Rainbow Six Siege: Operazione Wind Bastion e i migliori operatori del meta

L'Operazione Wind Bastion ha ufficialmente chiuso l'Anno 3. Un anno in forte crescita per lo shooter di Ubisoft, proiettato verso un grande futuro.

Rainbow Six Siege: Operazione Wind Bastion e i migliori operatori del meta
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  • L'Operazione Wind Bastion ha chiuso ufficialmente l'Anno Tre di Rainbow Six Siege. Un anno che ha mostrato, una volta di più, quanto lo shooter tattico targato Ubisoft abbia con decisione preso le distanze dal pantano in cui rischiava di rimanere intrappolato inizialmente. Merito senza dubbio dei ragazzi dello studio canadese, ormai veri e propri assi nel recupero in zona Cesarini, e di una politica virtuosa in grado di perseguire un obbiettivo concreto, scandito da aggiornamenti costanti, da nuovi contenuti e da un occhio di riguardo per la scena competitiva. Già, perché quest'ultima ha giocato un ruolo fondamentale per il miglioramento e la crescita del titolo.
    Trend positivo che ha subito un'accelerazione dopo il Rainbow Six Invitational di Monteral dello scorso anno. A riprova della sua "seconda" giovinezza, basta dare un'occhiata ai numeri macinati su Twitch dal titolo.
    Rainbow Six Siege, in questo senso, rappresenta l'esempio perfetto di come gli eSport possano dare una nuova vita a un gioco, a volte addirittura dopo molto tempo dalla sua uscita. Gli spettatori dello shooter di Ubisoft, infatti, sono fortemente dipendenti dalla scena competitiva e la seguono con grande partecipazione e interesse, tanto che la massiccia crescita nel 2018 ha toccato quota 90 milioni di ore guardate in streaming. Un numero più che duplicato rispetto alle cifre del 2017 e in continua crescita. Di sicuro, il boom di ascolti si verificherà - nuovamente - durante l'attesissimo Six Invitational di Montreal del prossimo febbraio.
    Quella sarà anche l'occasione perfetta per presentare ufficialmente la roadmap relativa all'Anno 4. Al momento, però, non possiamo far altro che fare i conti con i due operatori introdotti in Wind Bastion e con il conseguente meta shift.

    Breach in the Kasbah

    L'ultima stagione dell'Anno 3, per chi ancora non avesse avuto modo di tornare su Rainbow Six Siege, ha portato in dono due nuovi operatori (un attaccante e un difensore) appartenenti alle GIGR (acronimo del Groupe d'Intervention de la Gendarmerie Royale), reparto della Gendarmerie Royale marocchina che racchiude una serie di divisioni specializzate nelle più disparate operazioni militari.

    Ci sono paracadutisti, commando, squadre d'assalto, gruppi di intervento rapido e fanteria di montagna. Proprio a quest'ultima appartiene Saana "Nomad" El Maktoub, la nuova attaccante, che ci ha deliziato sin da subito con un gadget peculiare, in grado di fare la differenza in diverse partite: l'Airjab. Questa è, sostanzialmente, una mina di prossimità che può essere lanciata grazie all'accessorio montato sull'arma. La mina può esplodere a mezz'aria oppure può essere piazzata contro una parete e attivarsi quando un malcapitato entra nel suo raggio d'azione. Il gadget non è letale e serve solo per stordire i nemici.

    Per questo Nomad può esser considerato un operatore flessibile: sia come un ottimo anti-roamer sia come supporto affidabile in fase di difesa del plant. L'Airjab, ad esempio, può esser posizionato lungo i probabili punti di accesso al site oppure sfruttato per stanare un roamer. Kaid, il "padrone di casa" della Fortezza, è invece un difensore pesantuccio ma estremamente utile.

    Il comandante Kaid, al pari di Bandit, può divenire la spina dorsale di una buona tattica difensiva. Il suo compito è quello di contrastare i tentativi di irruzione degli attaccanti elettrificando gli oggetti metallici come le botole, le pareti rinforzate e il filo spinato. Kaid, dunque, può essere un ottimo counter per Thermite e Hibana, anche se l'attivazione del gadget dell'operatore marocchino non è rapida come quello di Bandit.

