Recensione Rogue Trooper per PC

Rebellion è tornata... e vuole la sua vendetta!

Recensione Rogue Trooper per PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • Pc
  • L'urlo del silenzio...

    Rebellion è una software house che nel corso degli anni ha saputo deliziare gli utenti PC e console con titoli di assoluto rilievo: Sniper Elite, recentemente premiato come Best PC/Console Game 2005 dal TIGA (l'Associazione degli Sviluppatori Indipendenti), Iron Storm e l'inquietante Alien Vs Predator. Non sorprende quindi che EIDOS abbia incaricato i talentuosi programmatori inglesi di portare sui nostri schermi la versione poligonare dell'omonimo fumetto risalente agli anni '80, sfruttando l'ennesima licenza concessa da 2000AD. Lo sviluppo di questo sparatutto tattico riporta ufficialmente ad oltre 2 anni fa ma soltanto negli ultimi mesi ha subito una netta e decisiva sferzata dopo un preoccupante silenzio che tutto lasciava presagire fuorchè buone notizie... In uno scatto da centometrista il publisher ha riportato ai massimi livelli l'hype sul gioco lanciando il sito Web ufficiale ed inondando la rete con screenshots e video fino a far giungere nella nostra redazione la versione finale, che abbiamo provveduto ad sviscerare in tutti i suoi aspetti.

    Mela o non mela... il tradimento non cambia!

    Ci troviamo su Nu Earth, in un futuro distante negli anni, ma così dannatamente vicino per gli scenari affrescati a quanto le realtà quotidiane ci propongono, ineluttabili: guerra e devastazione, odio e vendetta, ogni giorno, in un tramonto perenne, terre battute da contaminazioni biologiche che hanno spazzato via ogni forma di speranza all'infuori di quella armata... Rogue è un soldato d'elite, appartenente ad una squadra speciale addestrata per fronteggiare le situazioni più critiche, in cui si è chiamati a svolgere missioni così segrete da risultare al limite dell'ufficialità. La sua squadra, un gruppo di amici che hanno affrontato tante avventure, dentro e soprattutto fuori gli scenari di guerra, amici veri che hanno affidato gli uni agli altri la propria vita. Durante una missione di emergenza su Nu Earth tuttavia, qualcosa non va per il verso giusto: come in un domino, Rogue vede cadere dinanzi a sè i membri della sua squadra, vittime di un tradimento che, a quanto pare, è stato orchestrato dai suoi stessi superiori. Accecato dal desiderio di vendetta, raccolti gli innesti biogenetici dei compagni caduti, Rogue scatenerà una vera e propria guerra nella guerra, andando a destabilizzare i già illusori equilibri ai piani alti del comando in un crescendo incalzante nella storia che si dipanerà tra fasi stealth, alla Metal Gear Solid, a sezioni di gioco più concitate dove sarà il grilletto ad avere la prima, e possibilmente non ultima, voce in capitolo.

    Nell'occhio del ciclone.

