Sea of Stars Recensione: che splendore! Un rpg che innova la tradizione

Sea of Stars è il nuovo fenomeno dell'anno, recuperando tante delle meraviglie di Chained Echos e proponendo delle novità appaganti.

Sea of Stars: un grande RPG stile 16-bit
Recensione: Multi
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • I JRPG indie capaci di attirare l'attenzione dei giocatori non sono mancati negli ultimi anni. Pensiamo ad esempio a quel gioiello di Chained Echoes (qui la recensione di Chained Echoes), e pure a Sea of Stars, di cui siamo finalmente pronti a parlarvi in modo approfondito. L'opera di Sabotage Studio ci aveva già intrigato in passato - la prova di Sea of Stars è a portata di click - e nel corso dell'avventura completa non ha fatto che confermare la bontà della sua proposta. Perché lo diciamo? Tuffiamoci nella recensione.

    Il solstizio di settembre

    Zale e Valere sono due figli del solstizio, animati da grande coraggio e voglia da apprendere, e dotati dei poteri del Sole e della Luna. I due sono in grado di fondere le rispettive abilità per dar vita alla magia dell'Eclissi, una forza in grado di contrastare le minacce associate a delle creature oscure sparse in tutto il regno e al servizio di Fleshmancer, un malvagio alchimista. Reduci da un allenamento che li ha aiutati a crescere e a perfezionare i loro talenti, Zale e Valere godono del supporto del loro amico Garl, e sono pronti a fare la loro parte per opporsi al male incombente.

    Nell'arco delle sue circa 30 ore di gioco, Sea of Stars ci narra vicende basate sulle tematiche tipiche del genere di appartenenza e ci consente di scegliere il nostro protagonista in piena libertà, peraltro con possibilità di cambiarlo presso i falò. I nomi di Zale e Valere non sono incisi tra gli astri del firmamento e non è detto che debbano essere proprio loro a salvare il mondo.

    La presenza di Garl, per dirne una, ricopre un'importanza fondamentale sin dalle prime battute del viaggio, e lo stesso possiamo dire degli altri comprimari che i figli del solstizio incontreranno sul loro cammino. I personaggi insomma sono ben caratterizzati, alle volte dotati di dialetti particolari o capaci di offrire spunti narrativi affascinanti. I toni del racconto non sono mai solenni e gli eventi si affrontano con un fare quasi giocoso.

    Sabotage Studio ha badato a non appesantire le situazioni proposte, strappando anche sorrisi nei modi più disparati (si pensi anche solo all'animazione che trasferisce gli eroi da un punto all'altro della mappa). La trama non si abbandona ai cliché, ha un ritmo serrato e l'intera esperienza ci è parsa "asciugata" al punto giusto. Non ci sono sequele di fetch quest che ci costringeranno a un andirivieni costante, né combattimenti prolissi atti solo a diluire l'offerta ludica.

    Esplorazione e attacchi di soppiatto

    Sea of Stars continua ad arricchire la ricetta del gameplay con un'ottima cadenza. La prima fase dell'avventura è forse un po' lenta, ma poi il giocatore comincia a notare una sempre maggior stratificazione del battle system e dell'esplorazione stessa. Su questo secondo fronte, le varie ambientazioni si sviluppano anche in verticale e permettono di arrampicarsi, lasciarsi cadere dall'alto per rompere ingressi sotterranei, tuffarsi in pozze d'acqua per scoprire segreti e via discorrendo.

    Chiaramente ci sono anche delle aree in cui è necessario servirsi di strumenti e oggetti sbloccabili nel corso dell'avventura, ma nulla ci ha mai costretto a un backtracking selvaggio. L'arrivo del rampino o anche dell'abilità di soffiare contro dei grossi blocchi presenti nelle profondità delle miniere forniscono la chance di guadagnarsi nuove strade percorribili all'interno dei dungeon, che mettono in mostra la bontà del level design di Sea of Stars. Arriviamo a questo punto ad analizzare il battle system, che elide totalmente dall'equazione finale gli scontri casuali. Le creature nemiche, in altre parole, sono ben visibili e possiamo non solo scegliere di evitarle, ma anche di sferrare un attacco a sorpresa raggiungendole alle spalle. Adottando con successo questa soluzione offensiva, gli avversari lasceranno cadere delle sfere di energia, di cui potremo servirci per potenziare i nostri colpi melee o quelli relativi al mana. Si tratta di una trovata strategica certamente utile, che spinge ad attaccare a sorpresa anche quegli avversari abbastanza coriacei da non subire alcun tipo di danno.

