitivo e scarno sotto il profilo contenutistico, vi porterà via un paio d'ore al massimo.
    Ma procediamo con ordine ed esaminiamo innanzitutto la prima delle due prove proposte subito dopo la breve introduzione effettuata da un loquace e buffo Lumacofono: lo "Scontro Navale con la Marina". Selezionato il livello, affrontabile nei panni di un avatar senza volto e senza nome, il giocatore si ritroverà infatti a bordo dell'ormai leggendaria nave pirata Thousand Sunny, che da qualche anno ormai ha preso il posto della cara Going Merry come imbarcazione principale dei Pirati di Cappello di Paglia. Nei primissimi minuti della prova, gli utenti assisteranno dunque alla presentazione dello stesso capitano Monkey D Luffy (o Rufy, se preferite), il quale inviterà gli aspiranti mozzi a fare un giro sulla propria nave, aprendo l'accesso alla cambusa del cuoco Sanji e soprattutto agli ambitissimi alloggi della bella Nami. In entrambi i casi, la scelta non influenzerà in alcun modo il risultato della prova, ma permetterà di scambiare qualche parola coi vari componenti della ciurma e di osservarli molto da vicino... Come i giocatori più maliziosi avranno capito, proprio le sbirciatine alle fatali curve di Nami e Nico Robin, nonché le tipiche reazioni da cascamorto di Sanji (innescabili in caso il giocatore scelga di impersonare un avatar di sesso femminile), rappresentano il piatto forte del pacchetto, che per il rovescio della medaglia si rivela ludicamente povero. Terminate le suddette scene troppo spesso peccaminose, l'utenza verrà subito richiamata sul ponte della nave per affrontare la Marina militare in una furibonda battaglia a suon di cannonate: il compito del giocatore sarà infatti quello di utilizzare l'artiglieria di bordo per respingere i colpi di cannone provenienti dalle navi avversarie.

    Curiosamente, però, il novello pirata guadagnerà dei punti per ogni cannonata respinta, e addirittura potrà vincere una sorta di duello proposto all'ultimo istante dallo stesso Luffy. Questa bizzarra e mal sfruttata meccanica è un lascito della versione originale del gioco, che un tempo, proposta sotto forma di demo multigiocatore presso il parco a tema "ONE PIECE Tower" di Tokyo, suddivideva otto partecipanti in due diverse squadre da quattro elementi ciascuna e le poneva l'una contro l'altra. Sfortunatamente l'edizione casalinga di ONE PIECE: Grand Cruise non presenterà invece alcuna modalità multiplayer, ma si limiterà a piazzare sulla nave sette sagome anonime e del tutto inutili ai fini del gameplay. Che si vinca o si perda il suddetto duello, la prova si concluderà poi coi saluti di tutta la ciurma, lasciando al giocatore un fastidioso senso di incompiutezza.
    Allo stesso modo si comporterà purtroppo anche la seconda sfida, qui chiamata "Scontro con il Kraken" e altrettanto breve. Selezionato il sesso del proprio avatar, l'utente si ritroverà nuovamente a bordo della nave, potendo stavolta esplorare non solo la cambusa e gli alloggi di Nami, ma anche l'infermeria del dottor Chopper e la coperta, nella quale Roronoa Zoro è solito allenarsi diligentemente. A differenza dalla prima modalità, dove le sequenze interattive saranno del tutto pilotate, la seconda prova, indipendentemente dalla scelta compiuta, porrà il giocatore dinanzi ad alcune domande effettuate dal personaggio di turno, il quale tenterà a più riprese di conoscere meglio ed intrattenere il proprio interlocutore. Come nel primo caso, tuttavia, i dialoghi saranno bruscamente interrotti dal capitano Luffy, che farà notare all'intera ciurma l'arrivo di un gigantesco Kraken intenzionato a distruggere la nave. Questo evento sarà dunque l'inizio dell'ennesima scaramuccia, e infatti vedrà l'equipaggio diviso in due diverse squadre intente ad infliggere alla bestia il maggior numero di danni possibili. Quel che ci ha permesso di apprezzare maggiormente questo secondo mini-gioco è però la sorprendente e ben realizzata cutscene posta al termine dello scontro col Kraken: sconfitta la creatura, infatti, i Pirati di Cappello di Paglia saranno aggrediti dal potente Donquixote Doflamingo ed i giocatori saranno testimoni di una rapidissima (e scriptata) schermaglia fra Luffy ed il micidiale antagonista.

    Per quel che concerne invece il profilo prettamente tecnico, ONE PIECE: Grand Cruise non è certo un prodotto da buttar via. Nonostante la totale e grave assenza della colonna sonora, l'esperienza VR saprà conquistare i fan del manga grazie ai colori vividi ed ai superbi modelli poligonali dei personaggi, che rappresentano il nocciolo dell'intera produzione. Il vero problema del gioco, che ai nostri occhi appare soltanto una demo, è il prezzo cui è stata proposta al consumatore finale. Se pensiamo ad esperienze del calibro di The Last Guardian VR, qualitativamente poderosa e del tutto gratuita, i 10€ di spesa richiesti da ONE PIECE: Grand Cruise risultano esagerati e assolutamente ingiustificati.

    ONE PIECE: Grand Cruise ONE PIECE: Grand CruiseVersione Analizzata PlayStation 4Tutto sommato divertente e in grado di mostrare gli storici personaggi del brand da un punto di vista differente, ONE PIECE: Grand Cruise avrebbe conquistato a mani basse la nostra simpatia (e la sufficienza) se fosse stato proposto non come un gioco, bensì come un’esperienza VR, magari gratuita o comunque ad un prezzo consono ai pochissimi contenuti offerti dal pacchetto. Allo stato attuale, invece, ci sentiamo di consigliarne l’acquisto soltanto ai fan più sfegatati dell’opera natia, i quali siamo certi non si lasceranno scappare quest'occasione unica per focalizzare lo sguardo sulle esuberanti rotondità che caratterizzano il cast femminile.

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