Recensione Second Sight per PS2

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Recensione Second Sight per PS2
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    Un soffitto bianco, sconosciuto... la testa duole, la vista è annebbiata e i muscoli sono indolenziti; lentamente le immagini assumono un senso logico e i suoni diventano comprensibili: siete in una camera di una qualche struttura ospedaliera...forse una clinica privata.
    Il primo tentativo di lasciare il letto va a vuoto a causa dell'estrema debolezza, ma la voglia di superare lo stordimento vi spinge a tentare nuovamente e ad esaminare la stanza in cui siete ricoverato.Vacillate ma non cadete... forse è da molto tempo che siete a letto, ecco il perchè
    della debolezza...si, deve essere così. Ma nella vostra mente si insinua un dubbio, una domanda; lentamente vi girate verso una vetrata che riflette la vostra immagine; lo spettacolo è raccapricciante: il volto riflesso nell'ampia porta finestra rappresenta un giovane pallido, magro e coperto di lividi; il fisico appare indebolito da una dura e lunga degenza e le molte medicazioni lasciano intuire le gravi condizioni in cui l'uomo ha versato in precedenza.
    Ma la domanda che vi terrorizza è un'altra: chi è la figura riflessa? Chi siete? Siete forse John Vattic, il nome scritto su un braccialetto che portate al polso come una cavia da laboratorio? Forse si.. ma se siete John Vattic non ricordate di esserlo e se siete una cavia non siete al sicuro! Fuggire, si, questa è l'unica soluzione; allontanarsi da quel posto e cercare, con calma e in solitudine, di riacquistare la memoria.
    La porta è bloccata, c'era da aspettarselo, nessuno lascia aperta la gabbia di un criceto... ma ci deve essere un modo per disattivare il blocco che si trova nell'altra stanza. D'un tratto provate uno strano fremito che parte dalla mano e vi spinge a dirigerla contro l'inaccessibile serratura. Una tenua luce blu si diffonde dal vostro corpo avvolgendo la serratura che emette un cupo rumore meccanico.
    La porta è aperta, ma cosa è successo? Siete stati davvero voi ad aprire la porta? Di che razza di potere paranormale siete in possesso? Forse la degenza in questa clinica, le medicazioni e il vuoto di memoria sono collegati a queste facoltà.
    Che cosa vi hanno fatto?

    A caccia di sè stesso

    Second Sight è l'ultima fatica nata dal team di sviluppo Free Radicals, autori dei celeberrimi Timesplitters 1 e 2 nonchè del prossimo Timesplitters Future Perfect; come avrete già capito in questo action adventure impersonate John Vattic, un personaggio di cui non vi è dato di sapere molto a causa dell'amnesia che lo afflegge; Gli obiettivi principali del gioco sono essenzialmente due: fuggire dal laboratorio di ricerca Osiris e ritrovare la memoria; le prime fasi della fuga dal laboratorio fungono da training per prendere confidenza con le moltissime azioni a disposizione del protagonista; Vattic può camminare, correre, inginocchiarsi e arrampicarsi come qualunque protagonista di videogioco, inoltre ha a sua disposizione una notevole conoscenza delle tecniche di infiltrazione più comuni per cui presto impareremo ad appiattirci contro i muri e a camminare lungo questi, ad osservare oltre gli angoli e ad afferrare un nemico assalendolo di spalle. In più si potrà nascondersi in maniera analoga dietro gli oggetti più piccoli, come i mobili e i contenitori disseminati nelle varie locazioni, così da non essere individuati dalle molte guardie in forza nel laboratorio. Queste possono essere anche affrontate ma tale scelta si rivela quasi sempre la più rischiosa; è molto più saggio invece evitare lo scontro o, quando non è possibile, impedire ai nemici di suonare l'allarme o gridare per richiamare l'attenzione dei colleghi.
    Se invece verrete coinvolti in uno scontro diretto potrete difendervi a mani nude oppure usando le armi lasciate cadere dai nemici che avete sconfitto. Anche negli scontri a fuoco la componente stealth gioca un ruolo importante; avrete infatti la possibilità di nascondervi dietro un angolo o un oggetto per poi scattare rapidamente fuori dal rifugio per sparare.
    Non dimentichiamoci che il nostro eroe è anche dotato di poteri paranormali: fin dall'inizio avrete a disposizione due poteri, la rigenerazione e la telecinesi; con il primo potrete curare le vostre ferite (previo pagamento di un certo quantitativo di punti PSI, che si rigenereranno lentamente durante il gioco) mentre con il secondo vi sarà data la possibilità di sollevare degli oggetti (e in seguito anche i corpi esanimi dei nemici...) e sfruttarli come armi o come diversivi nella vostra fuga (il fluttuare di un cadavere o di un letto ospedaliero provoca prima l'attenzione poi il terrore di una guardia che assiste all'evento). Proseguendo nel gioco alle prime due abilità se ne aggiungono altre (come l'invisibilità e la manipolazione delle menti) e una volta impadroniti di tutte quelle "basilari" avrete la possibilità di impararne altre che si potrebbero definire "secondarie", anche se spesso sono ben più potenti delle originali.
    Comunque vada l'importante è sopravvivere, sta a voi decidere come; una volta che il pericolo sarà cessato dovrete trovare la via d'uscita dal laboratorio analizzando i dati disponibili nei computer presenti nella struttura; in queste macchine è possibile trovare anche informazioni sul proprio passato: il ritrovamento di queste provoca in John Vattick un flashback che vi catapulta indietro nel tempo; ha inizio quindi la seconda parte del gioco, in cui voi siete il John Vattic del passato, impegnato in una missione segretissima che ha lo scopo di fare luce su una serie di esperimenti sul paranormale che si svolgono in una struttura scientifica in Siberia.
    Insieme ai membri di un team speciale dell'esercito dovrete addentrarvi nella struttura e raccogliere più informazioni possibili su quanto vi sta succedendo.
    In questa fase di gioco sarete sprovvisti di poteri paranormali (cosa abbastanza naturale, visto che vi trovate nel passato) ma per il resto la struttura di gioco rimane praticamente invariata; l'unica differenza davvero notevole è la presenza degli elementi del team con cui dovrete interagire coprendo loro le spalle mentre avanzano contro il nemico.
    Una volta raggiunto l'obiettivo della squadra il flashback termina e voi tornerete ad indossare i panni del Vattic del presente, almeno fino al prossimo indizio....

