Recensione Outrun 2006: Coast 2 Coast per Xbox

Le rosse tornano a graffiare

Recensione Outrun 2006: Coast 2 Coast per Xbox
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  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Psp
  • "Dove hai intenzione di portarmi?"


    Alcuni videogiochi sono dei viaggi. Ci conducono in luoghi lontani, impensati ed impensabili. Non intendiamo la conduzione verso delle locations esotiche oppure immaginarie, ma dei viaggi della mente, delle esperienze di gioco che inevitabilmente lasciano dei cristalli nella nostra memoria, delle situazioni che ci sorprendono e un domani ci aiutano a ricordarCi.
    Outrun, monumento del racing game, è stato uno di questi viaggi per molti noi. Un manifesto videoludico di ciò che costituiva l'apice dell'esistenza negli anni 80: la velocità, il dinamismo, il marchio su sé stessi (di un giaccone come di un'automobile), una bionda al proprio fianco, l'autoradio, la strada.
    Dopo più di dieci anni di attesa Outrun è tornato tra noi, finalmente con un numero 2 affiancato che imprime la discendenza diretta dal capostipite, e ci ha catapultato verso un nuovo viaggio. Per alcuni, i più giovani, è stata una piacevole scoperta, per altri un incrocio tra retro gaming e modernità. Per questi ultimi, in particolare, ha significato riaffrontare lo stesso viaggio percorso nel 1986, tenendo contemporaneamente tra le mani il volante di un cabinato di ieri e il gamepad di una Xbox di oggi.
    Ora dopo appena un anno si rivela a un pubblico finalmente trasversale il nuovo Outrun 2006: Coast 2 Coast. E questa volta, sfumato l'effetto nostalgie, il gioco Sega deve vivere di luce propria.

    "Sei il migliore"

    Parlare di Outrun e quindi di Outrun 2006 è quanto di più semplice e complicato allo stesso tempo. E' semplice perchè le caratteristiche da descrivere sono numericamente limitate. Modalità ed opzioni sono ridotte all'osso. E' invece complicato illustrare le qualità, perchè sono legate principalmente alla sfera emotiva, alla capacità di questa serie di generare puro piacere.
    Outrun 2006 è il frutto di una semplice opera di restyling globale di Outrun2 e di gonfiamento dell'offerta. Al primo incontro con il gioco verrà visualizzata la nostra futura patente che identificherà il profilo del giocatore. Sulla patente verranno registrate le caratteristiche del pilota, utili per fornire una minima immagine del giocatore in Live, e le statistiche di gioco condensate in una percentuale di completamento e in un tempo complessivo di somministrazione del titolo Sega. Completata questa breve fase di registrazione si aprirà al giocatore un menù di selezione tanto luminoso, quanto scarno. Una sobrietà che non vuole creare una dissonanza con la pochezza di selezioni disponbili. Oltre alla prevedibile possibilità di scegliere tra il gioco in singolo curato appositamente per l'approdo su console, e il multiplayer gaming, sarà possibile inoltre accedere alla sezione Outrun2SP e alle classifiche. Outrun2SP è la riproposizione della versione leggera ed immediata per sale giochi.. Con la consueta disposizione dei livelli con gerarchia piramidale, sarà possibile affrontare i 15 nuove piste. Questi tracciati, che come consuetudine trovano maggiore aderenza con il termine sezione, sono in parte costruiti su ambientazioni riprese da Outrun 2 ed in parte collocati in geografie totalmente nuove. L'inizio del nostro viaggio sarà ancora una volta incorniciato dalle storiche palme poste sul ciglio della strada ad inframezzare squarci di mare. Altre locazioni, come il classico paesaggio innevato oppure la foresta temperata, seppur non siano costruiti su identici repertori di texture e costrutti poligonali stimolano un forte senso di deja vù. Oltre a queste si presentano dei nuovi paesaggi che lasciano meravigliati tanto alla prima apparizione quanto ai successivi passaggi. La tendenza di queste nuove sezioni è la medesima di Outrun 2: la volontà di stupire con sobrietà, con stile. Lasciare che la natura, nella sua forma digitalizzata, catturi gli occhi del giocatore, senza il bisogno smodato di luci artificiali, di costruzioni altisonanti, di strombazzamenti che non siano quelli del proprio motore. Le nuvole a dipingere un cielo primaverile, un lago placidamente incastrato tra le montagne, una ridente cittadina sulle rive di questo e alcune casette sparse sulla strada. Oppure una strada che si distende tra campi ricchi di tonalità differenti, tra gli alberi colmi di fiori, prima bianchi, poi colorati, pronti ad essere strappati dal vento. Un forte senso di tranquillità si adagia oltre i guard rail, oltre il ciglio della strada. Una pace che lotta con la potenza dei motori che violentano l'asfalto. I paesaggi che scorrono sono talmente curati e ricchi di particolari da apparire vivi, da reclamare più attenzione di ciò che si muove sula strada, da dare la sensazione di essere prigionieri di una gabbia lunga e grigia che non ci consente di godere del mondo. Oltre a questi visiteremo anche la Grande Mela e una fantomatica Casino City, punti più alti dell'attacco urbanistico ai set di gioco.


