Pokemon Masters Recensione: a caccia di allenatori su smartphone

Abbiamo esplorato l'isola di Pasio per prepararci a un importante torneo mondiale: l'Unione fa la forza nel nuovo gioco mobile targato Pokémon.

Pokemon Masters Recensione: a caccia di allenatori su smartphone
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  • "Acchiappali tutti": è da sempre il motto del franchise Pokémon. Un mantra che, a seconda delle iterazioni della saga di Game Freak o dei numerosi spin-off pubblicati nel corso degli anni, pone sempre al centro della serie i leggendari mostriciattoli creati da Junichi Masuda. Almeno finché non abbiamo messo le mani su Pokémon Masters, nuovo videogioco per dispositivi mobile co-prodotto da The Pokémon Company e DeNa Co Ltd..

    Ci siamo trovati dinanzi ad una nuova avventura, un'ambientazione inedita e soprattutto un obiettivo diverso dal solito: questa volta, infatti, non si tratta di ottenere soltanto le celebri creature, dal momento che in Pokémon Masters andremo a caccia di allenatori. Abbiamo trascorso un bel po' di ore in compagnia del nuovo titolo per dispositivi Android e iOS: un'esperienza che, pur non trasmettendo le stesse emozioni dei giochi principali della serie Pokémon, riesce comunque a farci vivere l'atmosfera tipica delle produzioni Game Freak.

    Assemble

    L'isola di Pasio è un agglomerato di foreste, caverne, spiagge canyon e una quantità smisurata di altre location sia moderne che esotiche. Sulla scia dell'ottimo lavoro svolto sul level design di Alola, anche Pokémon Masters sfoggia un immaginario estremamente bello a vedersi.

    Nell'opera mobile non sarà però possibile esplorare il mondo di gioco come se fosse un titolo della serie principale. Piuttosto si potrà accedere ai luoghi chiave attraverso la mappa, che vi permetterà di giungere nelle varie location col passare dei capitoli che compongono la storia principale.

    Proprio a Pasio si svolge il World Pokémon Masters, una speciale competizione che ospita gli allenatori più formidabili provenienti dalle regioni che Game Freak ci ha concesso di esplorare sin dagli anni Novanta, dalla leggendaria Kanto di Rosso e Blu alla tropicale Alola di Sole e Luna.

    Dopo aver avviato l'applicazione, il giocatore sarà chiamato a personalizzare un avatar in maniera simile a quanto avviene nella saga originale: abbiamo scelto il sesso, la carnagione e il nome del nostro allenatore, al quale viene sin da subito affidato un Pikachu per partecipare al torneo indetto a Pasio. Dopodiché in poco tempo saremo introdotti all'ambientazione di Pokémon Masters e ai preparativi del Torneo.

    A farci da speciali Ciceroni ci sono niente meno che Brock e Misty (capipalestra di Kanto, nonché compagni di viaggio di Ash Ketchum nelle prime serie anime dei Pokémon): i due si uniscono ben presto alla nostra squadra, poiché decidono di imbarcarsi insieme al protagonista in una nuova avventura. Una volta superato il tutorial, necessario a fornirci tutti gli strumenti necessari per navigare in Pokémon Masters (necessiterete di una connessione internet, wi-fi o rete mobile, per avviare il gioco), possiamo intraprendere il nostro cammino attraverso le location più iconiche di Pasio. L'obiettivo è incontrare allenatori sempre più forti, sfidarli e accogliere tra le fila della nostra Unione tutti i Masters più abili, al fine di comporre il team dei nostri sogni per partecipare all'ambita competizione mondiale.

    Il contesto narrativo si rivela col passare del tempo piuttosto ricco: la trama si struttura in vari capitoli, al termine dei quali è possibile affrontare un celebre allenatore dell'universo Pokémon per aggiungerlo al roster di personaggi.

