Recensione Pro Cycling Manager 2016

Dopo Le Tour de France, Cyanide Studios torna con Pro Cycling Manager 2016, nuova edizione dell'apprezzato gestionale sportivo per PC.

Recensione Pro Cycling Manager 2016
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  • La centotreesima edizione della corsa più importante del panorama internazionale è entrata nel vivo e si appresta a regalarci un'ultima settimana piena di emozioni (si spera) sino al fatidico arrivo a Parigi. Quest'anno ne abbiamo viste di tutti i colori: polemiche per quanto successo sul Mont Ventoux, il crollo dell'arco dell'ultimo chilometro sul povero Yates e la latitanza di chi, invece, doveva esser protagonista quest'anno. Troppe tappe condotte vigliaccamente in modo conservativo con il dominio dello squadrone Sky e di Chris Froome. Almeno, sino a oggi. Chissà se l'inglese riuscirà a difendere la maglia gialla nell'ultima settimana a suon di "frullate". Da bravi appassionati, una volta spenta la TV - e dato che non ne abbiamo mai abbastanza - ci rituffiamo immediatamente nel mondo ciclistico con Pro Cycling Manager 2016. Quante volte, davanti al televisore, vi sarete trovati a commentare gli scatti, i metodi di rifornimento, gli sbagli delle squadre dei velocisti troppo attendiste? Anche noi, insomma, pretendiamo di essere ottimi Team Manager e Direttori Sportivi per dimostrare che, se fossimo stati in quella determinata ammiraglia, avremmo gestito la corsa in modo diverso. A partire dalla preparazione degli uomini alla scelta delle attrezzature, sino alle tattiche con cui giocarsi la vittoria di tappa. Un po' come accade con il calcio: siamo tutti allenatori. La nuova interazione della serie manageriale firmata da Focus Interactive e Cyanide ci dà questa opportunità così, dopo aver "corso" su console con la trasposizione digitale della Grande Bouclé, è giunto il momento di salire in ammiraglia e occuparsi seriamente del "dietro le quinte". Pro Cycling Manager, insomma, ritorna anche quest'anno col consueto carico di alti, bassi e alcune novità.

    Siamo davvero tutti Team Manager?

    Pro Cycling Manager 2016 ci permette di assumere il controllo di una squadra professionistica per guidarla lungo una stagione costellata di una miriade di eventi importantissimi, sino al climax che ci vedrà prendere parte all'imperdibile appuntamento francese. In qualità di novelli Team Manager nella modalità Carriera siamo chiamati a gestire e organizzare ogni singolo aspetto della vita della squadra sotto la nostra gestione. La modalità Carriera ci permette di scegliere una squadra proveniente da una delle tre divisioni principali (amatoriali o professionistiche) ovvero Continental, Continental Pro e World Tour. Purtroppo non tutte le squadre, gli atleti e le attrezzature sono coperti da licenza ufficiale (chissà, forse a causa di mancati accordi) per cui può capitare di trovare nomi storpiati come Vroome o Compignolo. A ogni modo, passando sopra a queste sottigliezze che minano un po' l'immersività, abbiamo il nostro bel da fare per gestire al meglio un team. L'HUB ci consente di tenere sotto controllo la miriade di voci con cui dovremo convivere. I compiti variano dal comporre uno staff all'altezza, scovare nuovi talenti con gli Scout (o coccolare i campioni che abbiamo già), tenerli contenti e sotto contratto, allenarli in modo che possano raggiungere gli obiettivi prefissati in base al calendario di gara, negoziare l'andamento della stagione con i sempre troppo esigenti sponsor e scegliere la tecnologia migliore con cui affrontare le competizioni. In questo senso, è sempre possibile sfruttare il reparto R&D provando magari a sviluppare prototipi innovativi (con grosso dispendio di denaro), oppure affidarci direttamente alle case produttrici che ci forniranno il materiale già brandizzato come, ad esempio, Campagnolo per il cambio, Specialized per il telaio e così via. La forma fisica degli atleti, poi, riveste un ruolo di assoluto rilievo nell'economia di gioco. Grazie a un indicatore possiamo tenere costantemente sotto controllo la condizione fisica dei componenti del team, in modo da modificare strategie, obiettivi della squadra e modalità di recupero di ogni atleta profilandole sulle attitudini individuali. Una volta lasciata l'area tecnica di sale in auto. Se siete tipi riflessivi e disdegnate l'azione è sempre possibile lasciar perdere la simulazione delle gare lasciando fare al PC. Per un'esperienza completa, però, vi consigliamo di saltare sull'ammiraglia e gestire la corsa in modo più dinamico, adattando la strategia a seconda delle situazioni che si paleseranno durante le tappe. Si possono gestire i rifornimenti, le tattiche di squadra, pianificare le fughe o "uccidere" la gara neutralizzando ogni scatto per proteggere gli uomini di classifica. L'intelligenza artificiale degli atleti sotto il nostro controllo e, in generale, del gruppo, ci è parsa fortunatamente più reattiva rispetto al passato, reagendo in modo intelligente e meno scriteriato all'evolversi della corsa. Non mancano comunque punti dolenti che vanno a colpire principalmente le dinamiche "di gruppo" rendendole, in sporadici casi, poco realistiche.

