Sacred 2 Fallen Angel: recensione della versione Xbox 360

Ascaron porta il suo Action RPG su Console

Sacred 2: Fallen Angel
Recensione: Xbox 360
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Mai dire mai

    Che il mercato videoludico sia un settore oramai costantemente dominato dall'incertezza e da aleatori fattori di marketing è un dato oramai assodato: fra prodotti rimandati, cancellati o in sempiterna fase di programmazione (e sotto questi punti di vista Duke Nukem Forever vince senza ombra di dubbio a mani basse) non passa giorno in cui annunci e smentite si susseguono senza soluzione di continuità. Nonostante il quadro della situazione ivi accennato, ha sicuramente destato non poca curiosità (e altrettanto stupore) il continuo rinvio di Sacred 2 Fallen Angel, titolo sviluppato dalla software house tedesca Ascaron e distribuito da Kochmedia. Il gioco, uscito quasi un anno fa su Home Computer, ha infatti subito una costante e stucchevole dilatazione dei tempi di rilascio sul mercato console (il titolo era previsto nientemeno che per febbraio), a tal punto da destare l'ipotesi in merito ad una possibile cancellazione del progetto. Come però recita un vecchio adagio, la costanza è la virtù dei forti: eccoci alfine giunti alle porte di giugno pronti ad analizzare fin nei minimi dettagli la versione console (Playstation 3 ed Xbox 360) di Sacred 2 Fallen Angel.

