Recensione Rocky per Xbox

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Tu mi dovevi vedere pure tu

Seguendo un trend che sembra andare di moda
oggi che vede realizzare tie-in di celebri film ad anni di distanza dalla prima
apparizione al cinema, anche la Rage si cimenta nella realizzazione di un game
tratto da una delle saghe cinematografiche di tutti i tempi, Rocky. Penso che
siano in pochi a non conoscere le gesta del pugile italo americano interpretato
dal muscolosissimo Sylvester Stallone per ben cinque film. Se dei primi tre
possiamo parlare un gran bene, specie il primo che si aggiudicò alcuni oscar,
sugli ultimi due invece è meglio stendere un velo pietoso. E da una licenza come
quella di Rocky cosa poteva venir fuori se non un titolo sul pugilato? Sarà
riuscita la Rage a realizzare un titolo valido o sarà l'ennesima licenza
sprecata? Vediamolo insieme.

Rocky Rocky Rocky

Come abbiamo detto Rocky è un gioco sulla boxe,
ma di stampo prettamente arcade, nessuna velleità simulativa è presente infatti
in questo titolo; nessuna classifica da scalare o pugili reali presenti. Una
volta avviata la console e assistito alla presentazione a base di spezzoni
tratti dai cinque film con sottofondo il tema principale di Rocky, verremo
subito proiettati nel menu principale dove potremo scegliere come affrontare il
gioco tra tre modalità diverse: esibizione, torneo a eliminazione e modalità
film. Nella modalità film seguiremo la carriera dello Stallone Italiano dai suoi
primi incontri nei ring della periferia di Philadelphia fino alla sua
conscrazione con un'alternanza d'incontri minori e le grandi sfide con gli
avversari storici della saga. Tra un incontro e l'altro avrete poi la
possibilità di allenare Rocky per accrescere le sue caratteristiche come la
forza, la velocità, la resistenza, la determinazione e il movimento. Per
allenarvi avrete due possibilità, assegnare automaticamente dei punti ad una
delle caratteristiche o far aumentare i punti con alcuni sottogiochi come il
pungiball, la corda, le alzate o il sacco che in Rocky 1 sarà sostituito dai
famosi quarti di bue; c'è un limite però, non potrete allenarvi per più di due
volte ad ogni incontro. La modalità film poi vi permetterà di sbloccare i pugili
che avrete sconfitto e le arene dove li avete incontrati, tutto questo servirà
nella modalità torneo che sarà accessibile solo una volta finita la sezione
principale del gioco. Come detto questo è un titolo arcade quindi non avrete un
grosso repertorio di colpi, a disposizione ci saranno: il diretto, il gancio e
il montante che potrete portare a scelta col sinistro o col destro. I controlli
sono abbastanza semplici e facili da assimilare, con i tasti colorati porterete
i colpi, con X e Y colpirete al viso e con A e B al corpo con dei diretti,
muovendo lo stick sinistro in su o giu contemporaneamente ad uno dei tasti
colorati porterete un gancio, utilizzando invece R sferrerete dei ganci; con L
utilizzerete la guardia e se spostate contemporaneamente lo stick sinistro
schiverete i colpi, il tasto back serve a provocare l'avversario, ma ha
un'utilità maggiore inquanto aumenta di un po' il livello dell'energia;
ovviamente anche in questo titolo come in ogni picchiaduro che si rispetti si
possono eseguire combo devastanti capaci di annichilire il vostro avversario in
pochi secondi o anche sferrare un unico potentissimo colpo in grado di togliere
metò della vostra energia. In alto sullo schermo noterete due barre per i
pugili, quella colorata indica la salute che scenderà ovviamente ad ogni colpo
subito e sarà sempre più corta ogni volta che perderete un round, al contrario
vincendo il round a quello successivo la barra sarà più lunga; la barra blu
rappresenta la forza dei vostri colpi che perderanno via via di efficacia ogni
volta che questa scenderà. Un'ulteriore barra apparirà una volta a terra,
quest'ultima dovrà essere riempita premendo velocemente il tasto A, più volte
finirete al tappeto più difficile sarà riempirla.

Non ci vado più al
tappeto

Tecnicamente il lavoro della
Rage si può definire apprezzabile; i modelli poligonali dei pugili sono buoni e
abbastanza simili alle loro controparti reali, dotati di texture discrete(quelle
del viso si deformano dopo un certo numero di colpi subiti, quelle del corpo e
del ring si sporcano a poco a poco col sangue uscito in seguito ai colpi più
duri) e di un sapiente uso del bump mupping; anche le animazioni sono di buona
fattura(è estremamente divertente vedere il proprio avversario letteralmente
sollevato dalla potenza dei vostri pugni o barcollare prima di andare al
tappeto) mentre la gestione delle collisioni tra poligoni non è sempre eccelsa.
Finalmente poi, in un gioco di questo tipo è stato realizzato un pubblico degno
di nota; non più texture spalmate sulle gradinate o figure spesse quanto un
cartone, ma veri e propri modelli poligonali animati il cui numero varia a
seconda dell'arena in cui si combatte, gli spettatori poi partecipano
attivamente all'incontro non solo invocando il nome di chi sta avendo la
meglio, ma anche lanciando oggetti sul ring. Mediocri invece i filmati in CG
della modalità film che fanno da collage narrativo, sinceramente avrei preferito
la presenza di spezzoni presi direttamente dai film. Il sonoro presenta degli
alti e bassi; si passa infatti dall'ottima colonna sonora scritta da Bill Conti
a musichette poco ispirate che accompagnano i bugili sul ring, ogni atleta ha
infatti il suo jingle personale, ma tranne qualcuno, abbastanza orecchiabile,
tutti gli altri sono facilmente dimenticabili. Stenderei un velo pietoso sul
doppiaggio in italiano; è vero che non si può pretendere un doppiatore del
calibro di Ferruccio Amendola o Gigi Proietti(era lui il doppiatore di Stallone
in Rocky 1), ma almeno metterci un pizzico di partecipazione non guastava, le
voci infatti sono tutte anonime e praticamente inespressive, per non dire
inadatte; per fortuna questo è un gioco di boxe quindi il doppiaggio passa in
secondo piano. Niente di particolare invece per quanto riguarda gli effetti
sonori, perfettamente nella media. La giocabilità l'ho trovata discreta, il
titolo si fa apprezzare e pur non disponendo di molta varietà è il classico
gioco che vi farà esclamare la classica frase: "ancora una partita e poi
smetto"; forse è un tantinello frustrante, soprattutto quando incontrerete
pugili che vi metteranno col sedere per terra in una manciata di secondi, ma
quando avrete imparato a prendere le misure agli avversari potrete ricavare
anche una certa soddisfazione nel batterli. La longevità non è eterna infatti
una volta finita la modalità carriera e vinto il torneo non vi rimane più molto;
è vero che ci sono più di venti pugili da sbloccare, ma è altrettanto vero che
cinque di questi pugili non sono altro che delle varianti di Rocky, cosa che
accade anche con Apollo dove in questo caso sono due le varianti, una per ogni
film.

Non ci sarà rivincita - E chi la vuole
!

In conclusione si può definire Rocky come un buon tie-in, non è certo un
capolavoro, ma un buon gioco che potrà piacere a chi cerca un arcade divertente
ed immediato da giocare mentre per i patiti di Rocky questo titolo non può che
essere un must grazie al quale poter ripercorrere le gesta del più famoso pugile
cinematografico di tutti i tempi.