Recensione Red Faction: Guerrilla

Vivendi ed il free roaming, atto terzo

Red Faction: Guerrilla
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Idee originali cercansi

    Il moderno andamento del mercato videoludico potrebbe essere visto, usando una metafora piuttosto calzante, come il metabolismo di una gigantesca creatura che, nonostante riesca a fagocitare qualsiasi cosa trovi sul proprio cammino, è sempre affamata di novita'. E ultimamente i prodotti presenti sugli scaffali non sembrano certo saziare questo gigante dell'Home entertainment: nonostante l'evoluzione naturale dell'hardware abbia portato nei nostri salotti degli apparecchi dalla potenza di calcolo impressionante, la media del software prodotto ultimamente soffre di una innegabile mancanza di spunti originali. Un'affermazione questa ancor più paradossale soprattutto se confrontata con le idee innovative introdotte nella passata generazione (basti vedere la rivoluzione innescata da GTA: Vice City di Rockstar). Cosa fare dunque se, nonostante le meningi siano state spremute a dovere, non si riesce a cavare un ragno dal buco? Non potrebbe essere utile semplicemente ripescare nel cilindro della scorsa generazione qualcosa di buono, elevarlo all'ennesima potenza grazie ai potenti chip delle attuali console ed aggiungere qualche orpello per provare ad ottenere gli apparentemente irraggiungibili consensi? Evidentemente in THQ devono aver proprio avuto bene impressa in mente questa domanda se, a distanza di quasi nove anni dalla sua prima uscita, hanno deciso di affidare ai talentuosi ragazzi di Volition (autori del divertente quanto sottovalutato Saints Row 2) il terzo capitolo della saga di Red Faction, il first person shooter che per primo portò nel mondo console l'interattività con l'ambiente. Un background in cui mura che crollavano, porte che venivano fatte saltare (con buona pace delle chiavi da ritrovare) e soffitti che cedevano pesantemente erano effetti all'ordine del giorno. Per l'occasione dunque Volition a deciso di ripescare dalla soffitta la sua creatura, darle lustro per poterla presentare sul partere delle ammiraglie di Sony e Microsoft e cambiarne radicalmente il gameplay passando dalla prima persona alla terza. Red Faction Guerrilla si presenta quindi come l'ultimo esponente del genere action-free roaming, riuscirà a giocare bene le sue carte per ritagliarsi un posto in un panorama affollato dai cloni di Grand Theft Auto?

    Crisi economica e ribellioni spaziali

    Ci sono volute decine e decine di anni, ma finalmente l'uomo è riuscito nella sua impresa di colonizzare Marte, da sempre un sogno proibito più volte descritto nella bibliografia e cinematografia del genere sci-fi. Pur non trovando alcuna traccia di una vita aliena, il pianeta rosso si è rivelato essere una incredibile fonte di materiali grezzi di vitale importanza per le industrie della terra; la successiva colonizzazione da parte di alcune delle più importanti superpotenze economiche è stata solo il passo più logico, soprattutto dopo aver constatato quanto siano gravi le condizioni in cui versa il nostro lussureggiante pianeta, sia dal punto di vista climatologico che da quello economico. Nel giro di pochi anni Marte divenne una vera e propria fonte di sostentamento sia per l'EDF (acronimo di Earth Defence Force, la società che riuscì a rompere il giogo della Ultor Corporation e ridare la pace agli abitanti della terra) che per milioni di uomini, giunti sulle colonie pieni di speranza e di voglia di lavorare. Fra di essi figura Daniel Mason, un valente esperto in demolizioni ed esplosivi il quale ha deciso di trascinare in questa nuova esperienza di vita suo fratello Alec, da troppo tempo invischiato in uno stile di vita assolutamente deprecabile. Un po' di sano lavoro spacca schiena, dei soldi guadagnati con il sudore della propria fronte saranno le medicine giuste per guarire la vita di Alec Mason. Il destino però non guarda in faccia a nessuno, bussa alla propria porta quando meno te lo aspetti e, nel caso di Alec, il beffardo tessitore della vita si palesa proprio durante il suo primo lavoro su Marte. Nel corso di una normalissima ricognizione sul campo un manipolo di soldati della EDF assalta il convoglio dei fratelli Mason, uccidendo Daniel e ferendo gravemente Alec, che riuscirà a scampare al triste destino grazie all'intervento di alcuni sconosciuti uomini aventi come effige un pugno brandente un martello. La Red Faction, questo il nome dell'associazione, è un gruppo di ribelli che tentano disperatamente di sovvertire la presa di potere della EDF che sta letteralmente strangolando Marte ed i suoi abitanti; inutile dire come Daniel Mason fosse uno degli elementi di punta dell'associazione sovversiva. Per quale motivo però è stato assassinato? Alec, che era sbarcato su Marte con l'unico scopo di avere una vita tranquilla, si troverà suo malgrado coinvolto in un turbine di violenza ed azioni di sabotaggio, con l'unico scopo di vendicare la morte di suo fratello e porre finalmente la parola fine sulla tirannia dettata dalla Earth Defence Force.