    Sei personaggi in cerca d'autore

    Ancaria, terra antica, mistica, fascinosa, ricca di misteri e di ricchezze. Un mondo fatato su cui si intrecciano le storie, le alleanze e i dissapori di tantissime razze guidate dai propri culti e divinità. E proprio dalla possibile rottura dei delicatissimi equilibri diplomatici che tacitamente regolano la vita di ogni giorno che emergono le storie di sei eroi i quali, guidati da senso del dovere o da semplice bramosia di potere, dovranno affrontare l'avventura più importante della loro vita, la missione per cui la vita e la morte sono solo i sinonimi delle parole vittoria e fallimento. Quali sono questi sei impavidi personaggi fra cui potremo scegliere quello che più ci aggrada? In rigoroso ordine di presentazione, in Sacred 2 potremo decidere di impersonare:Serafina: questa leggiadra e seducente guerriera altri non è che un Angelo Caduto, la stirpe di creature più antica che vive ad Ancaria. Estremamente devoti a Lumen (la divinità della luce), i Serafini si sono eretti a baluardo di difesa contro l'avanzata del Caos. Estremamente agile, la Serafina eccelle nell'utilizzo di armi leggere (come le spade ad una mano) e di incantesimi di difesa e recupero. Data la sua natura, la nostra eroina potrà intraprendere solo la campagna della Luce.Inquisitore: antitesi della Serafina, l'inquisitore è un grande sacerdote che ha rinnegato la sua posizione di custode dei segreti tecnologici di Ancaria, lasciandosi ammaliare dalle oscure forze di Ker (la dea dell'ombra) iniziando ad evocare demoni e spettri per creare uno spaventoso esercito di non morti. Esperti nella magia nera, gli inquisitori aggrediscono con i loro perfidi incantesimi i loro avversari, sopperendo così ad una certa fragilità fisica. Come da perfetta antitesi, l'inquisitore seguirà solo ed unicamente la campagna dell'Ombra.Guerriero Ombra: un valoroso combattente morto secoli addietro, ma riportato in vita dalla magia degli Alti Elfi e, da allora, pronto a donare ancora una volta tutto sé stesso in battaglia. Fortissimo sotto l'aspetto fisico, manca quasi totalmente di esperienza nelle arti magiche.Driade: le abitanti e le protettrici delle foreste, in perfetta armonia con la natura e tutti i suoi esseri viventi. La driade è una maestra delle armi a lunga distanza come archi e cerbottane, non disdegnando una puntatina nell'utilizzo dei riti Voodoo.Alta Elfa: da sempre considerata la razza più nobile ed erudita di tutta Ancaria, gli alti elfi sono dei maghi sopraffini, esperti in tutte le più remote arti arcane, in grado sia di infliggere danni diretti, che di migliorare le proprie abilità oppure ripristinare i propri (ed altrui) parametri vitali.Guardiano del tempio: chiude la carrellata dei protagonisti di Sacred 2 questo misterioso personaggio, a metà strada fra una divinità egizia ed un robot. Il guardiano del tempio è, più precisamente, un cyborg animato dall'energia T (la linfa vitale di tutto il mondo di Ancaria). Una macchina da guerra devastante, è l'unico personaggio del gruppo a manipolare il suo corpo per creare le più disparate armi, sia da mischia che da distanza.
    La presentazione dei personaggi, per altro, è sufficiente ad illustrare a trama su cui poggia le sue basi Sacred 2. Il plot, sostanzialmente inconsistente, è tranquillamente riassumibile in una lotta fra bene e male, incarnata nelle motivazioni dei singoli eroi. Se dovesse essere valido il proverbio "il buongiorno si vede dal mattino", per il titolo di Ascaron si potrebbe parlare di notte fonda. Tuttavia gli assi nella manica del gioco sono tutti da ricercare nella sua natura videoludica. Sacred 2 infatti fa parte di quel (raro, soprattutto su console) genere che va sotto il nome di hack'n'slash/rpg, e di cui Diablo (e relativi seguiti) è il più fulgido e famoso esponente. In buona sostanza lo spirito del titolo di Ascaron (e dei suoi più o meno esimi colleghi) si fonda tutto sull'immersività dell'ambientazione fantasy, unita ad un mondo esplorabile vastissimo e pieno zeppo di missioni da compiere e segreti da scoprire. Sotto questi punti di vista Sacred 2 sfodera numeri veramente imponenti: il regno di Ancaria si presenterà ai nostri occhi come un continente talmente vasto da risultare all'inizio tanto spiazzante (orientativamente, per rivelare un punto percentuale di mappa sarà necessaria un'ora di esplorazione piuttosto intensa) quanto stuzzicante ed ammaliante, grazie ad un'alternanza di paesaggi che si susseguono senza soluzione di continuità, da vette innevate a deserti roventi, passando per città, grotte ed accampamenti. Durante il nostro eterno peregrinare all'interno di questo mondo, dovremo cimentarci nell'adempimento sia della campagna principale, sia di tutta una serie di quest secondarie (ben cinquecento) che ci verranno date dai più disparati personaggi non giocanti che avremo modo di incontrare lungo il cammino. Ciascuna missione ci darà, una volta portata a termine, oro, punti esperienza e manufatti più o meno rari (a seconda della difficoltà della quest la remunerazione sarà più o meno importante). Questi tre parametri vanno ad intessere il lato più strettamente ruolistico di Sacred 2: l'aumento di livello consentirà al nostro personaggio di accrescere tutta una serie di parametri come forza fisica, quantità di punti ferita e recupero delle abilità speciali. Sotto questo aspetto il titolo presenta però un sistema di potenziamento praticamente automatico, lasciando al giocatore la possibilità di attribuire un solo misero punto ad uno specifico valore fra quelli disponibili. Ben più interessante sarà invece la personalizzazione delle abilità speciali: i sei valorosi combattenti hanno a loro disposizione tre aspetti distintivi (talenti), ciascuno a sua volta legato a cinque diverse abilità/magie. Ad ogni level up potremo spendere una quantità di punti bonus per aumentare gli attributi di ciascun talento, che andranno a loro volta a potenziare le correlate voci. Progredendo sempre più in avanti durante l'avventura potremo anche imparare dei nuove qualità, cercando dunque di plasmare lo stile di combattimento che più ci aggrada. Altro aspetto interessante ed in grado di approfondire il lato "ruolistico" di Sacred 2 è quello legato alle abilità e magie: queste capacità dovranno essere sbloccati tramite l'utilizzo di una runa (rinvenibile sia come un normalissimo oggetto, sia acquistabile a caro prezzo presso l'omonimo mercante delle rune). Una volta fatte nostre, le abilità potranno essere ulteriormente potenziate di tre livelli (che influiranno su valori come danno, durata, portata eccetera). Chiudendo la questione magica dobbiamo segnalare l'incantesimo che ci verrà assegnato una volta scelta la divinità da cui vorremo farci influenzare. Ci duole però constatare come tale potere speciale (dall'effetto fortissimo, ma dal tempo di ricarica molto lento) diventa, dopo poche ore di gioco, praticamente inutile ed accessorio, tanto da farci dimenticare persino la sua esistenza.Più classica invece la gestione dell'inventario ed il rispettivo potenziamento: Sacred 2 è letteralmente pieno zeppo di oggetti, armi ed armature, che potremo rinvenire sia dopo aver ridotto a più miti consigli i nemici, sia all'interno di barili e scrigni, sia semplicemente acquistandoli dai numerosi mercanti. Come da tradizione tali cadeau saranno caratterizzati da un diverso livello di rarità, contrassegnato da un numero di stelle che va da nessuna (comunissimi oggetti come le pozioni di cura) sino ad arrivare a quattro (che andranno a comporre degli specifici set, come accadeva nel controverso Too Human). Armi ed armature più rare saranno forniti non solo di valori elevati, ma avranno anche degli specifici slot in cui potremo incastonare delle rune per conferire ulteriori poteri speciali e punti bonus.

