Recensione Resistance 2

Il secondo capitolo dello Shooter Insomniac

Resistance 2
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • Resistance non è mai stato un pezzo da novanta. Il primo capitolo si dimostrò uno sparatutto discreto, abbastanza ricco dal punto di vista dei contenuti (grazie ad una campagna dalla buona longevità e ad un multiplayer finemente curato), ma senza quell'incisività necessaria per essere glorificato come un capolavoro. Mal si spiega, allora, la strana strategia commerciale di Sony Computer Entertainment, che con una saggia campagna mediatica ha "trasformato" il secondo capitolo dello shooter Insomniac in uno dei prodotti di punta di questo proficuo periodo natalizio. La mossa appare a priori un poco avventata, e se ne ha conferma quando ci si accorge che, intento a sviluppare a ritmi serrati anche la serie di Ratchet & Clank, il team non sembra aver avuto materialmente il tempo e gli strumenti per affinare la sua creatura, in modo da renderla perfettamente in grado di competere con gli agguerriti rivali arrivati in questi mesi a popolare il mercato.
    E d'altro canto, è difficile comprendere anche l'ondata di entusiasmo della critica nazionale ed internazionale, che ha inquadrato Resistance 2 come un nuovo profeta videoludico. Alla prova dei fatti, l'esclusiva Ps3 appare evidentemente inferiore, per offerta, qualità tecnica e verve artistica, rispetto a quasi tutti i congeneri più recenti. E anche se persino stavolta il Blue Ray è decisamente ben farcito (con numerose modalità e opzioni di gioco), la supposta "svolta" ci pare ancora ben lontana.
    La campagna principale di Resistance 2 si ambienta due anni dopo quella del primo capitolo. L'eroe protagonista, il sergente Nathan Hale, unico sopravvissuto del contingente americano inviato in Europa per tentare la liberazione dell'Inghilterra, è entrato a far parte del progetto Adam. Si tratta di uno studio para-militare effettuato sui soggetti che hanno dimostrato particolare resistenza al virus Chimera, portato avanti nella speranza di trovare una cura per la piaga che ha devastato l'intera umanità. Tenuto sotto stretta osservazione, l'eroe viene impiegato anche come "sentinella", assieme ad altri compagni d'armi che, come lui, hanno combattuto l'infezione e si sono trasformati in "portatori sani". L'incipit narrativo chiarisce immediatamente che Hale è un soggetto instabile, fortemente pericoloso, e che il contagio potrebbe trasformarlo in un nemico nell'arco di poche ore, non fosse per l'utilizzo di sostanze di contenimento.
    Gli eventi che fanno da sottofondo all'intera campagna, comunque, appaiono molto stereotipati e raccontati in maniera affatto incisiva e convincente. Piuttosto che basare la propria forza su un plot in grado di raccordare finemente i vari capitoli dell'avventura (sette, per una durata che si avvicina alle 10 ore di gioco), Resistance 2 preferisce tralasciare il sostrato narrativo e concentrarsi sulle situazioni, nell'intenzione di costruire un contesto bellico furioso e dal ritmo serrato. Le sequenze di gioco aspirano dunque alla riproposizione di un conflitto corale ed epico, ed in effetti non mancano alcuni momenti davvero mozzafiato. Sfortunatamente, però, senza la grande mole di "paratesti" che invece era presente nel primo capitolo, l'impatto con Resistance 2 è meno incisivo del solito. Cut Scene frettolose, eventi apparentemente slegati fra di loro, nuovi nemici presentati in maniera sbrigativa: è sufficiente affrontare poche missioni per rendersi conto che l'appeal del contesto ricreato da Insomniac non è quello tipico di un produzione d'ampio respiro. Confusionario e caotico, il plot arranca pericolosamente, e anche le scene più entusiasmanti non riescono a "caricare" il giocatore come ad esempio accade nel recente Call of Duty: World at War. Ed il paragone non è fuori luogo: egualmente lineare e "pilotata", la campagna in single player gioca in entrambi i casi sul coinvolgimento emotivo. E Resistance viene inevitabilmente sconfitto, costretto a portarsi dietro un protagonista per niente carismatico e un incedere precipitoso e poco approfondito.