    Contro tutto e tutti

    Nei panni di Alec Mason dovremo riportare l'ordine su Marte, e per far ciò l'unico modo sarà quello di spazzare via l'EDF (ed alcuni altri riottosi gruppi autoctoni che incontreremo sul nostro cammino) dalle sei zone in cui è stato diviso il territorio abitato del pianeta rosso. Red Faction Guerrilla si presenta, come detto poco fa, con una rinnovata veste dal punto di vista del gameplay, abbandonando le fattezze di Fps per incarnare gli archetipi del free roaming. Dovremo dunque procedere all'adempimento di alcuni incarichi primari (dai tre ai cinque per ogni settore), grazie ai quali potremo scacciare definitivamente il nemico dalla zona in cui stiamo operando. Il solo mettere i bastoni fra le ruote alla EDF tramite queste azioni non sarà però sufficiente: per procedere all'interno dello story mode di Red Faction Guerrilla dovremo sistematicamente lavorare ai fianchi il nemico, distruggendo tutta una serie di postazioni di importanza più o meno cruciale. L'abbattimento doloso di queste proprietà farà scendere poco alla volta la barra del Controllo dell'EDF nella relativa zona, permettendoci così di poter affrontare le già menzionate missioni primarie (le quali non saranno accessibili tutte sin da subito). Come da copione inoltre saranno sparse lungo la mappa di gioco anche delle missioni secondarie, le quali si diversificheranno sia per quel che concerne l'obiettivo da proporsi, sia per la ricompensa che riceveremo. Partiamo da questo secondo aspetto per focalizzare la nostra attenzione sugli altri parametri con cui dovremo familiarizzare nel gioco per renderci la vita più semplice: il morale della popolazione ed i Salvage, vale a dire i crediti in voga sul pianeta. Portando sempre più in alto il valore del morale riusciremo a sovvertire l'ordine delle cose e a fare aprire gli occhi alla popolazione marziana, convincendoli ad abbracciare il progetto della Red Faction e quindi a darci una mano. In buona sostanza una morale elevata ci consentirà di avere sempre dalla nostra dei (seppur piuttosto estemporanei) alleati, i quali ci copriranno durante le azioni di evasione e ci spalleggeranno negli scontri a fuoco, evitandoci così di essere sopraffatti dalle forze nemiche. I crediti invece ci permetteranno di acquistare presso la bionda Samantha (l'armaiola ufficiale dei ribelli, rintracciabile presso i vari accampamenti sicuri sparsi lungo la mappa) nuove armi (acquisite dopo un certo numero di missioni completate con successo) e potenziamenti sia offensivi (missili a ricerca, proiettili più performanti e via discorrendo) che difensivi (miglioramenti per la corazza ed altri accessori piuttosto utili come il teletrasporto presso i già menzionati accampamenti). Per quel che concerne invece le varie tipologie delle quest secondarie, dobbiamo constatare come anche queste seguano il leit-motif del genere free roaming: si va dal salvataggio di ostaggi alla gara contro il temo per portare un dato mezzo di locomozione presso un accampamento, passando per missioni in cui bisogna aiutare dei gruppi di sovversivi oppure, più semplicemente, arrecare il maggior numero di danni alla EDF. Dal punto di vista degli spostamenti invece, considerando la vastità dell'area di gioco (paragonabile a quella ammirata nel fratellastro Saints Row 2), sono presenti i più disparati mezzi di locomozione: da auto a camion, passando per meno convenzionali moto corazzate (molto simili a quelle ammirate nel film Mad Max), aerei, carroarmati e persino degli esoscheletri corazzati e rudimentali mech. Se quanto detto sino ad ora lascerebbe pensare al titolo di THQ come ad una classica, sbiadita copia di un qualsiasi free roaming, una volta preso il pad alla mano dovremo ricrederci piuttosto velocemente. Il perchè di questa asserzione è celato in due semplicissime parole: distruzione totale.

