Recensione Paper Mario 2 - Il portale millenario

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Recensione Paper Mario 2 - Il portale millenario
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  • NGC
  • Una gemma preziosa tra la bigiotteria

    Ecco nelle nostre mani uno dei titoli più importanti dell'anno per GameCube. Un sequel, a dirla tutta, di un gioco uscito anni or sono per Nintendo 64 e che dimostrò ancora una volta come i dati di vendita di una console non facessero la sua grandezza. Intelligent System, ormai braccio destro di Nintendo e attenta procreatrice di un gameplay unico e immediatamente riconoscibile, ci regala alle porte del Natale, Paper Mario 2 - Il portale millenario: unico nel suo genere, caldo e colorato. Non una merce per soli bambini come potrebbe sembrare, ma piuttosto una vera gemma in un panorama videoludico in cui pare che l'unico modo per sorprendere il giocatore sia l'uso massiccio di poligoni, effetti speciali degni del cinema Hollywoodiano di serie A, colonne sonore di altissimo livello e una giocabilità praticamente inesistente.

    Una piacevole sorpresa questa dato il non elevatissimo numero di giochi di ruolo per il cubo, e con un protagonista d'eccezione: Mario il baffone!

    Once upon a time...

    Esattamente 1000 anni fa, la splendente città di Fannullopoli fu completamente distrutta e sotterrata da un potere misterioso che solo quattro impavidi eroi riuscirono a fermare. Sopra le macerie di un "Atlantide" nintendiana, fu costruita quella che è oggi Fannullopoli, un vecchio borgo di gente scansafatiche, di strambi ed eccentrici personaggi e fitti misteri che nessuno ha voglia di svelare.

    La Principessa Peach (non vi preoccupate! Non allarmatevi! Soltanto per pochi minuti non sarà nelle grinfie di qualche cattivone!!) gironzola beata per la piazzetta della cittadella in cerca di qualche souvenir da portarsi a casa o da regalare a qualche amante misterioso (e sono pronto a scommettere che non si tratta di Mario!). Da un mercante girovago riceve in regalo una particolare mappa che cela in sé un grande segreto. Ma prima che la bella fanciulla venga rapita da una banda di manigoldi (per fortuna! Che Peach sarebbe senza un bel rapimento!) riesce a spedire nella tenuta "Mario&LuigiBros" la mappa, assegnando al povero idraulico l'ennesimo ingrato compito di: 1) svelare l'arcano 2) salvare l'universo. 3) salvare lei e compagnia bella.

    Nella città sotterranea, si nasconde un grande portale magico che cela dietro di sé un tesoro di dimensioni mastodontiche. E l'unico modo per aprire il fantomatico portale è ritrovare sette Gemme Stella sparse per il mondo.

    Indovinate un po' cosa dovrete mai fare?


    Single è bello

    A parte la storia un po' stereotipata, questo Paper Mario è titolo degno d'attenzione. Dopo molti esperimenti per il multiplayer, Nintendo ci regala un'esperienza in single player veramente unica. Non avremo bisogno né di cavi link per il nostro GameBoy Advance, nè di altri accessori aggiuntivi. Qualcuno potrebbe ritenerla una mancanza tanto da giudicarla nota negativa. Ma per una volta vorrei spezzare una lancia a questo proposito e omaggiare un'avventura come non se ne vedevano da tempo. Chi non possiede le console portatili, o bonghi o microfoni non dovrà preoccuparsi di nulla perché il gioco si gusta appieno semplicemente con sé stessi, uno joystick ed una memory card (benché ci vogliano 17 blocchi!!).

