Recensione Puzzle Bobble Universe

Il classico arcade anni 90 ritorna in un'edizione approssimativa su Nintendo 3DS

Recensione Puzzle Bobble Universe
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  • 3DS
  • Puzzle Bobble, l'arcade pubblicato da Taito nel lontano 1994, è uno dei puzzle game più popolari dell'ultimo decennio. I due draghetti protagonisti, presi in prestito da Bubble Bobble, altro masterpiece dell'universo videoludico, hanno conquistato diverse generazioni di giocatori, e vantano innumerevoli (tentativi?) d'imitazione. La serie ha continuato ad evolversi in tutti questi anni, introducendo dinamiche e modalità inedite in titoli usciti su moltissime piattaforme. Il Nintendo 3DS non manca l'occasione di irretire i fan con un nuovo esponente di questa popolare saga; purtroppo però l'esperienza di Puzzle Bobble Universe risulta essere ben al di sotto delle ambizioni "Universali" di questo titolo.

    Innovazione che non innova

    Esattamente come il primo esponente della serie, Puzzle Bobble Universe ci intratterrà con una serie di livelli in cui dovremo eliminare le sfere colorate attaccate al soffitto, prima che queste -scendendo- possano raggiungere il fondo dello schermo. Un cannone, la cui bocca può essere indirizzata attraverso il circle pad o la croce direzionale, sarà lo strumento per lanciare nuove sfere, appaiarle con quelle presenti nello stage ed eliminarle una volta formato un gruppo minimo di 3 biglie dello stesso colore. Più lanci effettueremo, e più il soffitto del livello inizierà a cadere verso il basso, spingendo le bolle verso la linea di game-over: il nostro obiettivo sarà dunque calibrare bene i colpi a disposizione, per eliminare quelle sfere che sorreggono tutte le altre biglie sottostanti. "Universe" introduce un sistema di power-up basato sull'abilità che dimostriamo nell'eliminare più sfere in un solo colpo. Una barra di energia si caricherà ogni volta che riusciremo a sbarazzarci di qualche bolla, sbloccando tre diversi potenziamenti una volta riempita completamente.
    Il primo super-potere ci permetterà di uniformare il colore di un gruppo di sfere, il secondo ci darà in dotazione tre palline di colore universale, mentre il terzo potenzierà il nostro braccio cannone con un devastante laser che eliminerà tutte le biglie colpite. Questi power-up purtroppo appaiono abbastanza superflui, atti solo a semplificare la vita del giocatore meno esperto. A quale fine eliminare tutte le sfere in un solo colpo, e completare così uno stage in soli 3 secondi? Avremmo preferito sicuramente qualcosa di più ingegnoso, che non strizzasse l'occhio ai casual gamer ma che proponesse dinamiche alternative e maggiormente coinvolgenti. Una deriva semplicistica evidenziata anche dal fatto che in una delle modalità principali non sarà possibile disattivare la linea guida che ci mostra in che punto impatterà la biglia lanciata. Ci stiamo ancora domandando per quale recondito motivo gli sviluppatori non abbiamo voluto offrire al giocatore la possibilità di aggiungere un pizzico di sfida in più alle sue partite con Universe.
    Infine è doveroso segnalare l'assenza di qualsiasi modalità multiplayer, sia locale che online: un versus mode in compagnia di un altro giocatore non avrebbe di certo guastato. Neppure le classifiche punti, che non permettono addirittura di inserire il proprio nome a fianco degli score registrati, possono essere condivise online. Figurarsi dunque se sfruttando la connessione Street Pass.
    Tralasciando quindi l'uso di questi espedienti se si vuole preservare un minimo l'esperienza classica della serie, il titolo dispone di due modalità principali: Puzzle e Sfide.
    La prima ci metterà di fronte a 88 livelli (8 dei quali sono scontri con Boss) suddivisi in 8 pianeti differenti. La caratteristica più interessante di questa modalità è la presenza di un numero di chiavi da raccogliere lungo i 10 livelli che compongono un mondo, per liberare un draghetto imprigionato. L'unico modo per collezionarle è quello di far scoppiare le biglie adiacenti: operazione all'apparenza semplice, ma che richiede al giocatore di non eliminare le bolle poste sopra la chiave, per evitare che quest'ultima cada. La raccolta delle chiavi è forse l'unico aspetto che aggiunge un pizzico di strategia in più al gioco, ma paradossalmente perseguire quest'obiettivo renderà poco pregnante un'altra componente del gioco: le battaglie con l boss. Il nemico da sconfiggere sarà rinchiuso in una bolla che dovremo far scoppiare lanciando e raggruppando sfere-bomba sulla sua superficie. Il draghetto che libereremo dalla prigionia ci fornirà il potere di lanciare molto più velocemente le nostre biglie esplosive: il risultato finale sarà quello di vincere la sfida in maniera del tutto passiva. L'inutilità dei boss-fight viene inoltre accentuata dal fatto che, anche nel caso in cui non riuscissimo a sconfiggere l'avversario, potremo comunque avanzare indisturbati al mondo successivo.
    Certo, senza la liberazione di ogni draghetto e la sconfitta di tutti i boss non potremo completare la modalità Puzzle al 100%, ma gli incentivi per raggiungere questo traguardo saranno totalmente assenti: nessun livello di difficoltà aggiuntivo, né schemi extra. Tempo sprecato?
    La situazione migliora giocando alle tre varianti della modalità sfida. Potremo affrontare delle sfide a tempo alla ricerca dell'High Score, oppure "meriggiare" assorti nell'endless mode. Il gameplay sarà sempre segmentato in stage da completare, ma questa volta compariranno sempre nuove linee di sfere nella parte alta dello schermo. Nelle sfide inoltre saranno presenti biglie particolari, che una volta scoppiate ci aiuteranno a completare lo stage più velocemente. In questo ambito questi power-up conquistano una valenza maggiore che nella modalità puzzle, visto che il giocatore dovrà sviluppare una certa abilità nel completare i livelli il più velocemente possibile. L'esperienza complessiva risulta ben calibrata nelle modalità con un tempo limite; purtroppo non si può dire altrettanto nel livello a tempo infinito. La curva di difficoltà sale con troppa lentezza, ed il giocatore rimarrà impegnato per ore a risolvere pattern fin troppo elementari, prima di trovare un adeguato senso di sfida in quadri più elaborati e complessi.

