PGA Tour 2K23 Recensione: scendiamo sul green per un torneo di golf

HB Studios rinnova il gameplay della sua simulazione e aggiunge un po' di stelle della NBA per prepararsi all'imminente scontro con EA Sports PGA Tour.

PGA Tour 2K23 Recensione: scendiamo sul green per un torneo di golf
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  • Per una quindicina d'anni l'accoppiata Tiger Woods ed Electronic Arts ha letteralmente dominato il campo delle simulazioni golfistiche virtuali, sbaragliando l'agguerrita concorrenza e costringendo alla resa la storica e meravigliosa serie Links di Access Software/Microsoft. Il contratto che la Tigre aveva firmato nel lontano 1998 è durato 15 anni: EA ha pagato una montagna di soldi (un centinaio di milioni di dollari) per avere il nativo della Orange County come testimonial globale. Il sodalizio si è rivelato fruttuoso per entrambe le parti: mentre Tiger collezionava vittorie e record, EA macinava milioni (quasi 800 in totale).

    In seguito, per replicare il sodalizio vincente creato da EA e Tiger Woods, 2K ha dapprima acquisito la dismessa licenza del PGA Tour e successivamente firmato il leggendario golfista per averlo in esclusiva nella sua simulazione. Sono passati ben due anni da PGA Tour 2K21 (qui la recensione di PGA Tour 2K21): ora è arrivato il turno di PGA Tour 2K23, quello che a tutti gli effetti possiamo come il titolo della definitiva maturità per i ragazzi di HB Studios. Il tutto in attesa di EA Sports PGA Tour che dovrebbe debuttare nella primavera 2023 e che segna il ritorno della casa di Redwood City nel mondo delle simulazioni golfistiche.

    HB Studios punta su tre icone globali come Tiger, MJ e Steph

    Dopo aver proiettato il golf virtuale nel mondo del mass market videoludico, il leggendario Tiger accompagnato da Sua Altezza Michael Jordan e dal più letale degli "Splash Brothers" Steph Curry promette di replicare il successo ottenuto a suo tempo con EA. Questo è quello che si aspettano 2K e HB Studios e le premesse sono ampiamente positive. PGA Tour 2K23, infatti, propone molti più contenuti rispetto al suo predecessore, più golfisti (pro e personaggi famosi) e un realismo simulativo migliorato grazie all'introduzione di un nuovo sistema di controllo a tre clic e al lavoro di rifinitura fatto sul motore fisico di gioco.

    Insomma, un PGA Tour 2K23 più maturo rispetto alla versione precedente. Oltre al collaudato sistema di controllo con doppia levetta analogica, HB Studios ha proposto una personale rivisitazione del classico sistema a tre clic portato in auge proprio dalla serie Tiger Woods di EA (che a sua volta lo aveva ripreso da una serie di vecchi titoli per PC). Una scelta dettata dal gioco online che necessitava di un sistema più affidabile, nata dalle esigenze di una community che richiedeva a gran voce un'alternativa più facile da padroneggiare.

    A scanso di equivoci, il nuovo swing a tre clic non è così semplice e immediato come ci si poteva aspettare: richiede un po' di pratica (il tutorial resta consigliatissimo) e un buon tempismo per completare il movimento del proprio golfista, che viene suddiviso in tre fasi (nel caso specifico tre cerchi). È sempre disponibile il vecchio sistema con le levette analogiche: fortunatamente HB Studios l'ha ripreso e migliorato, soprattutto per quanto riguarda l'indicatore che gestisce la fase di backswing. Complessivamente la gestione del movimento è diventata più naturale mentre i colpi sono molto più precisi rispetto a quanto sperimentato in PGA Tour 2K21.

    È sempre possibile cambiare in ogni momento il tipo di swing e alzare o diminuire il livello di difficoltà tra i sei disponibili. Quest'anno HB Studios ha prestato molta attenzione alla simulazione del loft, ossia all'inclinazione della faccia del bastone: maggiore è il numero dei gradi della testa, più alta sarà la traiettoria della pallina e minore sarà la distanza percorsa e così via. Questo miglioramento permette di avere delle traiettorie più realistiche in volo e un maggior realismo nell'uso dei ferri al di fuori del fairway o del rough o nella sabbia. In PGA Tour 2K21, purtroppo, si poteva uscire dall'erba alta e andare direttamente in green anche utilizzando dei bastoni non propriamente ortodossi: in PGA Tour 2K23 la situazione è stata sensibilmente migliorata. A cambiare è soprattutto il rimbalzo della pallina, specialmente quando si usano i ferri per il gioco lungo. Passi in avanti anche per la fase di putt: ora è possibile approcciare la buca in modo più preciso e fortunatamente sono diminuiti i tiri beffa, i famosi lip-out.

    I volti del nuovo PGA Tour

    Diversamente da PGA Tour 2K21, nel nuovo capitolo della serie golfistica di HB Studios si potrà scendere sul green con il mitico Tiger ma anche con gli altri pro inseriti: Justin Thomas, Xander Schauffele, Tony Finau, Collin Morikawa, Will Zalatoris, Brooke Henderson, Jon Rahm, Justin Rose e Rickie Fowler, senza dimenticare Michael Jordan e Steph Curry (sono in arrivo altri personaggi/atleti famosi) o le campionesse della LPGA come Lexi Thompson e Lydia Ko. Non manca nemmeno il ribelle Cameron Smith che ha abbandonato recentemente il PGA Tour per passare alla concorrenza, al LIV Golf Tour gestito dal leggendario "squalo bianco" Greg Norman e sponsorizzato da un'altra leggenda come Phil Mickelson, che sta reclutando molti giocatori proprio dal circuito americano (c'è in ballo una battaglia legale tra le due federazioni).

