Recensione Rabbids: Fuori di Schermo

Rabbids e realtà aumentata

Recensione Rabbids: Fuori di Schermo
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • La mania dei mini-game, e per la precisione dei Rabbids, ha "contagiato" in questi anni sopratutto Nintendo Wii, console più portata per accogliere prodotti casual, rivolti magari ai più piccoli ed alle famiglie. Il controller di movimento, inoltre, è calzato a pennello alla produzione Ubisoft Paris, che ha letteralmente spopolato sul bianco monolite nipponico. Con l'avvento di Move, ma soprattutto di Kinect, anche le console "in HD" si sono piegate ad un mercato sempre più casual-oriented. Lo studio parigino, in collaborazione con gli italianissimi colleghi di Milano, ha dunque pensato di portare la follia dei conigli ad un livello superiore, sviluppandone un capitolo in esclusiva per Xbox 360, in maniera da utilizzare a pieno, ed in maniera possibilmente inedita, le features Kinect. 
Nasce così Raving Rabbids: Fuori di Schermo, nuova incarnazione del famosissimo brand che, questo 4 Novembre, è pronto a sbarcare nelle case dei consumatori per portarvici un'inconfondibile ondata di divertimento. Ma sarà quest'ultima produzione all'altezza del nome che i Rabbids si sono fatti in questi anni? Andiamo a scoprirlo insieme.

    Compilation

    La natura di Raving Rabbids: Fuori di Schermo, come abbiamo accennato poco fa, è proprio quella di contenitore di mini-giochi. Nel futile tentativo di dare alla produzione una dimensione differente gli sviluppatori hanno inserito la modalità "il mio Rabbid", nella quale, grazie alla realtà aumentata, ci ritroveremo il salotto rispecchiato nello schermo, con un simpatico coniglio (assieme a noi) al suo interno. Grazie ai crediti guadagnati nel corso delle partite potremo riempire la stanza di oggetti variopinti, che verranno utilizzati dal coniglio di turno per farci dei divertenti scherzi. Noi stessi potremo interagire con l'animaletto, con l'unico limite di poterlo solamente picchiare; una pratica sicuramente divertente ma per non più di dieci minuti. Questa sezione di Fuori di Schermo si dimostra dunque fortemente collaterale all'esperienza di gioco, focalizzata -lo ripetiamo ancora una volta- solamente sui mini-games.
    D'altra parte di questi giochi ce n'è una quantità davvero mostruosa (oseremo dire oltre cinquanta), suddivisi in opportune categorie ed adatti a qualsiasi gusto. I più semplici (e meno divertenti) prevederanno la semplice risoluzione di puzzle o banali rompicapi e qualche esercizio da fitness game da eseguire correttamente. Pian piano si passa però ai più elaborati, che prevedono lo scan dell'intera figura e persino l'utilizzo del microfono per divertenti controlli vocali del Rabbid. Particolarmente divertente, in questo caso, il mini-gioco in cui verremo chiamati a guidare un coniglio bendato attraverso una sottospecie di labirinto utilizzando solamente la voce, ovvero gridando per attirarlo in una direzione piuttosto che un'altra. S'insinuano, però, già le prime problematiche. La realizzazione in questo caso è particolarmente riuscita e funzionale, tuttavia il volume della voce per far capire al Rabbid dove andare dovrà essere veramente elevato: una pratica che certo non si sposa benissimo con un alloggio condominiale o con una qualsiasi tipologia di convivenza.
    Ai pochi (fortunatamente) giochi che utilizzano la voce si aggiungono quelli che prevedono il movimento o la messa in ridicolo del videoplayer. Da segnalare, ad esempio, il clone del famosissimo "Schiaccia la Talpa", con i conigli a far capolino da buche improvvisate nel pavimento del nostro salotto (la realtà aumentata sarà sfruttata in maniera estensiva) e gli avventori intenti a saltellare qua e la per schiacciarli. O ancora quello dove verremo chiamati a leccar via dalla faccia del Rabbid una golosa torta al cioccolato miseramente spiaccicata. Ilarità e divertimento sono dunque all'ordine del giorno, e a volte si spingono addirittura al di là del buon gusto (in uno dei mini-games sarete chiamati a lanciar lontano un coniglio penzolante dal moccio del vostro naso), ma per goderne a pieno bisognerà essere almeno in due, dato che in single player le avventure dei Rabbids, ancorché collocati nel nostro salotto, non ci terranno incollati per oltre mezz'ora al televisore.
    Ancor meglio se a fruire dei divertenti mini-giochi saranno tre o quattro giocatori, intenti in alcuni dei più divertenti schemi ad ostacolarsi tra di loro giocandosi diversi scherzetti. In questo caso, però, dovrete disporre di uno spazio davvero ampio nel vostro soggiorno: se fino a due giocatori saranno richieste le stesse dimensioni del single player, raddoppiandoli raddoppieranno anche queste ultime, obbligandovi oltretutto a sgomberare completamente ostacoli e mobili posti tra voi e la telecamera (fastidiosi per i giochi in cui ci sarà da sedersi a terra). Queste esose richieste non faranno certo la felicità di moltissimi giocatori, soprattutto dei più giovani, magari ancora costretti nella loro "cameretta".
    Tra improbabili sessioni di Air Guitar e pazze corse attraverso la stanza per pulire il pavimento dispettosamente sporcato dai conigli di turno coi loro colori a tempera, ci accorgeremo anche di qualche problematica tecnica che affligge la delicata intesa tra l'hardware Microsoft e la produzione italo-francese. Si tratta perlopiù delle magagne più classiche, ovvero un leggero ritardo nel riconoscimento di alcuni movimenti, dell'imprecisione nelle collisioni e in un sempre meno funzionale scan della parte inferiore del corpo, con il giocatore costretto ad un sollevamento esagerato delle gambe (specialmente nella corsa) per farle riconoscere.
    A queste si unisce, naturalmente, un comparto tecnico sottotono rispetto alle produzioni odierne: colorato e vivace ma non certo ricco di effetti o capace di mostrare una modellazione poligonali di alto livello; ma, d'altronde, Raving Rabbids: Fuori di Schermo, non si cura affatto del suo aspetto estetico, puntando tutto sul divertimento in multiplayer.

    Rabbids: Fuori di Schermo Rabbids: Fuori di SchermoVersione Analizzata Xbox 360Non certo entusiasti di una produzione del genere dobbiamo dire che, nonostante tutti i suoi limiti (per hardware e problematiche “ambientali”) riesce a divertire se preso con il piglio giusto e -soprattutto- giocato in due, tre o quattro amici. Con una scelta più vasta di mini-game interessanti (tutti i rompicapo, così come l’Air Guitar, non ci hanno per nulla soddisfatto) e capaci di sfruttare a pieno le feature di Kinect avremmo forse potuto promuoverlo con maggior convinzione. Rimane dunque un titolo solo sufficiente e consigliato a chi, a fronte di una spesa comunque elevata, abbia intenzione di passare tante serate in compagnia.

    6

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