Ratchet & Clank, la recensione PS3

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Ratchet & Clank, la recensione PS3
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  • PS2
  • Più volte è capitato nella storia dei videogiochi che un titolo sia nato come clone di un altro più famoso per poi reinventarsi nei seguiti del medesimo come tipologia parallela, e non plagiante, del capolavoro ispiratore.
    Se siete riusciti a capire quello che ho detto vi potrà essere venuta in mente la serie di Spyro The Dragon che, nata come risposta Sony ad un certo Mario 64, si è poi distinta per tecnica realizzativa e idee originali, soprattutto nei bellissimi seguiti. Ed è proprio alla luce di questa evoluzione e maturazione che mi piace pensare a Ratchet & Clank, ultima produzione in casa Insomniac, come ad una naturale ed estrosa conseguenza della rinomata serie del draghetto viola.

    Rak & Clanxter?

    Già si sapeva: il motore sviluppato dai Naughty Dog per il loro primo platform "next-gen" è incredibilmente performante; R&C in questo caso non fa altro che confermare i commenti entusiastici che Jak & Daxter aveva suscitato un anno fa.
    Il nuovo gioiello Insomniac non sfoggia una grafica fotorealistica, non abbaglia con effetti mai visti prima su altri prodotti simili, la meraviglia generata dalle immagini sullo schermo deriva dagli ambienti rappresentati: vivi, solidi, con un'estensione a perdita d'occhio e con una morbidezza dei contorni poligonali che ben pochi giochi possono vantare. I poligoni si sprecano in R&C, persino i dettagli più insignificanti sono scolpiti in un 3D convincente, dalle più piccole viti ai meccanismi che operano per l'apertura di una porta meccanica, il tutto è rigorosamente rimodellato secondo i dettami del motore poligonale, che ridefinisce la complessità degli oggetti in scena dipendentemente dalla distanza della telecamera dai medesimi. Fatto tecnicamente interessante è che, in modo analogo a quello utilizzato sempre dagli Insomniac in Spyro su PSX, il tutto avviene con un "morphing" dinamico delle superfici che vengono addizionate di complessità poligonale al fine di rendere invisibili le spigolosità del caso. Tutto ciò si risolve in paesaggi praticamente esenti da pop-up, nebbia o espedienti che ne limitino la visualizzazione, con accrescimento notevole del coinvolgimento e del "sense of wonder".
    Come già notato nella versione dimostrativa analizzata in fase di anteprima (link) una cura particolare è stata dedicata ai personaggi, incredibilmente dettagliati ed animati, e ai dettagli di contorno degli ambienti, che pullulano letteralmente di traffico aereo, macchinari in funzione (gru, scavatrici, scale mobili, ascensori), e più facilmente di roteanti bulloni rilasciati dai numerosi nemici esplosi.
    L'aggiunta più evidente al già notevole impianto grafico di J&D è data dall'illuminazione dinamica delle armi utilizzate: tanto le nostre quanto quelle dei nostri antagonisti proiettano un bagliore che illumina ogni poligono circostante l'esplosione, con effetti scenografici piuttosto gradevoli in caso di concitata tenzone.
    Gli ambienti sono chiaramente frutto di un ottimo design grafico e ogni singolo meccanismo elettromeccanico attivato (comprese le armi utilizzate da Ratchet o gli "upgrade" di Clank) rappresenta un piccolo capolavoro di inventiva e realizzazione.
    L'audio si avvale di una colonna sonora di stampo molto cinematografico che presenta i pro e i contro della propria ispirazione: ottima come contorno in alcune situazioni non riesce però ad entrare nel cuore del giocatore come solo alcuni motivetti Myamotiani riescono a fare; difficilmente vi troverete a fischiettare la soundtrack di R&C, e forse altrettanto difficilmente riuscirete a ricordarvi un qualche motivo specifico. Il doppiaggio in italiano risulta invece, al pari di Jak & Daxter, ben eseguito, sebbene anche questo come il titolo Naughty Dog presenti una recitazione alla quale talvolta si preferisce quella inglese per inflessioni vocali maggiormente umoristiche.

