Recensione Ridge Racers

Namco, da tradizione, accompagna l'uscita di ogni macchina Sony...

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Non è difficile avere almeno sentito nominare in precedenza “Ridge Racer”. Tornerà alla mente specialmente dei possessori di PSOne che passavano interi pomeriggi, insieme agli amici, a gareggiare davanti ad un televisore, in quella che fu la prima epoca (d'oro) di RR. I videogiocatori di nuova generazione ricorderanno invece un seguito di poco successo all’uscita di PS2, e - forse- qualcos'altro: Namco ci riprova ancora ed accompagna, anche stavolta, l’entrata in scena della nuova console di casa Sony.
Quando accendiamo il portatile con all’interno il nuovo capitolo di Ridge Racers avremo una gradita sorpresa: durante il primo caricamento si presenterà un gioco vecchio stile con una grafica 2D ed inquadratura dall’alto. Non c’è da preoccuparsi: i programmatori, un po’ per alleggerire l’attesa del caricamento ed un po’ per regalarci una preziosità inedita, hanno inserito una versione del tutto giocabile del vecchio “Rally-X”, un classico anni 80 della stessa casa di produzione.
Appena premuto il tasto “Select” troveremo il gioco vero e proprio, presentato, come nei precedenti capitoli, con uno splendido filmato in CG. Un certo splendore inatteso si coglie nel vedere una macchina sfrecciare con rapidità, su di un percorso accostato ad un paesaggio stupendo e degli effetti grafici molto particolari, che riescono a dare un forte senso di velocità. Il filmato guadagna ancora più punti visto sul luminoso schermo di cui è provvista PSP. Ecco arrivare, alla fine del filmato, una ragazza dalle origini orientali di nome Reiko, la quale ci catturerà col suo bellissimo sguardo.
Scopriremo entro breve il menù di selezione dal design elegante ed attraente, in cui scegliere la modalità di gioco. La parte principale del gioco è costituita dalla modalità World Tours, dove dovremo affrontare varie gare composte da più tracciati di seguito. La vincita di questi “mini-tours” offre la possibilità di sbloccare altre vetture, altri tracciati ed altre competizioni per la stessa sezione in cui ci troviamo. Il Single Race, invece, non è altro che una gara formata da un unico tracciato, utile più che altro per un allenamento, piuttosto che ai fini stessi dell'economia del gioco. Molto apprezzabile, infine, il Time Attack, in cui la meta sarà fare il giro della pista nel minor tempo possibile, stabilendo sempre dei nuovi record per poi poter gareggiare contro il proprio fantasma. In questo gioco, che si trova alle porte della nuova generazione, non poteva mancare la Wireless Battle, con la quale potremo sfidare altri amici, fino ad arrivare ad un totale di otto giocatori. Come si capisce già dal nome di questa modalità potremo usufruire del multiplayer senza scomodi cavi che hanno accompagnato i nostri antichi party play, collegati tramite il wi-fi della console portatile.

Il gioco si avvantaggia di un sistema di controllo che risulta molto semplice sin dal primo utilizzo, rendendo il tutto più immediato e piacevole, anche se a volte un po’ troppo facile. Sono pochi i comandi da imparare. Come in ogni buon gioco di guida arcade basterà usare acceleratore, freno ed un tasto per il nitro. La possibilità di utilizzare la speciale propulsione summenzionata sarà acquistata mostrando una buona guida durante il gioco, in modo da non scontrarsi con gli avversari, progettando le migliori traiettorie in curva e facendo buon uso del freno. Potremo anche scegliere se controllare la vettura usando la croce direzionale oppure lo stick analogico, che offre un controllo e una gestione del movimento davvero superiori rispetto al semplice pad. La possibilità di selezionare la visuale preferita (da dentro o fuori l'abitavolo) non apporta sostanziali cambiamenti al realismo o all'approccio di guida.

Tecnicamente

Fin dai primi momenti di gioco si riscontra in Ridge Racers un buon senso di velocità ed una buona elaborazione grafica del paesaggio di contorno, spesso modellato in modo da offrire una splendida vista e dei bellissimi effetti luce. A volte si notano alcuni settori dei tracciati troppo semplici e poveri, ed anche le macchine con le quali dovremo gareggiare sono scarne in fatto di design. Può trarre in inganno il menù di selezione della vettura (9 le auto che abbiamo a disposizione), in cui i modelli sono ben costruiti e piuttosto interessanti, specialmente per le 25 tinte differenti che possiamo scegliere. In prova diretta, tuttavia, ogni macchina si rivelerà molto poco curata. Fortunatamente, come detto in precedenza, le strutture dei tracciati non sempre saranno povere, e sarà difficile dar importanza alla grafica delle auto sfrecciando in bellissime curve sulla costa o, addirittura, sospesi in aria dopo aver corso molto velocemente in ascesa. Lo spettacolo visivo è dunque pienamente godibile, ancorato a 60 frame per secondo, senza alcun minimo segno di rallentamento. Di certo un buon risultato, considerato che RR è uno dei primi titoli per la piccola Sony.
Per finire, un accenno sulla varietà: specialmente chi ha giocato i capitoli precedenti di RR noterà facilmente che questo titolo propone un mix di tracciati tratti dai suoi predecessori, con una grafica riveduta e che è ben più piacevole per gli occhi. In tutto le piste sono ventiquattro: 12 modelli ed i relativi tracciato a specchio.

Il sonoro non ha pecche di alcun tipo. In questa versione di Ridge Racers, ci troviamo di fronte ad un juke box formato da 5 dischi diversi per un totale di 30 canzoni. Si va da una musica più soft fino ad arrivare a qualcosa di puramente tecno, passando per le versioni rinnovate di alcuni pezzi che troviamo nei capitoli precedenti e che i fan della serie apprezzeranno particolarmente. Anche il reparto degli effetti sonori è ben realizzato e non deludono le campionature del rombo dei motori. Piacevole e molto adatta al tipo di gioco in questione la voce che incontriamo nei menù di selezione. Essa si farà sentire per indicarci le scelte che possiamo fare in base a dove ci troviamo. In ultimo, uno speaker ci accompagnerà durante le gare vere e proprie, dando più vita alle varie competizioni e ravvivando non poco il gioco in singolo.

videogiochi videogiochiVersione Analizzata PSPCon questa trasposizione portatile di Ridge Racer, Namco ci presenta un buon lavoro, offrendo una versione riveduta e corretta del meglio di ciò che è riuscita a fare con i capitoli precedenti. Ma ciò non basta. Purtroppo la longevità del titolo è appena sufficiente: una volta terminati i tracciati e sbloccato le varie auto ci si annoierà presto. Per non parlare del limitato parco macchine, falsamente ingigantito dalla variazione di classe, ma composto dalle solite vetture. La mancanza di una modalità di download per scaricare nuovi tracciati o altre chicche di genere differente annulla la possibilità di vedere ampliata l'offerta ludica. L’unica modalità che ha consistente valore temporale è la Wireless Battle ma, al momento, è difficile trovare in Europa possessori PSP disposti ad uno scontro diretto. Il titolo è tecnicamente ben costruito, e mette a nostra disposizione un’immediatezza ed un divertimento che comunque sono attributi tipici degli Arcade. Inizialmente ci sembrerà un vero è proprio spettacolo, ma pian piano ci accorgeremo che i programmatori di RR avrebbero potuto, con poca fatica, proporre un titolo ben più corposo.

7,5