Rise & Shine Recensione

Rise & Shine è uno shooter a scorrimento orizzontale cattivo e intransigente che, purtroppo, si finisce in fretta.

Rise & Shine Recensione
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Disponibile per
  • Pc
  • Xbox One
  • Se ci chiedessero quante ore - meglio, quanti giorni - abbiamo passato in sala giochi davanti a quel cabinato mangia gettoni che risponde al nome "Metal Slug", probabilmente non sapremmo dire. Ci abbiamo pensato a lungo e siamo giunti alla conclusione che Metal Slug (qui l'analisi dell'antologia), all'epoca, si è appropriato di un pezzo della nostra anima e la tiene ancora in ostaggio. Per il denaro, invece, non si può far più nulla. Continuiamo a ripeterci che, in ogni caso, sono stati comunque soldi ben spesi. Anzi, a pensarci bene, le creature di SNK Playmore hanno continuato a spillarci la vile pecunia per anni, quasi a dimostrarci che un amore non si scorda mai. Certo, il genere è forse uno dei più prolifici della storia videoludica e nel corso del tempo di shooter a scorrimento ne abbiamo giocati tanti. Per questo abbiamo atteso con impazienza l'arrivo di Rise & Shine, promettente titolo di un giovane team di sviluppo spagnolo dal nome a dir poco altisonante: Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team.

    C'era una volta, o forse erano due

    Per dare il La all'avventura, Rise & Shine si aggrappa a premesse narrative leggere e abbastanza classiche per il genere: il mondo è sull'orlo della distruzione, i nemici sciamano da ogni dove e le esplosioni hanno ridotto la superficie a un groviera fumante. Quando tutto sembra perduto, un eroe improvvisato si erge solitario di fronte alla minaccia. E quel combattente senza macchia e senza paura è Rise. Il giovanotto dinoccolato porta la felpa larga e il cappuccio costantemente calato sulla zazzera di capelli castani. Il ragazzo si trova, suo malgrado, a dover fronteggiare la minaccia dei Soldati Spaziali, ossia gli invasori responsabili dello scempio perpetrato su Gamearth. I soldati dell'esercito nemico, provenienti dal mondo Nexgen, ricordano molto da vicino i componenti dei COG appartenenti all'universo di Gears of War. Una coincidenza, pensiamo. Invece, Gamearth è un mondo che racchiude a tutto tondo l'essenza videoludica deliziandoci con rimandi parodistici a Super Mario, Duck Hunt e Zelda, tanto per citare alcuni nomi illustri. Effettivamente, una brutta copia di Link dovrebbe essere l'unico vero guerriero leggendario capace di sconfiggere gli invasori. Invece, il poveretto passa malamente a miglior vita davanti ai nostri occhi dopo uno scontro in un anonimo centro commerciale, lasciandoci in eredità Shine: una pistola dotata di intelletto e di una irriverente lingua lunga. Una volta formata la coppia che da il titolo al gioco, ci si imbarca in un'avventura dai tratti ironici e surreali, capace di accompagnare il giocatore per circa cinque ore. Tanto, infatti, ci abbiamo messo per raggiungere (con tutta calma e ripetendo diverse volte alcuni passaggi) il boss finale e batterlo. Rise & Shine patisce, insomma, la mancanza di contenuti, di collezionabili ed extra, nonché di una reale motivazione che spinga il giocatore a rigiocare da capo il titolo. Una volta concluso, infatti, diviene disponibile solo una nuova modalità denominata "Iron Man". Con un nome del genere dovreste aver capito di cosa si tratta: nessun salvataggio, nessun checkpoint, una sola preziosissima vita a disposizione che, se sprecata, ci riporta immediatamente alla schermata iniziale. Insomma, un'impresa ai limiti del impossibile che può condurre velocemente nell'oscurità baratro della frustrazione. Potremmo dire "ancora" più velocemente, dato che il titolo si presenta sin dalle prime battute cattivo e intransigente, alla vecchia maniera.

