Recensione Rayman Raving Rabbids per PS2

Rayman torna sui nostri schermi tra orde di coniglietti famelici!

Recensione Rayman Raving Rabbids per PS2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • NGC
  • Pc
  • Rayman story

    Pochi personaggi dei videogiochi sono in grado di incarnare e rappresentare intere ere videoludiche attraverso i propri pixel e poligoni: Mario per Nintendo, Sonic per Sega e Crash per Sony sono solo alcuni semplici esempi. Rayman, dal canto suo, è rimasto più o meno sempre nell'ombra di questa piccola cerchia di eletti, in grado di segnare la storia e le nostre giovinezze. Il buffo personaggio dal naso a melanzana, senza gamba e braccia, nasce nel 1995 negli studi della francese Ubisoft. Nel giro di undici anni, ha spopolato in più di un genere: dall’esordio nel platform 2D, si è passato presto al 3D e ai giochi di corsa (Rayman M). Un percorso simile a quello vissuto da Mario e Crash, con i vari proseliti Mario Kart, Mario Party, Crash Bash e Crash Team Racing.

    Con l’avvento della nuova generazione Ubisoft ha deciso di dedicarsi alle raccolte di minigiochi, sfornando Rayman Raving Rabbids per Ps2, un titolo pieno di verve, azione e un pizzico di follia. Pronti a ridiventare melanzane per qualche ora??

    Il rapimento

    L’avventura di Rayman e compagni nasce da un piacevole e tranquillo pic nic, dove il nostro eroe sta gustando il pranzo assieme agli amici Globox, animaletti simili a rane di color blu. Improvvisamente, il sereno quadretto viene distrutto da un terremoto e dall’attacco dei folli Rabbids, che rapiscono tutti i commensali presenti.

    Rayman si risveglia così in una squallida cella ed avrà una sola possibilità per trarre in salvo i suoi amici e sé stesso: entrare nell’arena dei malvagi coniglietti come un moderno gladiatore e affrontare 4 minigiochi alla volta, attraverso i 15 livelli della modalità Storia. Basterà primeggiare almeno in 3 stages su 4 (ma un eventuale en plein sbloccherà musiche e costumi per il nostro alter ego digitale) per accedere al gioco finale.

    Una volta superata anche questa prova, torneremo alla nostra cella con un inusuale quanto utile premio: uno sturalavandini, con i quali potremo ben presto creare una scala per raggiungere la finestra della nostra prigione e ritrovare...la libertà. Dopo aver portato a termine la modalità storia, potremo accedere alla modalità punti nella quale si andranno ad affrontare gli oltre 70 minigiochi del titolo suddivisi per categoria (ad esempio puzzle, azione, ragionamento ecc.) singolarmente o con l’aiuto di alcuni amici in multiplayer. In questo modo potremo acquisire un numero di crediti sufficiente per sbloccare alcuni gustosi video bonus.

    Pazzia allo stato puro

    Il principale pregio di Rayman Raving Rabbids è sicuramente la sua carica ironica che non potrà evitare di farvi sorridere ad ogni sessione di gioco. I coniglietti, in ogni loro apparizione, sono semplicemente strepitosi, divertenti e irriverenti. La demenzialità dei vari minigiochi è quindi dominante: si passa dalle corse in groppa ai facoceri alla caccia al maiale sul dorso di un pipistrello, dalla cura delle carie sui denti dei coniglietti al lancio della mucca, dalla tosatura di pecore alla flashdance in discoteca. Ogni livello è una buona occasione per farsi un paio di sane risate, sia per i contenuti che per le modalità di gioco. Gli stages soddisferanno per varietà ogni tipo di palato: racing, puzzle, abilità, memoria e così via. Se a ciò aggiungiamo l’immediatezza e la semplicità di gioco della maggior parte dell’offerta ludica, c’è di che divertirsi! Il titolo insomma ha vita facile in un mercato povero di party games, offrendo all'utenza ore e ore di follia pura, specie in multiplayer.

    Difetti e analisi tecnica

    La grafica di Raving Rabbids è piuttosto scarna e piatta: forse una strategia finalizzata a non stupire il videogiocatore per il proprio compartimento tecnico ma per i contenuti ironici del titolo. Il gioco, pertanto, esteticamente è poco più che sufficiente, ma la caratterizzazione dei personaggi (in special modo i coniglietti) è curata e degna di nota.
    Dal punto di vista sonoro il titolo si attesta su dei livelli di buona qualità: gli effetti audio di conigli, mucche e facoceri sono quanto di più divertente si possa trovare in un party game e le musiche sono particolarmente azzeccate in ogni situazione di gioco. I versi e le voci dei vari protagonisti completano il tutto in un reparto audio che ben accompagnerà le risate nostre e di eventuali amici.
    La giocabilità può essere definita come croce e delizia di questo party game. Come già detto, inizialmente Raving Rabbids presenta una variopinta serie di minigiochi dai controlli facili e immediati, ma dopo qualche ora di gioco risulta evidente l’opera di riciclaggio effettuata dagli sviluppatori nel sistema di controllo. L’uso del joypad viene insomma riproposto in varie salse: il movimento alternato delle due levette analogiche, ad esempio, ci servirà, in due differenti livelli, sia per mungere una mucca che per correre con un pacco bomba in mano. Un po’ più di varietà a livello di controlli, in questo caso, non avrebbe certo fatto male ad un titolo che talvolta sa di “minestra riscaldata”.

    Come in un qualsiasi party game, la longevità dipenderà dal numero di persone che riusciremo a coinvolgere nel gioco: bastano un paio di amici e di joypads supplementari, infatti, per passare svariate ore in allegria. Anche in single player però, Rayman Raving Rabbids riuscirà a tenervi incollati allo schermo per almeno 10-15 ore: il tempo necessario per portare a termine la modalità storia e accumulare i punti necessari per sbloccare i vari bonus presenti.

    Rayman Raving Rabbids Rayman Raving RabbidsVersione Analizzata PlayStation 2Rayman Raving Rabbids è un formidabile contenitore di divertimento, risate e simpatia. La carica irriverente delle centinaia di coniglietti presenti nel gioco non potranno che farvi sorridere nel single o nel multiplayer. Il sistema di controllo nei vari schemi, sebbene immediato e di facile comprensione, viene spesso riciclato, creando sensazioni di déjà vu nel videogiocatore. Il comparto multimediale, seppur non di eccelsa qualità, contribuisce a rendere su schermo lo stile e l’originalità delle varie mucche, pecore, maiali, facoceri e chi più ne ha più ne metta. Se giocato in multiplayer, non potrete farne a meno per un bel pezzo. Un bel modo per passare in allegria e compagnia le prossime serate natalizie!!

    7

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