    Cavalcature speciali

    Per facilitare l'esplorazione del vasto regno di Ancaria potremo decidere di acquistare, presso determinati punti di cambio, un cavallo con cui percorrere più velocemente valli, strade ed altipiani. Oltre a dei normalissimi ronzini avremo la possibilità (previa risoluzione dell'omonima quest) di salire in groppa ad una cavalcatura speciale, unica e diversa per ciascun eroe. Tigri dai denti a sciabola, ragni giganti e persino un curiosissimo prototipo di moto futuribile sono alcuni esempi di questi destrieri.

    A me spada e scudo!

    Sotto l'aspetto più squisitamente ludico, dobbiamo constatare come i programmatori di Ascaron abbiano svolto un lavoro eccellente per quel che concerne la spinosa questione della mappatura dei comandi. Essendo un titolo uscito su Pc, i primi dubbi che vennero mossi in merito alla versione console di Sacred 2 riguardarono proprio la supposta complessita dei controlli. Ebbene alla prova dei fatti possiamo affermare come tali dubbi sono stati fugati in men che non si dica. I dodici slot (un numero assolutamente fuori parametro per qualsiasi joypad) in cui alloggiare le altrettante abilità speciali sono stati distribuiti tramite il sapiente utilizzo dei due grilletti analogici, la cui pressione andrà ad alternare l'attribuzione dei poteri legati ai quattro tasti frontali del pad. Le quattro direzioni della croce digitale serviranno invece per richiamare il già menzionato potere della divinità, e per utilizzare una delle tante pozioni in nostro possesso. I tasti dorsali invece serviranno per effettuare azioni contestuali (parlare con gli altri personaggi non giocanti, aprire porte e forzieri) e per richiamare il menù riassuntivo da dove poter osservare lo status del nostro alter ego digitale, le missioni in corso e quelle completate e via discorrendo. Chiude la carrellata il tasto back, adibito alla visione della mappa di Ancaria ed i due stick analogici, tramite i quali muoveremo il personaggio e decideremo come impostare la telecamera per avere sempre la visione ottimale dei fatti. Basteranno veramente pochissimi minuti per poter prendere piena familiarità con i controlli, riuscendo così ad avere sempre a disposizione la mossa giusta al momento giusto.
    E veniamo all'analisi del gameplay, forse la parte più difficile e controversa da valutare del titolo di Ascaron. Sacred 2, come già detto, si presenta con tutti i crismi del classico esponente del genere hack'n'slash rpg, portandosi dietro tutti i pregi e gli endemici difetti di questa tipologia di gioco. Se la vastità del mondo di Ancaria, l'altissimo numero di quest secondarie da affrontare, la varietà del bestiario e la quantità pressochè infinita di oggetti da trovare farà felici tutti gli appassionati del genere, dobbiamo purtroppo sottolineare come la struttura semplicistica del titolo a livello di combattimento (per effettuare gli attacchi sarà sufficiente la pressione prolungata del tasto cui è associata l'arma) e un'intelligenza artificiale non esaltante (i nemici si limiteranno ad attaccare in massa il giocatore), unita alla ripetitività dell'azione e ad una trama praticamente inesistente, siano dei deterrenti piuttosto importanti, in grado di generare noia e frustrazione al videogiocatore che per la prima volta si accosta al genere degli hack'n'slash rpg. Inutile girarci intorno: la parte single player di Sacred 2 Fallen Angel non è sicuramente il punto di forza del titolo, il quale, pur presentando anche un certo grado di rigiocabilità (sei personaggi e due campagne differenti - luce ed ombra), riesce a fare breccia solo nei cuori dei fan più sfegatati.
    Ciò che però riesce a risollevare e di non poco la situazione è la presenza di una modalità cooperativa sia in locale che, soprattutto, tramite il circuito di Xbox Live, grazie alla quale fino a quattro giocatori possono cimentarsi nell'avventura. E proprio da questo punto di vista che Sacred 2 sfodera gli assi dalla manica, presentando un netcode ottimo (non abbiamo riscontrato nessun problema di lag o disconnessioni durante sessioni anche molto lunghe) ed avvicinandosi a quella tipologia di titoli (i Mmorpg) che colpevolmente latitano ancora su console. Il divertimento dato dal pianificare gli attacchi utilizzando un party di personaggi eterogeneo, dallo scambiarsi gli oggetti trovati durante l'avventura in single player, l'esaltazione data dallo sconfiggere un enorme boss cooperando con altri tre amici riescono nel loro intento, generando un buon mix di azione e di longevità in grado di invogliare all'acquisto tutti i fan del genere. Il tutto senza il benchè minimo sovrapprezzo derivante dagli abbonamenti mensili dei colleghi Mmorpg affacciatisi su Xbox 360 (Final Fantasy XI e Phantasy Star Online).

