Recensione Scarface per PC

Tony Montana risorge dalle sue ceneri in grande stile!

Recensione Scarface per PC
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  • Psp
  • Scarface: le origini del mito

    Tony Montana. Alzi la mano chi non conosce il nome del protagonista di Scarface, capolavoro assoluto del regista Brian De Palma uscito nel lontano 1983 che ha contribuito all’ascesa indiscussa di Al Pacino come uno dei migliori attori in assoluto. Oggi, lo stesso Scarface è considerato un classico, un cult imperdibile, forte della superba interpretazione di Al Pacino e della sceneggiatura di un certo Oliver Stone, il quale sovente ci regala trame che si dipanano ben oltre le due ore. Interamente ispirato allo Scarface del 1932 di Howard Hawks (al quale è dedicata quest’opera), con protagonista il più famoso gangster americano, Al Capone, il film narra la storia di un immigrato cubano, Tony Montana, il quale giunto in Florida, deve “guadagnarsi” il biglietto di soggiorno portando a termine un lavoretto. Spalleggiato dal suo amico Manny, Montana deve compiere un omicidio che, senza indugi, porta a termine con successo, ottenendo in cambio un lavoro, vera garanzia per la sua immigrazione. Da questo punto al controllo assoluto dell’impero del crimine l’escalation al potere assume ritmi incessanti in un turpiloquio di bestemmie, omicidi e prove di valore, in un vortice di violenza assoluta.

    In principio Tony Montana guadagnò la simpatia del boss Lopez, che lo portò a lavorare per lui; al mancato accordo tra il boss e il narcotrafficante Sosa però, Montana decise di mettersi in proprio, continuando a fare la corte alla donna del boss, Elvira, interpretata da una bellissima Michelle Pfeiffer, di cui sin da subito si era invaghito. A causa della sua insistenza nei confronti della fidanzata, Lopez dapprima si vede costretto a gettargli contro la polizia ed in seguito ad organizzare il suo omicidio tramite due sicari. Tony Montana però si conferma ancora una volta un osso duro e, scampato all’attentato, si vendica uccidendo il boss e prendendo le redini del suo giro. Assetato di potere, lo sfregiato trasforma il giro d’affari del defunto in un vero e proprio impero che ruota attorno alla cocaina e che coinvolge politici e banche corrotte. Abbagliato dal denaro e dalla sua posizione, Montana assieme ad Elvira entra in affari con Sosa ma, vuoi per l’eccessivo uso di droga che per le sue paranoie, il gangster viene incastrato dalla polizia, colto in flagrante durante il conteggio di ben 3,000,000 di dollari. Per sfuggire alla prigione, Tony Montana si vede costretto a ricorrere ai favori di Sosa, il quale gli propone in cambio della libertà un colpo delicato e di massima importanza: eliminare un parlamentare boliviano in possesso di un filmato che denuncia una serie di persone importanti immischiate nei loschi affari del narcotraffico. Senza possibilità di scelta il magnate della cocaina accetta ed è questo l’inizio della fine: piazzata una bomba nell’automobile del politico, non riesce a farla esplodere a causa della presenza dei suoi figli. Un gesto nobile che gli costerà caro. Accortosi di essere rimasto praticamente solo, Tony scopre che Manny è da giorni scomparso assieme a sua sorella Gina, che al contrario di sua madre si era fatta accecare dal potere del fratello Tony. Trovati i due amanti, in un raptus di gelosia e possessione, lo sfregiato uccide il suo compagno e mentre gli scagnozzi di Sosa sono già alle sue calcagna, decide di tornare alla sua lussuosa villa e affrontarli da solo, inutilmente.

    A distanza di 13 anni, grazie anche ai progressi tecnologici avvenuti nel campo grafico e hardware, secondo Radical Entertainment i tempi sono abbastanza maturi da proporre una versione videoludica di questa spettacolare perla cinematografica, riportando in vita il leggendario antieroe cubano nel difficile compito di sfatare con maestria il triste binomio che accomuna una licenza ufficiale ad un pessimo videogioco!

    Tony Montana è vivo e vegeto...

