Schiaffi e Fagioli, la recensione del gioco di Bud Spencer e Terence Hill

Dopo qualche mese in accesso anticipato, la versione completa di Schiaffi e Fagioli è pronta a dispensare percosse su Steam...

Slaps and Beans
Recensione: Nintendo Switch
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Qualche mese fa, in una corposa anteprima tutt'altro che nostalgica (sì, come no), vi avevamo parlato del piccolo miracolo digitale compiuto dai bolognesi di Trinity Team, ovvero quello di portare su schermo, in forma giocabile, tutte le emozioni scatenate dal ricordo di una delle coppie cinematografiche più care al pubblico nostrano: Bud Spencer e Terence Hill, al secolo Carlo Pedersoli e Mario Girotti. Diciamolo pure: erano anni che volevamo vedere un'incarnazione videoludica dei nostri beniamici, e Slaps and Beans sembrava avere tutto il potenziale per poter esaudire fino in fondo quel desiderio. Ora che il gioco è finalmente disponibile nella sua forma definitiva, è però giunto il momento di esorcizzare per un attimo la nostra anima di fan incalliti, e valutare Slaps and Beans in un contesto più ampio. Non esattamente roba da poco.

    Siamo già arrabbiati!

    Partiamo da un presupposto: prendersi in carico la recensione di un titolo come Slaps and Beans è un po' come tentare di disarmare un ordigno nucleare con due elastici e un tubetto di pasta d'acciughe. Roba che al confronto MacGyver pareabile come un neurochirurgo Porg. Questo perché il titolo di Trinity Team ha un cuore pulsante fatto di nostalgia e ricordi preziosi, quelli rievocati da un duo che, a cavallo tra la Generazione X e quella dei Millennials, assunse la stessa rilevanza popolar-culturale degli episodi di Kenshiro su Junior TV.

    Approcciare quindi in maniera imparziale le gesta ludiche dei due luminari della manata in faccia, Bud Spencer e Terence Hill, è un'impresa non da poco, eppure va fatto. Una premessa necessaria, nel quadro di un titolo che si configura come una lettera d'amore diretta agli adoratori di una coppia cinematografica eccezionale, offrendo però una formula di gameplay non priva di una certa dose di asperità. Di base, Slaps and Beans propone dinamiche che ricordano da vicino quelle della golden age del beat ‘em up, esplosa tra la fine degli anni ‘80 e la metà dei ‘90, con livelli suddivisi in sezioni nelle quali dar libero sfogo alle mazzate, contro nugoli di avversari da stendere alternando furiosamente attacchi leggeri e pesanti. Sebbene il tenore dell'azione si attesti su buoni livelli, anche grazie ad un'apprezzabile caratterizzazione delle abilità mazzuolatorie dei due protagonisti, il gioco di Trinity Team non offre agli utenti variazioni sul tema degne di nota, faticando nel proporre elementi realmente distintivi, fatta eccezione per le meravigliose fonti d'ispirazione del prodotto. Anche l'efficacia di alcune delle mosse che contrassegnano ciascuno dei "vates" del manrovescio (il "parry" di Bud e la schivata di Terence, in particolare) viene in parte compromessa da una generale sovrabbondanza del numero degli avversari che, pur essendo assolutamente fedele alla tradizione filmica del duo, ha la tendenza a generare una discreta mole di caos a schermo.
    Questo, va detto, non inficia in maniera drammaticamente consistente il fattore divertimento, specialmente quando Slaps and Beans viene affrontato in compagnia di un amico (tassativamente iscritto al club del cazzotto a piccione), in modo da poter godere appieno dell'effetto inturgidente generato dalle combo di coppia elaborate dal team bolognese. Lasciare il controllo di uno dei personaggi in mano alla CPU non è mai una necessità dolorosa, ma è chiaro che la qualità generale delle interazioni risulti di ben altro livello, anche a causa di qualche claudicanza che si manifesta soprattutto durante la risoluzione dei semplici enigmi che costellano l'avanzamento nel gioco. L'assenza della coop online si fa sentire, ma si tratta di un'assenza perfettamente ragionevole nel quadro della produzione, limitata da risorse non proprio sovrabbondanti, per la gran parte investiti nei diritti di sfruttamento.

