Recensione Phantasy Star Collection

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Recensione  Phantasy Star Collection
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  • Gba
  • L'origine della specie..

    No non parlo di teorie Darwiniane: al pari dei primi Final Fantasy l'altra grande saga di gdr che ha fatto storia è stata Phantasy Star: composta da vari episodi, questa saga iniziata sulla console a 8 bit della sega, è poi migrata su Genesis, quindi è passata su Dreamcast ("Phantasy Star Online"), Gamecube e X-box.
    Ma per capire come è maturata una saga bisogna partire dalle origini: "Phantasy Star Collection"...

    La storia, o meglio le storie

    Una delle caratteristiche peculiari della saga Phantasy Star era una trama ricercata (tendente allo sci-fi ovvero science fiction), con una profonda introspezione dei personaggi..
    Ad esempio nel primo capitolo vedremo come protagonista la giovane Alis: siamo nell'anno 342, sul pianeta Palma e un uomo giace per terra morente. Costui è Nero, il fratello di Alis, che è stato ucciso dai Robotcops durante un tentativo di ribellione nei riguardi del governo corrotto. La corruzione del governo è da imputare a Lassic, il capo politico del pianeta, ma Alis non può rischiare di fare la stessa fine di Nero che è morto perché ha agito da solo e quando era ancora impreparato: comincia così la vostra avventura, durante la quale dovrete debellare la minaccia dei mostri da tre pianeti, reclutando man mano che proseguite nell'avventura compagni con i quali affrontare Lassic, per scoprire cosa ha trasformato il vostro pianeta, un tempo calmo e pacifico, in una terra infestata da mostri dove imperversa la corruzione.
    Nel secondo capitolo invece vi troverete sul pianeta Mota e dovrete fronteggiare la minaccia di Mother Brain, un super computer impazzito che sta causando problemi su scala planetaria (sfortunatamente non posso dirvi molto su questo capitolo visto che questo è il filone principale della storia, che essendo breve è compensata da sottoquest).
    Il terzo capitolo segna un balzo di qualità: gestirete tre generazioni di una famiglia. Inizierete nei panni Rhys, per poi proseguire nei panni di Nial e infine agire come Aron. Nel corso delle vostre avventure dovrete compiere varie scelte che oltre ad influenzare il finale influenzeranno anche i personaggi che si uniranno a voi in ogni generazione.

    Tre gameplay?

    No, decisamente no.. il gameplay è uno solo e anche un po' ripetitivo.
    Phantasy Star come saga è una gemma che andava colta a suo tempo, ora come ora appare come un gioco blando e ripetitivo (l'unico gioco che esce dagli schemi è per ironia Phantasy Star IV, che è assente in questa Collection).
    Potete fare tutto quello che fate in un normale gdr, ma niente di più, non c'è nessun elemento di distinzione in Phantasy Star...
    Il gameplay è standardizzato su alcuni canoni della saga però: esplorazione dei dungeon in prima persona, e un encounter rate eccessivamente alto (senza usare eufemismi di sorta vi toccherà affrontare un combattimento casuale quasi ogni 10 passi), ma questo non basta a salvare la saga.
    Unica distinzione vera e propria è questa: nei primi due episodi della saga man mano che il vostro livello aumenta imparate nuovi incantesimi/abilità, nel terzo episodio invece col salire del vostro livello miglioreranno le vostre magie (nel senso che verranno modificate), e le magie che imparerete saranno relative al personaggio.
    Una differenza che si può riscontrare rispetto alla maggior parte delle saghe è che durante il combattimento il battle system non vi riprenderà dall'alto o dal lato, bensì dalle spalle, per cui in battaglia vedrete il risultato della vostra azione ma non vedrete il personaggio.

    Grafica e Sonoro

    Nessuno sforzo è stato fatto in questo senso: il gioco è tale e quale alle versioni originali, il che è accettabile per l'America dove il gioco costava 30 dollari, ma inaccettabile da noi in Italia, dove il gioco è uscito a prezzo pieno..
    Graficamente Phantasy Star 1 è notevole per una console a 8 bit, ma Phantasy Star 2 risulta troppo simile al primo considerando che è stato rilasciato per una console a 16 bit. Mentre per il sonoro se i primi due generalmente avevano delle colonne sonore accettabili, nel terzo capitolo la colonna sonora è molto altalenante e spazia da buono a mediocre.

    Quindi...

    Beh senza dubbio THQ avrebbe potuto prodigarsi maggiormente per un risultato migliore, ma ciò non è stato fatto. A conti fatti i tre Phantasy Star sono dei buoni giochi, ma sono troppo datati e troppo standardizzati per poter giustificare il loro porting su gba in una veste grafica pari all'originale. Tanto più che non sono stati nemmeno corretti alcuni difetti presenti nelle versioni originali (l'eccessiva frequenza degli incontri casuali tanto per dirne una), perciò questo gioco sembra essere destinato solo a chi colleziona giochi o agli appassionati della saga. Gli altri farebbero meglio a starne alla larga e a cercare altrove un buon gdr, perché sfortunatamente questi Phantasy Star pur risultando pregevoli hanno risentito troppo del passare degli anni, e si rivelano oramai inadeguati alle richieste dell'utente medio. L'unico aspetto che sembra salvarsi è la longevità (con tre giochi da finire questa cartuccia vi porterà via almeno 40-45 ore), ma è troppo, troppo poco.

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