Recensione Rayman Raving Rabbids 2

I conigli hanno invaso il mondo intero

Recensione Rayman Raving Rabbids 2
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Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Il ritorno dei conigli

    Rayman Raving Rabbids è un titolo che ha accompagnato l'uscita di Nintendo Wii, riuscendo ad offrire una panoramica su quelle che erano le potenzialità dell'attesissimo nuovo controller ed introducendo una delle più esilaranti trovate artistiche degli ultimi anni: i rabbids. Già nel primo episodio questi conigli assolutamente fuori di testa avevano fatto irruzione nel mondo di uno dei personaggi Ubisoft più rappresentativi (anche se ultimamente un pò abbandonato a se stesso), ovvero l'uomo melanzana Rayman, ma la loro intenzione è chiaramente quella di ottenere un titolo tutto per loro.
    A meno di un anno di distanza esce dunque Rayman Raving Rabbids 2, nuovo capitolo in esclusiva per le console Nintendo, in cui gli scatenati rabbids la fanno da padrone, impegnati in viaggi intercontinentali e furiose sparatorie a suon di sturalavandini.

    Il giro del mondo in ottanta BWAAAHHH!

    La modalità principale di Rayman Raving Rabbids 2 è quella riguardante i viaggi, raccolte di minigame che hanno come filo conduttore la caratterizzazione legata ad una specifica area geografica. I viaggi sono in tutto cinque e portano i conigli dagli Stati Uniti all’Europa passando per Asia e Sud America, con un ultimo itinerario da sbloccare una volta completati i primi. Scelta la propria destinazione e la modalità di gioco (single o multiplayer), non resta che affrontare cinque minigame diversi estratti a caso dai nove disponibili, più un gioco finale analogo per tutte le mete.
    Arrivati in fondo al viaggio si ha sempre a che fare con una vera e propria copia del rhythm-game di prossima uscita Rock Band: bisogna prima scegliere il proprio strumento musicale tra i quattro disponibili e poi suonare sulle note di una famosa canzone (diversa per ogni continente). Durante l’esecuzione del brano si alternano i momenti in cui scuotere selvaggiamente il Wiimote o il nunchuk, con quelli in cui bisogna seguire il tempo e dare un colpo con la metà giusta del controller a seconda di quale icona raggiunge il fondo dello schermo. Fortunatamente questo minigioco, molto frequente visto che va affrontato al termine di ogni viaggio, gode di un’ottima realizzazione e risolve i problemi che affliggevano il suo omologo nel primo Rayman Raving Rabbids, ovvero il minigame con Rayman che ballava in discoteca.
    I miglioramenti riguardano la maggiore reattività dei comandi, in quanto vengono riconosciuti anche movimenti piccoli del polso purché siano secchi e precisi, ed il semplice fatto che è ora possibile giocare in quattro persone contemporaneamente, senza dover aspettare il proprio turno e creando quell’atmosfera di divertente confusione che tanto giova ai party games. Da non sottovalutare anche la gustosa selezione musicale, in cui spiccano la cover di Smoke On The Water ed un celeberrimo classico anni ’80 sbloccabile dopo aver giocato ogni singolo minigame, il cui titolo non riporteremo per evitare spoiler.
    Un’alternativa ai viaggi già menzionati è quella di crearsene di propri. Andando nell’apposita sezione del menù (rappresentato come l’interno di un centro commerciale) è possibile salvare tre diverse selezioni di minigame, da scegliere tra quelli precedentemente giocati. L’introduzione di questa opzione è particolarmente utile nelle sessioni multiplayer una volta che si sia giocato un po’ con i propri amici e siano stati individuati i mini giochi preferiti dal gruppo, che quindi non dovranno essere ogni volta cercati fra gli oltre 50 disponibili. Inoltre, ad ogni viaggio personalizzato è associabile un diverso metodo di assegnazione dei punteggi.
    Se invece non si vuole intraprendere un intero viaggio, bensì affrontare un singolo minigame per migliorare il proprio record o umiliare un proprio amico, è disponibile la modalità allenamento.

