Recensione Outlaw Golf per Xbox

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Recensione Outlaw Golf per Xbox
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  • Xbox
  • NGC
  • Golf, sport
    d'elite

    Chiamate qualche amico, prenotate un campo ed
    avrete organizzato una bella e rapida partita di calcetto. Provate a fare la
    stessa cosa con una partita di golf... non vi risulterà così semplice! Spesso mi
    sono chiesto perché uno sport così popolare all'estero, soprattutto negli
    States, sia un po' snobbato nella nostra penisola. Tuttavia la risposta è
    sempre stata lì, a portata di mano; il golf è uno sport d'elite. Praticarlo
    vuol dire innanzitutto far fronte ad un esborso economico non indifferente oltre
    che disporre di molto tempo e di una “santa” pazienza. Forse sarà per questo
    motivo che il golf è divenuto nell'immaginario comune lo sport dei ricconi
    anziani, eppur non è sempre così, almeno non nel paese a stelle e
    strisce.

    Outlaw

    Partorito dalle geniali menti dei programmatori della Hypnotix e
    prodotto dalla Simon & Schuster, Outlaw Golf è un gioco che già in sede di
    anteprima ho definito volutamente “fuori dagli schemi”. Il bello di questa
    realizzazione è proprio l'accostamento di questa bizzarra idea di gioco ad uno
    sport come il golf, vetrina per rampolli e miliardari d'alta borghesia.
    Dimenticatevi dunque i personaggi composti e pacati che calcano i lunghi prati
    verdi durante il PGA tour; in Outlaw Golf avrete a che fare con ballerine di
    lap-dance, rappers dei sobborghi e dottori schizofrenici.

    Mantenete la calma

    La caratteristica
    principale dell'ultima fatica targata Hypnotix è l'influenza che l'andamento
    della gara avrà sui nervi del giocatore. Attraverso una vera e propria barra,
    infatti, viene misurato lo stato d'animo del golfer, che cambierà a seconda
    delle sue prestazioni, cosicché ogni volta che sbaglierete un tiro il vostro
    alter ego si innervosirà facendo pendere il “termometro” dal lato sinistro,
    contrassegnato in rosso (ira), mentre ogni qual volta effettuerete un tiro degno
    del miglior Tiger Woods i vostri nervi si affievoliranno e la barretta si
    sposterà verso destra, fino ad arrivare al colore verde, che indica uno stato di
    relax. Ovviamente più sarete nervosi e peggio andranno le cose. Effettuare un
    tiro all'apice dell'ira vorrà dire sbagliarlo quasi sicuramente o quantomeno
    non ottenere esattamente ciò che si voleva. A tal proposito vi vengono in aiuto
    i cosiddetti “beating token”, cioè dei gettoni che potrete utilizzare durante
    una gara per picchiare il vostro caddy, colui che porta le mazze. Guadagnare un
    token non sarà molto facile: bisognerà infatti effettuare dei birdie (andare in
    buca con un tiro in meno rispetto a quelli previsti, cioè il par) in quelle
    buche dove viene messo in palio. Il suo utilizzo è piuttosto semplice: allorché
    lo riterrete opportuno, infatti, potrete utilizzarlo per scaricare i vostri
    nervi sul malcapitato caddy, attivando una sorta di modalità in stile “Dance
    Dance revolution” e simili, durante la quale dovrete premere i tasti a tempo per
    permettere al vostro alter ego virtuale di sfogare tutta la sua rabbia compiendo
    evoluzioni con la mazza o sferrando colpi degni di un lottatore professionista.
    Sembra assurdo, ma questa geniale trovata non solo influirà sull'andamento
    “videoludico” della gara, ma farà da “valeriana” anche per i vostri nervi! Forse
    siamo di fonte ad una svolta nell'ambito ludico che condizionerà molti giochi a
    venire...chissà!

    Golf e golfini

    A parte il titolo del paragrafo degno di un comico disperato,
    Outalw Golf offre tre differenti modalità: la classica “exhibition”, una
    carriera e dei minigiochi. In realtà i minigiochi vanno anche ad inserirsi
    all'interno della stessa carriera, permettendovi di sbloccare personaggi
    inizialmente non selezionabili. In totale avremo a che fare con dieci differenti
    golfer, tutti caratterizzati dalla propria musica e accompagnati dai disperati
    caddy, figure che suscitano più compassione che ilarità. Sebbene siano una
    variante dovuta, i minigiochi sono piuttosto ripetitivi, risultando così noiosi
    da ripetere alla lunga. Magari i programmatori avrebbero fatto meglio ad
    inserire un modalità differente in stile “crazy-x” di Crazy Taxi, tanto per
    intenderci, tuttavia sono solo considerazioni personali.

