Recensione Pacific Rim per Xbox 360

Un Tie-In indegno, fra i più brutti degli ultimi anni

Recensione Pacific Rim per Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pacific Rim ha stregato il popolo dei Nerd ed esaltato praticamente qualsiasi spettatore cresciuto all'ombra di giganteschi robot antropomorfi, siano stati gli Eva della NERV oppure il grande Mazinga Z (no: Megazord non vale). Ma una volta abbandonate le sale cinematografiche, che sorte tocca ai Jaeger di Del Toro? Ormai i benefici della crossmedialità non si negano a nessuno, ed una comparsata sul mercato videoludico è praticamente una prassi per il protagonista di qualsiasi Blockbuster. Mentre Avengers e supereroi vari sembrano accontentarsi degli affollatissimi lidi dell'App Store, i Kaiju e le loro nemesi meccaniche tentano invece l'assalto delle home console, con un videogioco in digital delivery che dovrebbe regalare ai fan più convinti le stesse emozioni del film
    Pacific Rim: Il Videogame si presenta quindi nella forma di un picchiaduro tridimensionale, grazie a cui replicare gli scontri che rendono così esaltante il lungometraggio della Warner Bros. Come ampiamente previsto dal copione dei Tie-In spiccioli, tuttavia, il titolo cade sotto i cazzotti impietosi della critica, e affonda nel mare della mediocrità da cui aveva provato ad emergere.

    Scontro fra titani

    Bastano i menù di gioco, o la verve dell'unico tema musicale che ossessivamente si ripete nel corso della loro navigazione, per far capire quanta sia l'attenzione che Yuke's ha dedicato al progetto: essendo con tutta probabilità proporzionale all'investimento (anche creativo) del publisher, la definiamo semplicemente “misera”. Il videogioco ufficiale di Pacific Rim è un prodotto sviluppato di fretta, senza convinzione, confezionato a solo scopo commerciale. Non ci aspettavamo di certo un mostro d'originalità, ma il picchiaduro realizzato dai creatori della saga WWE non ha neppure un briciolo di presenza.

    Ci gettiamo subito nel tutorial, curiosi di sapere come se la cavano i Jaeger sul campo di battaglia. Scopriamo così un control scheme ridotto all'osso: ci sono due tasti per colpire con un pugno destro e sinistro, un pulsante per l'attacco speciale ed un per la parata. I dorsali permettono di correre, attaccare dalla distanza (se il vostro Jaeger è equipaggiato con lanciafiamme o cannoni ad energia), oppure attivare una “stance” secondaria per variare la gamma di colpi.
    Quello che stupisce fin dal primo istante è il ritmo lento e impacciato degli scontri. Jaeger e Kaiju si muovono fin troppo lentamente, agitando le loro enormi braccia con un'indolenza disarmante. Sembra quasi di vedere due pesantissime marionette che cercano di prendersi a manate, ma lo scontro non riesce a trasmettere nessuna emozione: gli impatti sono inconsistenti, ed anche se la barra della vita scende ad ogni colpo non si ha mai la sensazione di uno scontro fra creature giganti. Il parco mosse per ogni personaggio (tre Jaeger e due Kaiju) è limitato ad una manciata di colpi, e le animazioni non sono neppure ben caratterizzate. L'impianto strategico degli scontri è sostanzialmente inesistente, e la cadenza dei colpi è talmente ammorbante che si finisce per spigiacchiare sui tasti del pad finchè l'avversario non cade massacrato. Molto spesso la strategia si rivela vincente, almeno nei molti livelli che compongono l'arcade mode.
    Il problema è che con un roster tanto limitato (potete acquistare due Kaiju extra, se già non vi è bastato dilapidare 10 euro), tutti gli incontri risultano sostanzialmente identici. Non aiutano le ambientazioni per nulla caratterizzate, e la progressione di battaglia in battaglia annoia già dopo pochi minuti.

    Andare avanti (ed eventualmente, in preda al masochismo più estremo, rigiocare gli scontri per ottenere valutazioni migliori) servirebbe idealmente per accumulare perks da equipaggiare nelle battaglie Online, oltre che pezzi ed esperienza utili a costruire il proprio lottatore. Nell'editor del personaggio, partendo dal modello base di uno dei Jaeger esistenti, potrete infatti assemblare il vostro robot, sostituendo le varie parti e migliorandone le caratteristiche. E' qui possibile anche selezionare le varie mosse da assegnare ai tasti, ed equipaggiare abilità bonus conquistate in battaglia o acquistate sullo store. Sembra che il sistema di microtransazioni sia pensato solo per spremere i polli e chi di videogame proprio non se ne intende: del resto l'influenza di skill e parti extra sulla qualità degli scontri gioco è davvero misera. Comprando i pacchetti d'esperienza si riesce invece a potenziare al massimo i propri robot per avere qualche speranza in più negli scontri online, che sono (appunto) tremendi dal punto di vista del bilanciamento, intorpiditi, tutti uguali.
    Se si considera il colpo d'occhio desolante, che non rende merito agli scorci del film e neppure riesce a proporre modelli poligonali convincenti, si ha un quadro globale di una piattezza desolante.

    Pacific Rim - Il Videogame Pacific Rim - Il VideogameVersione Analizzata Xbox 360Ad oggi non c'è un solo motivo per acquistare il videogioco di Pacific Rim: neppure chi è rimasto incantato dalle coreografie degli scontri del lungometraggio di Del Toro può trarre la minima soddisfazione da un picchiaduro farraginoso, senza personalità, triviale e ripetitivo come quello sviluppato da Yuke's. Meglio orientarsi sulla versione per iPhone, ennesimo clone della rodata formula di Infinity Blade: non sarà un titolo eccezionale, ma è pur sempre meglio di questo scempio integrale. Sarà forse il fatto che, tralasciando Batman, vari supereroi da Wolverine a Deadpool ci hanno abituati a Tie-In più dignitosi, ma sono anni che non ci capitava di giocare un gioco su licenza così brutto e poco appassionante.

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