    ...e più incacchiato che mai! Scarface: The World is Yours infatti altera l’indimenticabile scena finale del film salvando Tony Montana da morte certa grazie ad una fuga mozzafiato che lo porta in salvo al di fuori della villa ridotta ormai ad un colabrodo. Nei dintorni della magione, però, la situazione non migliora: scagnozzi inviati da Sosa armati sino ai denti sono pronti a farci la pellaccia e solo nella confusione scatenata da un raid della polizia Montana riuscirà a svignarsela con una sua auto.
    Tre mesi dopo, calmate le acque, l’alter ego spiccicato di Al Pacino tornerà allo scoperto, ben consapevole che tutto quello che aveva ora non c’è più...

    Sebbene per alcuni appassionati la scelta di cambiare la scena madre del film sia un sacrilegio, cosi come l’unico motivo di esistenza di questo gioco, la presenza di Tony Montana nei panni di un Al Pacino in gran forma smorzano un po’ queste critiche. Scarface infatti è stato seguito (a quanto si dice) dallo stesso attore durante le fasi di sviluppo, il quale si è detto entusiasta di un progetto di tale portata e ha accettato volentieri di prestare ancora una volta la sua immagine al gangster. Unica nota dolente, il mancato doppiaggio, che tuttavia non darà alcun rimpianto.

    Scopo finale del gioco sarà manco a dirlo quello di riconquistare partendo da zero l’impero perduto strappandolo dalle mani del trafficante Sosa e di chiunque si parerà dinanzi la nostra strada attraverso una lunga serie di missioni cariche di violenza, bestemmie e... un codice d’onore da rispettare. Inutile negarlo, la conquista di un impero (la città di Miami in questo caso), la strutturazione a missioni dell’intero gioco, la violenza spicciola... tutti questi elementi vertono su un solo, inimitabile titolo: Grand Theft Auto.

    Scarface vs. GTA!

    Sarebbe impossibile evitare di fare un paragone tra i due titoli, visti i numerosi punti in comune con la celeberrima saga creata da Rockstar, ma solo perché mette a disposizione una grande location di gioco completamente esplorabile in lungo e in largo, Scarface non è un vero e proprio clone di un GTA qualsiasi.

    Sinceramente non potremmo pensare a scelta migliore di quella fatta dagli sviluppatori, perché l’uso del free roaming rende al meglio l’esperienza di gioco. A differenza di GTA sin da subito le varie aree della città (4 in tutto) non saranno bloccate da ostacoli, ma interamente esplorabili, anche se potremo conquistare (vedi affrontare missioni) solo una zona per volta, per poi passare alla successiva sino al dominio completo di Miami, fedelmente riprodotta esattamente come nel film. Tutti gli estimatori di Scarface infatti apprezzeranno il lavoro svolto, non solo per la grande cura riposta nel creare in ogni singola via una città pressoché identica a quella degli anni ’80 ma anche per tutti i locali presenti nella pellicola, ognuno al suo posto (villa Montana compresa!) in tutto il suo splendore. E dimenticate pure la magione che ne ricordava le fattezze vista in GTA Vice City, qui tutto sarà perfettamente ricostruito, dallo studio/quartier generale di Tony, sino alla piscina interna con tanto di statua con inciso: “Il mondo è tuo”. Al contrario di GTA, che dava la possibilità di comprare altri appartamenti, villa Montana sarà il nostro unico covo, anche se questa scelta offre un’interessante novità di cui parleremo più avanti.

    L’altra sostanziale differenza è quella della violenza gratuita: mentre in un GTA qualsiasi siamo liberi di metterci per strada e sparare all’impazzata come dei criminali psicotici incalliti, in Scarface non potremo agire allo stesso modo. Tony Montana infatti sin da subito avrà un suo “codice d’onore” che dovremo rispettare, decantando ovunque si trovi che non ha bisogno di ammazzare innocenti per ricostruire la sua immagine, punendo soltanto i criminali o quelli che si pongono lungo il suo cammino. Ciò non significa tuttavia che sparando contro un passante questi non subirà danni o non verrà investito con un auto, anzi... è solo che andrà contro l’etica del gangster e delle forze dell’ordine. Il paragone, analizzando ogni episodio della serie di casa Rockstar potrebbe durare all’infinito, ma si tratterebbe solo di elementi minori quali la mancanza totale di moto, biciclette (è assurdo non trovarne nemmeno un esemplare in una città come Miami!), missioni secondarie più avvincenti, grandezza delle aree di gioco e così via di questo passo.



    Mettendo da parte a priori l’ormai trita e ritrita polemica della violenza insita nei videogiochi e, a quanto dicono gli accusanti, della distorsione della realtà stessa, andiamo ad analizzare a fondo ed in maniera esaustiva questo titolo, così lungamente atteso...



