Recensione Pro Cycling Manager 2012

Cyanide ci riporta di nuovo in sella

Recensione Pro Cycling Manager 2012
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  • Il 30 Giugno prenderà il via la novantanovesima edizione del Tour de France, la competizione ciclistica più importante del calendario UCI. Sarà sfida aperta tra Bradley Wiggins, fresco vincitore del Giro del Delfinato e Cadel Evans, vincitore del Tour dello scorso anno. Bisognerà però tenere gli occhi aperti perchè gli outsider sono sempre dietro l'angolo. Quale modo migliore quindi di gustarsi le tappe del Tour se non rivivendole per intero in prima persona con l'ultima fatica dei Cyanide, Pro Cycling Manager 2012, il famoso gestionale per PC, disponibile anche per Xbox 360 e PS3 in una versione concentrata esclusivamente sulla Grande Boucle.

    Una lunga stagione

    Pro Cycling Mananger 2012 è stato molto atteso dalla folta comunità che la serie Cyanide può vantare, anche in Italia, grazie al successo che uno sport come il ciclismo registra nel nostro paese. Le promesse e le aspettative in ambito sia singleplayer che multiplayer erano tante e forse non tutte realizzabili vista l'intrinseca difficoltà nel simulare alla perfezione uno sport complesso come il ciclismo su strada, fatto anche di accordi ed alleanze difficilmente riproducibili in-game.
    All'avvio del gioco abbiamo subito notato, con piacere, un aspetto grafico del tutto rinnovato per quanto riguarda l'interfaccia visiva, di cui però parleremo più avanti. Le modalità di gioco rimangono quelle canoniche della serie. Per quanto riguarda il singleplayer si può scegliere se disputare una tappa secca, scelta tra quelle numerosissime ed aggiornate all'anno in corso, facenti parte dei grandi giri o di quelli minori, se affrontare unicamente una competizione come il Supergiro d'Italia oppure una delle altre tante corse presenti nel calendario UCI. Si può scegliere inoltre se disputare una delle grandi classiche, come la Freccia-vallone o la Parigi-Roubaix, ed infine se affrontare la più complessa, e completa, modalità Carriera. Vero fulcro del titolo assieme al comparto multiplayer, saremo chiamati a prendere in mano una squadra tra le decine e decine presenti (sempre se non vorremo crearla noi da zero) per portarla al successo lungo l'intero arco di una o più stagioni, tenendo conto non solo dell'aspetto meramente sportivo, ma anche di quello economico, con un budget e dei conti da tenere in attivo mediante i premi concessi dalle vittorie nelle varie corse, utili per essere reinvestiti nel miglioramento della squadra.

    Uno dei punti deboli di Pro Cycling Manager 2011 stava nella difficoltosa pianificazione della stagione da parte del giocatore, che non poteva avere uno sguardo d'insieme sui corridori da coinvolgere nelle varie corse. Il tutto dopo poco tempo risultava un po' confusionario e fumoso, e ci si ritrovava a volte a far correre troppo un dato ciclista o troppo poco un altro, sbagliando anche, se distratti, il modo di approcciarsi ad un grande evento, mancando l'obbiettivo del team. In questo nuovo capitolo avremo invece a disposizione un pannello apposito per la pianificazione della stagione. Questa verrà divisa in quattro scaglioni e per ognuno di essi avremo una data limite entro cui iscriverci ad ognuna delle corse presenti in quel dato periodo dell'anno. Ciò ci costringerà presto a mettere in piedi delle strategie di avvicinamento ai grandi eventi e a mantenere sempre ben chiari gli obbiettivi, differenziati a seconda della caratura della squadra. Una volta iscritti alle competizioni verrà il momento, con molta semplicità, di preiscrivere i nostri corridori alle varie corse. In un'unica schermata compariranno così i nomi dei nostri ciclisti e le corse a cui li abbiamo assegnati. Ciò che quindi prima magari facevamo a mano, con carta e penna, ora sarà invece perfettamente fattibile all'interno del gioco.
    Non mancheranno poi tutti gli altri aspetti della modalità carriera a cui eravamo abituati, come l'acquisto di nuovi materiali, quali ruote, telai e caschi, ognuno con delle caratteristiche proprie da scegliere a seconda della corsa da affrontare, oppure la sezione allenamenti, con decine di programmi già pronti ad ogni evenienza. Se non dovessimo però essere soddisfatti, con pochi semplici clic potremo crearci il nostro programma d'allenamento mirato per il conseguimento dei trofei a cui miriamo.

