Recensione Rabbids Go Home per Wii

Tornano i folli conigli di Ubisoft, stavolta in uno strano Platform Game

Recensione Rabbids Go Home per Wii
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Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Dopo aver fatto da comprimari al famoso Rayman in ben tre giochi pubblicati sulle attuali console Nintendo, i folli conigli made in Ubisoft tornano sugli schermi in un'avventura tutta loro.
    I Rabbids sono impegnati non più in un puzzle game, genere a cui appartenevano tutti i precedenti Rayman Raving Rabbids, bensì in un platform decisamente atipico che segue i Lapins Crétins (per dirlo alla francese) nel loro intento di raggiungere il nostro amato e romantico satellite artificiale. Aiutare i conigli a raggiungere la Luna è un'avventura che passa per carrelli della spesa, denudamenti fortuiti, urla immotivate ed altre mille pazzie che rendono i Rabbids alcuni fra i personaggi più carismatici sfornati dall'attuale generazione videoludica.

    Jackass, recitato da coniglietti bianchi

    Come abbiamo detto, Rabbids Go Home è un titolo interamente dedicato ai conigli creati da Michel Ancel ed alla loro avventura finalizzata al raggiungimento della Luna. Si potrebbe pensare che il nostro satellite sia in effetti la patria dei Rabbids, magari tirare in ballo la tradizione giapponese riguardante il legame tra Luna e conigli, ma la realtà è un'altra: i Rabbids adorano dormire su oggetti tondi e luminosi (solitamente i lumi dei lampioni che si possono trovare ai bordi delle strade) e dunque la sola idea di riposare sulla sommità della Luna è un motivo più che valido per raggiungere l'oggetto celeste... ma come? Ovviamente utilizzando un metodo in linea con la natura non proprio logica dei personaggi: costruendo un'altissima pila di rifiuti e oggetti recuperati per strada. Due Rabbids si mettono dunque in marcia, partendo dalla discarica in cui vivono i conigli e raggiungendo la vicina città popolata dagli umani, vittime inermi della smania costruttiva dei conigli.
    Questo divertente incipit, raccontato da cutscene che mettono in luce fin da subito l'innata simpatia dei protagonisti, fa da sfondo ad un platform che mischia elementi classici del genere ad altri decisamente originali. Lo scopo di ogni livello del gioco è quello di raccogliere tutti gli oggetti sparsi in giro e contrassegnati da una cerchiatura bianca: tali elementi possono essere raccolti semplicemente passandoci sopra; spesso però gli oggetti sono nascosti in altri elementi del fondale (come cespugli o distributori automatici) o devono essere prima sottratti, come nel caso dei vestiti degli umani, che possono essere prelevati dopo averne denudato il proprietario. È dunque spiccata e fondamentale la componente di collezionismo del gioco, infatti il numero di oggetti raccolti influisce sul numero di regali sbloccati e su quali nuovi livelli diventano di volta in volta giocabili.
    Una differenza fondamentale rispetto ai platform classici la si riscontra poi nel fatto che i ad essere controllato dal giocatore non è un normale personaggio, bensì un carrello della spesa (mosso dai due conigli protagonisti del gioco). Questo fa sì che il sistema di controllo non si allontani molto da quanto visto nei racing game arcade: il control stick del nunchuck muove il carrello, mentre il pulsante A funge da acceleratore, facendo muovere i conigli molto più velocemente del normale. Le alte velocità fanno sì che il carrello affronti le curve con ampi angoli e spesso in derapata; in quest'ultimo caso le ruote cominceranno a sprizzare scintille (come avviene ad esempio in Mario Kart) e premendo il tasto B si effettua uno scatto in avanti utile a saltare sfruttando le rampe sparse per i livelli. Il sistema di controllo è stato implementato in maniera ineccepibile, specie per quanto riguarda la sensazione legata al peso del carrello della spesa: effettuare curve e derapate ad alta velocità diventa ben presto un'azione istintiva per il giocatore, portandolo ad effettuare difficili e spettacolari chicane fra ostacoli dannosi al contatto.
    Altre azioni di gioco: scuotendo il Wiimote è possibile fare urlare i Rabbid, il cui “BWAAAA” è in grado di danneggiare i nemici e scuotere gli elementi del fondale per ottenerne oggetti collezionabili, mentre puntando lo schermo e premendo Z si “spara” un coniglio per stordire gli avversari e buttare giù particolari ostacoli (più o meno come avviene in relazione ai frammenti di stella di Super Mario Galaxy).
    La commistione fra la raccolta degli oggetti ed il sistema di controllo in stile racing da luogo ad un gameplay semplice ma divertente, da cui è difficile staccarsi; inoltre tutte le piccole variazioni sul tema che caratterizzano i singoli livelli aiutano a mantenere alto il livello di interesse del giocatore. Alcuni stage assumono una connotazione più vicina al racing, come quando i conigli sono legati al motore di un aereo e dunque procedono a folle velocità, o altri richiedono grandi doti di coordinazione e precisione, come ad esempio i livelli in cui i Rabbids si trovano all'interno di un grosso salvagente e devono rimbalzare di qua e di là evitando di finire in un dirupo; o ancora, alcuni livelli hanno ritmi più lenti e si focalizzano di più sulla ricerca degli oggetti, nascosti meglio del solito. In definitiva, il level design è stato studiato in modo da offrire qualcosa di nuovo in ogni livello. Questo non vuol dire che lo stesso sia perfetto, ed in effetti col proseguire degli stage si comincia ad avvertire un certo senso di ripetitività dovuto anche al riproporsi di ambientazioni già viste in precedenza, ma tirando le somme si può dire che gli sforzi profusi nella varietà del gameplay sono più che sufficienti.