    Alla riconquista dell’impero

    Entriamo nel cuore vero e proprio del gioco. Una città fedelmente riprodotta, tante chicche per gli appassionati e una sontuosa licenza non fanno grande un prodotto senza un gameplay di tutto rispetto. Scarface centra il bersaglio? Sì e no.

    Come anticipato sopra, lo scopo principale di Scarface è quello di ricostruire l’impero perduto di Tony Montana, riportandolo al massimo splendore e governare tutta Miami.
    Per raggiungere questo traguardo sarà necessario conquistare una per volta le 4 zone della città americana attraverso una lunga serie di missioni, che purtroppo ci spiace dirlo, saranno abbastanza simili tra loro, dando con l’avanzare del gioco un pesante senso di noia e ripetitività... e presto compiere sempre le stesse azioni diventerà una routine, minando fortemente il divertimento di ogni singola sessione.

    A tentare di dare varietà all’azione piccole side-quest che ci caleranno nei panni degli scagnozzi del boss, ma che si tratti di autisti o assassini, anche qui la monotonia si farà presto sentire. La trama, che si dipanerà attraverso brevi filmati in real time (utilizzando lo stesso motore grafico), è abbastanza esile e consisterà infatti unicamente nel ricostruire la nostra reputazione mettendola in quel posto a Sosa, comprando proprietà che fungano da filiali per la vendita di droga nei quartieri, eliminando gang rivali, spacciando cocaina e proteggendo/eliminando alcuni loschi tipi.

    Hotel Montana, Fast Food Montana, Drive-In Montana...

    Può Tony Montana essere proprietario di un locale che segua onestamente la via della legalità? La risposta è no, ed ognuno di essi infatti, una volta acquistato dopo aver compiuto un lavoretto chiesto dal titolare, diverrà un centro di smistamento droga per i tossici e gli spacciatori del quartiere. Che si tratti di Hotel lussuosi, fatiscenti Fast Food, ricchi Casinò o enormi Drive-In, questi saranno solo specchietti per le allodole nei confronti della polizia, vere e proprie attività di copertura per un losco traffico di cocaina su vasta scala.

    Le proprietà acquistabili (e indispensabili per il completamento del gioco) saranno in totale venti, sparse per tutta Miami e ognuna, andando avanti nell’avventura, richiederà determinate partite di droga a prezzi variabili visualizzate su schermo tramite un’apposita barra. Starà a noi prestare attenzione a queste richieste, cercando di “non lasciare a secco” una zona in particolare, così come saremo noi a decidere se tenere sotto stretta sorveglianza un negozio oppure no, mettendo a disposizione di ognuno un sistema a prova di furto composto da telecamere e brutti ceffi in giacca nera sino ad un massimo di 5 unità, per evitare massicce incursioni punitive dalle gang locali.

    Questo è il mio territorio...!

    ... e Tony Montana non si stancherà mai di ripeterlo durante il gioco verso tutte le gang (ben 83!) che dovremo sterminare nel corso della nostra escalation al potere. Ognuna di queste verrà segnalata sulla dettagliata mappa di gioco con un’icona bianca a forma di teschio e solitamente saranno composte da una decina (o più) di membri più il capo banda.

    Armati di tutto punto con mazze, pistole e fucili si scaglieranno contro di noi più o meno a testa bassa, mostrando alcune carenze nell’intelligenza artificiale, che tuttavia a volte svolge il suo dovere facendo cercare un riparo ai delinquenti o impostando tattiche di accerchiamento. Arrivati nella zona occupata dalla gang, comunque, saranno presenti solo una manciata di membri e, a volte, lo stesso leader, che potremo, volendo, anche intimidire. Una volta cominciato lo sterminio, altri membri inizieranno a spuntare come funghi nei dintorni, comparendo dal nulla e in maniera del tutto casuale.

    Per rendere ogni spedizione punitiva meno monotona, gli sviluppatori hanno inserito un paio di varianti, come quella di non lasciar scappare nessun membro della gang (che tenterà di fuggire a gambe levate dalla strage) o uccidere per ultimo il loro leader. Tuttavia questi violentissimi massacri hanno sin da subito tinte comiche, sulla falsariga degli smembramenti tanto cari alla serie di Mortal Kombat. Di sangue ce n’è, con tanto di teste che volano in aria spappolate da un colpo di shotgun e braccia che cadono senza vita sull’asfalto in maniera sin troppo esagerata, evitando di sprofondare nel cattivo gusto.