    Dopo aver assistito alla breve storia raccontata da un libro, ci si trova davanti alla schermata del titolo, già da questa si può capire la ricchezza grafica in cui ci immergeremo ed alcuni personaggi di cui prenderemo il controllo. Concettualmente Paper Mario è strutturato come un JRPG, ovvero un gioco di ruolo orientale, con combattimenti a turni ed un party per portare avanti la missione. Mario, assoluto protagonista, potrà servirsi dell'aiuto di molti alleati che vorranno unirsi alla sua carovana, formando un vero e proprio squadrone. Ogni compagno ha determinate peculiarità in base alla sua stazza, alla sua provenienza, al suo carattere o addirittura al suo lavoro. Per progredire non si potrà fare a meno di queste caratteristiche, che ovviamente ritroveremo anche nelle battaglie contro i nemici. Ma di questo parleremo dopo.


    La grande avventura

    Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, anche Paper Mario ha una sezione d'avventura e d'esplorazione veramente vasta. I luoghi da visitare sono molti e abbastanza ampi, ma soprattutto vari e piacevoli da vedere. Le azioni da compiere sono numerose, ed ognuna di esse è finalizzata alla riuscita di una determinata missione, sia essa primaria o secondaria. Quasi mai vi perderete o non saprete cosa fare anche perché i personaggi non giocanti sono veramente moltissimi e potranno aiutarvi donandovi preziose informazioni (alcune a pagamento! Ladri!). Ognuno di loro ha dietro di sé una storia, anche se piccola, ma talvolta fondamentale per risolvere alcuni enigmi. Ed i chiari riferimenti al mondo Nintendo passato e futuro sono un piccolo colpo di genio che i programmatori si sono permessi di utilizzare per far sentire tutti i fan a casa propria. Già, perché il titolo è intriso di quella magia e caratterizzazione del mondo che adoriamo dai tempi di Super Mario Bros. Ritroveremo vecchi amici e ne incontreremo di nuovi. Chi segue la serie da anni non potrà non riconoscere molti volti famigliari che hanno fatto la fortuna della saga di Mario, sorridendo anche alla vista dello splendido character design utilizzato.

    Non solo un mondo coloratissimo e dai personaggi stilizzati in maniera egregia, ma un vero universo di carta! Si gente... il video si fonde con dei ludici fogli animati. Proprio come dice il titolo, Mario e tutto ciò che gli sta intorno è fatto dalla semplice carta. Ed è su questa caratteristica che girano intorno gran parte delle situazioni. Per degli strani fatti della vita, il baffone si troverà maledetto da esseri nefasti che, per fortuna sua e nostra, ha aiutato ad evadere dalla loro prigionia in uno scrigno. Ognuno di questi signori neri maledirà il nostro eroe permettendogli di trasformarsi, con la tecnica degli origami, in aeroplano, barchetta, rotolo e quant'altro. Inutile dire tutte queste trasformazioni hanno il fine di raggiungere posti altrimenti inaccessibili. Ed è un vero piacere vedere Mario e il suo party trasformarsi ogni volta. Ma è anche divertente riuscire ad utilizzare al meglio la trasformazione scoprendo segreti e svelando misteri. Vi serviranno anche per prendere oggetti (e ce ne sono abbastanza in giro per il mondo da garantire un'elevata longevità) e potenziatori. Alcuni di tali cambiamenti non saranno sempre a disposizione del protagonista, ma avrà bisogno di speciali pedane dove, con la semplice pressione di un tasto, avverrà la magia. Un indizio in più questo per capire dove e come utilizzare le trasformazioni e non rimanere bloccati troppo a lungo in una determinata situazione.

    La giocabilità è molto elevata, i controlli infatti sono assolutamente semplici ed intuitivi, cosa a cui Nintendo ci ha sempre abituati.Quasi mai sentirete un senso di frustrazione, anzi, sicuramente vi divertirete molto sin dalla prima partita. E più andrete avanti meno riuscirete a staccarvi. Comincerete ad amare gli eroi di quest'avventura e, una volta spenta la console, per un attimo ne sentirete quasi la mancanza.

    Avanti miei prodi!!