    Gli elettroartigli di Kaid però sono molto più versatili, perché possono esser lanciati ovunque e sono difficili da individuare, nonché molto fastidiosi, se non si dispone di qualche buon counter come Thatcher, Twitch e IQ.

    Il meta attuale: i migliori operatori tra cui scegliere

    L'arrivo di una nuova stagione (e conseguentemente, di diversi aggiustamenti relativi alla salute generale del titolo) non poteva che portare un po' di scompiglio nel meta. Vediamo brevemente quali sono gli operatori attualmente più interessanti, giusto per ingannare l'attesa in vista della prossima stagione. Per quanto riguarda gli operatori difensivi, i due più utili li abbiamo menzionati poco fa: Bandit e Kaid. I loro gadget, come abbiamo visto, possono fare la differenza.
    Mute può rivelarsi una buona soluzione, grazie non solo ai suoi jammer che consentono di disinnescare il "droning" degli avversari, ma anche alla possibilità di equipaggiare come secondaria l'SMG 11.

    Mira, l'operatore più bannato della storia di Rainbow Six Siege, è un'altra soluzione estremamente efficace in fase di difesa, sia per raccogliere informazioni, sia per bloccare il push avversario.
    Riguardo alla mai troppo abusata pratica della raccolta di informazioni, Valkyrie, nonostante il nerf di dicembre, può essere portata come perfetto esempio. Le sue Black Eye, posizionate in posti strategici e difficilmente individuabili, sono le più preziose alleate dei difensori.
    Altre due opzioni decisamente efficaci sono il buon Pulse (se si dispone di una comunicazione efficace con il proprio team), sempre per la raccolta di informazioni riguardo al posizionamento degli avversari, e Jager. E dal lato degli attaccanti? Hibana, Thermite e Ash rimangono forse i tre migliori breacher di Siege e continuano a essere in testa alle preferenze dei giocatori.

    I primi due, ovviamente, risultano essenziali contro i muri rinforzati grazie alle loro cariche esplosive, mentre Ash resta una dei "rusher" per eccellenza.
    A fianco di questi "must" (e alla luce dell'arrivo di Kaid sulla sponda avversa), alcuni tra i migliori support sono da considerarsi quelli che disabilitano i gadget avversari: Thatcher e Twitch, ad esempio. Inoltre, anche Zofia può giocare un ruolo non indifferente con le sue granate. Da ultimo, possiamo consigliarvi Maverick. Arrivato assieme a Clash (finita in coda alle preferenze dei giocatori), Maverick è ottimo anche per i lupi solitari. Si pone infatti come un utilissimo "flanker" grazie alla sua silenziosa fiamma ossidrica che, però, richiede un po' di pratica prima di poter esser sfruttata al meglio.

    Rainbow Six Siege L'ultima operazione dell'Anno 3, Wind Bastion, ha sostanzialmente confermato la solidità della rotta tracciata dal team di sviluppo. Kaid e Nomad sono due operatori i cui gadget si sono rivelati sin da subito molto utili. Certo, sono già intervenuti gli aggiustamenti del caso, principalmente tesi a diminuire l'efficacia dell'arma secondaria e smorzare la letalità della combo “ Airjab + granate stordenti” di Nomad. La nuova mappa, Fortezza, si è dimostrata una gradita aggiunta nel map pool: forte di un ottimo design e stratificata in modo da garantire una buona varietà strategica. Ora, dopo la forte crescita vista l'anno scorso, si prospetta un 2019 esplosivo per lo shooter tattico targato Ubisoft. L'appuntamento per tutti i fan, ora, è l'attesissimo Six Invitational di Montreal di febbraio e l'arrivo della prima stagione dell'Anno 4. Rainbow Six Siege, insomma, sembra esser proiettato verso un grande futuro.

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