    Purtroppo il bollino della Nintendo Wi-Fi Connection che fa bella mostra di se sulla confezione del gioco non vuol dire che potremo tuffarci in concitate sessioni multiplayer on-line assieme ai nostri amici distanti, ma solo che una volta conseguito un nuovo record è possibile affiggerlo nella bacheca degli hi-score mondiali.
    Si tratta di una feature interessante, ma siamo ancora lontanissimi da un uso serio delle capacità on-line della console che fino ad ora solo Electronic Arts con il suo portale EA Nation sembra intenzionata a raggiungere.
    Una sezione del menù/centro commerciale molto importante è quella riguardante la personalizzazione dei propri conigli. Ognuno dei rabbids a nostra disposizione (il cui numero aumenta nel corso del gioco) può essere agghindato con uno degli abiti ottenuti, o una combinazione di essi. I vestiti possono essere sbloccati superando la soglia dei 12000 punti in ogni minigame, ottenendo dei costumi a tema in cui divertirsi a riconoscere le citazioni pensate dagli sviluppatori di Ubisoft; è impossibile non ridere di fronte ad un rabbid nascosto dal cappuccio di Altair (il protagonista di Assassin’s Creed) o ad un altro vestito esattamente come Ken di Street Fighter, parrucca bionda compresa. Il numero totale di vestiti è più che sufficiente e garantisce una gran dose di divertimento ancora prima di cominciare a giocare, grazie all’ottimo lavoro di caratterizzazione dei conigli.

    Il vero multiplayer: quello che distrugge amicizie decennali

    La più grande differenza tra Rayman Raving Rabbids 2 ed il suo predecessore sta nel design dei vari mini giochi rispetto alla componente multiplayer. Se nell’episodio giocato un anno fa la maggior parte dei minigame rappresentavano una sfida da affrontare uno alla volta, aspettando il proprio turno per poi confrontare i punteggi, questo sequel preme l’accelleratore su sessioni di gioco in cui tutti partecipano contemporaneamente, quasi sempre interagendo fra loro.
    Ad esempio, in "Camera Coniglio" ogni giocatore non deve far altro che scuotere il Wiimote il più possibile in modo che il proprio rabbid faccia un gran baccano in ufficio, stando attento a rimanere immobile nel momento in cui il capoufficio torna a controllare la situazione; in questo caso, pur non interagendo nel minigame, i giocatori partecipano contemporaneamente (probabilmente tirandosi delle gran gomitate nella realtà). In “Guerre Petali” invece i rabbid sono impegnati a volare all’interno di un canyon (meglio tralasciare quale sia la forma di propulsione) evitando i massi e tutti gli altri ostacoli che possono farli rallentare; i giocatori, che guidano i conigli inclinando il controller, possono in questo caso scagliarsi contro un avversario in modo da scaraventarlo contro una roccia e garantendosi così la vittoria. Un ulteriore tipo di interazione si ha in “Corsa in Bici”, in cui si formano due squadre da due giocatori ciascuna, ognuno con un compito specifico: mentre uno pedala (roteando Wiimote e nunchuk), l’altro manovra la bici tenendo il controller a mo’ di manubrio e lancia bottigliette d’acqua alla squadra avversaria. Sono davvero rari i giochi da portare a termine uno alla volta, ma fra questi va segnalato lo strepitoso “Rutto Libero”, in cui, dall’alto dell’Arco di Trionfo, i conigli agitano la propria bibita (scuotere su e giù il Wiimote), la stappano (premere il pulsante A) e la tracannano (tenere il controller come se fosse un bicchiere d’acqua) per poi esplodere in un rutto in grado di radere al suolo la romantica Parigi.
    Un altro minigame degno di nota è quello in cui è necessario difendere la terra dall'invasione dei conigli abbattendoli con dei precisi colpi di sturalavandino. La struttura di gioco è quella classica dei laser games, ma un'interessante particolarità sta nella realizzazione degli sfondi: non si tratta dei soliti ambienti 3D, ma di filmati dal vivo delle città in cui si svolge l'azione. Non si può rimanere impassibili di fronte ad un'orda di conigli perfettamente amalgamata alle vere strade di Parigi, interagendo a volte con persone in carne ed ossa.
    L’ovvio rovescio della medaglia di un tale design dei minigame sta nel fatto che giocare da soli a Rayman Raving Rabbids 2 risulta divertente fino a che non si sono visti tutti i giochi, dopodichè il single player ha senso unicamente per sbloccare i nuovi costumi dei conigli. A questo va aggiunto che la varietà dei minigame non è pienamente soddisfacente: la ragguardevole cifra di 50 viene ridimensionata dai minigame ripetuti (quelli musicali ed fps) ed alcuni che si somigliano molto.