    Grafica e sonoro

    Tecnicamente Second Sight si assesta su dei livelli medio alti; il comparto grafico fa un lavoro che, sebbene di fattura un po' altalenante, si può giudicare più che buono. Il modello poligonale di John Vattic non stupisce nè come quantità di poligoni nè come animazioni, comunque rimane ben fatto; quello che arricchisce davvero il protagonista è il massiccio uso di effetti speciali per i poteri paranormali: oltre ad essere tecnicamente molto curati questi poteri hanno un impatto visivo davvero notevole. Quando usate la telecinesi per esempio oltre a spostare l'oggetto prescelto create un cetro "trambusto" anche negli oggetti vicini; molto pregevoli sono anche l'attacco psichico, che deforma lo spazio attorno al vostro colpo, e l'invisibilità, che trasforma Vattic in una specie di "nuvola". Quando poi tentate un'attacco psichico senza avere a disposizione energia PSI si verifica una specie di temporaneo Black Out, anche questo presentato con un effetto notevole.
    Le ambientazioni sono realistiche come architettura, molto particolareggiate e ricche di elementi contro cui scatenare i nostri poteri paranormali; a dire il vero il laboratorio ricorda moltissimo la struttura di depurazione di Metal Gear Solid 2 sopratutto per le tinte di verde utilizzate per le pareti, fin troppo note a coloro che hanno giocato il capolavoro di Kojima. A parte questa similitudine siamo di fronte ad una serie di livelli da affrontare molto vari e ben congegnati, abitati da nemici ricchi di animazioni e ben caratterizzati (anche il tono un po' scherzoso usato per il character design nonostante la trama così seria tutto sommato non dispiace); Le cut scene sono tutte in realtime, con una certa cura per le espressioni dei personaggi e per la regia; nonostante non raggiungano i livelli di eccellenza tecnica sono molto coinvolgenti anche grazie all'ottima recitazione del parlato. Le musiche sono un po' sotto tono, o meglio sembrano lasciate in secondo piano a fungere da accompagnamento alle differenti situazioni di tensione del protagonista. Ultimi gli effetti sonori che sono funzionali e realizzati con onore.

    Chi abbandona la strada vecchia per la nuova...

    Che cosa si può dire di Second Sight? Ha un gameplay e una trama originali? Direi proprio di no, ma al contrario di quanto ci si possa aspettare gameplay e trama sono proprio il punto di forza del bel gioco realizzato da Free Radical.
    Il bello della trama di questo gioco non stà nel colpo di scena, ma in come viene rivelato, ovvero tramite una struttura narrativa assolutamente non lineare; è come vivere due storie insieme, in una si è preda e nell'altra si è cacciatore. Aggiungete alla cura prestata alla struttura narrativa quella dedicata ai dialoghi e alla caratterizzazione dei protagonisti che in Second Sight sono davvero un numero cospicuo.
    Nemmeno parlando del gameplay, come già detto, ci dilungheremo sull'originalità; elementi stealth, ricerca di indizi, combattimenti a fuoco, porte da aprire e allarmi da disattivare sono gli elementi di un genere che ormai definire inflazionato è riduttivo (almeno su PS2). L'unica ventata di nuovo viene portata almeno in parte dall'utilizzo del paranormale; bisogna ammettere che far fluttuare degli oggetti attorno ad un obeso guardiano notturno per vederlo fuggire a carponi dona una certa sensazione di potenza...
    Comunque il gameplay di Second Sight è ben congegnato, visto che riesce ad unire in maniera impeccabile tutti gli elementi sopra citati; tutta l'avventura è caratterizzata da una notevole libertà di decisione su come affrontare le situazioni di pericolo; spesso si riesce a trovare vere e proprie scorciatoie, anch'esse non prive di trabocchetti, alla strada maestra. L'intelligenza artificiale dei nemici e gli enigmi da risolvere per poter sfuggire alla loro sorveglianza contribuiscono a creare una forte tensione e nel caso veniate scoperti gli scontri a fuoco risultano ben fatti anche se a volte un po' troppo impegnativi (ma che ci volete fare, infondo siamo uno contro tutti...).
    Passiamo alle note "dolenti": i controlli del protagonista sono forse un po' troppo complicati; l' utilizzo di tutti i tasti del Joypad (compreso L3 per la visuale in prima persona) provoca parecchi sbagli da parte del giocatore, sopratutto nelle prime partite e nei combattimenti a fuoco, con conseguente frustrazione. Inoltre il movimento di John Vattic risente di una certa "inerzia" per cui bisogna fare un po' di pratica prima di riuscire a muoversi come si vorrebbe ed evitare i molti colpi sullo schermo durante le fasi più concitate.
    L'ultima nota spiacevole deriva da una certa ipersensibilità dei nemici; insomma è davvero difficile muoversi senza essere individuati e questo porta a dovere ripetere certe fasi di gioco per ben di più di una volta...
    A parte questo Second Sight è un prodotto ben confezionato e divertente; se da un gioco pretendete l'originalità lasciatelo perdere. In caso contrario avvicinatevi al gioco di Free Radicals senza alcun timore.

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