    Piattaforme e pallottole

    Non mi sento di definire R&C un platform in senso stretto. Il gameplay è troppo variegato e differenziato per poterlo restringere in una nicchia così angusta. Oltretutto qui si spara, e si spara parecchio; certo non mancano i salti millimetrici e le piattaforme mobili, ma non dovrete stupirvi se userete l'eccellente mobilità del personaggio in egual misura sia per raggiungere luoghi impervi sia per evitare contemporaneamente il nugolo di proiettili che minaccerà la vostra incolumità.
    Il controllo è diretto, preciso, forse uno dei migliori di cui abbia mai fatto esperienza in un platform 3D; l'apprendimento risulta graduale, mai shockante, e permette di dominare e perfezionare la valanga di attività con una curva di apprendimento costante.
    Le telecamere risolvono il neo rilevato in fase di anteprima con una benvenuta opzione che permette di selezionarne la velocità di rotazione; la regia autonoma indipendente dagli input del pad è quasi completamente annullata, rendendo di fatto la gestione dell'inquadratura con lo stick destro una parte integrante del gameplay e lasciando al giocatore l'ottima sensazione di essere sempre padrone della situazione.
    Persino la navigazione acquatica è resa oltremodo fluida dall'utilizzo dell'analogicità dei tasti del dualshock 2 per cambiare profondità più o meno velocemente.
    Insomniac sembra persino che sia riuscita a prevedere i pensieri del giocatore per quanto riguarda la disposizione dei gadget e degli upgrade nell'arco temporale dell'avventura, dato che spesso vi troverete nella situazione in cui vi rammaricherete di non poter fare una determinata evoluzione che avrebbe reso l'azione più scorrevole e piacevole, per poi scoprire che il neoacquisito add-on per Clank permette di fare proprio ciò che desiderate.
    Le armi acquistabili tramite il "Bolt", moneta universale incarnata nell'aspetto da semplici viti e bulloni, sono semplicemente geniali, e più di una volta vi strapperanno un sorriso per la loro bizzarria. La differenziazione della tipologia offensiva permette oltretutto di pianificare metodi di attacco precipui per ogni nemico, scegliendo oculatamente la tattica non solo di attacco, ma anche di risparmio delle rare munizioni per le armi più potenti.
    Sarebbe bello poter condividere con voi ogni singolo e unico aspetto della variegata offerta di questo prodotto, ma ciò implicherebbe inevitabilmente la perdita dell'effetto sorpresa di cui si goderebbe durante la prima fruizione (in parte già minato dai rolling demo eccessivamente loquaci); vi basti sapere che le attività variano dalle gare su hover-board non dissimili da quelle su tavola assaporate con Spyro, a battaglie spaziali scenograficamente notevoli, a scassinamenti di serrature tramite semplici puzzlegame, o ancora al ragnesco volteggiare appesi al fido rampino, e infine all'impersonare Clank sia in Pikminiana veste di conduttore di truppa sia in una forma più... er... Godzilliana. Offerte che ondeggiano tra l'originale e il già visto, passando sempre e comunque attraverso una realizzazione impeccabile e un offerta ludica appagante, e che vedono proprio nell'organicità e nell'armonia dell'insieme la loro arma migliore.

    Dall'abbondanza del cuor...

    Se dovessi attribuire un aggettivo a Ratchet & Clank sceglierei "abbondante", ma forse renderebbe di più l'anglofono termine "gorgeous", visto che davvero il gioco offre un'opulenza ed una varietà difficilmente riscontrabili in altri prodotti, seppur validi. Tutto ha il sapore della passione che gli Insomniac sembrano aver riposto in questo gioco, dai dettagli, alla giocabilità, dall'animazione dei personaggi principali e di quelli di contorno, ai regali per il giocatore che vorrà approfondire l'esperienza ludica trovando tutti i 40 gold bolt sparsi per i 18 pianeti visitabili (e riesplorabili una volta ottenute nuove capacità) per un totale di ore di gioco che, dipendentemente dalla bravura di chi affronta la sfida, dovrebbe superare la ventina.
    E ancora 15 armi, 15 upgrade per le stesse (acquistabili tramite i bolt dorati), 14 attrezzature tra gadget e abbigliamento vario e 9 oggetti che garantiscono altrettante capacità permanenti. Se questa non è un'offerta generosa...
    In conclusione R&C con la sua commistione di generi ludici differenti si attesta come il platform più innovativo degli ultimi anni, bello da vedere ed appagante da giocare, si erge come perla immancabile nella collezione non solo di ogni appassionato del genere, ma oserei dire di ogni appassionato del bel videogame.

    P.S. Il gioco avrebbe dovuto prendere 9 come voto finale, se non fosse per una problematica che ha ridimensionato leggermente la votazione: sebbene sia presente il selettore 50/60Hz, la versione PAL è affetta da un problema di codice che induce il gioco a bloccarsi talvolta a seguito del ritrovamento di alcuni infobot (robot che forniscono le informazioni per il livello successivo) se raggiunti con refresh video a 60Hz. Il tutto è ovviabile evitando di scegliere i 60Hz almeno fino al ritrovamento degli infobot incriminati, superati i quali si può ritornare a giocare con la frequenza desiderata.

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