    Lo spirito di Outrun è sempre rappresentato dal desiderio di sentirsi liberi, di volare su quattro ruote e di avere come unico nemico il tempo che inesorabile passa. Che ci punisce perchè siamo stati semplicemente troppo lenti, perchè non abbiamo sfruttato le ali che ci sono state offerte. Il modello di guida su cui poggiano le Ferrari che possiamo condurre verso il Goal è estremamente primitivo, ma terribilmente efficace nel dare al giocatore l'illusione di essere padrone del veicolo e della strada. Con brevi pressioni del freno è possibile impostare le curve con un'aggressiva quanto irreale derapata. Una slide che ci consente di coprire decine e decine di metri in completa traversata. Basterà correggere il raggio di curvatura con delle decise controsterzate oppure accompagnare la macchina verso l'interno della curva. Il testacoda risulta totalmente assente. Il sogno di un sorpasso all'esterno in completo scivolamento torna a concretizzarsi in questo seguito di Outrun 2. La dinamica delle macchine presenta la felice aggiunta dell'effetto scia che si manifesta con una classica accelerazione quando ci si trova dietro ad un'altra vettura in movimento. La resa non è esteticamente ineccepibile, visto che piuttosto che creare una sensazione di boosting con deformazioni grafiche, si è preferito lasciare che una scarna scritta “Scia” al centro dello schermo chiarisse la presenza della stessa. Il livello di difficoltà dei percorsi è irrisorio. Bastano poche miglia collezionate per acquisire la capacità di interpretare le curve, ma solo dopo svariate ore si arriva ad affrontarle al limite. L'apposizione dei cartelli che indicano la presenza di una curva pericolosa aiutano il più delle volte a capire quando sia richiesto affrontare una curva con una derapata e quando invece sia preferibile lasciar scorrere la macchina e limitarsi ad una semplice frenata deceleratrice.
    Vetture in Outrun significa esclusivamente Ferrari. Quindici modelli che vanno dalle classiche Dino 246 GTS e 250 GTO fino alle moderne Enzo e F430, passando per la mitica F40 e la regina di Outrun, la Testarossa. Tutte sono disponibili nelle versioni commerciali, ma anche nelle versioni OR che le arricchiscono di alettoni, minigonne e decorazioni da competizione che producono un aumento tout court delle prestazioni. Queste sono schematicamente, e brevemente, suddivise per ogni macchina in manovrabilità, velocità massima e accelerazione.

