Recensione Real Football 2010

Il calcio è portatile

Recensione Real Football 2010
Articolo a cura di
Disponibile per
  • iPhone
  • Tempi duri per i simulatori di calcio, attorniati da amletici dubbi legati ad una domanda ricorrente: “Meglio Fifa o Pes?”. In ambito mobile il messia è arrivato lo scorso anno e, incoronato come “Miglior Gioco Mobile” al MCW 2009, porta con sé una vera e propria rivoluzione soprattutto nel mondo iPhone, il quale è diventato in tutto e per tutto una vera console portatile. Gameloft non si ferma e pubblica la versione 2010 regalando al giocatore un esperienza completa in ogni sua parte, sia a livello di gioco offline che online, garantendo delle chicche particolarmente ispirate, sfruttando le potenzialità del melafonino e le sue intrinseche proprietà di connettività.
    Real Football 2010 è un gioco davvero profondo tale per cui abbiamo deciso di approfondire in maniera distinta la componente locale, quindi ogni aspetto del single-player, da quella in rete e di conseguenza il servizio Gameloft Live.

    Passaggio, tiro, goooaaal!!!

    La simulazione calcistica di casa francese viene rinnovata con nuove modalità di gioco e un restyling tecnico davvero convincente. I numeri di Real Football sono davvero eccezionali: nove modalità di gioco in singolo fungono da teatro per gli otto campionati disponibili, aggiungendo poi nazionali, squadre classiche e un paio di team speciali si raggiungono tranquillamente più di 200 team disponibili, di cui ogni rosa vanta della licenza FifPro. Alcune compagini purtroppo si trovano senza il nome originale a causa di una probabile trattativa fallita e di conseguenza il ci si imbatte in Man. Red invece di Manchester United e Lombardia al posto di Inter, ma niente di grave dato che esiste un editor interno molto completo in cui è possibile modificare davvero di tutto, dalla formazione al nome della squadra, passando per trasferimenti e modifica dei titolari. Sempre nello stesso menu di modding è possibile cambiare il nome di ogni calciatore oppure aggiornare il database tramite il servizio in rete messo a disposizione da Gameloft: un giocatore cambia bandiera? Benissimo, sfruttando questo tasto ad hoc il parco giocatori viene allineato con la controparte reale.
    Ogni partita è caratterizzata dalle classiche opzioni di gioco ad esempio la durata del match, il livello della Ia, il meteo e le scelte a cui il giocatore è abituato e successivamente la modifica della formazione. Una volta messo il piede in campo il protagonista diventa il gameplay di Real Footbal, immediato e davvero semplice da padroneggiare quasi come se si avesse un pad in mano: il joypad virtuale si consuma nella classica leva legata ai movimenti e due tasti, passaggio e tiro, lasciando al touch molti altri scopi, quali finte, cambio del giocatore selezionato, pallonetti e cross; prendiamo il “tottiniano” cucchiaio ad esempio, premendo sul tasto legato al tiro e trascinando il dito verso l’alto è possibile richiamare il colpo reso tanto famoso dal calciatore romano e lo stesso sistema è legato ai passaggi alti. La stessa levetta può essere piegata con due inclinazioni differenti, garantendo lo scatto del giocatore e un consecutivo aumento della velocità palla al piede.
    L’implementazione di un controllo dei passaggi a pressione è sempre ben accetto, soprattutto se sviluppato come in Real Football 2010: con un tocco il giocatore passa la palla al compagno più vicino mentre tenendo premuto parte dai piedi un utilissimo filtrante di precisione variabile data dalla posizione del calciatore e del suo corpo, ovviamente più sbilanciato sarà l’omino di pixel più bassa sarà la percentuale di buona riuscita del colpo. Lo stesso vale per i tiri in porta di cui una buona conclusione è data dal bilanciamento tra la potenza data e la corsa del giocatore.
    Viene attivato anche l’accellerometro durante le rimesse laterali dato che per passare la palla al vicino bisogna rifare il gesto con l’intero dispositivo
    Padroneggiare la difesa è forse la sezione più impegnativa del gioco dal momento in cui la selezione del giocatore avviene tramite un veloce colpetto sullo schermo, nelle aree non dedicate al joypad virtuale; viene in aiuto il tasto B, il quale, se tenuto premuto, comanda al giocatore una marcatura stretta. Purtroppo nessun raddoppio di marcatura è stato previsto e in alcuni casi sarebbe stato davvero comodo.
    Il gameplay di Real Footbal 2010 nasconde numerose finte e trick, tutte attivabili tramite il touch, vanto di iPhone.