    Guarda mamma sono un professionista!

    Oltre alla classica modalità Carriera, il titolo firmato da Cyanide presenta una variante interessante chiamata Pro Cyclist. In questo caso ci ritroviamo dall'altra parte della barricata, per così dire. Smessi i panni dell'inflessibile Team Manager, possiamo decidere di intraprendere la via agonistica con un ciclista all'inizio della propria avventura tra i professionisti.

    Una volta entrati in un team ci vengono assegnati degli obiettivi stagionali da dover rispettare per poter avere qualche speranza di far carriera. Iniziando come semplice gregario saremo al completo servizio della squadra e del capitano designato, il quale - assieme al direttore sportivo - ci solleciterà durante la corsa elargendo istruzioni e ordini. Portando a termine gli obiettivi il nostro alter ego virtuale vedrà crescere reputazione e statistiche, aumentando così le possibilità di essere contattato da una squadra importante è un giorno, magari, guadagnare i gradi di capitano. Tale modalità ci è comunque parsa molto più accessibile rispetto alla Carriera e, a nostro avviso, rappresenta un ottimo modo per farsi le ossa nel caso in cui non conosciate troppo bene la serie o lo sport in questione. Tutto ciò che abbiamo detto sino a ora può essere affrontato anche online, attraverso un comparto multiplayer che consente non solo di competere con altri giocatori - attraverso la modalità Pro Cycling - ma anche di affrontare le gare in co-op con gli amici. Inoltre, la presenza di un buon tool di personalizzazione permette di creare e modificare in libertà gare, atleti e percorsi condividendo tali creazioni online tramite lo Steam Workshop. Sotto questo profilo abbiamo assistito a diversi inconvenienti tecnici, risolti poi da una patch, che per un po' di tempo hanno reso tale feature del tutto inutile. Crash e impossibilità di effettuare i download erano all'ordine del giorno, tanto frequenti da farci abbandonare ogni velleità dopo diversi retry.

    Ah, le belle corse di una volta

    Sotto il profilo tecnico Pro Cycling Manager 2016 non brilla, come già successo per il fratello maggiore, giunto praticamente in contemporanea su console. Il budget di Cyanide e Focus Interactive, lo sappiamo, è sin troppo contenuto per poter sperare miglioramenti da una stagione all'altra. La modellazione poligonale rimane sempre la medesima, con gli atleti che tendono ad assomigliarsi un po' tutti e la realizzazione tridimensionale degli scenari che si presenta davvero minimal. Per non dire scarsa. Certo, il titolo non risulta esoso in termini di risorse hardware e può essere installato tranquillamente anche su un portatile di fascia media, ma ciò non giustifica la staticità con cui il team di sviluppo sfrutta l'engine e la durata biblica dei tempi di caricamento. Insomma, gli anni passano ma Pro Cycling Manager rimane sempre lo stesso. L'unica concessione alla modernità si è avuta con la rivisitazione dell'interfaccia di gioco durante la corsa.

    Ora infatti i dati e le statistiche a schermo appaiono in modo più razionale e regolare, creando meno confusione e permettendo al giocatore di concentrarsi sul l'azione di gioco. Il comparto audio, infine, non aiuta l'immersività e il ritmo di gioco a causa di tracce audio poco graffianti e di una telecronaca in lingua inglese anacronistica e poco incisiva (per non dire inutile).

    Pro Cycling Manager 2016 Pro Cycling Manager 2016Versione Analizzata PCAnche quest'anno Cyanide e Focus Interactive rinnovano l'appuntamento con Pro Cycling Manager, proponendoci un titolo con alcuni punti di forza e molte debolezze. Come da tradizione, verrebbe da dire. Alla profonda (e ben realizzata) componente manageriale fa da contraltare una realizzazione tecnica mediocre che, ancora una volta, evidenzia l'incapacità del team di rinnovare la propria creatura, limitandosi a vivacchiare su quanto già fatto in precedenza. Tralasciando il comparto grafico sottotono a cui siamo ormai abituati, i problemi colpiscono principalmente i tempi di caricamento e, purtroppo, il multiplayer che ora gode anche del supporto a Steam Workshop. La modalità Pro Cycling si conferma, invece, come un'ottima modalità non solo per i neofiti, ma anche per tutti coloro che faticano a digerire statistiche e numeri. Il ciclismo comunque si conferma come uno di quegli sport particolarmente difficili da imbrigliare in un'opera videoludica, nonostante l'impegno profuso da Cyanide e Focus Interactive.

    6.8

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