Recensione Sensible Soccer 2006

Ronaldinho si dispera: sarà perchè Sensible Soccer non convince appieno?

Recensione Sensible Soccer 2006
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Innamorarsi di un videogioco

    Sono trascorsi quindici anni da quando Sensibile Soccer faceva la sua comparsa nelle collezioni degli appassionati. Allora erano tempi diversi: ogni videogioco aveva un tocco romantico, i cd ed i floppy sapevano entusiasmare e divertire, regalando al giocatore un’esperienza sempre nuova. Oggi, abbiamo visto quasi tutto: è sempre più raro restare a bocca aperta davanti a un gioco, conseguenza inevitabile del costante livellamento di idee e innovazioni...
    Con un’estate in gran spolvero e una gran voglia di partire è il momento giusto per pensare al gioco che ci accompagnerà nelle sieste pomeridiane e come per magia, bussa alla nostra porta Sensibile Soccer 2006. L’ultima fatica di John Hare non punta su una grafica sbalorditiva né su tecniche grafiche innovative o effetti sonori da capogiro: semplicemente, si affida al romanticismo ed alla nostalgia dei tempi che furono...

    Stanchi di Fifa e Pes? Ecco l'interpretazione Atari del calcio!

    Atari punta a far tornare sui nostri PC il clima degli anni migliori con qualche ritocco e nuova aggiunta, lasciando sostanzialmente invariata la base del gioco. Ritroveremo così i controlli e la grafica dei primi Sensible, corredati da editor e tornei aggiornati. Nulla di straordinario, ma un prodotto che potrebbe avere qualcosa da dire, in particolare facendo riferimento ad un panorama, quello calcistico, dominato da due superpotenze che fino ad ora non hanno lasciato spazio a rivali. Ma chi potrebbe escludere che la ricetta giusta per spodestare Fifa e Pes non possa proprio essere l’ironia su cui fa leva Sensibile Soccer?

    Chi sceglie Sensibile Soccer non cerca un approccio realistico al calcio, poichè consapevole che il gioco non aspira minimamente a far rivivere le gesta dei grandi campioni sui nostri monitor o a guidare il club preferito alla vittoria: fornisce una chiave di lettura del tutto nuova al gioco più bello del mondo, con azioni velocissime e basate sulla nostra istintività, votate all’arcade nella sua essenza più pura.

    Aggettiviamoci...

    E quindi, cosa resta per descrivere un gioco che fa della semplice essenzialità la sua ricetta? Una lista di aggettivi potrebbe rendere l’idea: immediato, ironico, veloce, personalizzabile.

    Curioso, in molti aspetti: dai testoni dei giocatori, alla possibilità di customizzare le magliette e le divise della squadre. Senza dimenticare le ambientazioni e i nomi dei giocatori che, sprovvisti di licenza ufficiale, si ritrovano a dover portare improbabili cognomi come Titto, Grisso, Del Poaeri e Tino, solo per citare quelli della nostra nazionale.

    Frenetico, l’approccio alla partita, velocissima e controllata con solo due tasti: tiro e passaggio. C’è poi lo scatto ed altri tasti secondari, che si rivelano però poco importanti.

    E infine carismatico, perché il nome non può non far venire la pelle d’oca a chi amava i pc già agli inizi degli anni ’90... e con la grafica irriverente oltre ogni limite, quasi spregiudicata nell’interpretare il pallone, riesce a suo modo ad andare a rete.

    Grafica da cartoon, sonoro da rivedere

    Sul fronte grafico è coraggiosa la scelta degli sviluppatori di riesumare quanto svolto nel ’91 con dei tratteggi che ricordano moltissimo quelli già visti in XIII. In effetti, sul nostro monitor ci sembrerà di essere immersi in un cartone animato: non che sia un male, ma, imboccata questa strada valeva la pena di percorrerla fino in fondo. In casa Codemasters, invece, hanno deciso di lasciare una certa sfumatura che non accentua il lato cartoon se non nelle inquadrature da vicino (bellissime) e in una manciata di altri casi.

    Se c’è qualcosa che davvero non passa inosservata, sono i requisiti necessari a far muovere il tutto: sembrerà un paradosso ma su un computer di fascia medio-alta è necessario abbassare i dettagli per poter ottenere una fluidità ottimale e nonostante il nostro impegno nella ricerca di particolari che giustificassero tali pretese, non abbiamo trovato nulla, neanche le panchine a bordo campo... Ne deduciamo, quindi, che si tratta di deficienze al motore grafico non ottimizzato nè testato a dovere sulle configurazioni più datate.

    Se il video si dimostra comunque all’altezza (nonostante questi difetti che ne minano le ottime potenzialità) l’audio svolge il suo dovere senza triofalismi, rivelandosi appena sufficiente: un vero peccato, perché con delle colonne sonore più accattivanti il gioco avrebbe avuto quella marcia in più che fa la differenza.