    Collezionando head-shots, uccisioni a catena e velocissimi drift, una speciale barra che circonda l’icona della nostra energia si riempirà fino a rendere disponibile l’immancabile effetto bullet time introdotto dall’indimenticato Max Payne e Matrix. Cliccando l’apposito tasto Tony Montana cadrà vittima di una folle furia cieca che ripropone su schermo gli imprevedibili sbalzi d’umore di Al Pacino nel film: visuale in prima persona, colori alterati, recupero dell'energia persa, turpiloquio senza fine su chi è che comanda uniti ad una potenza e precisione di fuoco elevata ai massimi livelli. Una bella variante rispetto a quanto proposto ultimamente come nel deludente Le Iene, altro titolo dedicato ad una pellicola di B. De Palma.



    La presenza della gang infine influirà in maniera decisiva sulla vendita di droga nel quartiere, indicata su schermo da una barra circolare che più sarà piena e più diverrà pessimo il rapporto di scambio tra cocaina e dollari. Onde evitare questo fastidioso inconveniente potremo pagare profumatamente chi di dovere e magicamente l’indicatore diminuirà... Sicuri che non stiamo dimenticando niente però? Possibile che con sanguinosi massacri in piena strada ai piedi di lussuosi o fatiscenti condomini nessuno ci venga alle calcagna? Cosa andate a pensare... la polizia c’era anche negli anni 80!

    You are f****d!

    Come per GTA, anche in Scarface guidando in maniera sconsiderata e aprendo il fuoco per le strade della città attireremo l’attenzione della polizia, ma in un modo del tutto nuovo. Tanto per cominciare riuscendo ad essere abbastanza lesti nel mettere via le armi potremo cavarcela con un semplice scambio di battute con gli agenti oppure, metodo molto più efficace, fuggire a gambe levate cercando di allontanarsi il più veloce possibile dal luogo del misfatto. Come per le gang, anche per la polizia avremo un indicatore che ci mostrerà quanto siamo ricercati, ma corrompendo le forze speciali a suon di bigliettoni tutto tornerà tranquillo come prima.

    Al contrario del solito GTA la polizia si metterà sulle nostre tracce solo quando si sarà riempita una barra presente su schermo intorno al riquadro della mappa: quando al colmo, saremo costretti a scappare il più in fretta possibile dal punto in cui ci troviamo e dall’area circolare in rosso che mostra il loro raggio d’azione, prima che il tempo scada. Una volta superata quest’area alcune volanti potrebbero continuare l’inseguimento, ma sarà un gioco da ragazzi seminarle con tutta tranquillità.

    Nel caso non dovessimo farcela...un cubitale “YOU’RE FUCKED” comparirà sui nostri monitor e non avremo alcuna via di scampo, dato che verremo ridotti in poltiglia da una pioggia di proiettili vaganti provenienti da ogni dove! Riprenderemo subito dopo la partita da un ospedale senza un grammo di coca o dollari in tasca, pronti a riprendere tutto quello che avevamo lasciato in sospeso, con tanto di arsenale e conto in banca bello pieno. Grazie a questa opportunità di depositare i nostri sporchi soldi in banca, altra novità in Scarface, ad ogni arresto conseguiranno penalizzazioni molto spicciole se avremo la buona abitudine di rinfoltire il nostro conto bancario.

    Chi spaccia da sé fa per tre!

    Attività da comprare, villa da mantenere, armi da acquistare, per poter riacquistare la nostra reputazione perduta avremo disperato bisogno di denaro, e come procurarlo? Ma spacciando naturalmente!

    Sin da subito, sotto forma di missioni secondarie (che sembrano infinite) avremo la possibilità di comprare da brutti ceffi grosse partite di droga per poi rivenderle agli spacciatori del quartiere in prima persona in dosi da 100 grammi l’una oppure in toto ai gestori dei nostri locali. Più andremo avanti nel gioco e più i carichi di cocaina diverranno grandi, sino a stiparli in appositi magazzini per poi soddisfare le richieste delle varie zone.

