Shattered Heaven Recensione: un gioco di ruolo italiano carte e penna

Ci siamo immersi nell'oscurità della trama e dei dungeon procedurali di Shattered Heaven, combattendo mostri e demoni una carta alla volta.

Shattered Heaven Recensione: un gioco di ruolo italiano carte e penna
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  • Shattered Heaven è il nuovo titolo pubblicato da Leonardo Interactive (qui la prova di Daymare 1994: Sandcastle) e sviluppato da Leonardo Production. L'immaginario fantasy che caratterizza questo peculiare deck builder sembra uscito dagli appunti di un master di Dungeons & Dragons, e propone un connubio tra esplorazione procedurale e battaglie a turni basate, ovviamente, sulle carte. Ebbene, siamo finalmente pronti a parlare nel dettaglio di questa esperienza, che ha i numeri per intrigare gli appassionati di roguelike e GDR.

    Una narrazione molto approfondita

    L'avventura inizia "in medias res", con un'introduzione che tratteggia il dipinto di un mondo in rovina, dove quattro fazioni si contendono la sopravvivenza, più che il dominio. La Guerra dell'Ascensione è il conflitto che da secoli condanna uomini e donne di ogni regno a una vita lunga esattamente 40 anni senza sonno né piaceri, solo lotte.

    Le quattro sacerdotesse note come Vestali, una per ciascuna tribù, hanno un destino ancora peggiore: ogni dieci anni sono costrette a combattersi tra loro, regalando un briciolo di stabilità al proprio schieramento in caso di vittoria sulle altre. Se muoiono, si reincarnano immediatamente per prepararsi alla prossima contesa. Andora è la Vestale di cui abbiamo seguito le gesta nelle circa tredici ore impiegate per portare a termine il gioco. Con lei viaggiano Magni, un cavaliere tutto scudo e armatura intenzionato a difendere i suoi alleati da ogni attacco e Ishana, una sorta di strega (intesa come "Warlock") consumata da un patto demoniaco che le conferisce straordinari poteri, ma la divora dall'interno.

    Colpi di scena, personaggi e vicende tormentate non mancano in nessuno dei tre finali possibili, il cui raggiungimento tramite run successive è incentivato dalla relativa brevità delle stesse. Tuttavia è imperativo concludere almeno la prima sessione perdendo un po' di tempo in più, per sfruttare la funzione "memo" accessibile ogni volta che chiacchieriamo con un NPC. Tramite un menù apposito si può ripercorrere la storia di ogni location o persona che incontriamo, andando anche molto più indietro rispetto al momento in cui ci abbiamo parlato. Man mano nuovi appunti vengono aggiunti e aggiornati automaticamente, in base al tipo di risposta che scegliamo durante i dialoghi a scelta multipla, o quando si verificano determinati eventi chiave.

    La mole di contenuti di cui tenere conto è vasta e in continua espansione, ora emozionante e misteriosa, ora verbosa e fin troppo prodiga di descrizioni, al limite del didascalico. Le caratterizzazioni di tutti i membri del cast ne giovano, risultano più sfaccettate e uniche anche quando appartengono a stereotipi ben noti. Ma la possibilità di approfondire ogni situazione diventa presto una necessità, per non perdere pezzi del racconto lungo la strada. In generale, il pregio delle vicende sta nel loro essere piacevolmente familiari a chi conosce gli stilemi del dark fantasy o degli RPG, ma non per questo prevedibili. Anche le fonti di ispirazione per la storia e la lore sono chiare, ma la dimensione narrativa non ci è mai parsa derivativa. 

    È vero, ci sono stati momenti in cui desideravamo solo esplorare il prossimo dungeon o affrontare un Boss, e saltare un dialogo o due non ci è sembrato un peccato così grave perché sapevamo di poter recuperare i concetti importanti in seguito. Alla fine della prima run e nelle successive però un po' di pesantezza si è fatta sentire, proprio perché la sovrabbondanza di dialoghi si fa più difficile da sostenere dopo diverse ore.