    Eppure è passato un anno...

    Nel valutare il comparto audiovisivo di Rayman Raving Rabbids 2 vanno separati gli aspetti artistici e quelli tecnici.
    Dal punto di vista stilistico il lavoro svolto da Ubisoft poggia interamente sul carisma dei rabbids, ed in questo senso il risultato è semplicemente ottimo. In ogni singola situazione i conigli sono animati nel modo più esilarante possibile, e le caratteristiche urla rendono bene la pazzia degli animaletti bianchi. Le cut-scene che precedono ogni minigame sono sempre divertenti ed il titolo raggiunge altissimi picchi di puro e semplice stile, come nel gioco “I Soliti Conigli”, in cui vengono raccontati alcuni assurdi crimini utilizzando una riuscitissima regia.
    Nonostante Ubisoft abbia addirittura chiesto scusa per la qualità dei suoi giochi finora usciti su Wii (e casi come Monster 4x4 sono veramente difficili da perdonare), sembra che la softwarehouse francese non abbia ancora trovato il modo per spingere l’hardware della macchina Nintendo oltre le sue possibilità più ovvie. Il titolo è tecnicamente scialbo e se inizialmente si rimane catturati dalla comicità dei conigli, col tempo ci si ritrova ad osservare scene coloratissime ma povere di poligoni ed effetti, con texture non troppo dettagliate. Anche il reparto sonoro non regala particolari emozioni oltre le voci dei conigli, ed anzi cade inspiegalbilmente su piccoli dettagli, come l’assenza di musica ed effetti sonori durante l’assegnazione dei punti nelle sessioni multiplayer, o il fatto che Rayman parli esattamente come un rabbid.


    Come si è potuto desumere da quanto detto fin qui, la longevità del titolo è proporzionale al numero di giocatori, andando dalle poche ore necessarie a sbloccare lo sbloccabile se si è da soli, agli innumerevoli giorni se si è in compagnia. Chiaramente la decisione riguardo l’acquisto di Rayman Raving Rabbids 2 deve tener pesantemente conto del numero di controller e amici disponibili: limitatamente al singleplayer la simpatia dei conigli non vale l’acquisto.

    Rayman Raving Rabbids 2 Rayman Raving Rabbids 2Versione Analizzata Nintendo WiiRayman Raving Rabbids 2 è certamente uno dei migliori party game per Wii, combattendo alla pari con l’attuale punto di riferimento del genere, Wario Ware: Smooth Moves. Imparando dagli errori del predecessore, il titolo presenta una concezione dei minigame pensata appositamente per un gran numero di giocatori ed una migliorata sensibilità dei comandi; per altro è innegabile l’innato carisma dei rabbids, sempre esilaranti. Purtroppo, il gioco soffre a causa di un comparto tecnico che dimostra scarso impegno (se pensiamo che lo stesso giorno viene pubblicato Super Mario Galaxy...), una certa ripetitività nei minigame e la scarsissima longevità quando si gioca da soli. Non è difficile prevedere che Ubisoft si metterà presto al lavoro su un nuovo titolo popolato dagli assurdi rabbids, e speriamo che oltre, ad un numero ancora maggiore di minigame, potremo gioire di una realizzazione tecnica finalmente degna dell’hardware su cui gira.

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