    Forma con un tocco di sostanza

    Per quel che concerne il quadro tecnico di Sacred 2, dobbiamo constatare come il lavoro svolto dai programmatori sia globalmente più che sufficiente, pur senza raggiungere le vette di eccellenza viste in buona parte dei software odierni. Complice ovviamente la più volte ripetuta vastità di Ancaria, era impensabile poter ammirare una ricchezza poligonale ed una qualità di texture degna di un Resident Evil 5 qualsiasi. Fortunatamente dove non riesce ad arrivare la forza bruta, ci pensano il design e le scelte stilistiche: scorci di una certa poesia si alternano senza soluzione di continuità lungo tutta la mappa di gioco, caratterizzando in maniera più che discreta il mondo fantasy che, seppur di stampo piuttosto classico, riesce a farsi notare per una certa dose di carattere e personalità. Non mancano alcuni piccoli tocchi di classe come l'alternanza di giorno e notte, il movimento dell'erba che si increspa al nostro passaggio e qualche fenomeno atmosferico. Decisamente più interessante la modellazione e la realizzazione delle texture dei sei protagonisti e dei nemici, i quali potranno fregiarsi di una buona serie di particolari distintivi come diverse armature, fregi e colorazioni della pelle. Sottotono invece sia gli abitanti dei vari villaggi, i quali soffrono della solita sindrome del riciclo dei modelli poligonali. Anche le animazioni non compiacciono: seppur realizzate con una buona fluidità di movimenti, tendono a ripetersi con troppa facilità risultando ben presto monotone. Non mancano purtroppo alcuni sporadici bug legati soprattutto al frame rate e ad un leggerissimo effetto di tearing. Sotto l'aspetto audio, il gioco alterna il bucolico silenzio (cinguettii, strepiti ed altri effetti ambientali) e il brusio delle città ad alcuni stacchi orchestrati secondo i canoni del fantasy medievale. Sacred 2 è inoltre interamente doppiato in italiano (seppur in alcuni casi partano alcune asserzioni in lingua inglese), con delle voci dal timbro gradevole ma che si trascinano in una recitazione senza infamia e senza lode.

    Guardiani e Dragoni

    Fra le tantissime quest secondarie che potremo affrontare nel gioco, avremo la possibilità di affrontarne una molto particolare: recuperare gli strumenti musicali per i Blind Guardian, la famosa band heavy metal tedesca. Una volta portata a termine avremo la possibilità di visionare un simpatico filmato in computer grafica in cui il gruppo di Krefeld si esibirà di fronte ad una nutrita platea di goblin, orchi ed elfi.

    Sacred 2: Fallen Angel Sacred 2: Fallen AngelVersione Analizzata Xbox 360Sacred 2 Fallen Angel è un titolo di discreta fattura che, pur non introducendo assolutamente nulla di nuovo nel genere degli hack'n'slash, riesce a colmare il vuoto presente nella softeca di Xbox 360 e Ps3. La modalità cooperativa a quattro giocatori, unita ad un mondo vastissimo tutto da esplorare e ad una quantità di segreti molto alta sono i punti di forza di un titolo che, comunque, è decisamente orientato verso il solo pubblico degli aficionados del genere (per i quali l'acquisto è d'obbligo). Tutti gli altri dovrebbero invece provare il gioco per poi trarre le dovute conclusioni, in quanto i difetti strutturali citati in sede di recensione (ripetitività dell'azione in primis) possono risultare dei pesanti deterrenti per l'acquisto.

    7

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