    A (cercare) di rendere meno noiosi questi frangenti peraltro essenziali per procurarci il denaro, gli sviluppatori hanno introdotto un sistema interattivo abbastanza semplice da effettuare ad ogni operazione. Tutto consiste in una barra circolare divisa in varie sezioni da riempire tenendo premuto un tasto per poi rilasciarlo al momento giusto. Se superiamo il limite massimo raggiungibile lo scambio non si farà, e i banditi su tutte le furie si avventeranno contro di noi. In realtà questo sistema, seppure diverso dai soliti clichè stanca sin da subito, anche perché applicato ovunque. Non solo sarà presente per la vendita/scambio di droga, verrà usato anche per stabilire il tasso di interesse che la banca tratterà dal denaro che vorremo depositare; così come verrà usato negli incontri faccia a faccia con la polizia nel tentativo di farla franca. Con qualche sforzo si poteva dare tranquillamente più varietà tra i vari eventi, ma le novità fortunatamente non sono finite qui, perché con il denaro compreremo non solo droga e negozi, ma anche mobili, rinforzi e tanti, tanti comfort!

    Un Sim di nome Tony Montana...

    Il violento cubano, a differenza dei vari protagonisti impersonati nella serie di Grand Theft Auto, è un gran signore, e lo si vede sin da subito. Accumulando rispetto sbloccheremo una miriade di comfort e aggeggi vari che permetteranno a Tony Montana di vivere come un nababbo. Richiamando su schermo l’apposito menu, potremo scegliere di comprare un mucchio di cianfrusaglie provenienti da ogni parte del mondo, un sacco di mobilia o addirittura fidi autisti che non mancheranno di consegnarci una delle nostre auto dopo una semplice chiamata. Andando per gradi, sarà possibile circondarci della presenza di autisti di macchine e barche, armieri, sicari e guardie del corpo, mentre i veicoli collezionabili saranno una trentina di auto e dodici barche, tutte rigorosamente frutto della fantasia e che si ispirano lontanamente a modelli realmente esistenti. Potremo inoltre investire il nostro patrimonio diventando proprietari di case discografiche, cinematografiche e palestre, mentre la vera novità è la modalità “Pimp my mansion” alla stregua del famoso The Sims.

    Il denaro si sa, è fatto per spendere e Tony Montana non è l’eccezione che conferma la regola. Oltre a riempirsi di auto e scagnozzi il buon gangster avrà l’opportunità di comprare qualsiasi tipo di cianfrusaglia da usare come arredo nella propria villa grazie a questa modalità. Come nel gestionale di casa Maxis potremo posizionare ovunque a nostro piacimento vasi, piante, mobili, e altre amenità varie come tigri e mummie imbalsamate, quadri famosi, statue, distributori di bibite, di sigari e costosissime TV al plasma. Ad accompagnare questi comfort (in tutto sono più di cento!) ci saranno anche oggetti unici e bizzarri come i vasi contenenti le ceneri di parenti defunti, enormi diamanti e persino la vera armatura di Ghenghis Khan!

    Questa scelta senza dubbio farà la felicità di tutti coloro che vorranno personalizzare all’estremo la villa, dando il proprio tocco di classe nell’arredamento, speranzosi magari di fare anche colpo sulle 10 ragazze conquistabili all’interno del gioco e che ci aspetteranno silenziose per le camere...

    A zonzo per la città!

    Essendo un free roaming, Scarface: The World is Yours da piena libertà al giocatore di gironzolare in lungo e in largo l’intera area di gioco. Che lo si faccia alla guida di un velocissimo bolide o un variopinto motoscafo il metodo di guida rimane sempre invariato, puntando tutto sulla componente arcade: improbabili sterzate e velocissimi drift saranno quindi all’ordine del giorno, che si tratti di una missione qualsiasi o di una delle varie gare che sarà possibile affrontare per tutta Miami. Il metodo di controllo risulta sin da subito semplice ed immediato, con una giusta calibrazione della sensibilità di guida e la possibilità di aprire il fuoco anche a bordo dei veicoli. Buono anche il sistema di danni che ricorda da vicino quello di GTA, con tanto di esplosioni e perdita di pezzi. Nota positiva anche per la gestione dei veicoli che manterranno la loro posizione lungo le strade. Quante volte nel titolone Rockstar bastava un cambio di inquadratura per far svanire nel nulla un auto presente poco prima? Scordiamoci pure questi difetti in Scarface e, sebbene si senta la mancanza di moto, biciclette, camion e quant’altro, il buon sistema di guida non farà rimpiangere più di tanto questi mezzi.

