Recensione Pokémon Dash

Dopo estenuanti combattimenti, i Pokèmon si dilettano in divertenti corse...

Recensione Pokémon Dash
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  • DS
  • Pika sta arrivando!

    Arriva, nel più completo anonimato, un altro spin-off dedicato alla saga di Pokèmon.
    Questa volta, con Pokèmon Dash, in che genere di gioco si diletteranno i Pocket Monster?
    V'è da notare che, questa volta, gli sviluppatori non sono i soliti Game Freak Inc., ma i quasi sconosciuti Ambrella (nome che, per poco, ci ricorderà la saga di Resident Evil).

    Corri Corri, Pikachu!

    Ebbene si! Pokèmon Dash è un racing game.
    Come in molti giochi dello stesso genere, si dovranno raggiungere dei check point prima di raggiungere la Meta. Non esiste un limite di tempo. L'importante è raggiungere tutti i check point, per poi arrivare all'Arrivo (scusate il gioco di parole!) per primi.
    Starete pensando “E' un gioco dagli schemi superati, ormai vecchio”. Non è così! Infatti, per far muovere Pikachu (purtroppo, si può usare solo il topo elettrico) bisogna sfregare velocemente da avanti verso indietro (o viceversa, se selezionata la voce dedicata nelle Opzioni).
    Preparatevi ad uno spettacolo alquanto lugubre, quando vedrete il vostro Touch Screen pieno di scie (per fortuna, rimovibili con un panno per occhiali).
    La ricerca ai check point non sarà facile! Grazie ad un radar potremo individuare la posizione sommaria dei check point, degli strumenti e dei Pokèmon nel percorso, ma non sarà nulla di precisissimo. Inoltre, delle frecce ci guideranno ancor più dettagliatamente.
    Se vedremo una freccia verde, il nostro obbiettivo sarà distante. Più diventa gialla, più il check point sarà vicino. Quando si colorerà di viola... il check point sarà a due passi!
    La meccanica potrà sembrarvi molto semplice, tuttavia non è così.

    Pikachu che vola.. ma non era un Pokemon elettrico?

    In questo gioco, come ci viene presentato nel video iniziale, c'è un elemento fondamentale: le mongolfiere. Passando sopra la fossa di un Diglett, infatti, prenderemo dei palloncini. Sfregando sui lati dello schermo sensibile al tocco, il nostro Pikachu decollerà. Vedremo la mappa e, seguendo la nostra ombra, sapremo dove atterreremo. Nello schermo superiore, una mappa ci indicherà la posizione del check point (non come nel radar, ma dettagliatamente).
    Picchettando sui due palloncini, questi scoppieranno facendo aumentare la nostra velocità di discesa.
    Attenzione, però! Non tutti i terreni sono morbidi.
    Se, infatti, finiremo sull'erba, Pikachu sarà subito pronto a correre. Su pietre, mattoni et similia, invece, Pikachu atterrerà rovinosamente, finendo stordito e ci vorranno pochi secondi di sfregamento impazzito, per farlo riprendere. Sulla neve, invece, il tempo di ripresa sarà più corto.
    La foresta è piena di alberi, come potremo mai atterrare? Bella domanda! Non si atterra. Infatti, se tenteremo di atterrare sulla foresta, ritorneremo su in aria perdendo molto tempo.

    Perché vado così lento? E perché sono affogato?

    Oltre ad essere ostici per gli atterraggi, i terreni possono risultare da intralcio verso la ricerca dei check point.
    Nella foresta sarà molto difficile proseguire come sarà impossibile andare nella lava, ma per fortuna esistono dei Power Up.
    Sarà possibile, infatti, attraversare tutti i terreni, eccetto l'acqua, usando un Power Up alla volta.
    Ecco un breve elenco, con le caratteristiche dei terreni:

    -Foresta: rallenta la corsa;
    -Pietra: rallenta la corsa;
    -Palude: rallenta la corsa e, dopo pochi passi, si affoga;
    -Lava: si rimane scottati;
    -Erba: rallenta, leggermente, la corsa;
    -Mattoni: velocità normale;
    -Acqua: si affoga.

    Per quest'ultimo “terreno” non esiste un vero e proprio Power Up. Bisognerà trovare dei Lapras che si faranno cavalcare sulle onde impetuose del mare.
    In un percorso, ci sono pochi Lapras, per cui, per trovarli, è sempre consigliabile l'uso del radar.

    Passeremo tutta la vita davanti a questo gioco?

    La risposta è no.
    Il gioco inizialmente è molto semplice, ma poi si fa sempre più complicato. Niente di impossibile, però. Basterà un po' di pratica e di buona memoria per concludere da vincitori un percorso.
    Inizialmente si comincia col GP Pulcini, per poi sbloccarne altri 5. Ci sono 6 coppe per GP, tutte con 6 percorsi.
    Se, però, siete possessori di Pokemon Rosso Fuoco/Verde Foglia, Rubino/Zaffiro, inserendo la cartuccia nello slot GBA, potrete sbloccare dei percorsi che seguiranno la forma dei Pokèmon che si possiedono.

    Distingueremo il nostro Pokèmon dagli altri?

    Certo! La grafica si presenta abbastanza dettagliata, ma molto uguale. Infatti, i paesaggi saranno composti sempre dallo stesso pattern. Quindi, non v'è uso di texture disuguali, ma il contrario. La visuale a volo d'uccello è ottima, visto il tipo di controllo. I personaggi sono un po' “pixellosi”, ma riconoscibili e abbastanza dettagliati.
    Il sonoro è molto monotono. Le stesse canzoni, ripetute all'infinito ed all'inverosimile, ci accompagneranno nelle nostre “scampagnate”. Possono risultare piacevoli e ben fatte, ma sono nulla in confronto ai gioielli sonori di Kenta Nagata-san.

    Ed i nostri amici che guardano?

    Niente paura!
    Se si possiede una console ed una cartuccia a testa, si può giocare, fino a 6 persone, in multiplayer. Il gioco, quindi, non supporta il tanto amato GameSharing.
    Vista la scarsa caratura del gioco, dubitiamo che molte persone lo acquistino ergo le sfide in multiplayer saranno solo rosee allucinazioni.
    Il gioco, infatti, si rivela divertente, anche perchè è possibile, toccando gli altri, mandare i nemici fuori strada.

    Pokemon Dash Pokemon DashVersione Analizzata Nintendo DSIn definitiva, consigliamo il gioco solo agli appassionati di Pokèmon o a coloro che vogliono provare un racing fuori dagli schemi, sapienti però di non aver avanti un vero capolavoro, ma uno spin off riuscito in modo buono.

    6

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