    Errore, c'è qualcosa nel telecomando...

    Una sezione di Rabbids Go Home nettamente separata dal gameplay principale, ma assolutamente non secondaria, riguarda gli strani fatti che si verificano all'interno del nostro Wiimote. Dopo i primi livelli di gioco ci viene data la possibilità di risucchiare un coniglio dentro al telecomando e qui modificarne grazie ad un editor di discreta potenza. Le possibilità sono molte: i diversi strumenti ci permettono di modificare la forma della testa nonché le dimensioni e la disposizione di occhi e orecchie dei Rabbid, applicare divertenti copricapo e dipingere tutta la superficie del loro corpo mediante pennelli, secchielli di vernice e timbri. L'unico limite posto alla customizzazione dei conigli è la fantasia del giocatore: è sufficiente fare un giro su internet per vedere come siano stati creati conigli assolutamente esilaranti e somiglianti a vari personaggi, come ad esempio Batman o Solid Snake, ovviamente in ottica Rabbid. Una cosa da notare consiste nella grandissima dose di umorismo che permea anche questa sezione del gioco:Allungare la testa di un Rabbid non vuol dire cliccare su di un pulsante, ma manovrare un torchio sadicamente posto sulla testa del coniglio, o ancora per colorare la parte inferiore di un piede bisogna avvicinare il cursore fino a quando il Rabbid alza diligentemente la zampina. Scuotendo e ruotando il Wiimote è poi possibile far rimbalzare il Rabbid all'interno dello stesso, con risultati a dir poco esilaranti. Le nostre creazioni vengono per altro utilizzate nel gioco, infatti i conigli che andiamo a modificare sono i due protagonisti che muovono il carrello della spesa ed il povero Rabbid che viene sparato contro gli ostacoli.
    Rabbids Go Home è quindi un titolo dal gameplay divertente, sufficientemente vario e longevo, il cui comparto artistico contribuisce a creare un gioco di qualità. Sia la colonna sonora, un azzeccatissimo mix di musica anni 70, canzoncine da ascensore, jazz ritmato e musica balcanica degna di una pellicola di Emir Kusturica che gli effetti sonori, con le mille declinazioni del “BWAAAA” tipico dei Rabbids compongono un comparto audio sopra la media, mentre la direzione artistico visiva presenta uno stile molto ricercato sia nella realizzazione dei conigli che per quanto riguarda i personaggi umani e i fondali di gioco. È evidente inoltre il contrasto che gli sviluppatori hanno voluto far trasparire dall'accostamento dei buffissimi Rabbids con i seriosi esseri umani e gli ambienti assolutamente asettici (prima del passaggio dei conigli, ovviamente), in cui non sembra esserci posto per il divertimento.
    Passando ad un'analisi più tecnica, Rabbids Go Home fornisce spesso un colpo d'occhio notevole, anche grazie all'utilizzo di telecamere che pur muovendosi rimangono ancorate ai loro binari: la mancanza di libertà d'inquadratura viene compensata quindi da una mole poligonale e di effetti altrimenti non sopportabile dall'hardware del Wii. Purtroppo è presente un certo stacco fra il frame-rate di cui godono le aree indoor e quelle esterne, quest'ultime penalizzate da un minor numero di fotogrammi al secondo ma mai da veri e propri rallentamenti. Il titolo Ubisoft è uno di quelli in grado di dimostrare che specie in presenza di risorse di calcolo limitate, lo stile artistico è in grado di supportare la realizzazione tecnica e mascherarne i difetti.

    Conigli in rete

    Il bollino della Nintendo Wi-Fi Connection che campeggia sulla copertina di Rabbids Go Home è giustificato dalla possibilità in qualsiasi momento di scattare una foto all'area di gioco (con tanto di zoom e piccoli movimenti di camera) per poi mandarla ad uno dei contatti della propria rubrica Wii e dalla presenza di un nuovo canale da aggiungere a quelli già installati sulla console.
    Il Rabbids Channel somiglia da vicino al canale Vota Anche Tu di Nintendo: si tratta di una galleria in cui esporre i Rabbids creati all'interno del gioco, partecipando a dei veri e propri concorsi a tema.

    Rabbids go Home Rabbids go HomeVersione Analizzata Nintendo WiiRabbids Go Home è uno di quei prodotti che Ubisoft ci aveva promesso per farsi perdonare la prima ondata di titoli per Wii di pessima qualità che la software house francese aveva pubblicato. Il gioco è un riuscito miscuglio di platform e racing game, in cui la simpatia dei folli conigli contagia ogni singolo aspetto. Una sensazione di ripetitività nei livelli avanzati e qualche problema di frame-rate non riescono ad intaccare l'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori per quel che riguarda comandi di gioco, direzione artistica e divertimento in generale. In definitiva, un gioco da provare assolutamente per chi è alla ricerca di un buon titolo terze parti e di una grande dose di risate.

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