    3d?

    Graficamente il gioco appare grazioso alla vista, ma nulla che in questi 15 anni non si sia già visto. Il titolo non sfrutta minimamente la stereoscopia 3D: l'effetto finale è quello di trovare le sfere su un piano prospettico distaccato dal fondale, ma il team di sviluppo avrebbe dovuto puntare maggiormente sulla "spettacolarità visiva" di cui è capace la console Nintendo. Arika poteva ad esempio sfruttare i nuovi power-up per stupire il giocatore con effetti speciali, giochi prospettici, o addirittura costruire un nuovo gameplay sfruttando la visuale in tre dimensioni. Purtroppo niente di tutto questo è stato preso in considerazione: il prodotto finale non ha quasi ragione di esistere sulla console, vista l'assenza di qualsivoglia caratteristica che possa differenziare il software dal mare di cloni e edizioni alternative di questo puzzle game.
    Assenza di originalità anche per quel che riguarda la colonna sonora del gioco: è presente solo un tema -il motivetto originale della saga- che nei vari mondi della modalità puzzle è stato riarrangiato nelle versioni più disparate, a volte con risultati francamente risibili.

    Puzzle Bobble Universe Puzzle Bobble UniverseVersione Analizzata Nintendo 3DSTralasciando qualche elemento aggiuntivo che arreca più danni che benefici al gameplay, Puzzle Bobble Universe è a tutti gli effetti una poco riuscita riedizione dell'intramontabile titolo originale. Le caratteristiche del 3DS non sono state minimamente prese in considerazione per realizzare un prodotto interessante: il risultato finale è un Puzzle Bobble che sfigura persino davanti ad uno dei tanti cloni in flash presenti in forma gratuita sul web.

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