    "Grado AAA"

    E' stata fonte di imbarazzo descrivere un gioco in uscita su console cominciando dalla modalità puramente arcade. Fondamentalmente quest'ultima è possibile godersela in una sala giochi e non dovrebbe valorizzare appieno un prodotto da scaffale. Sarà però facile capire a breve le motivazioni dietro questa scelta.
    Anche in Outrun 2006 sono presenti delle modalità che cercano di estendere l'offerta e quindi aumentare la fredda longevità. In Outrun 2 erano presenti due modalità per la versione casalinga. Un canonico time attack che permetteva di migliorare i propri tempi sui diversi percorsi e una deliziosa modalità a missioni che richiedeva di soddisfare le richieste della nostra compagna di viaggio: sorpassa, non andare a sbattere, fotografa il panorama, esegui delle operazioni di calcolo. Queste tipologie di gioco sono state incluse anche in Outrun 2006: Coast 2 Coast. L'aggiunta rispetto ad Outrun 2 risiede nella Coast 2 Coast che caratterizza il nome del nuovo gioco. Questo titolo altisonante e illusorio nasconde però una realtà meno entusiasmante. La citata modalità presenta dei semplici percorsi a tappe che propongo alternativamente le varie piste e le varie missioni. In un gruppo di gare dovremo escusivamente arriverare al termine dei livelli proposti entro una certa posizione finale. Altre Ferrari gareggieranno contro di noi e fino ad un numero massimo di cento nelle ultime sfide. L'incontro con le auto posizionate davanti a noi sarà sequenziale, non ci sarà una partenza di massa. Il numero massimo di avversari che troveremo sulla strada contemporaneamente sarà quindi di tre o quattro ed è quindi evidente che è una visione molto rimaneggiata di una vera gara automobilistica. Raggiungendo un livello medio sufficiente in un blocco di gare, si sbloccherà il seguente. Nell'altra tipologia di Coast 2 Coast dovremo invece completare le surreali, ma divertenti, missioni già anticipate.
    Outrun 2006 può fortunamente godere della compresenza di tutti i quindici livelli di Outrun2, più i nuovi tracciati di Outrun2SP. Complessivamente sono 30 tracciati, tutti proposti con il verso di percorrenza normale e invertito. Una massa di tracciati che consente di rendere meno monotono il completamento degli obiettivi e l'accumulo di miglia in gara., ma inevitabilmente un senso di ripetitività si manifesterà dopo alcune ore. Per quanto le missioni siano differenziate, la volontà di sbloccarle tutte si rivelerà solo ai più determinati. Molti si renderanno conto della natura riempitiva di queste modalità, che riescono, in parte, a snaturare l'immagine di Outrun. Outrun2 rappresentava una sorpresa: il nuovo aspetto, le vecchie sensazioni, le nuove modalità. Dopo un anno era logico aspettarsi delle novità riguardo queste ultime e la Coast 2 Coast non è assolutamente ciò che si poteva sperare, Neanche il Salone che ora presenteremo soddisfa il desiderio di novità.

    Alla fine di ogni partita relativa al gioco singolo, esclusa la modalità arcade descritta in precedenza, verrà conteggiato un quantitativo di miglia collezionate. Questo non dipende solamente dalla distanza percorsa, ma anche dall'assolvimento degli obiettivi proposti oppure dal tempo resosi necessario a completare le diverse tappe. Tali miglia saranno spendibili all'interno del Salone, il luogo deputato all'acquisto delle diverse macchine collezionabili, dei livelli percorribili nella modalità Time Attack, delle musiche ascoltabili durante la guida ed infine di alcune gradazioni di colore per le nostre vetture. Fondamentalmente il Salone rende gestibile manualmente la consegna di premi e bonus che generalmente vengono rilasciati al completamento di gruppi di missioni, quindi non sveglierà alcun entusiasmo eccessivo.
    In Outrun 2006 ritroviamo il supporto per il Live. La fruibilità rapida aveva rappresentato un grosso pregio della medesima modalità in Outrun 2. Con questo nuovo capitolo, l'eventuale acquirente, dovrà però confrontarsi con una comunità di gioco attirata principalmente dalle produzioni per X360. L'assenza di differenze sostanziali con la precedente versione non indurrà i frequentatori delle vecchie stanze di Outrun2 a ritrovarsi a derapare. Il live, pertanto, non potrà esercitare un peso eccessivo nella valutazione della bontà dell'acquisto.