    Traguardo volante

    Dopo aver passato parecchi minuti a pianificare il calendario delle competizioni ed organizzare gli allenamenti, giunge infine il momento di scendere in strada e dare il via alle danze. Pro Cycling Manager 2012 tenta di rinnovare quanto possibile anche l'aspetto della gara stessa.
    Come nella passata edizione i ciclisti verranno governati in gara tramite una serie di comandi. Si va dal semplice "mantenere la posizione", utile per occupare magari un posto davanti al gruppo e controllare la corsa o per posizionarsi nella pancia del gruppo e proteggersi dal vento (elemento da tenere sempre d'occhio, capace di stancare rapidamente i ciclisti, specialmente se contrario), al "tira a lungo" o "attacca" che sono autoesplicativi. Da tenere d'occhio al momento della corsa sarà sempre l'indicatore delle forma giornaliera (da -5 a +5), che unito al grado di forma generale del nostro corridore ci permetterà di comprendere quali possibilità e strategie dovremo approntare.

    "Un buon lavoro è stato svolto anche per quanto riguarda la creazione dei treni per le volate, che ora si metteranno in piedi più facilmente ed in maniera più efficace."

    Una volta iniziata la corsa si noterà come le fughe ad inizio tappa andranno in porto con una certa maggiore difficoltà rispetto al passato, e come sia anche più difficoltoso andarle a riprendere. Ci è capitato ad esempio di far tirare la nostra squadra in pianura per recuperare un distacco di cinque minuti dai fuggitivi che in numero di dieci non cedevano facilmente terreno. E' stato quindi necessario l'intervento anche di una seconda squadra, interessata alla volata finale dato che aveva un velocista nelle proprie fila, per riprendere i fuggitivi e dare quindi il via alle operazioni per la vittoria di tappa. Da questo piccolo esempio si può evincere il buon lavoro di un'intelligenza artificiale (già a livello Normale) che non lascia più solo il giocatore in certe fasi della partita. Con la precedente edizione del titolo capitava ad esempio troppo spesso di dover fare la corsa in prima persona, con scarso aiuto anche delle squadre che in teoria avrebbero dovuto avere interesse a partecipare attivamente e il risultato poteva essere l'arrivo di numerose fughe "bidone". Certo, il problema non si è risolto del tutto, ma almeno ora si nota maggiore dinamismo anche se decidessimo di non disputare la gara.
    I corridori controllati dal computer quindi faranno sempre la dovuta attenzione, specialmente quelli di classifica, attaccando in base ai loro punti di forza e difendendosi quando necessario, anche tenendo conto della classifica generale.
    Le meccaniche rimangono comunque le stesse, con qualche aggiunta, come ad esempio il comando "prendi posizione" utile in determinati casi all'attacco di una salita importante che si vuole prendere in testa o per "scortare" un corridore ritenuto pericoloso, che non vogliamo perdere di vista. Un buon lavoro è stato svolto anche per quanto riguarda la creazione dei treni per le volate che ora si metteranno in piedi più facilmente ed in maniera più efficace, a patto ovviamente di avere dei corridori adatti a tale ruolo.
    Positivo anche il nuovo sistema di rilevamento dei distacchi che ora parte da un minimo di 5 secondi, per dare ancora maggiore precisione realismo.

    Multiplayer e Tecnica

    Sul fronte del multiplayer, che in un gioco del genere dovrebbe dare nuova linfa al divertimento, va segnalata invece quella che noi, come molti della folta schiera di fan, ritengono un grosso limite al titolo. In Pro Cycling Manager 2012 è stato profondamente rinnovato, con la modalità Armada grazie alla quale comporremo la nostra squadra con cui correre tra amici nelle partite classificate tramite un sistema di carte. Ogni carta che otterremo nasconderà un corridore oppure un pezzo di equipaggiamento, come telai o ruote più performanti. Il tutto è dominato dal caso oltre che dal colore del mazzo guadagnato: Bronzo per i ciclisti più deboli, Argento per quelli mediamente forti e Oro per i migliori. La possibilità di scambiare le carte, e quindi ciclisti e materiali, dovrebbe poi essere un incentivo per garantire più interazione tra i giocatori, dando vita ad un vero e proprio fantamercato. Il guaio sta nel fatto che queste carte vanno sbloccate con una moneta virtuale, i Cyans, che oltre che essere guadagnati in-game possono essere letteralmente comprati, con denaro reale, sul sito dei produttori del gioco a prezzo tutt'altro che abbordabile. Una scelta di questo tipo ha scatenato già pesanti reazioni tramutatesi in una petizione online sul sito dei produttori che chiede sostanzialmente il ritorno ad un multiplayer competitivo e non viziato dalle possibilità monetarie o meno degli utenti. In un contesto del genere, chi più spende, più ha probabilità di battere gli avversari. Una scelta quella di Cyanide che quindi ha lasciato scontenti molti e su cui non possiamo dare giudizio favorevole. Tolto ciò il comparto multiplayer è valido e divertente, e la strategia, come sempre quando si tratta di avversari umani, la fa da padrona molto più che nel gioco in singolo.