    Altro polo centrale del gioco è certamente la battaglia. Come già accennato, queste saranno combattute a turni, cioè tramite un semplice menù potremo scegliere l'opzione che ci permette di sferrare l'attacco o alzare la difesa del personaggio giocante. In squadra avremo sempre un solo compagno per volta, il che vuol dire che il party in battaglia sarà solamente composto da due personaggi (Mario + Friend). Mario ha una serie di mosse base cui poi vanno aggiunte quelle speciali che si potenzieranno nel corso dell'avventura portando a termine certe missioni oppure prendendo oggetti speciali. L'azione primaria è il salto, che può tramutarsi in salto doppio o multiplo, salto schiacciante o acrobatico. Potremo utilizzare queste speciali mosse soltanto dopo aver recuperato nella sezione avventura alcune tessere speciali. Nel gioco in tutto ne sono presenti ben 85, ed alcune di queste sono talmente rare che avrete bisogno dell'aiuto di un particolare compagno per recuperarle. Purtroppo per noi non basta soltanto possederle ma avremo bisogno anche dei cosiddetti "punti tessera" per poterli azionare. L'altra azione primaria di Mario è l'attacco con il mitico martello (altro chiaro riferimento al passato di questo famoso personaggio) che può variare di intensità e di forza. E le azioni e gli attacchi non finiscono qua.

    Per compiere le mosse delle tessere è necessario avere un minimo di punti, i "punti fiore", che, come i "punti vita", aumentano salendo di livello d'esperienza. Quelli che invece nei comuni giochi di ruolo sono chiamati punti esperienza, qui vengono denominati "punti stella", che avremo in premio alla fine di ogni battaglia vinta. All'arrivo dei cento punti, saliremo di livello, e qui potremo decidere se aumentare il numero massimo di vita, di fiori, oppure dei punti tessera.

    I combattimenti non sono comunque così noiosi come potrebbe sembrare. Sono stati studiati per essere molto più interattivi che in tanti giochi di ruolo orientali. Non basta la semplice pressione di un tasto scegliendo la voce nel menù, ma dovremo, sia in attacco che in difesa, schiacciare la combinazione di pulsanti che ci verrà suggerita. Una buonissima idea che tende a far diminuire sensibilmente il rischio di ripetitività che solitamente adombra titoli del genere. Dovremo stare sempre attenti perché la pressione di un certo tasto sarà spesso fondamentale per la riuscita del colpo inferto o subito. E meglio si combatterà, e qui viene il bello, più il pubblico ne rimarrà entusiasta. Ogni battaglia sarà infatti combattuta su un palco teatrale con tanto di platea e pubblico in delirio. Gli applausi degli spettatori (il cui numero varia a seconda della bravura del giocatore) andranno a ricaricare l'energia stella, utilizzata per potenti magie, che in questa sede non vi voglio svelare.

    Il tutto è molto più semplice ed intuitivo di ciò che può sembrare. I menù sono molto chiari così come le descrizioni delle mosse e dei suggerimenti. Avrete pochi problemi nell'imparare il metodo migliore di battaglia. Unico consiglio è quello di allenarsi ai contraccolpi per la difesa. Ma lascio a voi il piacere di scoprirlo.


    Paper Graphic and Sound

    Immaginiamo di dover creare un cartoon e di non essere ancora nell'era della computer graphics. Tralasciando tutti i passaggi primari, passiamo subito alla produzione dei disegni e degli sfondi. Si dipingono su fogli di carta abbastanza rigidi i fondali dove poi verranno collocati i personaggi disegnati su lucido. Dipinti sfumati e dalle tecniche pittoriche variegate, i colori sono abbastanza morbidi, in netto contrasto con i personaggi animati, prima disegnati su carta, e poi trasportati su lucido e colorati con tinte dure e brillanti. Le due cose alla fine si fondono dando vita ad un fotogramma, una piccolissima parte della pellicola.