    Tra stupende carte giocabili e illustrazioni per fondali e personaggi evocative e dettagliate, la direzione artistica mantiene la piacevolezza dell'esperienza su buoni livelli e rende più efficace il racconto in stile novel, che si basa su immagini statiche o appena animate degli interlocutori sovrapposte a fiumi di testi, talvolta resi più vivi da un buon doppiaggio (in inglese). Segnaliamo a tal proposito che Shattered Heaven non è tradotto in italiano e questo vale anche per i sottotitoli e i menu.

    Più strategico o randomico?  

    Il comparto ludico di Shattered Heaven poggia su elementi procedurali e randomici. Infatti sia i combattimenti che l'esplorazione sono caratterizzati da un alto tasso di casualità, che tuttavia non elimina la necessità di aguzzare l'ingegno strategico: ci sono molti modi per "controllare" in parte il fato e alterare l'ordine dei turni, o gli script di alcuni accadimenti, come vedremo a breve. Chiudono il cerchio i colpi critici, gli effetti di stato, i punti scudo che proteggono gli HP, le magie e le peculiari ultimate.

    La complessità strategica di Shattered Heaven si misura altrove, nella possibilità di combinare sequenze di colpi ottimizzati sfruttando concatenazioni di giocate, spesso suggerite dai testi delle carte in dotazione a ogni personaggio, nei loro deck. I mazzi rappresentano il moveset dei protagonisti e si possono modificare a piacimento, fermo restando che l'identità dei combattenti è ben definita. Andora infligge i danni più consistenti, Magni si occupa di deflettere i colpi, mentre Ishana causa cambiamenti di stato e maledizioni, carte infide dai forti effetti collaterali che entrano in sinergia con certi incantesimi, potenziandoli. 

    Al completamento di un dungeon si ottengono quasi sempre risorse e carte "permanenti", che insieme a tre alberi delle abilità consentono il potenziamento progressivo del trio, livello dopo livello. La Vestale e i suoi campioni migliorano in particolare una serie di valori numerici, che aggirano la casualità delle pescate o aumentano le probabilità di colpi critici, la durata degli stati alterati o forniscono buff di vario genere.

    In questo senso, come anticipavamo, è necessario giocare di strategia e fornire al team power up sempre aggiornati (ottenibili salendo di livello), se non si vuole restare in balia del caso. Un Hub centrale permette inoltre di accedere a vari servizi aggiuntivi, come negozi per acquistare carte, equipaggiamenti od oggetti, e un calderone dove craftare pozioni monouso utili nelle lotte. Oltre alle modifiche sbloccate in modo permanente, i mazzi cambiano dinamicamente durante le esplorazioni con l'aggiunta di carte casuali dai poteri più disparati. I loro effetti sono spesso pensati per entrare in sinergia con specifici personaggi, secondo i ruoli descritti più in alto per ciascuno. Chi vuole essere originale o tentare build temporanee può assegnare al guerriero delle carte "da dungeon", sapendo che una volta usciti dal labirinto il suo deck viene ripristinato, perdendole. Si viene premiati con un set da tre figurine "a tempo" ogni volta che si raggiunge una stanza particolare, si riposa presso un focolare o si termina una battaglia a turni completando gli obiettivi secondari. Sono missioni casuali che, per esempio, chiedono di sconfiggere prima un avversario rispetto a un altro, o di azzerare gli HP di almeno un nemico afflitto da status alterati entro il termine del duello.

    Non si tratta mai di incarichi irrealizzabili o davvero ardui, ma proprio per questo ci hanno spronato a variare approcci e a non affidarci sempre alle sequenze di colpi, anche quando avevamo pescato le carte giuste nel turno in corso per finire più rapidamente una sfida. 