    Italia-Francia? 1 a 0!

    La simulazione in campo è comunque buona e permette di divertirsi ed entusiasmarsi, a patto di avere una buona conoscenza del gioco e un buon feeling con i comandi (comunque semplicissimi, come abbiamo detto). Le partite saranno sempre molto veloci e a tutto campo, dando vita a mischie furibonde e conclusioni da fuori area. Nella nostra simulazione di Italia-Francia il match è rimasto incerto fino all’ultimo, quando al ’91 Del Poeri ha realizzato una rete grazie ad un rasoterra micidiale al limite dell’area piccola.

    Per il resto, si fa sentire soprattutto l’abilità del giocatore nel decidere a chi e come passare la palla: per essere chiari, se in Fifa è fondamentale sapersi muovere palla al piede, essere abili a dribblare e ad inventarsi funamboliche penetrazioni sulle fasce, in Sensibile Soccer conta molto di più far girare palla e passarla di volta in volta al giocatore smarcato, cercando, al contempo, di far salire la squadra. I contrasti sono resi con efficacia ma talvolta gli arbitri si dimostrano poco flessibili nel valutare l'entità dell'intervento, con le dovute conseguenze (un'ammonizione gratuita, come sperimentato nel nostro match a Ringhio, Poerli e Zembretto).

    Altra cosa che balza immediatamente all’occhio è la grande cura destinata ai passaggi: in questo caso la nostra sensibilità sarà fondamentale per stabilire la forza di un passaggio: rilasciando troppo tardi il tasto realizzeremo un cross tagliente anzichè un passaggio, una palla filtrante al posto di un tocco vellutato.

    Nel complesso Sensibile Soccer è divertente, forse troppo semplice, talvolta scontato ma è l’immediatezza e il divertimento senza schemi a cui il gioco ha sempre ambito.

    Alla conquista del mondo. O quasi

    A differenza di quanto si potrebbe pensare, il titolo Codemasters offre al giocatore un vasto parco squadre, condito con molteplici tornei e modalità. Non mancano i premi bonus, sbloccabili tramite la nostra abilità e i successi che conseguiremo in campo. In questo senso va citata la possibilità di giocare con palloni improbabili su campi ghiacciati, o di vestire panni...decisamente originali: anche per quanto riguarda l’Editor infatti potremo sbloccare divise e casacche, alcune davvero bizzarre ed eccentriche!

    Parlando invece dei giocatori (che, come detto, hanno nomi di fantasia che comunque richiamano alla memoria le controparti reali) bisogna dire che è stato compiuto un notevole, e forse gratuito, sforzo da parte degli sviluppatori per dar vita a moltissime leghe e campionati: in aggiunta ai campionati italiani, inglesi, tedeschi potremo giocare nelle serie austriache, danesi e via dicendo, competizioni minori incluse. I tornei saranno così suddivisi tra internazionali (con le nazionali) e di club. Da citare, infine, la possibilità di creare un proprio torneo, sempre tramite l’utilizzo dell’editor che si rivela versatile e molto intuitivo.

    In quattro per la vittoria...

    Ultima nota merita l’implementazione del multiplayer con cui potranno sfidarsi fino a quattro giocatori sullo stesso computer utilizzando il controller “multi-tap”. Nulla di straordinario, ma comunque una modalità nuova per il gioco, che potrebbe garantire una marcia in più a un prodotto altrimenti privo di novità e innovazioni. A chiudere la rassegna dei potenziali jolly, i database modificabili tramite aggiornamenti pubblicati, in veste ufficiosa, su Internet, con cui sarà possibile superare l’annoso problema dei nomi "da facciata”.

    Sensibile Soccer nasce tra molte aspettative e in gran parte le delude, tutto sommato le basi comunque ci sono e tramite qualche patch e mod potrebbe essere affinato al punto da rivelarsi il passatempo dell'estate!

    Sensible Soccer 2006 Sensible Soccer 2006Versione Analizzata PCSensibile Soccer fa tesoro della sua semplicità e riesce a divertire senza grosse pretese. Le semplificazioni diventano tuttavia eccessive a tal punto da confezionare un prodotto fin troppo scarno (perché ad esempio non inserire campi fantasiosi e particolari effetti del pallone?). Buona la grafica che però non riesce ad incidere fino in fondo, così come pure il sonoro. Vero punto di forza del gioco è invece la giocabilità, essenziale ma sempre divertente, con giocate istantanee e geniali. In definitiva un gioco discreto, ma nulla di più: considerando il prezzo non certo economico (50 euro) consigliamo l'acquisto soltanto ai fan della serie o a chi volesse cimentarsi in un calcio-alternativo.

    6.0

    Quanto attendi: Sensible Soccer 2006

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd