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Eric Lang, la mente dietro a Caos nel Vecchio Mondo, Blood Rage e il gioco di carte di Bloodborne (tanto per citarne alcuni...) è ormai un autore lanciatissimo: una vera e propria superstar nel mondo dei board game, di quelle capaci di catalizzare l'attenzione semplicemente accostando il proprio nome a questo o quel gioco. Non deve insomma sorprendere, in quest'ottica, lo sbalorditivo successo "preventivo" di Rising Sun, l'ultima creazione del designer canadese pubblicata ancora una volta sotto etichetta CMON: un ambizioso progetto che ha visto la luce grazie ad una trionfale campagna Kickstarter, con oltre quattro milioni di dollari raccolti a maggio 2017 a fronte dei trecentomila inizialmente richiesti.
Certo, al di là delle garanzie legate alla fiducia che senza dubbio Lang ha dimostrato di meritare sul campo nel corso degli anni, bisogna comunque ammettere che un titolo come Rising Sun non passi affatto inosservato: si parla infatti di un'autentica produzione monstre che sfiora i 100€, cifra peraltro ampiamente giustificata dalla quantità e dalla qualità dei materiali presenti all'interno della massiccia scatola. Perché, almeno a livello di apparenze, Rising Sun incarna alla perfezione l'essenza del boardgaming di stampo americano di un brand come CMON: il publisher - fosse solo per la sua storia - sa forse più di chiunque altro quanto anche l'occhio voglia la sua parte, ed ecco dunque allestito sul tavolo uno spettacolo di una magnificenza davvero fuori dal comune, che rasenta addirittura l'opulenza più sfrenata.
Detto senza mezzi termini, è francamente impensabile rimanere indifferenti di fronte alle cinquantotto dettagliatissime miniature in plastica di Rising Sun. Sono in particolare gli otto mostri - tre dei quali davvero giganteschi - a lasciare genuinamente a bocca aperta: esseri mitologici presi dal folklore nipponico e scolpiti in maniera impeccabile (partendo dalla sontuosa direzione artistica di Adrian Smith, che ormai con Lang costituisce un'accoppiata vincente), in un trionfo barocco di punte, di arzigogoli e di minuziosi orpelli che rapiscono lo sguardo, costringendolo ad attimi di pura ammirazione estetica. È così che, durante una spietata contesa per il controllo delle province del Giappone Feudale, il tabellone si trasformerà mano a mano in un campo di battaglia stracolmo di guerrieri, di creature leggendarie e di elementi di contorno, per una messa in scena di quelle che non possono non lasciare il segno.
Carpa Koi, Libellula, Bonsai, Loto e Tartaruga: cinque Clan per cinque abilità speciali differenti, con vantaggi e svantaggi di cui servirsi. Scegliete bene il vostro alleato!
Esiste però in ogni istante la tentazione del Tradimento, un'ombra che aleggia sinistra e che in qualunque momento può spalancare scenari imprevedibili: tradire un alleato permette infatti di stravolgere la situazione sul tabellone, andando a sostituire due miniature nemiche (appartenenti a due Clan diversi, in modo da evitare squilibri eccessivi ai danni di un unico rivale) con due delle proprie, ribaltando così in un attimo i rapporti di forza affermatisi sino ad allora nelle tumultuose province del Sole Nascente. Un'azione da non eseguire comunque a cuor leggero, perché il Tradimento procura disonore alla fazione che lo commette: chi non rispetta i patti perde immediatamente posizioni nella scala dell'Onore, uno strumento impiegato per risolvere qualsiasi tipo di disputa finita in pareggio - dai vantaggi ottenuti dalla venerazione dei Kami alla risoluzione delle contese militari.
Già, a proposito, la guerra. Nonostante la diplomazia sia lo strumento da preferire per serpeggiare con furbizia verso orizzonti gloriosi, non sempre tutte le questioni si possono risolvere amichevolmente. Ed è qui che, di nuovo, Rising Sun cala un ulteriore asso nella manica, con un sistema di combattimenti senza dadi che ha deliberatamente del geniale: quando ci si scontra per il controllo di una provincia si procede a un'asta segreta, non però prima di aver dichiarato ad alta voce la quantità di monete a disposizione e di Ronin (le truppe di supporto). Così, sempre per la questione accennata in precedenza dell'Onore, perché pure tra nobili samurai rivali vige la trasparenza.
A quel punto, ciascuna delle parti in causa fa le sue puntate di nascosto, schermata da un paravento di carta, suddividendo le monete in quattro possibili soluzioni della battaglia detti Vantaggi di Guerra: chi avrà scommesso di più avrà diritto ad avvalersi di ciascuna opzione, dando vita ad esiti stupefacenti. Perché, per colpa o per merito delle puntate al buio, sarà complicatissimo comprendere in anticipo la strategia dell'avversario e regolarsi di conseguenza, a maggior ragione contando che allo sconfitto spetteranno le monete scommesse da chi si aggiudicherà il dominio della regione. L'effetto finale è quello di una sfida di nervi al cardiopalma, un gioco d'azzardo sensazionale fatto di bluff, sguardi torvi ed espressioni impassibili, in cui paradossalmente può persino avere senso perdere di proposito una battaglia per vincere la guerra. Perché l'inganno e l'astuzia possono pesare almeno quanto l'oro e l'affilata lama di una katana, a seconda delle circostanze.
In un contesto di pregi evidenti, Rising Sun nasconde comunque anche qualche piccolo difetto, o per lo meno qualche potenziale ombra. Per prima cosa, va specificato che l'ultima fatica di Eric Lang non è - né ci tiene ad essere - un gioco per chiunque: siamo davanti ad un titolo tutt'altro che immediato, che richiede attenzione e dedizione già a partire dalla spiegazione delle elaborate regole (non tanto rognose in senso assoluto, ma francamente lunghe e un po' faticose da metabolizzare). La notevole enfasi sulla strategia, che come accennato si sviluppa anche attraverso percorsi di natura quasi psicologica e relazionale quando in ballo ci sono le negoziazioni diplomatiche, aggiunge poi uno strato di complessità extra, nonché una sfumatura peculiare che farà perdutamente innamorare alcuni, ma potrebbe far storcere il naso ad altri. Per capirci meglio, non solo Rising Sun non è probabilmente il titolo giusto da scegliere per rompere il ghiaccio con un nuovo gruppo di giocatori (sempre ad ogni modo esperti), ma potrebbe non essere del tutto adatto neppure con la compagnia di sempre, se al tavolo non si ha il desiderio di mettersi in gioco al di là del tabellone - o peggio se ci sono persone che potrebbero prendere troppo sul personale un Tradimento in game.
L'altro cruccio riguarda il numero di partecipanti: così come accadeva con Caos nel Vecchio Mondo, Rising Sun perde senza dubbio qualcosa in tre, e cambia leggermente faccia se affrontato in quattro oppure in cinque (perché in quattro si tendono a creare di norma due coppie di alleanze, mentre in cinque, data la natura dispari del numero stesso, accade di frequente che un giocatore resti senza alleati e dunque svantaggiato da una parte ma palesemente più propenso a tradire dall'altra, vincolando di conseguenza la sua condotta). Niente di realmente preoccupante, intendiamoci, ma è giusto segnalarlo. Così come è doveroso sottolineare che Rising Sun, in un certo senso, sia paragonabile a un motore diesel: serve qualche partita per comprendere appieno tutti i suoi meccanismi, e ne occorrono molte di più per padroneggiare a fondo i veri segreti dell'arte della guerra. Insomma, concedetegli qualche match e dedicategli l'attenzione che merita, perché questo è un board game che esce sulla distanza, forse un filo meno bruciante di altri sulle prime. Ma è di certo un board game che vale quel che costa, fino all'ultimo centesimo e più.
Giochi da Tavolo e Board GameVersione Analizzata MultiAmbizioso, sfaccettato, profondo, esotico, esagerato, barocco (tanto nei materiali quanto nel game design), esclusivo ed emozionante: questi sono soltanto alcuni degli aggettivi che si potrebbero utilizzare per descrivere Rising Sun, l'ultima grande scommessa vinta da CMON. Alla prova del nove, sotto i ciliegi in fiore di una versione romanticamente fatata del Sol Levante, Eric Lang si riconferma insomma come un autore fuori dal comune, un visionario e una mente davvero brillante: la carne al fuoco è tantissima - al punto da frastornare un attimo all'inizio - ma i Kami sapranno adeguatamente ricompensare chi avrà la voglia e la pazienza di entrare nelle affascinanti logiche di un gioco da tavolo speciale.
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