Recensione Shinobido: Lo spirito del Ninja

Siete pronti a sgozzare i vostri avversari?

Recensione Shinobido: Lo spirito del Ninja
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  • PS2
  • La katana risorge dalle sue ceneri

    Sono anni che noi, popolo del joypad, veneriamo quell'intelligente genere videoludico chiamato "stealth". Il protagonista, al contrario che in tutti i normali giochi d'azione, deve spremere la sua materia grigia per evitare in qualsiasi modo il contatto diretto con i nemici, avanzando alle loro spalle o uccidendoli quanto più silenziosamente possibile. Saranno davvero in pochi, dunque, a non conoscere la serie Tenchu che spopolò su PSX, attirando a sé una davvero ampia fetta di affezionato pubblico. Ebbene sì: l'Acquire Corporation, team di sviluppo di Tenchu, ha deciso di ripartire da zero, dando i natali ad nuovo titolo ninja che ha davvero molto più che qualcosa in comune con la saga di cui è legittimamente figlio. Ma un figlio, in questo caso, può anche essere considerato erede?

    Ho perso la memoria...

    Chi di voi non si è mai imbattuto in un film, un libro o un videogame dove la trama non avesse a che fare con la perdita della memoria da parte del protagonista? Anche Shinobido, purtroppo, rientra nella casta di lavori che presentano questo ormai scontato punto di partenza per la trama. Ritrovatosi incosciente sulle sponde di un ruscello, accanto a quella che non ricorda essere la sua dimora, Goh si accorge di aver perso la memoria. Titubante, il ninja recupera la sua katana e, muovendo qualche passo, si imbatte in quello che sembra un amuleto di cristallo. Mentre si sforza di ricordare qualcosa, sopraggiunge una freccia che si incastona con violenza sul legno della parete esterna dell'abitazione di Goh. In essa, il bel ninja trova un biglietto per mezzo di cui un misterioso informatore lo mette al corrente del fatto che l'amuleto di cristallo sia un realtà un pezzo dell'anima del protagonista. Seguitando a leggere, Goh scopre che dovrà ritrovare i numerosi pezzi che costituiscono l'intero amuleto per ricomporre la sua anima e riacquisire la memoria.

    Un ninja mercenario

    Mentre i ninja Azuma, protagonisti di Tenchu, sguainavano la spada esclusivamente per difendere i giusti ideali del loro signore, Goh può propriamente essere definito un mercenario: a patto di essere pagato, porta a compimento qualsiasi tipo di missione che gli venga richiesta. È proprio su questa struttura che si basa Shinobido: Lo spirito del Ninja: una volta completata la prima missione del gioco, Goh si ritrova nella sua dimora dove, oltre che acquistare o vendere degli oggetti prestando attenzione alla sua disponibilità economica, potrà valutare le diverse proposte di lavoro ricevute, scegliendo quali accettare a seconda delle sue esigenze remunerative. Le missioni sono varie ed hanno differenti livelli di difficoltà, caratteristica che trapela in particolar modo dall'atteggiamento dei nemici che, mentre nei livelli indicati da una sola pallina rossa rimarranno immobili in attesa del vostro attacco anche dopo avervi individuato, alle difficoltà più elevate risulteranno abili sia ad attaccare che a difendersi.
    È interessante ed ammirabile in particolar modo la grande varietà di incarichi che il videogiocatore può portare a termine: la prima tipologia di missione è il viaggio, dove Goh deve raggiungere un determinato punto sulla mappa (che potete visualizzare solo se l'avete previamente acquistata). Abbiamo poi l'assassinio, che pone come scopo l'uccisione di un singolo ed importante individuo. Potete poi completare gli incarichi chiamati distruzione totale, dove vi sarà richiesto di uccidere tutti i nemici presenti nell'area, o il duello, dove affronterete faccia a faccia un solo avversario. O, ancora, le missioni di protezione di un obiettivo, di attacco al nemico, di scorta a dei veri e propri VIP dell'antico Giappone, di trasporto di un oggetto o un messaggio verso il suo destinatario. E, come se non bastasse, potete affrontare delle missioni in cui sarete protagonisti di una rapina (dinamica di gioco molto interessante: dovrete assaltare un samurai e sottrargli quanto vi viene richiesto) o, perché no, di un furto o, peggio ancora, di un rapimento. Per i più tranquilli ed onesti, invece, sono disponibili anche delle missioni di salvataggio, dove è richiesto di sottrarre una persona ad i suoi aguzzini, o di raccolta, dove dovrete semplicemente ritrovare un certo numero di un determinato oggetto nell'area di gioco.
    Come è facile notare, dunque, Shinobido può vantare una grande possibilità di scelta: come in una sorta di GTA mancante però di una città in cui scorrazzare, è il giocatore a scegliere quali obiettivi portare a termine, e per chi.
    Si annoti che, più avanti nel gioco, sarà possibile utilizzare anche la bellissima e fatale Kinu, armata di una letale catena con sfollagente.

    Duellare col nemico o freddarlo senza pietà?