    Non c'è ostacolo in grado di fermarmi

    Geo-Mod 2.0, questo l'acronimo dietro cui si cela il motore grafico che gestisce le esplosioni e la fisica che regna nel gioco sviluppato da Volition. Red Faction Guerrilla, tenendo alto l'onore dei suoi antenati, porta sugli schermi delle console next gen una distruttibilità dello scenario praticamente totale e mai vista prima (il solo Battlefield Bad Company riesce ad avvicinarsi a quanto abbiamo potuto vedere durante la prova del gioco). In buona sostanza il nostro buon Daniel Mason potrà radere al suolo tutte le architetture create dai coloni, provocando ingenti danni e, ovviamente, un caos estremo ad ogni suo passaggio. L'enfasi posta su questo aspetto è pressochè totale: ad iniziare dallo Sledgehammer (un pesante martello da demolitore), proseguendo per mine di prossimità, cariche di esplosivo da azionare a distanza e persino armi meno convenzionali come un fucile in grado di disintegrare la materia, l'arsenale in nostro possesso pone l'accento ed invoglia il giocatore ad andare pesantemente all'attacco delle varie costruzioni della EDF, con l'unico scopo di lasciarsi dietro solo un cumulo di macerie fumanti. L'operazione blastatoria, poi, e' gestita tramite delle routine fisiche assolutamente eccellenti, in grado di inserire un certo fattore strategico nel nostro operato da novello demolitore. Sara' infatti da pianificare attentamente la disposizione di cariche esplosive, andando a cercare magari i punti di debolezza delle costruzioni e, conseguentemente, sfruttando la pesante caduta delle macerie per, ad esempio, instaurare un effetto domino e così fare terra bruciata di un avamposto nemico; se invece dovesse essere utile un diversivo per facilitarci la fuga potremo decidere di far crollare un ponte al momento giusto, oppure fare collassare un apparentemente innocuo cartellone pubblicitario sui nostri nemici, per schiacciarli con le macerie e guadagnare così tempo per fare quadrato sulle nostre strategie. L'azione sarà in tal modo sempre adrenalinica, compulsiva, senza praticamente punti morti. Il tutto scorrerà via liscio come l'olio grazie alla precisa e tempestiva risposta ai comandi e ad una loro mappatura eccellente, seppur piuttosto classica, soprattutto per chi ha giocato ai precedenti free roaming di Volition (a tal proposito abbiamo positivamente notato come i comandi di freno ed acceleratore siano stati finalmente posti sui due grilletti analogici, una soluzione infinitamente più comoda rispetto a quella ammirata nei due capitoli di Saints Row). Il Geo-Mod 2.0 centra dunque in pieno il suo scopo, rendendo l'esperienza di gioco unica, varia e in grado di tenere incollati al monitor per lunghe sessioni, attutendo allo stesso tempo l'annoso problema della ripetitività, caratteristica questa di un po' troppi titoli in commercio da qualche tempo a questa parte. Se da un lato le missioni per procedere all'interno della storia riescono ad essere piuttosto varie sia per quel che concerne le azioni da effettuare, abbiamo purtroppo constatato come le quest secondarie ( chiamate “tattiche di guerriglia” e necessarie comunque alla raccolta di crediti ed all'aumento dei parametri citati), divise in ben precise tipologie (salvataggio ribelli, difesa del territorio, recupero mezzi e le più fresche "danni collaterali" ed "esperto di demolizioni"), esauriscano la loro sensazione di novità in ben poco tempo, diventando nella maggior parte dei casi ripetitive e ben poco appaganti. Altro difetto piuttosto evidente del titolo Volition è quello dello scarso appeal generato da una narrazione dei fatti (che avverrà attraverso i classici spezzoni realizzati con lo stesso engine del gioco) e da una trama non certamente esaltante. Più che discreta invece l'intelligenza artificiale dei nemici, i quali non si limiteranno al mero attacco frontale senza sosta, ma si prodigheranno nel cercare riparo e ci inseguiranno per infliggerci il colpo di grazia, complicandoci in tal modo il recupero della depauperata barra dell'energia. Nulla di trascendentale, per carità: dal punto di vista della difficoltà Red Faction Guerrilla si assesta sugli standard odierni, senza sfociare in picchi frustranti né comunque risultando essere una passeggiata di salute. Buono infine il valore della longevità, che si attesta sulla ventina di ore per il completamento dell'avventura, tralasciando però buona parte dell'esplorazione per la scoperta dei tanti segreti disseminati sul suolo di Marte.