    Tecnicamente i ragazzi di Cyanide hanno fatto un passo avanti, specialmente per quanto riguarda i menù e l'interfaccia, ora in alta risoluzione e infinitamente più apprezzabile alla vista rispetto allo scorso anno. La sua rivisitazione ha però portato dei nuovi problemi. Da un lato, con i nuovi riquadri indicanti i vari ciclisti tendenti al grigio si fa più fatica a capire chi effettivamente stiamo controllando e cosa essi stiano facendo, vista anche la grandezza ridotta degli stessi. Col tempo ci si farà comunque l'abitudine, ma in alcuni momenti potrà capitare di impartire un ordine ad un ciclista sbagliato proprio per questo motivo.
    Grandi cambiamenti anche per l'altimetria della tappa, che ora anziché essere posta in alto a destra è bloccata in basso a sinistra e non è più zoomabile, se non mettendola a tutto schermo con la pressione della barra spaziatrice. Certo, la nuova visuale dedicata in 3D con i loghi per traguardi volanti e gran premi della montagna ripresi da quelli ufficiali del Tour de France è apprezzabile visivamente, ma molto meno pratica all'uso di quanto non fosse prima: si fatica a capire dove siano i vari gruppi e dove ci si trovi realmente. Altro grande difetto, a nostro avviso, è la scomparsa delle informazioni riguardanti le salite. Se nel capitolo precedente potevamo, con la pressione della barra, controllare lunghezza e pendenza media e massima di ogni ascesa adesso non potremo più farlo, in quanto tali informazioni sono scomparse e sostituite unicamente dalla categoria del colle da scalare. Questa però non è un'informazione sufficiente dato che saremo sempre all'oscuro, principalmente della pendenza media, oltre che della lunghezza che però si può evincere dalla distanza del Gran Premio della montagna. Avremmo comunque preferito avere tutte le informazioni importanti a portata di mano, come in passato.
    Buon lavoro invece sul motore grafico che ora riproduce anche i volti di numerosi dei ciclisti più famosi che è stato affinato ed alleggerito a tal punto da far risultare il gioco, a parità di impostazioni, più fluido di quanto non succedesse con la versione 2011. A volte si assiste a fastidiose compenetrazioni di poligoni, con corridori che si sovrappongono completamente, ma con circa 180 ciclisti in strada ci si fa davvero poco caso. Buono comunque l'impatto generale grazie anche ai vari filtri per l'immagine che possono restituire un ambiente con colori ed illuminazione più fredda o calda a seconda dei nostri gusti.
    Appena sufficiente il sonoro che presenta una main track per fortuna disattivabile al momento della gara, nonchè degli effetti ambientali, come ad esempio l'incitamento dei tifosi o il rumore delle biciclette, senza infamia e senza lode.

    Pro Cycling Manager 2012 Pro Cycling Manager 2012Versione Analizzata PCPro Cycling Manager 2012 si conferma l'ottima simulazione sul mondo del ciclismo degli anni passati. Migliorato nel complesso rispetto all'edizione precedente, sia sul fronte tecnico e grafico, sia sul fronte del gameplay, mantiene però alcuni problemi che derivano in parte dall'interfaccia ed in parte dalla difficoltà nel simulare uno sport complesso come quello del ciclismo. Discorso a parte per il multiplayer, penalizzato dalla politica di Cyanide e che ha trovato una comunità compatta che si è già mossa per ottenere dei cambiamenti. Un buon gioco per appassionati che difficilmente potrebbe suscitare interesse in chi questo sport lo segue poco.

    7.2

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