    Come in ogni stealth game che si rispetti, è esclusivamente il videogiocatore a scegliere come procedere, valutando quando farsi scoprire ed attirare a sé tutti i nemici di ronda sia la via migliore e quando, invece, è preferibile colpirli di sorpresa con un attacco automatico spettacolare (esattamente come quelli che si vedevano in Tenchu), eseguibile premendo il tasto Δ dopo un indicativo segnale acustico. Buona anche l'idea di permettere all'utente di capire se i nemici lo hanno individuato oppure no, piazzando - in alto al centro dello schermo - delle icone che cambiano colore a seconda dello stato degli avversari più vicini.
    Interessanti anche gli oggetti che, una volta acquistati al termine delle missioni, è possibile sfruttare per spiazzare od eludere il nemico, o addirittura per tracciare il proprio percorso, evitando di perdersi nell'ambientazione: è il caso del riso colorato. Appare ancora una volta irrinunciabile il rampino, che permette ai nostri ninja di schizzare sui tetti senza la minima difficoltà, qualora non ci arrivassero mediante le loro spettacolari acrobazie. Graditissima anche la presenza degli shuriken da lanciare agli avversari e dei chiodi a tre punte che, qualora ci si ritrovasse ad essere inseguiti, faranno davvero comodo.
    Oltre a quelle di affettare le pareti e le porte delle abitazioni e di spostare i cadaveri, il nostro Goh ha anche un'altra interessantissima possibilità: quella di raccogliere le armi che appartenevano ai nemici uccisi. Ci si ritroverà così a brandire non una, ma ben due spade, esibendosi in mosse più letali e potendo scegliere, in caso di necessità, di lanciare la nostra nuova katana per colpire da lunga distanza.

    Possibilità di scelta: luci ed ombre

    Visto quanto detto in precedenza, è facile giungere alla conclusione che Shinobido sia un titolo che basa la sua intera struttura sulla possibilità di scelta del videogiocatore. Questa caratteristica, nella modalità storia, può rivelarsi sia un pregio che un difetto: è piuttosto facile dimenticare la narrazione degli eventi e dedicarsi totalmente a delle missioni praticamente inutili, anche se proficue. Dunque, la trama perde spazio laddove lo guadagna la giocabilità e viceversa. Inoltre va comunque annotato che le quest possono essere completate abilmente anche senza l'ausilio degli oggetti (acquistabili spendendo il denaro guadagnato per il completamento dei precedenti incarichi) e che quindi l'interesse ad accettare quante più proposte di lavoro possibili rischia di scemare.
    Buona invece l'idea di permettere al protagonista di sferrare un attacco letale anche dopo essere stato avvistato (cosa che era invece impossibile in Tenchu) e di avviare una colluttazione con gli avversari al termine della quale, però, il personaggio si blocca in maniera del tutto insensata per riposare, come se nel gioco esistesse una sorta di indicatore della fatica.

    Missioni: chi fa da sé, fa per tre!

    Proprio come in Tenchu 2: Stealth Assassin, Shinobido ha dalla sua una geniale modalità che permette di creare da sé le proprie missioni. Il giocatore può scegliere l'obiettivo (uno tra i tanti riportati in uno dei paragrafi precedenti), il personaggio utilizzabile (Goh o Kinu) ed il tipo di ambientazione (residenza, città, montagna, fortezza o giardino). Una volta impostate queste informazioni di base, ci si trova a tu per tu con una vera e propria anteprima dell'ambientazione in cui si svolgerà la missione, che potremo arricchire con tutti gli oggetti che ci sembrano più opportuni, comprese trappole e gabbie d'orsi. In Shinobido possiamo, in pratica, creare i nostri livelli nel dettaglio, scegliendo anche dove ubicare i nemici e quale giro di ronda devono seguire. Un vero toccasana per la longevità del nuovo titolo Acquire.

    Aspetto tecnico: qui si crolla

    Il divertente e vario sistema di gioco non è purtroppo coadiuvato da un comparto tecnico all'altezza: la cura dei dettagli grafici, eccetto quella dei modelli dei personaggi, lascia parecchio a desiderare. Una malandata gestione delle compenetrazioni farà sì che spesso i piedi del personaggio penetrino il terreno. Abbastanza apprezzabili invece le animazioni dei protagonisti e le scelte di regia durante iFMV (costantemente presenti nel corso del gioco ed anche piuttosto duraturi), sebbene spesso durante questi ultimi la telecamera si ostini ad indugiare su dettagli realizzati davvero male, come l'acqua o la ghiaia nella sequenza introduttiva. Fa sorridere anche il fatto che spesso, dopo aver ucciso un nemico, vi capiterà di vedere il suo corpo spostarsi lentamente sul terreno.
    Dunque, all'immediatezza dei controlli e alle grandi possibilità di scelta si contrappone un comparto grafico non sempre all'altezza e, purtroppo, a tratti quasi imbarazzante (gli oggetti che è possibile spostare, come le casse, sono quasi realizzati con lo stesso dettaglio grafico di Tetris...). Degno di lode invece il comparto sonoro, con delle tracce audio davvero piacevoli (che variano a seconda dello stato d'allerta dei nemici) ed un doppiaggio molto curato. Molto appropriata anche la scelta di realizzare con sonorità nettamente nipponiche le canzoni di sottofondo.

    Shinobido: Lo spirito del Ninja Shinobido: Lo spirito del NinjaVersione Analizzata PlayStation 2Il ritorno dei ninja di Acquire Corporation vanta una buona giocabilità - con ampissime possibilità di scelta ed una efficace modalità storia in cui è il giocatore a decidere su quale via proseguire per il bene del suo profitto - una longevità pressoché illimitata grazie alla riuscitissima e divertente modalità di creazione delle proprie missioni ed un comparto audio orecchiabile e curato. Peccato invece per quanto riguarda il profilo grafico, che non è assolutamente all’altezza delle ambizioni di questo titolo e, con tutti i suoi difetti, gli conferisce a tratti un aspetto tecnico antiquato e non più all’altezza con i livelli raggiunti da PS2. Adatto a chi vuole divertirsi emulando i valorosi guerrieri di Tenchu, ma non a chi cerca un capolavoro tecnico e ludico.

    6

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