    Ogni segmento si suddivide in vari livelli: alcuni di essi sono puramente didascalici e ci permettono di assistere ad una sfilza di dialoghi utili ad introdurre sia i volti noti del franchise Nintendo sia alcuni comprimari inediti, creati appositamente per questa versione. Con una visuale in prima persona, la telecamera segue automaticamente un percorso lineare, lungo il quale è possibile imbattersi nei canonici incontri casuali contro allenatori generici (montanari, Pokémon ranger e così via). Di tanto in tanto dovremo imbarcarci in una boss fight contro un maestro Pokémon particolarmente forte: una lotta che scandisce la conclusione della trama corrente, oltre a permetterci di sbloccare un nuovo personaggio per rafforzare le Unità. La quest principale può durare svariate ore ed offre un buon tasso di longevità, soprattutto se sceglierete di affrontare alcuni capitoli secondari: oltre alla storyline primaria, infatti, è possibile accedere ad alcuni capitoli dedicati ai singoli allenatori, in cui avrete l'opportunità di dialogare con i vostri compagni di viaggio.

    È presente, infine, una sezione dedicata a speciali allenamenti: in queste fasi potrete esplorare in maniera "semi-libera" le ambientazioni di Pasio, un'occasione utile per fronteggiare altri rivali e salire facilmente di livello, acquisendo al contempo informazioni utili ai fini del gameplay.

    Allenatori e Pokémon

    Prima di scendere in campo, e di analizzare il combat system di Pokémon Masters, è utile fornirvi una panoramica sull'interfaccia di gioco e su alcune funzionalità essenziali: attivata l'applicazione, vi ritroverete all'interno di un Centro Pokémon che funge da hub centrale per la vostra avventura.

    Qui potrete accedere agli incarichi e alla storia, ma anche al negozio e alle sezioni utili al potenziamento degli allenatori. Sfruttando le risorse ottenute dalle battaglie è possibile acquistare potenziamenti speciali per il vostro roster: questi elementi, però, sono molto costosi e non potremo ottenerli sin da subito. Il gioco include, in tal senso, un sistema di microtransazioni che spinge pericolosamente verso il pay-to-win, ma è pur vero che il sistema di progressione della propria squadra risulta piuttosto accessibile ed immediato.

    Le risorse accumulate vi permetteranno anche di potenziare gli allenatori e i loro Pokémon: inizialmente, ciascun personaggio del roster può avere un mostriciattolo a disposizione, ragion per cui ogni maestro si presenterà in campo con il suo animaletto più iconico. Brock, ad esempio, può sfoggiare il suo Geodude, mentre Misty non può che combattere con il suo Starmie al seguito.

    I Pokémon possono essere potenziati non soltanto con la canonica progressione in livelli, che gli daranno l'opportunità di incrementare le loro rispettive statistiche, ma anche con un efficace sistema di potenziamenti: al costo di un certo quantitativo di risorse avremo modo di "craftare" nuove mosse con cui equipaggiare il menù di azioni disponibili per ciascun mostriciattolo.

    Non esisterebbero Pokémon, inoltre, senza le leggendarie Evoluzioni: collezionando oggetti e cristalli adibiti alla trasformazione, le creature muteranno col tempo la propria forma e passeranno allo stadio successivo. Dal punto di vista dei contenuti, insomma, Pokémon Masters può risultare un'ottima alternativa alla saga di Game Freak, senza dubbio un prodotto capace di intrattenere a dovere in attesa di Pokémon Spada e Scudo: è presente persino, come nei più canonici titoli mobile a supporto continuato, un sistema di obiettivi giornalieri e a lungo termine che, una volta soddisfatti i requisiti necessari, vi doneranno ulteriori oggetti utili al sistema di progressione del roster di gioco. Quel che manca, in Pokémon Masters, è il senso di collezionismo sfrenato che da sempre anima il franchise: gli allenatori disponibili non sono pochi, ma il loro numero si estende attualmente al massimo a qualche dozzina contro le centinaia di mostriciattoli contenute nei Pokédex delle opere precedenti. In tal senso ci aspettiamo un supporto post-lancio degno di questo nome da parte del team di sviluppo, così da introdurre sempre più allenatori e soprattutto nuovi Pokémon con cui conquistare il torneo mondiale di Pasio.

    Latita poi quel piacere dell'esplorazione che caratterizza la saga visto che, come già spiegato, gli stage che compongono la location sono piuttosto statici e vengono percorsi automaticamente dal protagonista.

    Inizia la battaglia

    È soprattutto sul campo di battaglia che il nuovo titolo mobile di Pokèmon Company riesce a farci rivivere l'adrenalina degli scontri tra mostriciattoli, unendo tutti gli elementi di gameplay tipici della tradizione con qualcosa di nuovo. I duelli si svolgono tra team di tre allenatori: ogni squadra compone un'Unità e ciascun maestro può mandare in campo una sola creatura.