    Anche dal punto di vista ludico, il single player di Resistance 2 avrebbe potuto dimostrare ben più carisma. L'impianto è quello da First Person Shooter classico, vivacizzato fortunatamente da una selezione di armi dalle funzionalità fantasiose, marca distintiva dell'intera produzione. Per svecchiare un concept fra i più abusati di sempre, Insomniac offre dunque la possibilità di sfruttare le tecnologie aliene, regalando all'utente i proiettili traccianti del Bullseye, gli scudi dell'Auger, i colpi esplosivi di una strana Magnum. Anche se inspiegabilmente meno ricca rispetto a quella di due anni fa, la dotazione bellica del protagonista permette di affrontare l'avventura seguendo diversi approcci, facendo un uso creativo delle coperture e delle modalità di fuoco secondario. Ma sfortunatamente il tutto si scontra con un'intelligenza artificiale deficitaria e con una generale mancanza di precisione che ammorbano l'intero gameplay. I nemici sembrano infatti capaci di compiere solo un paio di azioni (sfruttare le coperture o correre verso il protagonista nel tentativo di eseguire un attacco da mischia). Molto fastidiosa, poi, l'eccessiva dispersione delle traiettorie dei colpi, la scarsa precisione di molte armi, la difficoltà intrinseca nell'eseguire head shot.
    Questi problemi, uniti alla massiccia presenza di raggi, esplosioni, proiettili luminosi e sfere lampeggianti, rendono davvero confusionaria la scena che si apre di fronte al giocatore. Caotico e scarsamente leggibile, il single player di Resistance 2 è frustrante e poco gradevole, anche per l'eccessiva (esagerata) potenza di alcuni nemici, la cui apparizione è sinonimo di ripetuti Game Over.
    Scomodo anche il sistema di controllo, che fa uso del trigger dorsale per accucciarsi o correre, e invece sfrutta uno dei tasti della pulsantiera frontale per il lancio delle granate. Non fosse per la sua durata lievemente superiore allo standard, per la presenza di sequenze adrenaliniche, e per una buona varietà di nemici (che spalleggia quella, già citata, delle armi), la campagna principale potrebbe quasi dirsi al limite della sufficienza.
    Qualche ulteriore lato positivo si può trovare nella grande varietà di ambientazioni, efficacemente diversificate, ma siamo sicuri che l'avventura single player di Resistance 2 è di certo l'aspetto meno riuscito.

    Fortunatamente, a risollevare le sorti del prodotto, troviamo una componente multiplayer davvero ben costruita, suddivisa in due distinte sezioni, di gioco cooperativo e competitivo.
    L'ultimo settore riprende ed amplifica i buoni risultati del predecessore, proponendo un set di opzioni piuttosto classico, ma fregiandosi della possibilità di giocare partite con altri 59 utenti. Oltre a rappresentare un nuovo traguardo per il gioco online su console, questa possibilità rende gli scontri più popolosi davvero frenetici ed entusiasmanti. Per chi si sentisse in qualche modo "sovrastato" dalla massiccia presenza di avversari e compagni, comunque, la pratica opzione Skirmish permette di organizzare in squadre gli utenti connessi, affidando a ciascun team una serie di compiti da eseguire per portare in vantaggio la propria fazione. Il sistema è intelligentissimo, e permette di ritrovare un certo ordine anche all'interno dei match sovraffollati, stimolando il gioco di squadra. Il buon numero di mappe, ma soprattutto l'efficacia dell'arsenale (più divertente da utilizzare contro nemici umani che contro i Bot gestiti dalla CPU), trasformano il multiplayer competitivo di Resistance 2 in un passatempo eccezionale, frenetico e immediato (quindi con un carattere diametralmente opposto a quello di Killzone 2, ampiamente testato da Everyeye proprio in questi giorni). Non manca ovviamente un sistema di progressione del personaggio che riprende gli stilemi più classici.
    Una graditissima novità introdotta in Resistance 2 è però la modalità Cooperativa. Questa, diversamente da quanto accade in altre produzioni, non permette di giocare l'avventura principale in compagnia di qualche amico, ma proietta fino a 8 utenti alle prese con missioni appositamente studiate dal team di sviluppo, ambientate in una delle molte mappe disponibili. Sufficientemente articolate e straripanti di nemici, queste piccole quest sono un sapiente incrocio fra le "Orde" di Gears of War e il co-op più classico, impegnative e divertenti. Prima di lanciarsi nell'azione (e persino in corso d'opera), è inoltre possibile selezionare una delle classi disponibili: oltre al soldato, i "mestieri" di supporto prevedono la possibilità di curare i compagni (medico) o di agire come rifornitore di munizioni (elité). Le classi si differenziano anche per le abilità speciali (Berserk), da attivare dopo aver accumulato un certo quantitativo di uccisioni; sfruttare tatticamente le prerogative e skill del personaggio selezionato, rapportarsi con i compagni, diventa indispensabile per superare alcune delle prove più ostiche. Accumulando esperienza si potranno poi potenziare le varie classi, mentre la "tecnologia grigia" da recuperare nel corso delle missioni sarà spesa nell'acquisto di equipaggiamento extra (alla stregua dei Perks di Call of Duty), che migliorerà le prestazioni.
    Inutile dire che questa introduzione rappresenta forse l'aspetto più interessante di Resistance 2 (e speriamo di vederla replicata nelle prossime "infornate" di First Person Shooter).
    In ogni caso, a sostegno delle due modalità online, troviamo un netcode davvero stabile, che dovrebbe esser d'esempio per lo sviluppo su Playstation 3. In grado di sopportare partite affollatissime senza alcun problema di Lag, capace di gestire alla perfezione anche la chat vocale (finalmente), il lavoro di ottimizzazione di Insomniac è davvero ben riuscito.
    Concludendo la disamina ludica, dunque, promuoviamo globalmente Resistance 2, proprio per la presenza di un multiplayer curato, divertente, con una sua originalità. Resta vero che molti dei difetti elencati per il single player sono evidentissimi anche online (su tutti la scena un po' confusionaria e il sistema di controllo poco user friendly), ma lo stimolo della competizione o lo spirito di cooperazione sapranno far perdonare queste leggerezze. Al di là di questo, tuttavia, Resistance 2 è un titolo che non ci sentiamo di consigliare con sincera partecipazione a chi non sia interessato al gioco in rete, proprio per le grandi carenze evidenziate su tutti i fronti del single player.