    La storia ai più non risulterà così originale, forse perchè ne abbiamo viste e vissute in abbondanza considerando il genere, ma Rogue Trooper si propone di portare con sè una buona dose di novità e tocchi di classe che emergeranno nel corso dell'avventura.
    Senza indulgiare ulteriormente, definite le impostazioni grafiche e sonore, ci catapultiamo nel vivo dell'azione con la modalità di gioco single player. La prima cosa che colpisce è la pochezza del dettaglio grafico: nonostante il dettaglio sia stato impostato al massimo, il filmato introduttivo, renderizzato con l'engine del gioco, mostra tutte le limitazioni di un titolo multipiattaforma, PS2 e Xbox: pochi poligoni a video, texture in bassa risoluzione e un generale senso di vuoto nello scenario a contorno. Le animazioni appaiono tuttavia fluide e realistiche e l'ottimo doppiaggio italiano vi faranno dimenticare rapidamente quanto visto con Farcry o nel più recente Oblivion. Lo sbarco su Nu Earth non sarà dei più comodi (avete presente il rientro di una Soyuz?) ma ad accoglierci ci sarà il tutorial interattivo, davvero ben fatto, che nel corso dell'intera avventura fornirà istruzioni su mosse, modalità di puntamento e fuoco, azioni e molto altro ancora a disposizione dal nostro. Come dire... nella vita non si finisce mai di imparare! La prospettiva di gioco in terza persona potrebbe creare qualche grattacapo nella gestione di Rogue e chi avrà provato Angel of Darkness ne starà pagando ancora le cure mediche, ma nel nostro caso la musica è tutt'altra: il sistema di telecamere mobili messo a punto da Rebellion svolge in modo impeccabile il proprio lavoro, con cambi di inquadratura che permettono di avere sempre sotto controllo la situazione e che, soprattutto, non costringono a pensare a quale tasto premere per far andare Rogue verso la direzione desiderata. C'è da dire che andando a cercare l'inquadratura "di prova" si scoprono altre magagne del motore grafico (i poligoni vuoti purtroppo sono all'ordine del giorno...) ma è un compromesso a cui si può stare in nome della fluidità della scena. La prima lieta sorpresa in cui ci imbatteremo arriverà con la dipartita di un nostro compagno, Gunner: Rogue e i membri della squadra d'elite sono soldati biogenetici che hanno su di un chip la propria memoria, interfacciata a quello che può essere un corpo o un oggetto come... come accadrà nel nostro caso! Gunner andrà a integrare, difatti, l'equipaggiamento di Rogue mettendogli a disposizione non solo un'arma versatile e dall'elevato potenziale di fuoco, ma anche un compagno, poichè fornirà spesso consigli e suggerimenti come se realmente al suo fianco. Come Gunner anche Helm e Barman lasceranno il loro corpo al suolo per essere raccolti e integrati nell'equipaggiamento: Helm fornirà un sistema avanzato per il tracciamento dei bersagli mentre Barman, il maniaco degli esplosivi, porterà con sè le conoscenze necessarie al piazzamento delle micromine e alla gestione delle armi. La gestione del proprio arsenale è di importanza vitale: diversamente dai titoli che lasciano trovare qui o lì nuove e fiammanti armi, in modo, diciamolo, tuttaltro che realistico, in Rogue Trooper spetterà a noi assemblarne di nuove e mantenere fornito l'arsenale, pena il ritrovarsi senza munizioni o la giusta arma nei momenti del bisogno. La varietà delle combinazioni possibili lascia davvero soddisfatti ma obbliga a dosare la furia omicida e le raffiche alla Rambo poichè per acquistare rifornimenti è necessario raccogliere delle risorse chiamate "detriti" presenti nel livelli o trafugare i nemici periti sotto l'ira funesta il che lascia intendere che un pò di parsimonia non faccia male.





    La necessità di dover razionare le munizioni induce a pianificare la strategia da seguire per portare a termine l'obiettivo assegnato: la storia è continua, intervallata solo da scene cinematografiche che fanno da collante alle varie parentesi che si aprono e chiudono a seconda dei risultati conseguiti sul campo, ma Rogue ha un piano ben preciso, la vendetta, definita in una serie di micro-obiettivi gestibili tramite la mappa a disposizione, obiettivi che, nonostante la completa libertà di azione messa a disposizione dal gioco, vanno completati nell'ordine di presentazione. Le mappe sono ampie e ben caratterizzate il che tiene a bada quel senso di spaesamento che spesso sfocia nel disorientamento e panico totale per il non sapere dove andare o se si sia già passati in quel punto: è facile prendere riferimenti per cui a meno di non avere la testa altrove le varie aree risulteranno semplici da ricordare, senza l'ausilio della mappa. L'equipaggiamento di Rogue comprende un mini-radar grazie a cui può valutare la posizione dei e la direzione in cui stiano guardando: il radar segnala anche la posizione del Gunner (altra chicca, è possibile installarlo come una torretta e azionarlo a distanza per fare simpatici "no-party" ai malcapitati di turno) ma se fuori dal raggio di quest'ultimo non ci saranno altre indicazioni per ritrovarlo (salvare una partita e ricarcarla dopo giorni avendo posizionato chissa dove il Gunner non ha prezzo...). Sarebbe stato più realistico se per il controllo remoto fosse stato limitato ad un range massimo ma è giusto un appunto... Il gioco si lascia giocare e l'azione raramente subisce cali di ritmo: tutto è scandito da un continuum di eventi che rendono avvincente l'avanzata di Rogue e che contribuiscono a fare luce, a poco a poco, sulle oscure tramite alla base dell'infame tradimento.

    Cogito, ergo sum.