    Pokémon Masters unisce poi il combat system a turni a una sorta di Active Time Battle in stile Final Fantasy: i turni a disposizione del giocatore sono scanditi da una barra composta da segmenti, ognuno dei quali può essere impiegato per l'utilizzo di una mossa. Occorre quindi dosare con attenzione i propri turni in modo da non rimanere eccessivamente sprovvisti di azioni da compiere. I Pokémon potranno avere fino a quattro mosse, divise tra abilità d'attacco e skill passive in grado di aumentare temporaneamente le statistiche della squadra; proprio come nella serie Game Freak, inoltre, il Tipo di appartenenza di ciascun mostriciattolo è ciò che fa la differenza in termini di gameplay.

    Creare una squadra in grado di utilizzare gli Elementi superefficaci rispetto alle sfide che si affrontano è fondamentale per volgere le lotte a proprio favore. In Pokémon Masters tuttavia le creature risultano deboli solo in rapporto ad un unico tipo: un Pokémon Volante, ad esempio, non avrà come debolezze principali sia Roccia che Elettro, ma solamente uno dei suddetti. Questo fattore varierà da mostro a mostro: contro Geodude è superefficace soltanto il tipo Erba, mentre utilizzando l'Acqua gli provocheremo danni dall'impatto moderato.

    Al fine di comporre il team ideale, insomma, vi consigliamo di prestare molta attenzione all'interfaccia iniziale di ciascun livello, così che possiate individuare subito gli elementi più vantaggiosi in ogni specifica sezione dell'isola di Pasio. A completare il quadro intervengono le Mosse Sync: si tratta di attacchi speciali attivabili soltanto dopo un numero consistente di turni, nei quali il Pokémon entra in totale sinergia con il proprio allenatore e scaglia contro gli avversari un potere devastante del suo elemento di base.

    Parliamo di una feature piuttosto simile al Potere Z di Sole e Luna, dal momento che le Mosse Sync normalmente possono essere utilizzate soltanto una volta durante lo scontro. Anche in Masters, insomma, la strategia e la tattica diventano necessarie per volgere le lotte a proprio favore: ogni nostro Pokémon può scegliere contro chi rivolgere la propria mossa, così da sfruttare a trecentosessanta gradi le debolezze ed i vantaggi elementali.

    L'ibrido tra lotte a turni e ATB rende però le battaglie molto più frenetiche rispetto alla saga madre, sfoderando una velocità di gioco dinanzi alla quale gli utenti potrebbero rimanere persino spiazzati. Poco alla volta, il gameplay acquista leggibilità e, man mano che proseguirete nell'avventura, troverete nel roster e nei contenuti a disposizione un ottimo passatempo. Nonostante il racconto sia godibile in singleplayer, il titolo include anche una modalità multigiocatore: abbiamo però giocato Pokémon Masters in anteprima rispetto al lancio sul mercato e, per questo motivo, tutte le funzionalità online del prodotto non erano abilitate, ed avremo modo di approfondire quest'opzione con un articolo dedicato. Sappiate, in ogni caso, che potrete lanciarvi nelle lotte 3 vs 3 anche in compagnia di amici, ulteriore elemento che potrebbe aumentare il valore ludico della produzione.

    Pokemon Masters Pokemon MastersVersione Analizzata Android GamesPur non restituendo il senso di avventura e il collezionismo sfrenato dei giochi che compongono la serie principale di Game Freak, Pokémon Masters può rappresentare un ottimo passatempo per chi non è mai sazio di lotte tra Pocket Monsters: la produzione riesce infatti a intrattenere con una storia longeva e una discreta quantità di contenuti. Il gameplay, che unisce novità e tradizione, si dimostra frenetico e veloce, ma al tempo stesso non perde le caratteristiche che da un ventennio animano le lotte Pokémon. Al netto di qualche performance grafica non molto brillante, con la speranza che le funzionalità online riescano a impreziosire la profondità dell'esperienza, il nuovo gioco mobile targato The Pokémon Company si presenta ai nastri di partenza in una forma abbastanza interessante.

    7.2

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