Recensione Scribblenauts Unlimited per Wii U

Il puzzle di 5th Cell arriva anche su Nintendo Wii U

Recensione Scribblenauts Unlimited per Wii U
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Disponibile per
  • 3DS
  • Wii U
  • Pc
  • C'è un gatto intrappolato su un albero. Maxwell arriva sotto le fronde della pianta e guarda in alto, mentre la padrona della bestiolina piange disperata: bisogna tirarlo giù. Usando il taccuino magico potremmo materializzare una scala, oppure un paio di ali per permettere al micio di volare. Troppo facile. Maxwell osserva il gatto, e con la forza delle parole ne modifica le qualità. Scrive lentamente sulla sua agenda: “coraggioso”.
    Il gatto salta giù.
    E' in quel preciso istante che ci si innamora perdutamente di Scribblenauts Unlimited.

    La magia delle parole

    La saga creata da 5th Cell arriva su Wii U con le migliori intenzioni. Dopo averci ammaliato su Nintendo DS con due capitoli usciti a breve distanza l'uno dall'altro, Maxwell ed il suo taccuino magico esordiscono sulla nuova console tentando il colpaccio: un vocabolario ancora più esteso, la dinamica degli aggettivi introdotta in Super Scribblenauts, una struttura definita Open World e la possibilità di creare nuovi oggetti e personaggi per condividerli con la community.
    Agli appassionati questo upgrade quantitativo basta e avanza: del resto, chi si è già lasciato conquistare dalla filosofia alla base del franchise non ci penserà due volte ad immergersi in una nuova avventura che appare -se non altro- meglio strutturata delle precedenti. Uno dei punti a favore di Scribblenauts Unlimited è proprio l'impalcatura che sorregge la progressione del giocatore, conducendolo alla ricerca di buone azioni da compiere in un mondo coerente ed omogeneo.

    Al di là di questo rinnovamento (di cui parleremo approfonditamente fra breve) il concept alla base del gioco è lo stesso che ha magnetizzato l'attenzione dei sognatori ai tempi della prima uscita.
    Il protagonista dell'avventura, lo scapestrato Maxwell, ha in dotazione un taccuino magico: tutti gli oggetti il cui nome viene scritto sulle sue pagine si materializzano all'improvviso. O meglio, tutti quelli inseriti nel (gargantuesco) vocabolario del gioco, che ad ogni edizione si arricchisce un po'. E' proprio grazie a questi oggetti che il nostro eroe deve risolvere gli enigmi e le situazioni che il gioco propone. Un chirurgo ha bisogno di operare un paziente ma è rimasto senza strumenti? Basterà creare un bisturi per superare l'impasse. Una cicogna si aggira solitaria su un tetto, perchè non ricorda cosa deve consegnare? Dategli un bebè ed il gioco è fatto.
    Alle volte dovrete far lavorare la materia grigia anche per creare strani mezzi di trasporto o meccanismi che vi permettano di aggirare certi ostacoli. Così come nel precedente episodio, in Scribblenauts Unlimited potrete giocare anche con gli aggettivi: per creare cavalli pazzi, uomini enormi, e oggetti di ogni colore possibile e immaginabile. Oltre al gatto coraggioso di cui si è detto, ovviamente.
    Le sperimentazioni con le qualità regalano fra l'altro i momenti migliori: volete rubare una preziosa opera d'arte proprio di fronte agli occhi di una guardia? Basta che il sistema d'allarme diventi “guasto” ed il severo poliziotto, all'improvviso, “cieco”. Ed è ovviamente uno spasso scoprire che qualsiasi persona o cosa può diventare, in un battibaleno, “lanciabile”, per trasformarsi in un'arma impropria.
    Quando la saga si affacciò per la prima volta sul panorama videoludico, un sistema del genere scatenò gli entusiasmi e la curiosità di moltissimi giocatori. La promessa di Scribblenauts era quella di un puzzle game senza regole interne, in cui tutte le situazioni potessero essere sbrogliate con due armi non sempre concesse in dote al giocatore: creatività e fantasia. Il sogno di una visione finalmente originale, che superasse i limiti di una progressione inquadrata e imbrigliata da una fitta “rete normativa”, svanì però in un lampo. Oltre ad un sistema di controllo claudicante e poco reattivo, Scribblenauts dovette fare i conti con una certa limitatezza del sistema che gestiva le reazioni fra personaggi ed oggetti, e accettare il fatto che di fronte ad un determinato ostacolo, la mente umana reagisce, di primo impulso, con l'iterazione di meccanismi già noti.
    Nonostante la brillante visione del team di sviluppo e l'ambizione smodata del concept, questo Scribblenauts Unlimited torna a sbattere sul muro che circonda ogni software chiuso e non adattivo. Si potrebbe immaginare che i giocatori dotati di una buona proprietà di linguaggio o di un ingegno fuori dal comune trovino modi estrosi per risolvere le situazioni che il gioco propone; ma in verità il mondo di Scribblenauts finisce per essere pieno di esseri che per volare usano “ali enormi” o un semplice Jetpack, e ricolmo di auto colorate, scale giganti, utensili di tutti i giorni. Il fatto è che per questione di abitudine ed economia le situazioni si risolvono quasi sempre alla stessa maniera, magari anche per paura di incappare in quelle evidenti smagliature di un sistema che obbedisce a regole precise. Giocando a Scribblenauts Unlimited si capisce che le reazioni fra oggetti e persone sono tutte più o meno previste, categorizzate, premeditate. E così molti dei “colpi di genio” del giocatore finiscono per essere sprecati, solo perchè una certa combinazione di cose e persone non è stata contemplata fra le variabili prese in esame dal team di sviluppo. Esplorando l'editor di gioco, che permette di modificare forma, colore e reazioni di ogni oggetto, si capisce che tutto in Scribblenauts ha delle sue precise proprietà: ed è grazie a queste che due elementi attivi interagiscono. Peccato che alle volte questa “griglia” risulti poco flessibile, come quando un robot fuori uso guarisce con delle medicine piuttosto che con degli arnesi, solo perché è stato catalogato come “malato”.