    Il discorso non cambia quando si è a piedi: classica visuale in terza persona con telecamera alle spalle del protagonista, e movimenti abbastanza fluidi e sciolti così come per tutti gli altri elementi in movimento nell’intera location: si potrà nuotare e correre ma (inspiegabilmente) non saltare. Da premiare anche il sistema di puntamento, molto efficace e divertente. Sebbene sia possibile colpire i nostri avversari senza “bloccarli”, nelle fasi più concitate del gioco sarà possibile mirarli automaticamente ma, a differenza di altri titoli come Syphon Filter, potremo mirare alle varie parti del corpo senza che il nostro mirino oltrepassi il limite imposto dal puntamento. Ovviamente non pensate che questo funzioni se ce ne andiamo a zonzo con tanto di fucile a pompa... non sarà nemmeno necessario mirare! Nella norma il parco armi disponibile, che spazia da pistole automatiche calibro 38, shotgun, fino a micro SMG e fucili AK-47, affiancati da una buona varietà di armi bianche, come mazze, bastoni e, su tutte, una bella motosega!

    Discreta invece l’interazione con l’ambiente, che si attesta su livelli normali in base agli standard offerti da questo genere. Mettendo da parte quanto già detto sul traffico di droga, l’interazione con le proprietà e la possibilità di salvare e depositare denaro nelle banche, potremo ripristinare completamente la nostra energia avvicinandoci ad uno dei tanti camper che fungono da vere e proprie banche del sangue clandestine oppure riparare i nostri veicoli portandoli... all’autolavaggio! Se poi sentiremo l’incessante bisogno di un po’ di tranquillità tra una missione e l’altra, potremo ingannare il tempo tentando la fortuna ai videopoker o scommettendo in qualche incontro clandestino, puntando i nostri “miseri” risparmi sul lottatore vincente.

    Per la serie “distruzione totale” avremo insegne che esplodono, lampioni che saltano in aria, tavoli e sedie da bar da fare a pezzi e via di questo passo. Certo non potremo distruggere l’impossibile, ma d’altronde non è mica un episodio di Red Faction questo...

    Un’interfaccia funzionale

    L’interfaccia di gioco risulta chiara e ridotta al minimo essenziale, mostrando su schermo un piccolo riquadro con la mappa, l’arma selezionata al momento, il capitale (dollari e droga) posseduto e l’energia, senza dimenticare dell’indicatore di furia cieca e quello della polizia.

    Discorso analogo per la mappa di Miami, richiamabile a tutto schermo con la semplice pressione di un tasto. Per mezzo di una ricca e minuziosa legenda a indicare ogni elemento interattivo della zona, ci verranno mostrati anche i luoghi per attivare le missioni disponibili e l’opportunità di inserire in qualsiasi punto un nostro segnale in modo da raggiungerlo più facilmente. Rifugi delle gang, banche, proprietà possedute e ancora da acquistare, spacciatori, compratori, tutto sarà chiaro e leggibile ai nostri occhi, soddisfacendo appieno anche i palati più esigenti.

    Lo stesso dicasi per i menu di gioco, che offrono le classiche opzioni di performance e personalizzazione dei controlli, affiancate dalla sfilza di statistiche da spulciare in qualsiasi momento, sulla falsariga di quelle presenti in GTA. Colpi sparati, nemici uccisi, parti del corpo colpite, rispetto guadagnato, proprietà possedute, ecc.. sino alla durata totale di gioco e alla fase di completamento.

    Come tutti sapranno, ogni titolo del genere è praticamente giocabile all’infinito, perché se volessimo collezionare tutto quello messoci a disposizione dai programmatori dovremo darci un gran da fare!
    Se invece, stanchi dalla ripetitività delle missioni, ci limitiamo a completare la sola campagna principale, diciamo che una ventina abbondante di ore dovrebbe bastare, conferendo a Scarface una buona longevità. Sentendo, alla fine, il bisogno di provare sotto una luce differente le situazioni già vissute o semplicemente rivedere alcune scene, ci saranno una lunga serie di trucchi sbloccabili durante l’avventura, attivando i quali però non sarà possibile salvare i progressi di gioco.

    Musica maestro!

    Dopo aver sviscerato completamente quasi ogni aspetto del gioco, gli unici rimasti ancora da analizzare sono grafica e audio. Il sonoro, senza inutili giri di parole si attesta su livelli eccellenti, tanto per gli effetti sonori che per la colonna sonora che ci allieterà durante le nostre scorribande.