    Uno scontro che vuoi che sia se il tuo nemico se la fila via? Se l'ottimismo è il segreto della vita, Rogue avrebbe ben poco da stare allegro vista la furbizia dei suoi avversari. Anzichè affidarsi a script predefiniti che avrebbero minato pesantemente l'esperienza di gioco, nonchè il voto finale in questa sede, Rebellion ha dedicato il tempo e le risorse che era sacrosanto esigere alla creazione di un modello di intelligenza artificiale dinamico per i nemici e per i nostri gregari, aspetto che può essere verificato direttamente caricando più volte lo stesso checkpoint: i nemici non si comporteranno mai allo stesso modo! Ci siamo ritrovati in più di qualche occasione messi alle strette dal gioco di squadra dell'AI e ciò che più sorprende è che, quando a squadre, i nemici sono coordinati dal proprio capitano, quindi sono soggetti ad un ben preciso ordine militare il che significa: pianificazione negli attacchi e vicendevole copertura in fase di ripiegamento. Altra nota che siamo andati a sondare è il cosiddetto "effetto indifferenza": quando ci sono più soldati concentrati nella stessa area di gioco siamo stati abituati, purtroppo, a poter fare i cecchini incuranti di quali potessero essere le reazioni degli altri. In Rogue Trooper anche questo mito è sfatato, e definitivamente: ogni soldato ha degli "hot spot", dei punti sensibili, a cui possiamo mirare che senza raggiungere particolari livello di sofisticatezza, sortiscono risultati differenti non solo per il modo in cui il nemico muore ma anche per l'eventuale allarme che determina. Chiariamo subito con un esempio: utilizzando il silenziatore e mirando direttamente dove c'è materia grigia, il nemico passa a miglior vita senza ulteriori complicazioni ma sparando alle sue bombole, quest'ultime si incendieranno e il soldato prima di finire carbonizzato darà vita ad un siparietto che richiamerà inequivocabilmente l'attenzione di tutti i compagni nell'area. Anche se lo show gratuito è allettante raramente risulterà la soluzione migliore quindi potrà essere un'eccezione ma non per certo la regola (non dimentichiamo che siamo in missione, agenti speciali e soprattutto accecati dalla vendetta)!

    A proposito di multiplayer...

    Se l'esperienza single player supera a pieni voti la nostra giuria, il multiplayer non è da meno permettendo sfide in multiplayer online, tramite Gamespy e, non connessi ad Internet, tramite la modalità Offline, contro bot gestiti dalla CPU e in rete locale, con un massimo di 4 giocatori. Nel comunicato stampa si sbandierava la possibilità di giocare in split-screen anche nella versione PC, ma nella versione pervenuta in redazione, che a tutti gli effetti è una copia "review", quindi finale, non è possibile farlo. Sicuramente l'opzione sarà disponibile nella versione console, sia per la maggiore flessibilità nelle periferiche di controllo sia perchè i monitor PC avrebbero fortemente limitato la visuale di gioco, se suddivisi in 2 o addirittura 4 parti!
    La possibilità di giocare offline contro nemici in grado di organizzarsi in modo intelligente permette di prendere confidenza con le numerose mosse a disposizione di Rogue e con i nostri fidati compagni. Certo una maggiore varietà degli scenari a disposizione sarebbe stato un valore aggiunto, come la possibilità di poter creare propri livelli di gioco ma confidiamo che gli sviluppatori possano rilasciare mappe aggiuntive e mods da consentire agli appassionati di dare libero sfogo alla propria creatività.

    Rogue Trooper Rogue TrooperVersione Analizzata PCRogue Trooper è basato sulla seconda licenza ufficiale ottenuta da 2000AD, dopo il controverso Dredd vs Death, e questa volta gli amanti del comic avranno di che divertirsi: godibilissimo fin dai primi minuti di gioco, avvincente come ben pochi titoli di recente uscita, vario e a tratti sorprendete, Rogue riesce a calamitare il giocatore sullo schermo per ore e ore fermando il tempo e lasciando scorrere solo le lancette che ne determinano la longevità... perchè come tutte le cose, anche Rogue ha un finale e... che finale! Per una volta non c’è da lamentarsi: il gioco dura quanto deve durare, senza dilungarsi in sottotrame o sottogiochini che ne avrebbero si esteso la durata ma quantomeno compromesso la logica. L’unico rammarico è il comparto grafico, davvero deludente, che passa in secondo piano rispetto al gameplay e al supporto audio, ma lascia comunque con l’amaro in bocca. I voti sono ben esplicativi: Rogue Trooper è un titolo da avere, giocare fino in fondo e... collezionare!

    8

    Che voto dai a: Rogue Trooper

    Media Voto Utenti
    Voti: 26
    5.9
    nd