    Distruzione di massa

    Red Faction Guerrilla presenta, oltre che la campagna single player, anche un comparto multiplayer piuttosto generoso dal punto di vista delle modalità offerte, sebbene sia molto classico per quel che concerne la parte più strettamente ludica. Sarà infatti possibile affrontare un massimo di sedici giocatori sia tramite circuito Xbox Live che attraverso il denigrato System Link (ossia tramite il collegamento in locale di più console con cavo ethernet), confrontandosi attraverso una serie di modalità che spaziano dai classicissimi deathmatch (singolo e a squadre) ed assedio (attaccanti e difensori si cimentano nella conquista di alcuni punti caldi della mappa), fino ai meno convenzionali controllo dei danni (in cui accumuleremo punti distruggendo determinate postazioni avversarie e costruendone di nostre) e demolizione (variante del vip in cui un giocatore solo potrà demolire e ricostruire le architetture della mappa per conquistare i punti necessari alla vittoria). Per arricchire ed incentivare il gioco online il Guerrilla è stato dotato di un sistema di punti esperienza grazie ai quali potremo salire di livello e sbloccare mano a mano nuove modalità, armi e personaggi da utilizzare come propri avatar; altro materiale bonus arriverà anche da una serie di missioni segrete da effettuare durante le partite. Il netcode si è dimostrato sempre all'altezza durante le prove, mostrando un discreto utilizzo del matchmaking e una pressochè totale assenza di sgradevoli problemi di lag o ritardo di risposta nei comandi.

    Esplosioni extraterrestri

    Sotto l'aspetto tecnico Red Faction Guerrilla si presenta con una cosmesi decisamente interessante, pur mostrando una qualità a tratti altalenante. Il paesaggio di Marte si presenta ai nostri occhi come una landa brulla, polverosa ed estremamente movimentata dal punto di vista geomorfologico: valli, colline, montagne e falsipiani si srotolano sotto i nostri piedi senza soluzione di continuità. Sotto questo aspetto dobbiamo segnalare come l'ambiente di gioco non brilla né per mole poligonale, né per varietà e caratterizzazione delle texture. Decisamente migliore la realizzazione delle varie architetture le quali, complice anche la loro totale distruttibilità, vantano una realizzazione poligonale decisamente buona ed una serie di texture che, pur non eccellendo per effetti di bump mapping o particolari caratteristici, riescono a conferire alle strutture un certo grado di personalità ed una generale sensazione di omogeneità, differenziandosi da settore a settore. Analogo discorso può essere applicato ai modelli poligonali che incontreremo durante il gioco: si passa dall'ottima caratterizzazione e realizzazione di auto, velivoli e mech alla sufficiente qualità (sia dal punto di vista delle animazioni che da quello della personalità e della quantità di poligoni da cui son composti) dei personaggi non giocanti, tutti decisamente anonimi, privi di mordente. Dal punto di vista degli effetti speciali, dopo avere intessuto le lodi per l'ottimo lavoro realizzato con il Geo-Mod 2.0, dobbiamo segnalare come la creatura di Volition si distingua per una buona realizzazione di effetti particellari (in particolar modo il fumo ed i detriti derivanti dalle esplosioni) ed un'apprezzabile alternanza di giorno e notte, con luci dinamiche ed ombre che si allungano di conseguenza. Sotto l'aspetto sonoro Red Faction non brilla certamente: l'accompagnamento musicale e' composto da intermezzi che sottolineeranno le fasi di gioco più concitate con dei pezzi sì ritmati ma piuttosto stereotipati; analogo giudizio tocca gli sciatti e ripetitivi effetti sonori.

    Red Faction: Guerrilla Red Faction: GuerrillaVersione Analizzata Xbox 360Una gradita sorpresa questo Red Faction Guerrilla: pur non essendo esente da una serie di diffetti (sia strutturali che veniali) il titolo Volition risulta essere un prodotto ben confezionato, dotato di un comparto tecnico più che discreto (in cui il Geo-Mod 2.0 fa la parte del leone), e di una giocabilità i cui punti di forza risiedono nella freneticità e nel tasso di adrenalina che sprigionano le scorribande sul suolo di Marte. Ne consigliamo dunque l'acquisto a tutti coloro in cerca di un prodotto immediato, divertente e dotato di un elevato grado di longevità.

    7.5

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