    La breve durata dell'avventura (pienamente compatibile con il prezzo proposto) fa comunque sì che la ripetitività intrinseca nel genere non comporti grosse fluttuazioni nella godibilità dell'avventura, anche grazie al buon numero di divagazioni ludiche, variazioni sul tema e minigiochi inseriti qua e là dallo sviluppatore. Forse però è proprio in questi frangenti che il gioco manifesta le sue debolezze più eclatanti, con segmenti (come quello stealth) che sembrano un po' fuori luogo, o minigiochi dotati di un livello di sfida a tratti inconsistente. Nella versione finale del titolo, questo aspetto è stato in parte migliorato (in particolar modo nelle sezioni di guida), ma permangono alcune farraginosità da limare. Avremmo sinceramente gradito una maggiore varietà tra le file dei nemici, magari unita a boss fight con personalità più distintive, ma a livello contenutistico c'è da dire che il gioco si difende piuttosto bene. Anche l'idea di impostare la storia come una sorta di medley dei migliori successi su celluloide di Bud Spencer e Terence Hill non ci è dispiaciuta affatto, specialmente considerando la natura ludica della produzione, che non necessita certo di un profilo narrativo di grande effetto. C'è qualche piccola caduta di stile sul fronte della scrittura dei dialoghi, ma la verve citazionista del gioco (che tira in ballo diversi elementi pop meravigliosamente fuori contesto), unita all'indiscutibile ascendente emozionale che il titolo esercita sui fan, riesce a sopperire egregiamente a qualsiasi stortura, sulle note di brani incisi a fuoco nella memoria corale di almeno due generazioni.

    Proprio il comparto artistico rappresenta il più grande punto della produzione, grazie ai meriti di una pixel art straordinariamente evocativa, che colpisce il cuore degli appassionati con animazioni superbe, accompagnate da effetti sonori strappati a viva forza dal curriculum filmico dei protagonisti. Come anticipato, l'accompagnamento sonoro (composto da alcuni dei brani più celebri degli Oliver Onions) contribuisce a immergere i fan in un turbine di nostalgia e godimento, tra le maglie di un titolo che, difetti a parte, non può mancare nella collezione di chi, come lo scrivente, ha un passato che risuona dell'eco degli schiaffoni mollati da una delle coppie più iconiche della cinematografia italiana.

    Bud Spencer & Terence Hill: Slaps And Beans Bud Spencer & Terence Hill: Slaps And BeansVersione Analizzata PCSlaps and Beans è una lettera d’amore rivolta sia a una delle coppie più care al pubblico nostrano, sia a quel nutrito gruppo di giocatori - magari non più giovanissimi - che hanno passato anni a sognare un’incarnazione videoludica delle avventure del duo Bud Spencer e Terence Hill. Da questo punto di vista, il titolo di Trinity Team gioca alla perfezione con le corde della nostalgia, proponendo un prodotto il cui vigore artistico colpisce l’animo dei fan in profondità, scatenando una pletora trascinante di emozioni. Al netto di un comparto audiovisivo nientemeno che clamoroso, lo sviluppatore propone però una ricetta ludica che non convince fino in fondo, pur dimostrandosi perfettamente in grado di mantenere alto il tenore del divertimento per l’intera durata dell’avventura. Cinque ore che, da appassionati della filmografia di Carlo Pedersoli e Mario Girotti, passerete con un sorriso stampato in faccia, ignorando senza problemi piccole cadute di stile e difetti di gameplay. Per la categoria in questione, Slaps and Beans è un must, mentre per tutti gli altri giocatori si tratta di un buon beat ‘em up senza troppe pretese, comunque capace di intrattenere gli amanti del genere.

    7.5

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