    Esplorazione procedurale e battaglie a turni

    Le lotte di Shattered Heaven sono sempre diverse grazie al sistema di distribuzione casuale delle carte. Ogni turno se ne pescano fino ad averne cinque in mano e poi si decide come impiegarle. Ai nostri eroi sono concessi due punti azione ciascuno, spendibili a piacimento: per due abilità che costano un punto, o per singole opzioni più potenti, a seconda del caso.

    Sembra limitante, ma in realtà i personaggi hanno modi diversi di "evadere" dal limite dei punti spendibili. Per dirne una, possono adoperare oggetti consumabili, o sfruttare effetti secondari delle carte, abilità innate e mosse ultimate, la cui esecuzione è possibile solo svuotando una barra che si riempie con punti corrispondenti ad azioni uniche.

    La Vestale accumula punti Divini quando gioca carte di colore differente, per poi - alla bisogna - curare tutto il party. Magni ottiene Ira se viene colpito, utilizzabile per aumentare gli scudi degli alleati. Infine Ishana diventa sempre più "vampirica" in base ai suoi punti Sete, risucchiati dagli avversari colpiti con effetti di stato specifici. L'alternanza di carte, mosse e turni è da subito molto soddisfacente e lo spettro della ripetitività si è palesato solo verso metà gioco, quando avevamo provato la quasi totalità delle dinamiche ludiche.

    Ad ogni modo, il livello di difficoltà standard non perdona leggerezze, e a volte ottenere una vittoria si è rivelato a tratti frustrante. I boss ad esempio hanno tonnellate di HP e infliggono alla squadra danni stellari. In sostanza, avremmo voluto un miglior bilanciamento della forza e dei talenti difensivi di questi coriacei avversari, che se non altro beneficiano di modelli accattivanti, attacchi spettacolari e diversi assi nella manica. Nonostante si possa dire che siano le battaglie il cuore pulsante di Shattered Heaven, le fasi esplorative non vanno assolutamente sottovalutate. Appena entrati in un dungeon ci viene presentata una mappa con tutte le stanze del piano sbloccate, ma dal contenuto occultato finché non entriamo al loro interno. Ci sono pavimenti con trappole da evitare o disinnescare, strani personaggi che possiamo respingere o accontentare, venditori e banditi, accampamenti e templi interrati. Il senso di sorpresa più genuino in realtà si esaurisce dopo poche partenze, quando capiamo che sono ci sono già capitate tutte le possibili sale. Le loro combinazioni restano però procedurali, casuali e dunque piacevoli da scoprire.

    La difficoltà di ogni viaggio è modificabile con un intuitivo selettore a monte presso l'Hub, e risolvendo o sopportando maledizioni casuali e debuff che si palesano dopo aver superato l'entrata del livello. Sappiate però che la ricompensa finale è proporzionale all'impegno profuso. Più difficile sarà il nostro cammino, più grandi saranno i premi elargiti alla sua conclusione.

    La profondità e il tema estetico principale della grotta variano in base alla sua posizione e al momento della trama, fattori questi che influenzano l'aspetto il tipo e la forza dei nemici incontrati. La varietà delle minacce è soddisfacente, con qualche classica (ma non fastidiosa) "ricolorazione" di mostri già incontrati prima, per aumentare il volume del bestiario.  

    Shattered Heaven Shattered HeavenVersione Analizzata PCRicco di lore e pieno di personaggi interessanti, il mondo di Shattered Heaven spinge il giocatore a esplorarlo, al netto di una mole di informazioni a tratti soverchiante, che soprattutto nella seconda parte dell'avventura risulta un po' pesante. L'ottima direzione artistica e il combat system sfaccettato, complice l'indovinata struttura da card game, riescono a mantenere alta la piacevolezza dell'esperienza, al netto di alcuni problemi di bilanciamento, ben evidenti soprattutto durante le boss fight. Ad ogni modo, il titolo sviluppato da Leonardo Production offre un'interessante commistione di elementi ludici, che gli appassionati di avventure ruolistiche con carte alla mano non dovrebbero sottovalutare.

    7.5

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