    In totale le tracce presenti sono ben 107 con tanto di canzoni sbloccabili e artisti del calibro di Iggy Pop, Johnny Cash, Run DMC, Shaggy, Judas Priest, Motorhead, Rob Zombie e tanti, tanti altri, comodamente raggruppati per genere e con la possibilità di creare la nostra compilation preferita con i brani presenti. Ciliegina sulla torta invece la colonna sonora ufficiale del film, che non poteva di certo fare la parte della grande assente in un titolo infarcito di licenze come questo, portando alle stelle l’intera atmosfera di gioco.

    Ottimo anche il parlato, che sebbene soffra della mancanza della voce originale di Al Pacino, ci regala lo stesso pathos dell’attore usando il medesimo slang del film, con illustri partecipazioni di personaggi quali lo skater Bam Margera, protagonista anche dello show (fuori di testa) Jackass e dell’attore Jason Mewes. Buoni anche gli effetti sonori che riproducono fedelmente il motore dei veicoli e gli spari delle armi.

    Tutto al posto giusto!

    Graficamente Scarface è simile a GTA, con la sola differenza che ricostruisce in maniera verosimile la stessa Miami vista nel film, con l’unica nota dolente di una certa mancanza di varietà per tutti gli ambienti che non compaiono nella pellicola, rendendo un pizzico meno accattivante l’intera città. Lo stesso non si può dire invece del modello 3D di Tony Montana, perfettamente ricreato a immagine e somiglianza di Al Pacino, cicatrice sul sopracciglio inclusa. Le espressioni, i gesti, gli stessi movimenti sono in tutto e per tutto uguali al personaggio interpretato dall’attore, per il quale almeno una volta ci siamo trovati a fare il tifo nonostante la sua pessima condotta. Buono l’effetto dell’acqua con increspature realistiche e nella norma il passaggio tra giorno/notte con tanto di alba e tramonto. Discorso analogo per i modelli delle auto che pur non disponendo di licenze ufficiali, sono ben riprodotte: una su tutte, la spettacolare Cadillac con tanto di sedili tigrati, davvero il massimo!

    Per la gente che affolla le strade di Miami invece, il discorso cambia un pochino: sovente noteremo come i modelli usati siano sin troppo pochi e ritrovarsi in ogni dove sempre i soliti due o tre spacciatori influisce sulla varietà dei personaggi, ampiamente riscontrabile anche per i membri delle gang ad eccezione dei proprietari dei vari locali. La villa ammirata nel film è poi magistralmente riprodotta in ogni minimo particolare, e oltre alla possibilità di arredarla secondo i nostri gusti a disposizione ci saranno tre temi, di cui uno è quello fedele all’originale e gli altri ne cambiano lo stile a favore di nuove soluzioni.

    Il motore grafico, per concludere, non richiede risorse esose, a patto ovviamente di sacrificare alcuni filtri grafici, abbassare il campo visivo e la risoluzione delle texture. Non siamo certo ai livelli grafici e alla bellezza estetica dei vari Oblivion, Call of Juarez o Prey, ma bisogna tenere conto che qui stiamo parlando di interi chilometri quadrati pieni zeppi di edifici ed elementi in movimento...

    Scarface: The World is Yours Scarface: The World is YoursVersione Analizzata PCScarface: The World is Yours è un titolo che è stato per lungo tempo atteso, nel timore di un altro gioco di media/bassa fattura che rovina importanti licenze. Ora che il prodotto è finalmente disponibile, possiamo dire che gli sviluppatori sono riusciti, se non in pieno, almeno in buona parte ad offrire un titolo abbastanza valido. Di sicuro non potrà gareggiare ad armi pari con i ben più blasonati episodi della serie di GTA, ma non verrà dimenticato nell’ombra del titolo Rockstar, perché di suo offre parecchie novità come la personalizzazione della magione e un sistema di puntamento semplice ed intuitivo. Inoltre Scarface non presenta pesanti difetti sia nel campo grafico che in quello sonoro, ed è penalizzato soltanto dalla trama un po’ povera e da alcune pecche nel sistema di gioco, che a lungo andare potrebbe risultare ripetitivo. E’ valsa la pena di far resuscitare il mitico Tony Montana dalla sua tomba per una nuova avventura? La risposta finale è un secco sì.

    7.5

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