    Il ragazzo del destino

    In Rise & Shine si muore, spesso e volentieri. La morte, in un certo senso, è la vera protagonista del titolo. Perire, però, non porta ad alcun svantaggio tangibile e ciò annulla ogni soddisfazione riguardo agli sforzi fatti per rimanere vivi. I generosi checkpoint, poi, completano il quadro. Questo porta molto presto il giocatore ad affrontare l'avventura in modo meccanico, secondo il mantra "muori, ripeti". A ravvivare la situazione e a mantenerci concentrati fino alla fine ci pensa non solo l'inferno di pallottole, missili (e qualunque altra cosa esplosiva i nemici lanceranno contro di noi), ma anche alcune soluzioni ingegnose per ciò che concerne il gameplay. Come dicevamo, nei suoi elementi fondativi Rise & Shine è uno shooter a scorrimento, classico nell'impostazione, che riprende le meccaniche viste, tra tutti, nel già citato Metal Slug. Il nostro piccolo alter ego si trova costantemente in un turbinio di esplosioni da evitare cercando, al contempo, di fare piazza pulita prima di avanzare verso la sezione successiva. La mappatura dei comandi è quanto di più tradizionale ci possa essere e l'accoppiata "mouse & tastiera" svolge egregiamente il proprio mestiere. Tornando al gameplay, gli sviluppatori hanno previsto un rudimentale sistema di coperture che, in alcuni punti, consentono di mettersi al riparo per un tempo limitato. Inoltre, nonostante gli stage siano molto lineari nel design, vengono fortunatamente resi interessanti dall'inserimento di alcuni rompicapi da risolvere sfruttando le abilità (poche, per la verità) di Shine. Queste ultime si sbloccano in automatico progredendo nell'avventura e trovando l'apposito power up. La leggendaria pistola può sparare proiettili normali o pallottole con una carica elettrica, necessaria per attivare elementi ambientali che necessitano dell'elettricità per funzionare e per colpire determinati punti deboli di antagonisti vulnerabili a quell'elemento. Si possono annoverare, inoltre, altre due abilità secondarie che, se usate in combinazione con i proiettili speciali, permettono di risolvere in modo ingegnoso i puzzle sparsi per i livelli. La prima è una sorta di campo di forza che rallenta il proiettile, una volta sparato, e permette di guidarlo manualmente nella direzione desiderata; la seconda invece trasforma Shine in una sorta di rudimentale lancia granate. La combinazione di queste skill, in alcuni casi da coordinare in maniera fulminea, è ben implementata nell'economia del titolo e dona una certa soddisfazione quando si riesce a comprendere la soluzione al problema propostoci.

    Bullet hell!

    Se, sotto il profilo contenutistico, Rise & Shine non riesce a offrirci molto se non alcuni rompicapi ben congegnati e solo un paio di boss fight degne di questo nome, l'impatto visivo merita assoluta menzione. Il team spagnolo ci delizia con una produzione resa interamente in due, intense, dimensioni e arricchita da quadri fumettistici che si occupano di traghettare l'azione di gioco da uno stage all'altro. Ogni coloratissimo elemento, caratterizzato da una tavolozza cromatica esplosiva e definito da uno stile prettamente cartoonesco, è stato reso nei minimi particolari attraverso la tecnica hand drawn. I diversi stage spaziano da una città devastata dai bombardamenti e sommersa dai detriti a NPC Island, ricolma di elementi tipicamente tropicali, sino a RPG City in cui si affronta il super mega boss finale. Alcune sezioni di contorno, invece, si concentrano su sotterranei infestati da zombie e fogne ricolme di nemici. Ogni stage è caratterizzato da fondali sovrapposti e il team di sviluppo ha sfruttato egregiamente tale "multi strato" di diversi layer, riuscendo a donare un effetto di grande profondità all'azione di gioco che, di certo, non fa rimpiangere l'assenza della terza dimensione e la rende estremamente fluida anche nelle situazioni più concitate.

    Rise & Shine Rise & ShineVersione Analizzata PCRise & Shine, per certi versi, ci ha ricordato quella pietra miliare che va sotto il nome di Metal Slug. E, per un momento, il nostro cuore ha ricominciato a palpitare. Un inferno di esplosioni e nemici pronti a farci la pelle, pattern d'attacco calibrati al millimetro e morte, morte ovunque (anche se purtroppo, cosa piuttosto grave, nella modalità principale non esiste il Game Over). Il titolo degli spagnoli Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team è splendido a vedersi, nonché cattivo e intransigente quanto basta per conquistarci - e metterci alla prova con diversi puzzle ambientali ben congegnati - per le quasi cinque ore spese in compagnia del ragazzo e della sua arma leggendaria. Rise & Shine, però, soffre di una cronica carenza di contenuti che azzoppa il fattore rigiocabilità e non riesce a stuzzicare il giocatore con sfide o altri succosi extra. Una volta portata a termine l'avventura, insomma, non si trova alcun valido motivo per tornare su Gamearth.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: AMD A6
    • RAM: 16 GB
    • GPU: GTX 1060 Turbo 6GB
    7.5

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