    Paper Mario 2 vuole ricreare quest'idea. Tutto sembra un cartone animato un po' particolare, con veri e proprio tocchi di classe ed uno stile unico nel suo genere. Mario è letteralmente un foglio di carta (così come tutti i personaggi del gioco). I suoi contorni sono abbastanza marcati e la descrizione che sto facendo di certo non rende giustizia ai colori che lo compongono. Tutto si muove ad una fluidità incredibile, un misto tra 2D e 3D come non si vedeva da tanto. Un vero orgasmo visivo, pari a quello seguito alla visione di Viewtiful Joe. Il "gioco carta" ha scatenato la fantasia dello staff giapponese che si è sbizzarrito in molti modi. Ad esempio quando entreremo in un edificio, in un locale, che esso sia casa o negozio, si aprirà a mo' di scatola, e si richiuderà nella stessa maniera. Gli effetti sono veramente ben congeniati. Tutto ha un suo stile e una sua dimensione. Unica pecca sono i fondali e gli arredamenti dei locali forse un po' poveri di particolari, lasciando un senso di approssimazione. Ma di certo questo non intacca più di tanto la bellezza globale del lato visivo.

    Sul fronte sonoro tutto si attesta sui medi livelli, con musiche azzeccate alle situazioni e al gioco in sé. Nulla di particolarmente eccezionale, ma melodie piacevoli e qualche volta orecchiabili. Come anche gli effetti sonori e le voci (o "versi". Parlare di voci sembra di non rendere giustizia ai veri doppiatori). Vi sono però alte vette musicali rappresentate da quelle note che richiamano i capitoli precedenti di Super Mario, passando dal primo del Nes a quello per Super Nes. Un'altra piacevole aggiunta che non fa altro che rimembrar, ai giocatori di vecchia data, le passate stagioni.

    C'est Mariò! Le bafòn plus bel de le monde!

    Un piccolo paragrafo, permettetemi, vorrei dedicarlo ai dialoghi che, personalmente, mi hanno molto colpito. Una bella traduzione è stata fatta dall'inglese all'italiano, inserendo i termini più variegati. Mario è solitamente definito un "imbecille" o sinonimi di sorta, una specie di ironia, di cui è intriso tutto il gioco. Vi ritroverete molte volte a sorridere o addirittura ridere per determinate battute o alcune scoperte. Luigi qui è sempre più effeminato e Mario è il rubacuori del mondo. Non c'è donzella che non sia affascinata dal baffo. Quel baffo un po' polacco un po' italiano che ha conquistato tutti sin dalla sua prima apparizione. Finalmente i personaggi non combattono, ma capiamo alcuni lati del loro carattere, stilizzato ovviamente per l'occasione. Cinici, ironici e alle volte dolcemente romantici. Così zuccherati da cariare i denti!


    It's me, Paper Mario!

    Siamo praticamente alla fine (lo so che non ne potevate più, ma faccio i complimenti a chi è riuscito ad arrivare sin quaggiù) e gli aggettivi che mi vengono in mente sono: divertente, superbo e splendidamente animato. Questo credo non sarà un gioco di ruolo che soddisferà i palati più sopraffini, coloro che cercano in un JRPG il tocco della perfezione alla Final Fantasy. E' un gioco creato per piacere al maggior numero di persone, semplice ed intuitivo. Lungo quanto basta, più di trenta ore di gioco, per divertirsi per molti e molti giorni. In questa recensione non sono riuscito a dirvi praticamente tutto. Il mondo è abbastanza vasto e gli oggetti da scoprire sono molti, insieme ai passaggi segreti e a delle chicche che vi lascio scoprire da soli. Lo riprenderete sicuramente in mano dopo averlo finito, perché vorrete scoperchiare ogni più piccola cesta scrutando per bene le varie locazioni, che ricordo essere veramente ben caratterizzate (in alcuni casi potreste avere dei flash di Yoshi's Island). Probabilmente molti lo troveranno piuttosto semplice, ed in effetti la difficoltà cresce poco con il progredire dell'avventura. Ma questo è un altro dei motivi per cui lo consiglio a tutti i possessori di Nintendo GameCube ed anche a coloro che cercano un vero gioco di ruolo. Non perché possano trovare in questo gioco le esperienze dei classici del genere, ma perché le idee originali e le novità che riscrivono una parte della storia del genere, debbono essere giocate e godute appieno.


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