    Scribblenauts Unlimited, in poco tempo, perde quindi buona parte della sua verve, e finisce per intrattenere il giocatore in maniera non propriamente ludica. Piuttosto che cercare di superare la sfida, infatti, l'utente si diverte a mettere sulla scena personaggi improbabili e oggetti assurdi, per vedere quello che succede. Oltre al sempreverde Chtulhu, nell'edizione Wii U si possono materializzare i personaggi Nintendo, ma gli esiti non sono poi troppo diversi. Questa “anima sandbox” di Scribblenauts, per cui l'utente si trova a giocare con armi di ogni tipo, divinità pagane e scimmie urlatrici, riesce a tenere alta l'attenzione per un po', ma chi ha già avuto modo di assaporare le stravaganti emozioni legate al leggero afflato di libertà che la saga sa garantire avrà poco di che entusiasmarsi.
    Il brand sembra insomma avere un po' di fiato corto, in quanto i suoi strumenti non riescono a mantenere alta l'attenzione del giocatore, e le novità introdotte di episodio in episodio non bastano a rinfrescare le emozioni provate nelle prime ore di gioco. Scribblenauts si trova nell'insolita situazione di stancare i suoi potenziali fan nell'arco di un singolo episodio.
    Questo Unlimited, come dicevamo, propone una struttura molto coesa e gradevole: girovagando per il mondo e passando di area in area senza soluzione di continuità, Maxwell si trova di fronte una marea di “quest givers” che gli propongono ora situazioni più intricate, ora semplici problemi da risolvere con un singolo oggetto. Il nostro eroe si trova quindi a raccogliere le preziose Starite anche in piccoli frammenti, cercando di completare tutte le sfide delle varie zone. Idealmente il tutto andrebbe fatto senza compromette la salute dei personaggi che popolano ogni quadro, ma le esplosioni e le fiamme sono così divertenti che di tanto in tanto ci concederemo lo sfizio di far saltare tutto in aria, per poi riavviare lo stage senza grosse conseguenze.
    Dal punto di vista complessivo, comunque, la versione Wii U guadagna sicuramente qualcosa, anche grazie ad un sistema di controllo che, una volta metabolizzata un'interfaccia non proprio User Friendly, risulta migliore di quello degli episodi portatili.
    E' un peccato che il giocatore debba praticamente stare con la testa costantemente china sul Gamepad: la tastiera per digitare le parole sul taccuino compare soltanto sul touchscreen, e non c'è modo di usare sistemi di input classici. Lo schermo del televisore diventa quindi totalmente accessorio, se non nel corso di qualche serata passata in compagnia, con gli amici o i familiari che si scervellano di fronte ad un enigma. E' proprio giocando in gruppo che Scribblenauts Unlimited dà il meglio si sé: gli utenti sono portati ad esibire i propri guizzi creativi, ed è divertente tentare di mettere in atto persino le proposte più strambe. Anche se quasi tutte hanno esiti disastrosi.
    Sul fronte tecnico non si segnalano troppe variazioni stilistiche rispetto al minimalismo già incontrato nelle due precedenti incarnazioni. Le sagome bidimensionali dei personaggi sembrano ritagliate su fogli di carta e colorate coi pennarelloni della scuola, accompagnate da una serie di stancil e minute formine che rappresentano gli oggetti. Sono però i fondali che si riempiono di dettagli: disegnati splendidamente con linee semplici e colori sgargianti, esibiscono fieramente una spigolosità che li avvicina agli schizzi d'infanzia.
    Delicato il comparto sonoro: appena accennato, con musiche mai troppo invasive e sempre rilassanti, interrotte da effetti poco sfarzosi e pieni di brio: l'intento è quello di creare un'atmosfera serena, che invogli il giocatore ad attardarsi negli scenari, guidato da capricci e bizzarrie.

    Scribblenauts Unlimited recupera una formula di gioco brillante nelle intenzioni, creativa ed originale, e smussa alcune spigolosità delle due edizioni DS. Ma dopo la meraviglia della prima volta, c'è sempre la spiacevole sensazione di un titolo le cui ambizioni smisurate si scontrano con la realtà dei fatti. Proprio perchè così attento a stuzzicare la fantasia del giocatore, Scribblenauts Unlimited divertirà soprattutto i giocatori più fantasiosi: ma anche loro perderanno progressivamente interesse. Magari nel momento in cui si scontreranno con reazioni poco convincenti, magari quando si accorgeranno che non è poi così “comodo” risolvere gli enigmi in maniera alternativa. O magari solo perchè avranno stuzzicato il sistema quel tanto che basta per sentirsi soddisfatti. Non è un caso che il terzo capitolo della serie cambi piattaforme di riferimento (Wii U e PC), per arrivare a nuovi giocatori, probabilmente dopo aver “saziato” i vecchi fan.

    Scribblenauts Unlimited Scribblenauts UnlimitedVersione Analizzata Wii UC'è un gatto intrappolato su un albero. Maxwell potrebbe prendere una sega e falciare la pianta, oppure tentare di recuperare la bestiola con un elicottero e una fune. Troppo facile. Maxwell osserva il gatto, tira fuori il suo taccuino e scrive: “coraggioso”. Il gatto salta giù. E' in quel preciso momento che Scribblenauts Unlimited tocca il suo vertice, e comincia a scivolare lungo l'orbita della sua inesorabile parabola discendente.

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