    Un combat system più dinamico del previsto

    Il party ospita fino a un massimo di tre guerrieri attivi, che potranno essere scambiati all'occorrenza e a seconda delle preferenze del giocatore. I colpi fisici vanno a ricaricare il mana, così come il parare l'offensiva di un nemico al momento giusto (cosa che peraltro riduce i danni subiti). Da citare è anche la possibilità di sferrare un attacco aggiuntivo al nemico, azione praticabile premendo al momento giusto il tasto dell'azione (vi ricordate Mario & Luigi: Superstar Saga?).

    Parliamo di un colpo non essenziale, è vero, che però è utilissimo per caricare più in fretta l'indicatore delle combo. Così facendo, arriveremo a poter eseguire un potente attacco doppio. Pur essendo a turni, in sostanza, Sea of Stars riesce a tenere alta l'attenzione del giocatore con un flow piuttosto dinamico degli scontri. Tra l'altro, la conta degli MP impedisce lo spam delle magie, che devono essere alternate ad altri tipi di mosse, incluse quelle che - al pari della parata e dell'affondo - richiedono di muoversi col giusto timing per mettere a segno attacchi addizionali.

    Gli avversari intanto presentano degli indicatori con cui gli eroi possono comprenderne le vulnerabilità e danneggiarli nel modo più opportuno e fermarne lo stato di frenesia (se c'è il Sole deve essere attaccato col potere del Sole, e così via). Sea of Stars non è un prodotto particolarmente difficile e non prevede molte variabili di gameplay. Eppure il suo combat system funziona a dovere e affianca un valido sistema di avanzamento dei personaggi. A ogni level up seguirà un aumento automatico delle statistiche, ma avremo anche l'occasione di andare a selezionare un'ulteriore aggiunta, così da personalizzare la nostra build. Concentrarsi sul potenziamento della salute o della magia e degli attacchi fisici a seconda del personaggio in esame, vuol dire diversificare lo sviluppo del party ed evitare il rischio di un'omologazione delle abilità dei suoi membri.

    I minigiochi e il fascino del mondo

    Come già detto, Sea of Stars elimina le fetch quest e mantiene solo quelle attività utili a caratterizzare il suo universo. Non manca però di offrire degli utili minigiochi, a cominciare da Wheels. Gli eroi possono prendersi una pausa dalla lotta costante e schierare in campo dei soldatini, che sarà possibile potenziare in fase di attacco o difesa in base ai risultati ottenuti coi giri di una slot machine. C'è poi la pesca, che con le varie tipologie di pesci da acchiappare ricopre un ruolo da non sottovalutare. Parliamo sempre di un passatempo semplice e immediato ma strettamente legato alla dimensione culinaria dell'esperienza, vitale per ottenere oggetti di cura e potenziamenti, un po' come in Final Fantasy XV insomma.

    L'elemento che forse ci ha sorpreso più di tutti è da ricercarsi nelle ambientazioni del progetto di Sabotage: più volte ci siamo trovati dinanzi a scorci notevoli e a scenari del tutto esplorabili. La visuale isometrica ci ha permesso di apprezzarne la profondità e la varietà, mentre il piacevole sistema di illuminazione ha messo ulteriormente in risalto i colori sgargianti di ogni area.

    La deliziosa pixel art alla base della presentazione visiva omaggia i capolavori dell'era SNES e affianca un accompagnamento sonoro capace di stupire sia per le musiche, sia per i rumori ambientali (silenziate le tracce per apprezzarli al meglio). Sea of Stars è interamente in inglese, anche per quanto concerne i testi. I dialoghi sono tutto sommato comprensibili ma ci sembrava giusto segnalare la cosa.

    Un po' come Final Fantasy XVI (qui la recensione di Final Fantasy XVI), il gioco offre la possibilità di utilizzare alcune reliquie per semplificare l'esperienza. Ad esempio, tramite l'attivazione di un effetto a schermo è possibile comprendere il timing corretto per attacchi e parate. Non mancano inoltre i punti salute doppi per coloro che vogliono semplificarsi ulteriormente la vita e godersi il viaggio senza troppi patemi.

    Sea of Stars Sea of StarsVersione Analizzata PlayStation 5Sea of Stars rifiuta l’abbondanza di contenuti a tutti i costi e offre un viaggio memorabile, che avrebbe potuto osare un po’ di più sul fronte narrativo, ma vissuto da personaggi che non abbiamo potuto non apprezzare. Tramite una serie di soluzioni indovinate, il combat system si è rivelato più dinamico del previsto e le attività di contorno proposte ci hanno regalato dei piacevoli momenti di pausa. A chiudere il cerchio ci pensa una presentazione audiovisiva di livello, complice l’ottima pixel art e un comparto sonoro sempre indovinato. Un titolo così, peraltro disponibile al lancio su Game Pass e PlayStation Plus, non deve sfuggirvi.

    9

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