    Grafica ok,
    ma...

    Il discorso sulla
    realizzazione grafica non può che andare incontro a pareri discordanti. Sebbene
    infatti il gioco mostri ottimi scenari arricchiti dai “soliti”, ormai, effetti
    straordinari di luce e texture superbe (l'erba è davvero impressionante!), non
    si può non affrontare il tema della caratterizzazione del gioco. In pratica, le
    persone che si pongono di fronte a questo gioco possono ricevere sensazioni
    diverse: da un lato può esaltare come non mai per il suo essere golf a tutti gli
    effetti ma con qualche variante bizzarra (vedi sopra); dall'altro, però, può
    trasmettere una sensazione di smarrimento allorché, dopo aver scelto uno degli
    stravaganti personaggi a disposizione, ci si troverà di fronte a delle
    normalissime piste da golf. Già, avete capito bene: il pomo della discordia di
    questo titolo potrebbe essere paradossalmente uno degli aspetti più positivi: la
    caratterizzazione grafica delle piste. Se un connubio del genere può non essere
    ideale per un titolo “Outlaw”, è proprio questo uno degli aspetti che potrebbe
    far impazzire più d'un fan delle trasposizioni videoludiche dello sport
    d'elite per eccellenza. Ad ogni modo, un aspetto che metterà sicuramente
    d'accordo tutti è il misero campionario di piste disponibili: solo (!) tre.
    Sarebbe stato sicuramente più logico offrire più piste, magari accontentando i
    gusti di ogni giocatore, offrendo piste bizzarre almeno quanto i personaggi
    disponibili.

    L'aspetto più divertente

    Non ve lo aspettavate, vero? Già, il comparto sonoro è una delle
    cose più divertenti del gioco. Il commento, fatto da un tal Steve Carrel (dite
    pure che sono un ignorante, ma non lo conosco), è davvero da sbellicarsi.
    Immaginatevi la scena: concentrazione al massimo (e un po' di depressione) per
    il tiro decisivo; state per andare in buca e non volete perdere terreno dal
    vostro antagonista, sebbene sapete che state tirando per un “double boogey”,
    quando il nostro announcer esclama:<< He's trying for an eagle!!!>>> e,
    immediatamente: <<...Just kidding, he's shooting for a double boogey!>>, condito
    da una sottile risata ed un accento unico. Oltre a questo aspetto piuttosto
    divertente, ogni istante di gioco è caratterizzato da un commento pronto e
    pungente che vi farà calare a pieno nell'atmosfera del gioco. Ogni personaggio
    poi, oltre che essere caratterizzato dal proprio jingle, ha delle espressioni
    uniche per ogni situazione di gioco, condite dalle relative animazioni. Anche il
    pubblico è caratterizzato alla grande, grazie a reazioni adeguate per ogni colpo
    effettuato. Chapeau.

    Avete lo swing giusto?

    Il sistema di controllo di Outlaw Golf è, come molti
    aspetti del gioco, all'avanguardia. Utilizzando la leva analogica situata sul
    lato destro del pad infatti, dovrete eseguire un vero e proprio “swing” (il
    movimento tipico dei giocatori di golf), cosa che conferisce una gradevole
    sensazione di realismo ed una buona dose di difficoltà iniziale. Ad ogni modo
    padroneggiare i comandi non sarà un'impresa titanica: bastano poche partite (e
    qualche insulto) per poter avere lo swing giusto. Non scoraggiatevi e ricordate:
    avete sempre un caddy con voi...

    Il
    commento

    Siamo di fronte ad un gioco che diventerà
    sicuramente una pietra miliare nella storia dei videogiochi, ma che, tuttavia,
    non si può definire un capolavoro assoluto. Alcune scelte geniali lo rendono
    davvero all'avanguardia, su tutte il nervous-meter e l'influenza che ha sul
    gioco, mentre altre lo fanno ritornare sulla Terra, offrendo il fianco a
    critiche e conseguenti delusioni. I caricamenti sono spesso lunghi e la
    profondità di gioco non è tale da spingere chiunque a cimentarsi con mazza e
    pallina. In definitiva però, Outlaw Golf lascia ben sperare per il futuro,
    considerando che sono già in cantiere progetti che seguiranno gli straordinari
    concept espressi da questo titolo. Sicuramente da
    provare.

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