    "Bella foto"

    L'aspetto tecnico. Outrun 2006: Coast 2 Coast, come il il capitolo che immediatamente lo precede, è pura cinetica applicata alla macchina. Su di ogni aspetto prevale la massima fludità. Un ancoraggio ai 60 fps che non si arrende neanche nelle situazioni ambientalmente più elaborate. Le Ferrari sono realizzate con doverosa perizia. Un'analisi al microscopio rivelerebbe senz'altro dei modelli poligonali deficitari rispetto ad un prodotto di nuova generazione, ma l'effetto globale è efficiente e soprattutto efficace. Le varie F50, F430 e sorelle sono vive e corpose, ma anche tanto snelle da non stonare con il fluire dei paesaggi e delle emozioni. Sumo Digital, lo studio che si è occupato materialmente delle versioni casalinghe di Outrun 2 e Outrun 2006 ha confermato l'alto livello tecnico della serie ed il suo lavoro apparirebbe impeccabile. Il condizionale è però stato apposto volontariamente. Non senza una sufficiente dose di malizia abbiamo effettuato un confronto tra alcuni livelli presenti sia in Outrun2006 che in Outrun2. La ricchezza dei dettagli e l'assenza di effetti sgradevoli come popup e rallentamenti è ad occhio identica. Sorprendentemente si rileva, però, una peggiore dosatura dei colori e degli effetti di illuminazione nel nuovo capitolo. Nella primissima tratta, Palm Beach, si denota una esposizione alla luce più piacevole in Outrun2. Una accesa luminosità che rende i palazzi e le palme effettivamente sospesi nella calura estiva in Outrun2, contro i contorni più delineati e poco naturali del 2006. In Deep Lake, il tracciato che presenta un lungo ponte, saldo tra il lago e il cielo color vaniglia, si evidenza una peggiore gestione dei colori in Outrun 2006. Le nuvole sono sfumate nei colori, il cielo tende ai medesimi pastelli , ma l'effetto è meno omogeneo e pacificante rispetto allo stesso percorso in Outrun2. Dei risultati che lasciano immaginare che anche i nuovi percorsi, in Outrun 2, sarebbero potuti apparire ancora migliori.


    Il comparto Audio è sinceramente modesto. Le musiche sono piacevoli, con brani nuovi e riedizioni di pezzi classici come Splash Wave e Magical Sound Shower. L'impossibilità di cambiare il brano durante una gara, che può arrivare anche a 15 sezioni consecutive da percorrere, può far entrare il cervello in pericolosi loop sensitivi. Il sonoro delle macchine è pulito, ma in un gioco come Outrun prevale generalmente l'ascolta della musiche. Al limite dell'inascoltabilità il parlato nella qualità sonora e nei contenuti. I titoli dei paragrafi di questa recensione propongono un piccolo repertorio di questi. E' evidente che la colonna sonora globale è figlia di quella da sala giochi e quindi piuttosto lontana dalla qualità di una destinata ad un'acquisizione da salotto.

    Outrun 2006: Coast 2 Coast Outrun 2006: Coast 2 CoastVersione Analizzata XboxCome già ampiamente precisato, non è semplice parlare di un gioco come Outrun. L'intera serie è collocata nel nucleo del pianeta Arcade e tutti i titoli, incluso Outrun2SP, ne incarnano le qualità. Un'edizione su console è però costretta a convivere con i naturali difetti, vedi longevità ridotta e ristrettezza delle opzioni di gioco. Outrun2 conteneva un tal numero di novità che la sensazione di prodotto incompleto non riuscisse ad intaccare il divertimento. Outrun 2006 non riesce invece ad andare oltre il precedente, con l'aggravante di consegnare al giocatore l'impressione che graficamente si è fatto un piccolo passo indietro. Il giudizio sul gioco sarà quindi differente tra coloro che non hanno ancora assaporato Outrun2 e la restante parte. I primi avranno una seconda occasione per fare il loro incontro con l'immortale racing game Sega e potranno tranquillamente aggiungere un punto al voto in calce. I secondi dovranno inevitabilmente far fronte alla imperante sensazione di avere tra le mani un gioco addirittura più vecchio del primissimo Outrun.

    7.5

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