Praetorians HD Remaster Recensione: il ritorno di Roma su PlayStation 4

A 17 anni di distanza dalla prima pubblicazione, Praetorians torna su console in versione Remaster. Il suo fascino sarà rimasto integro?

Praetorians HD Remaster Recensione: il ritorno di Roma su PlayStation 4
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Tutta la Gallia è divisa in tre parti, scriveva Cesare. Allo stesso modo, il ritorno di Praetorians su PS4 deve essere inquadrato da tre prospettive: in primis, bisogna chiedersi se il gioco in quanto tale funzioni bene nel design; in secondo luogo, si deve capire se l'adattamento su console ha dato i suoi frutti; infine bisogna analizzarne l'opportunità tecnica, ossia se il percorso di rimasterizzazione ha avuto degli effetti positivi sull'operazione. In generale, Praetorians HD propone semplicemente il prodotto originale su hardware nuovi, niente di più e niente di meno. Purtroppo, soprattutto considerando le peculiari caratteristiche delle console rispetto al PC, è veramente difficile riuscire a godersi gli scontri tra le legioni romane e le truppe galliche.

    Regole d'ingaggio

    Pubblicato nel 2003 in una stagione di trionfi per lo studio originale (Pyro Studios), Praetorians ebbe un discreto successo e un diffuso apprezzamento, anche perché già all'epoca aveva un tratto che lo distingueva dalla concorrenza: il suo focus è quasi integralmente incentrato sul combattimento e sulla gestione delle unità, rimanendo il più lontano possibile da meccaniche legate all'uso di risorse, denaro e altro. Dimenticate dunque il classico modello di RTS dove tutto - o quasi - dipende dalla ricchezza delle casse e dalla potenza delle strutture: in Praetorians lo scontro campale è l'unico elemento rilevante.

    Le semplicità dei rapporti tra i vari tipi di unità è in qualche modo dovuta sia al periodo storico della pubblicazione, sia alla necessità di non rendere troppo complesse battaglie campali altrimenti ingestibili, data l'assenza della pausa tattica. Di conseguenza, la struttura è delle più classiche: gli uomini della fanteria semplice vengono spesso utilizzati come carne da macello e come genieri (cosa tra l'altro storicamente accurata), mentre i legionari sono il perno dell'esercito; i lancieri sono lenti ma mortali contro la cavalleria, che di contro deve puntare gli arcieri nemici; i barbari hanno più unita ma meno organizzate, mentre i romani ottimizzano numeri più contenuti con tatticismi elevati.

    Eppure non bisogna immaginarsi le battaglie campali come quelle di un moderno Total War (a tal proposito, vi consigliamo la nostra recensione di A Total War Saga Troy), visto che il taglio di Praetorians è decisamente più tradizionale.

    Dovremo infatti conquistare comunque uno o più villaggi per poter reclutare le unità che vorremo usare, dipendentemente dal tipo di missione che stiamo affrontando: assediare una fortezza sarà impossibile senza baliste e catapulte, mentre uno scontro in pianura contro le orde dei Parti sarà impossibile senza una buona cavalleria che copre i fianchi.

    Un pad non basta

    Il problema principale di Praetorians HD Remaster, che purtroppo colpisce l'intero prodotto, risiede proprio nel fatto che l'intera struttura di gioco si basa sui rapidissimi scontri su larga scala che saremo chiamati a combattere, dato che l'assenza della pausa tattica e la scarsa manovrabilità generale del pad rispetto al mouse (periferica per la quale è stato pensato originariamente il gioco) rendono quasi impossibile controllare il tutto. Capiterà spesso, quasi sempre in realtà, di lanciare un'unità all'attacco e, prima di aver finito di assegnare un comando all'altra (per esempio, chiedere ai lancieri di avanzare contro la cavalleria e ai fanti di attaccare la linea frontale), vederla già ingaggiare, con il nemico che nel mentre è già riuscito ad aggirare le nostre forze.

    Non è che questi limiti rendono il titolo ingiocabile, ma obbligano chi usa la console a rinunciare praticamente a ogni livello di difficoltà che superi il "normale", e soprattutto non rendono giustizia alle varie tecniche utilizzabili su PC, soffocando molte delle scelte di design del gioco.

    Inoltre, come spesso accadeva (e accade) con gli strategici sia a turni che in tempo reale, il livello di difficoltà aumenta in modo esponenziale l'intelligenza artificiale, e a livelli medio-alti anche un paio di battaglioni di pattuglia potrebbero crearci dei grossi grattacapi.
    Tutto ciò si verifica anche in virtù del fatto che alcuni stilemi della vecchia scuola sono ancora presenti nel gioco, e lo rendono quasi indigesto per il pubblico di oggi, perché interessano più la "quality of life" di Praetorians che il suo design. Per esempio, è impossibile ruotare la telecamera, e questo rende molto più complesso posizionarsi sul campo da battaglia. Anche le interfacce, fedeli al prodotto originale (e per questo da apprezzare), risultano difficili da leggere con velocità.

    Dalla Britannia alla Partia

    Il gioco ripercorre i fatti narrati da Cesare nei due De Belli, sia in quello gallico che in quello civile, e di conseguenza la varietà di nemici e ambientazioni si mantiene intrigante fino alla fine della campagna, che ha una durata decisamente sostenuta rispetto alla media del genere: oltre alle 4 missioni del tutorial (che consigliamo caldamente), ci attendo 20 scontri brutali tra romani, galli, parti e molto altro. Non aspettatevi però chissà che racconto, chiaramente, perché è evidente sin dalle prime battute che i fatti narrati da Cesare siano un mero pretesto per offrire una cornice al gameplay.

    Bisogna inoltre precisare che la varietà delle ambientazioni ha un valore puramente estetico e d'atmosfera, e non genera alcun effetto in termini ludici. Anche questa, più che una critica, è una semplice constatazione sulla natura del prodotto, nato in un'epoca profondamente diversa e con meno mezzi a disposizione. La presenza delle modalità schermaglia e multiplayer aggiunge poi tanta longevità al gioco, ma non cancella chiaramente i suoi limiti storici e un'adattamento dei controlli tutt'altro che efficace.

    Praetorians HD Remaster Praetorians HD RemasterVersione Analizzata PlayStation 4Superati i 50 di storia, il videogioco inizia a essere un mezzo che avverte la necessità d’essere preservato, tramandato, conservato nella sua forma originale. Praetorians HD, nella sua sostanziale identicità rispetto alla versione del 2003 (cambiano solo alcune dinamiche di controllo dei gruppi) è in tal senso un’operazione positiva, perché ripropone alle masse un gioco altrimenti introvabile su console (su PC era stato rilanciato nel 2014 sempre da Kalypso Media). Purtroppo, i suoi pregi di fermano qui: tra i limiti storici legati al periodo di sviluppo e la difficilissima operazione di adattamento alle periferiche console, Praetorians HD ci suggerisce implicitamente di optare per la versione PC.

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