Resident Evil 4 Remake Recensione PC: un nuovo volto all'orrore di Capcom

L'incubo di Resident Evil 4 Remake sta per sbarcare anche su PC e Steam Deck: ecco come se la cava la versione restaurata dell'icona di Capcom.

Resident Evil 4 su PC e Steam Deck
Recensione: PC
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • A quattro anni di distanza dall'acclamato remake del secondo capitolo (qui la recensione di Resident Evil 2) e ormai a due anni dal debutto di Resident Evil Village, i nostri peggiori incubi tornano a farci visita in un nuovo e ambizioso rifacimento, stavolta dell'avventura di Leon in una zona sperduta della Spagna.

    Resident Evil 4 è stato un punto di rottura, lo spartiacque tra le iterazioni classiche e i titoli successivi della serie, eppure Capcom è riuscita a modernizzarlo nel migliore dei modi, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione di Resident Evil 4. Ma quindi come si comporta la versione per PC? L'abbiamo provata a fondo e siamo pronti a dirvelo.

    Un rispettoso omaggio

    Nell'omaggiare l'esperienza originale, restituendo ai giocatori la totalità delle sue sezioni più iconiche in forma modernizzata, la software house giapponese non ha mancato di ridare nuova linfa vitale ai terrificanti scontri di Leon e di operare interventi migliorativi anche in merito ai personaggi e al racconto.

    Il risultato, in termini puramente ludici e narrativi, è un titolo che riesce a riproporre ed enfatizzare con dignità il materiale di partenza, ma discostandosene con coraggio quando è opportuno farlo. Relativamente meno incalzante ma non meno adrenalinico rispetto all'originale, Resident Evil 4 Remake ci invita a ripercorrere il nostro cammino e a compiere scelte più ragionate, senza però negarci la gioia di un generoso arsenale con cui eliminare i Ganados (c'è da dire, però, che i caricamenti istantanei non contribuiscono a rendere più sofferte le nostre scelte). Coronamento dell'ottimo lavoro del team artistico è anche il fronte tecnico, su cui ci siamo potuti focalizzare anche su PC.

    Orrore in tempo reale

    Abbiamo giocato a Resident Evil 4 Remake su una configurazione pensata per il 4K, composta da un Ryzen 7 7700X affiancato da 32 GB di RAM DDR5-5200 e da una RTX 3080. Con queste specifiche, siamo riusciti a spremere al massimo il RE Engine, nonostante l'esagerata mole di voci da consultare e modificare nelle impostazioni per poter puntare alla configurazione grafica più avanzata possibile.

    Molte delle opzioni presenti avranno un impatto minimo sulle performance e sul fronte visivo; altre, invece, potrebbero mettere in ginocchio anche hardware particolarmente spinti verso l'alto. I parametri più esosi in termini di prestazioni sono quelli legati all'illuminazione, dalle luci alla qualità delle ombre, passando per i riflessi (con o senza ray tracing) e per gli effetti volumetrici. Altri fattori a cui prestare attenzione sono i modelli, poiché intervenendo sulla qualità delle mesh è possibile ridurre sensibilmente l'impatto sul proprio sistema, ma ad alto costo sono anche i dettagli del terreno e la resa dei capelli del protagonista.
    Per fortuna, il sistema di calcolo in tempo reale ci viene incontro mostrando in una serie di grafici quanto e in che modo un determinato aspetto andrà a influire sulle prestazioni, oltre a fornirci un utilissimo contatore della saturazione della memoria video, che verrà letteralmente divorata dalla qualità delle texture (la qualità delle texture può occupare fino a 8 GB ma ci sono molti livelli intermedi per settare la propria esperienza in maniera minuziosa). È presente anche un Ray Tracing di media fattura, il cui intervento è limitato ai soli riflessi, affiancato da una gestione delle luci di stampo più tradizionale. Senza scendere a compromessi di alcun tipo, abbiamo eseguito il titolo senza Ray Tracing con risultati incoraggianti, in assenza di cali di frame rate anche in 4K (siamo riusciti a produrre agevolmente una media di 60 fotogrammi al secondo). Già si tratta di un traguardo molto buono, che può essere ulteriormente migliorato grazie alla presenza di FidelityFX Super Resolution 2, il cui impatto però risulta solo marginale.