    Una moltitudine di modalità

    La longevità di Real Football 2010 è senza dubbio garantita dall’ottimo numero di sfide che attendono il giocatore singolo: i classici campionati, coppe, sfide ai rigori, amichevoli e allenamento fungono da contorno dalle vere e proprie chicche, quali Season Club Master, Enter the Legend e RF League.
    In Season Club Master l’utente si cala nei panni di un allenatore alla guida di una squadra in un campionato a scelta con obbiettivo di vincere ogni competizione possibile, sul totale tre: coppa, campionato e lega. In ogni momento è sempre disponibile il mercato, luogo in cui comprare e vendere i calciatori.
    RF League o Real Footbal League è una sorta di classifica mondiale in cui i giocatori entrano a far parte partita dopo partita, affrontando 177 squadre ottenendo punti e scalando la classifica.
    Enter the Legend richiama alla mente le modalità dei fratelli maggiori di PES e FIFA, rispettivamente la Be a Pro o Leggenda, in cui le partite vengono affrontate impersonando un unico giocatore alla ricerca di migliorarsi fino a diventare titolare e portare alla vittoria la propria compagine. L’alter-ego virtuale è personalizzabile sia a livello fisico che di prestazioni e esiste un calcio mercato in cui può lo stesso protagonista può essere ceduto ad altre squadre. Il sistema di gioco differisce un minimo dal resto delle sfide, ad esempio è possibile chiamare la palla premendo un punto qualsiasi dello schermo.
    Vero fiore all’occhiello è il metodo di replay e relativo salvataggio: è possibile rivedere un azione da qualsiasi angolatura e salvarla. Per chi si vuole mettere in mostra è possibile spedire direttamente il filmato al proprio account di youtube e vederlo pubblicato dopo breve tempo.

    La classe non è acqua

    I programmatori di Real Football 2010 non si sono certo seduti sugli allori della scorsa edizione e, galvanizzati dal premio ricevuto agli MCW, hanno perfezionato un motore grafico che già risultava particolarmente ispirato. Modelli poligonali che ricordano le sembianze reali dei giocatori si alternano a stadi completamente in 3D, impreziosendo il tutto con una ottima attenzione ala fisica dei movimenti, sia dei corpi che del pallone. Ottimi infatti sono le collisioni e mai si vede una mappatura errata garantendo così l’effetto del colpo dato e subito e lo stesso plauso va ai movimenti che, anche se non personalizzati, non si sprecano mai in torsioni impossibili.
    Il comprato audio si sposa perfettamente con il tipo di gioco, sia a livello di sottofondo musicale che effetti ambientali, senza contare il commento della partita molto fitto.
    L’unica pecca di Real Footbal 2010 risiede nella IA che guida i giocatori dello stesso team dell’utente: in molti casi la difesa non va a raddoppio lasciando il giocatore in balia di pericolosissimi uno contro uno e, nel caso di sfida persa, cambiare la selezione non è così veloce da poter recuperare in tempo. In contrapposizione la cpu garantisce un buonissimo livello di sfida, mai impossibile anche a livello massimo ma comunque impegnativo.

    Real Football 2010 Real Football 2010Versione Analizzata iPhoneReal Football 2010 rischia veramente di fare il bis e di accaparrarsi ancora una volta il titolo di “Miglior gioco mobile” grazie alle sue caratteristiche davvero inaspettate, soprattutto per un gioco che gira su iPhone. Non abbiamo accennato alle potenzialità online appositamente per regalare un approfondimento degno di un titolo così fitto. Quest’anno anche EA porterà il suo Fifa su iPhone ma al contrario di quanto occorso in ambito casalingo, sedersi sul trono sarà un impresa assai ardua: scalzare un concorrente così in forma non sarà di certo una passeggiata. In definitiva, Real Football 2010 è un titolo da avere.

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