Recensione Ridge Racer DS

3..2..1..GO! Volante è sinonimo di pennino!

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Recensione: Multi
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Intro

Dopo le apparizioni su PlayStation e PlayStation 2, passando per una versione su Nintendo 64, il gioco di corse automobilistiche della Namco approda nel mondo delle console portatili di ultima generazione. Il titolo per DS è uno dei primissimi tentativi di integrare l'innovazione della nuova console della "grande N" con una tipologia di gioco classica come un opera di Mozart o Beethoven: gli arcade di guida. Questa è una tipologia di gioco estremamente comune e non presenta nulla di innovativo, le cose da fare sono semplicemente due: sorpassare tutti con qualsiasi mezzo e arrivare in tempo ai vari checkpoint.
Può questa tipologia di gioco vivere una nuova vita grazie alle enormi potenzialità innovative del DS? Scopriamolo insieme.

Guidare con un dito

La più grande innovazione comparsa sul DS è senz'altro il doppio schermo e la tattilità dello schermo inferiore; ma come sfrutta questa capacità il titolo namco?
E' presto detto.
Sul touch screen vediamo visualizzato il cruscotto della nostra auto con tanto di volante in primo piano, dandoci quindi la possibilità di adoperare il pennino oppure il laccetto per guidare l'automobile: non crediate che questa sia un impresa semplice.
Il gioco stesso definisce nella schermata della scelta dei controlli EASY la modalità di controllo classica con il pad, hard quella con il pennino ed expert quella con il laccetto che tradotto significa: lasciate perdere il pennino e non usate il laccetto se non avete già finito il gioco a testa in giù bendati usando il Pad!
Andiamo nei particolari: il Pad è semplicemente un Pad e a dire il vero non è neanche tanto preciso e alla lunga derapare stanca il pollice non poco, dovrete spesso fermarvi per riposare un po' le dita.
Il pennino: non provateci.
Il laccetto non male nei primi livelli, senza troppa difficoltà supererete gli avversari sentendovi padroni di tutti i segreti del Touch screen.
Il problema nasce poco dopo, andando avanti con i livelli questo metodo di guida diventa uno strumento di tortura e, credetemi, per riuscire ad ottenere la prima posizione imprecherete per ore e ore attentando all'integrità stessa del DS: non ne vale la pena.

Piatto come il tavoliere

Non aspettatevi niente di che dal gameplay di questo titolo, come detto in precedenza è un semplice arcade di guida: corri, derapa, sorpassa.
Inizialmente ci si diverte ma con l'andare avanti dei livelli il gioco diventa un po' frustrante e ripetitivo, grazie anche ad una intelligenza artificiale dal QI pari a quello di Forrest Gump: "Corri Forrest, corri....!!"
Le macchine avversarie non fanno altro che sfrecciare come se fossero su delle sicure rotaie senza pensarvi più di tanto.
Derapare è sempre divertente, non c'è che dire, ma a rendere noiosi e stancante anche questo ci pensa una fisica del gioco davvero assurda; sarà anche un arcade ma non è possibile che ogni volta che un avversario ti sfiori devi necessariamente venire sbalzato metri indietro!
Non escludo che questo gioco possa piacere a tutti i nostalgici del genere e anche a molti casual gamers che si imbatteranno, però il concetto stesso di gameplay su DS impone una innovazione di fondo che deve sempre portare a qualcosa di diverso, insomma: Nintendo Difference!
Non dico che le terze parti non debbano fare giochi, ma che si sforzino di renderli più attraenti almeno sotto il profilo del gameplay, non limitandosi solo a fare fedeli porting da Nintendo 64.
Qualcosa che aiuta il gameplay c'è però, il file sharing. Si possono uplodare le piste e giocare in multiplayer con amici che non hanno la cartuccia, un ottima cosa anche per non costringere i nostri amici a comprare questo gioco; inoltre giocando in multi si sbloccano nuove auto.
La modalità in single prevede il classico "Grand Prix", il "Car attack" dove si sfida una sola macchina con l'intento di batterla per poterla portare nella propria collezione e il "Time Attack" che in realtà è più una pratica. C'è anche una modalità quick race utilissima durante le sedute plenarie nel proprio bagno, dove ci interessa solo una gara e via. Il denominatore comune è sempre uno: arrivare primi, derapando a più non posso. Piattezza assoluta.

Una lieta sorpresa

Sinceramente mi aspettavo di peggio, sarà che tutti ne avevano parlato malissimo e volente o nolente mi ero lasciato influenzare, ma mi aspettavo una grafica grossolana piena di imperfezioni macroscopiche: mi sbagliavo.
Il comparto grafico rende bene, non stiamo parlando del dettaglio grafico di Ridge Racer per PSP ma l'occhio non rimane deluso dall'incredibile fluidità di questo gioco; non c'è un solo momento in cui il gioco sembra rallentare. Una buona prova per il DS insomma, nonostante la pixelosità abbastanza presente, l'estrema fluidità, la buona realizzazione delle piste e dell'ambiente rende questo titolo davvero piacevole graficamente. E' comunque lecito aspettarsi di più nei prossimi mesi con altri titoli (vedi Need For speed Underground 2)

Unz, Tunz, Riunz e Tirunz

Il comparto musicale è monoritmico: 140 bpm (battiti al minuto, il tempo dance e techno). Una esaltazione della musica techno in pieno stile, tutte canzoni inedite ma poche, molte simili tra loro e quasi sempre al limite tra il "tabozzo andante e il cozzo spinto".
Gli effetti sonori sono classicissimi e forse commuovono i nostalgici ma non sono certo i migliori. A mio avviso si poteva fare di più anche sotto questo aspetto, in questi ultimi anni abbiamo visto come inviti a spingere sull'acceleratore la musica rock, punk e anche metal, insomma come dire ci voleva un po' di "varieganza" (come dicono quei mattacchioni della Gialappas) anche sotto questo aspetto.

Molte piste... ma le vedrete tutte?

Personalmente ho una visione della longevità un po' particolare, per un arcade non è tanto più longevo quanto è lungo da finire me è tanto più longevo quanto più tardi lo buttiamo dal 4° piano.
Ridge Racer non è facilissimo come tutti gli arcade, a molte piste e sulla carta dovrebbe essere un titolo longevo e duraturo, ma per tutto quello detto fin qui negli altri paragrafi, chi giocherebbe a questo gioco per più di una settimana? Vi lascio l'interrogativo.
Il multiplayer e la modalità quick race permettono di passare un po' di tempo in compagnia o in solitario e si rivelano utili se siete con amici oppure impegnati in più o meno brevi attese; di sicuro non influenzano più di tanto la longevità del gioco.

videogiochi videogiochiVersione Analizzata Nintendo DSMolti di voi si staranno chiedendo come mai questo tipo che ha scritto la recensione si aspetta innovazione da un arcade. Il punto è che mi aspetto innovazione da qualsiasi titolo venga portato sul DS, gli sviluppatori non devono limitarsi a fare porting su porting dovrebbero cercare di sfruttare tutte le potenzialità che la console offre. In breve il gioco non è assolutamente un "must" per i possessori di DS e per chi non ama i giochi di macchine è un "must" non averlo! Sostanzialmente il gioco non è niente di nuovo rispetto alla versione Nintendo 64, anche se sono state apprezzate la fluidità grafica e la possibilità di game sharing con cui si rende più semplice il multi; ma il gioco è in fin dei conti piatto, ripetitivo e alla lunga frustante. Compratelo solo se siete davvero appassionati di questo stile di videogames, per tutti gli altri aspettate che lo compri il vostro amico e giocateci in game sharing gratuitamente.

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