    Man mano che si passa a risoluzioni inferiori, il contributo di FSR 2 si assottiglia sempre di più, andando ad azzerarsi in FullHD, dove il titolo si mantiene intorno ai 100 fps sia con che senza upscaler temporale. Difficile consigliarne l'utilizzo a queste condizioni, soprattutto in virtù di un vistoso calo della nitidezza alle risoluzioni più basse e in particolar modo a 1080p, in cui il deterioramento dell'immagine anche con preset qualità è ben evidente.

    Tra i problemi riscontrati c'è da segnalare una forte instabilità che porta a frequenti crash del gioco nel caso in cui si utilizzi il Ray Tracing. Probabilmente, tuttavia, queste incertezze verranno mitigate e migliorate con il tempo, soprattutto con gli aggiornamenti Day One e successivi. Il materiale con cui siamo venuti a contatto in anteprima, al netto di qualche chiusura forzata e del discutibile contributo di FSR, è risultato particolarmente ottimizzato, con un'esperienza appagante anche sul fronte visivo.

    Un incubo portatile

    Spostandoci sulla piccola console portatile di Valve, su cui il titolo attualmente non è ancora stato verificato, siamo stati comunque in grado di registrare delle ottime sessioni di gioco. Steam Deck non è ancora stata ottimizzata a dovere per il nuovo Resident Evil 4 ma evidentemente questo non è un problema, dato che siamo riusciti a portare a casa un'azione a 40 fps granitici, grazie al cap dei fotogrammi di sistema.

    Sbloccando il refresh rate a qualità di gioco bassa, limitando effetti e riflessi, invece, le prestazioni della macchina consentono di viaggiare su una media di 52 frame al secondo. Curiosamente, sulla console portatile FidelityFX Super Resolution 2 si è dimostrato determinante sia per dare maggiore stabilità alla conta dei fotogrammi, sia per migliorare l'autonomia.

    Purtroppo, come per altri titoli anche in questo caso la nitidezza non farà urlare al miracolo, complice una risoluzione nativa già limitata e che viene messa ulteriormente a dura prova dagli upscaler, che per loro natura riducono il numero materiale dei pixel renderizzati. Per questo suo limite intrinseco, la macchina si lascia perdonare grazie a un'eccezionale stabilità complessiva, che riesce a lasciare a bocca aperta vista anche la complessità delle ambientazioni.

    Tornando sull'autonomia, in nessun caso si riescono a raggiungere più di due ore e mezza d'utilizzo. Questi numeri si possono ottenere proprio bloccando il refresh rate a 40 fps, mentre scendendo a 30 è possibile guadagnare un'altra manciata di minuti a discapito della fluidità generale e della latenza di gioco. A framerate sbloccato, infine, non è possibile superare l'ora e venti, ma in nessun caso la macchina scalda più del necessario, segno inequivocabile di ciò che dicevamo poco prima: il lavoro di ottimizzazione compiuto da Capcom si è rivelato puntuale e impeccabile sotto tutti i fronti.

    Resident Evil 4 Remake Resident Evil 4 RemakeVersione Analizzata PCL'ottimo remake di Resident Evil 4 è un chiaro esempio di come si possa lavorare con passione e soprattutto nel rispetto del materiale originale. Sia su PC che su Steam Deck, quindi, siamo rimasti soddisfatti del lavoro svolto da Capcom, proprio come accaduto per le versioni console. Il livello di ottimizzazione raggiunto su PC è molto elevato, così come l’eccezionale stabilità dimostrata sull’handheld di Valve, nonostante il titolo non sia ancora certificato. Chiaramente soltanto con la prima soluzione è possibile spingere al limite il potenziale del RE Engine, complice anche la fitta schiera di impostazioni grafiche che consente di gestire al meglio le proprie necessità in ambito visivo.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: Ryzen 7 7700X
    • RAM: 32 GB DDR5-5200
    • GPU: RTX 3080

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