    Per quanto riguarda la riproduzione degli atleti, HB Studios ha fatto qualche passo avanti anche se le animazioni e modelli facciali degli golfisti non raggiungono la magnificenza esibita da Visual Concepts in NBA 2K23 della stessa scuderia di 2K (a proposito, ecco la nostra recensione di NBA 2K23). Da migliorare anche i caddie e il pubblico, che sembrano provenire da una vecchia versione del gioco, e soprattutto i replay, che continuano a non essere all'altezza delle produzioni sportive più recenti.

    Diventare un Progettista

    Saranno una ventina i percorsi messi a disposizione da HB Studios, altri arriveranno nei mesi successivi alla pubblicazione del gioco: mancano, però, i tornei più prestigiosi, ossia i 4 major (The Masters, PGA Championship, U.S. Open e The Open Championship). Per rimediare è sempre possibile utilizzare il course designer (chiamato "Progettista" nel gioco) che mette a disposizione "qualcosa" come 300.000 campi creati dalla community che - fortunatamente - si possono importare in PGA 2K23.

    L'interfaccia dell'editor è stata migliorata e sono state aggiunte nuove opzioni che permettono di creare campi ancor più belli. A tal proposito, i venti scenari proposti da HB Studios alternano elementi pregevoli ad altri meno convincenti: nonostante il passaggio alla nuova generazione si continua a sentire la mancanza di una presentazione visiva davvero sorprendente.

    Gli ostacoli d'acqua o il mare che circonda alcuni suggestivi green sembrano essere stati appiccicati; molto meglio i bunker di sabbia, l'erba alta e i rami degli alberi, che sono stati abbelliti rispetto alla versione precedente. A non convincere spesso sono gli oggetti/ostacoli e le strutture che circondano le diciotto buche: nulla di grave, comunque. Per quanto riguarda il framerate, la patch 1.03 ha sistemato i rallentamenti occasionali che avevano afflitto il gioco al dayone: l'aggiornamento ha introdotto anche l'atteso supporto per l'HDR.

    Golf al top

    La spassosa modalità Topgolf è una delle novità della stagione e porta un po' di vivacità e spensieratezza all'interno di PGA Tour 2K23. Su uno speciale campo indoor a Las Vegas si può fare un po' di allenamento colpendo una decina di palline e cercando di avvicinarsi o centrare una serie di bersagli. Ogni colpo permette di guadagnare un certo punteggio e il divertimento da soli o in compagnia (si può giocare anche online) non manca di certo.

    La modalità MyCareer, invece, si presenta con qualche interessante aggiornamento: l'editor è stato potenziato - non è ancora possibile personalizzare il proprio swing - mentre i cinque archetipi inseriti sono in grado di garantire uno sviluppo più equilibrato del proprio alter ego. Come nella passata edizione si gareggia in una trentina di eventi del PGA Tour (si parte sempre dalla Q-School) cercando di ottenere il pass per i playoff della FedEx Cup. Non c'è solo il golf giocato e si dovranno anche gestire sponsorizzazioni, affrontare rivali agguerriti e studiare l'acquisto di nuovi materiali. Come da tradizione dei titoli 2K è possibile ricorrere alle microtransazioni per rendere cool il proprio campione (abbigliamento, accessori, bastoni e altro equipaggiamento) ma anche per migliorare il rendimento sul campo da golf. I materiali in PGA Tour 2K23 possono fare la differenza e gli archetipi combinati con mazze e palline garantiscono al giocatore dei bonus/boost che influenzano le prestazioni sul green, minando al tempo stesso il realismo della simulazione.

    La robusta sezione multiplayer online permette di organizzare partite di ogni tipo ed è in grado di accontentare un po' tutti: continua a mancare una classifica a punti che darebbe maggior slancio alle sfide tra amici. L'ottima modalità Società (permette di giocare più stagioni online) invece ritorna senza grosse novità in PGA Tour 2K23. Ci sono sempre moltissimi club a cui iscriversi ma le opzioni per personalizzare l'esperienza sono pochine. Infine, in cabina di regia il commento tecnico è stato affidato ad Henni Koyack, che si aggiunge alla crew della scorsa edizione.

    PGA TOUR 2K23 PGA TOUR 2K23Versione Analizzata PlayStation 5HB Studios ha fatto un buon lavoro con PGA 2K23 aggiungendo un po' di nuovi contenuti e migliorando al tempo stesso il gameplay e il realismo simulativo. Il roster offre stelle di prime grandezza e alcune icone globali come Michael Jordan e Steph Curry, mentre i percorsi inseriti dovrebbero tenere occupati gli appassionati per un bel po' (grazie alla pletora di contenuti prodotta dalla sua appassionata community). La modalità TopGolf è un'ottima variazione sul tema e il multiplayer online è robusto anche se privo di novità sostanziali. È invece migliorabile il comparto grafico: la qualità della animazioni e dei percorsi è altalenante e non all'altezza di quanto realizzato da Visual Concepts/2K con NBA 2K23.

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