    Tecnicamente, Resistance 2 non regge il confronto con gli standard odierni. Il lavoro del team di sviluppo pare aver interessato soprattutto il netcode, così il motore grafico che sostiene la produzione è un po' datato e malmesso. I problemi principali consistono della modellazione poligonale di oggetti ed ambienti, poco credibile e non certo dettagliata, e nel comparto texture. In particolare, si nota la presenza di molte texture in bassa definizione, l'assenza di mappe superficiali in numerosi scorci, e l'utilizzo di palette cromatiche poco azzeccate. I colori appaiono esagerati, troppo esaltati, poco verosimili. Le cose migliorano non poco negli ambienti chiusi, in cui una discreta illuminazione e un buon uso degli effetti di riflessione e rifrazione, riproducono al meglio le superfici dei materiali metallici o organici, e alcune atmosfere particolarmente evocative. Ma usciti "allo scoperto", nei molti paesaggi esterni, non si può che biasimare il lavoro non eccelso del team di sviluppo. Le scenografie sono comunque "asettiche", gli elementi interattivi davvero pochi (soprattutto barili esplosivi), e non sempre precise le collisioni. Fortunatamente il framerate è molto stabile, e non oscilla quasi in nessuna occasione.
    C'è da dire, comunque, che Resistance 2 avrebbe bisogno di una lezione di stile da qualche collega. Tutti i prodotti usciti di recente (da Dead Space a Gears of War) mostrano una componente stilistica massimamente curata, un proprio carattere ed una verve artistica non indifferente. Resistance 2, invece, appare quasi triviale: i nemici sono poco ispirati, le ambientazioni molto classiche, i personaggi quasi stereotipati. E' anche per questa generale "compostezza", per l'incapacità di mostrare un temperamento deciso (sintomo di un lavoro di pre-produzione ispirato), che il single player di Resistance 2 non solletica i nostri entusiasmi.
    Le marcette militari che si odono di sottofondo fanno il loro dovere senza troppa convinzione, meno riuscite di quelle, epiche ed incalzanti, ascoltate nei già citati concorrenti. Il doppiaggio in italiano è buono, ben recitato con discreto piglio interpretativo (non fosse che risulta, in certi casi, del tutto dimentico del Lip Synch). Ma appena sufficienti gli effetti campionati, ripetitivi e poco ispirati, sovrastano la scena acustica e riescono a rendere la progressione ancora più disordinata.

    Resistance 2 Resistance 2Versione Analizzata PlayStation 3Resistance 2 è un titolo che può essere ammirato da chi cerca un buon FPS online. Le due modalità (cooperativa e competitiva) permettono di divertirsi per ore, grazie ad un approccio leggero e spensierato, che si mostra anche estremamente vario. Le buone idee del concept di base (su tutte le gamma di armi) si uniscono ad un sistema di progressione del personaggio ben curato, al record di 60 utenti in partita, alla sovrabbondanza di opzioni e possibilità. Ma al di là di questo, Resistance 2 ha poco altro da offrire. Un motore lievemente datato, una narrazione inceppata e sbrigativa, un single player con poco carisma artistico e un'epicità mozzata, ma soprattutto problemi ludici che interessano l'IA e la leggibilità dell'azione di gioco, fanno sì che l'ultima fatica di Insomniac sia poco adatta a chi non ha intenzione di sfruttarne la componente online. Il voto finale è più che positivo, perchè Resistance 2 riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio, colmando uno dei grossi “buchi” dell'offerta ludica di Playstation 3, fino a trasformarsi in uno dei migliori Online Shooter di questo anno. Vivamente suggerito a chi ama il gioco di gruppo ed è un assiduo internauta. Gli altri, purtroppo, avranno ben pochi motivi per acquistare il gioco.

    7.5

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