Skylar & Plux: Adventure On Clover Island Recensione

Skylar & Plux Adventure on Clover Island è il primo titolo del neonato studio svedese Right Nice Games: ecco le nostre impressioni.

Skylar & Plux: Adventure On Clover Island Recensione
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Quando si parla della produzione di una Software House ai suoi esordi occorre tenere conto di una lunga serie di imperfezioni che l'innocenza e l'immaturità, del tutto legittime, possono portare con sé. Ed è esattamente il caso dei Right Nice Games, quattro ragazzi di Stoccolma che hanno sviluppato Skylar & Plux, la loro opera prima: si tratta, infatti, di un platform piuttosto breve e molto basilare, eppure assai godibile e divertente.

    Storia di una gatta e di un uccello che le insegnò a combattere i cattivi

    Nel gioco noi impersoniamo Skylar, una gatta antropomorfa, presa misteriosamente in ostaggio di una grossa nave spaziale governata da un certo CRT, un villain del quale possiamo solamente ascoltare la voce gelida e meccanica. Sappiamo che la nave è sospesa nell'atmosfera di un pianeta al cui centro sorge Clover Island, paradisiaca area che dà nome all'opera. Il corpo celeste è nelle mire dei piani malefici di CRT, che desidera sottometterlo con le proprie armate per scopi a noi ancora del tutto nascosti.

    Skylar è in realtà schiava di CRT, addestrata contro la propria volontà a divenire una sorta di spietata killer del cattivone di turno; una sorta di Arma X à la Wolverine, insomma, ma con toni spiccatamente cartooneschi. Ovviamente usciremo fin da subito dal nostro stato di schiavitù e scapperemo dalla nave: a terra Skylar farà presto conoscenza di Plux, uno dei pochi animali ancora liberi sul pianeta di Clover Island, con cui si alleerà per liberare il pianeta dall'esercito meccanico. Da simili premesse viene sviluppata una trama fin troppo semplice, raccontata con vignette malamente animate e poco ispirate, nonostante riesca a risultare comunque piacevole e leggera: senza imporsi ambizioni narrative troppo elevate, in sostanza, la storia scorre con garbo fino ai titoli di coda, regalandoci sul finale persino qualche tocco di spassoso umorismo.

    Il solito e caro vecchio platform

    Skylar & Plux ha tutti i crismi di un prodotto che vuole essere un omaggio ai suoi genitori ideali, ossia rifacendosi al canone dell'action/platform degli anni 2000, come Ratchet & Clank o Jak & Dexter. I rimandi non sono presenti solamente nella scelta della titolazione, ma anche nella presenza di una coppia di protagonisti antropomorfi e di un mondo colorato e sgargiante, composto da due anime: quella naturalistica della flora e della fauna di Clover Island, e quella meccanica e industriale delle armate di CRT. L'area di gioco è divisa sostanzialmente in tre parti, e nonostante questa frammentazione "a compartimenti stagni", le singole aree sono curate e caratterizzate da un efficace level design. Affronteremo infatti vulcani tropicali, montagne innevate, deserti, spiagge e, sul finale, un set di livelli invasi da congegni, lava e vapore.
    Inizialmente il gioco presenza dinamiche platform abbastanza elementari ma, avanzando nell'avventura, sbloccheremo dei power up che renderanno la progressione un po' più dinamica ed avvincente. A disposizione troveremo, del resto, una sorta di corda cibernetica in grado di agganciarsi ad appositi appigli, nonché un utilissimo prototipo di jetpack: con questo gadget in dotazione non potremo però spiccare il volo, ma soltanto attenuare le cadute grazie ai piccoli reattori, oppure compiere lunghi salti verso l'alto. Il dispositivo più interessante tra quelli in nostro possesso è tuttavia uno strumento in grado di rallentare il tempo, che ci permetterà di affrontare con più calma i momenti maggiormente caotici, in special modo quando verremo accerchiati dai famelici cani meccanici di CTR. A tal proposito, una delle più grandi pecche del titolo sta proprio nella scarsa varietà dei nemici che dovremo affrontare: un gran peccato, considerata la buona varietà di power up con cui entreremo in contatto, i quali avrebbero potuto garantire una buona diversità di approccio agli scontri.
    Dalla metà del gioco, ad esempio, potremo usufruire di un magnete da applicare sul braccio, che ci darà l'opportunità di attirare a noi le orde meccaniche, per poi scagliarle in lontananza. Questa sorta di calamita si dimostrerà indispensabile anche per risolvere piccoli enigmi, che puntellano frequentemente l'esperienza. Da buon platform che si rispetti, infatti, Skylar & Plux ci regala qualche buon puzzle da risolvere con la dose giusta di logica: niente di davvero complesso, ma comunque sufficientemente intrigante da donare al gioco una maggiore profondità ludica.
    Purtroppo verso la fine dell'avventura, quando Skylar sarà dotata di tutti i suoi gadget, la difficoltà dell'avanzamento risulta un po' troppo smussata. Sarà dunque una vera e propria passeggiata arrivare al boss finale, disgraziatamente anche l'unico presente in tutta l'avventura.
    Prima di chiudere i conti con CRT, in ogni caso, potremo decidere se affrontare l'ultimo livello disponibile oppure viaggiare con i teletrasporti tra una zona e l'altra del piccolo mondo. I completisti, pertanto, troveranno pane per i loro denti nel tentativo di sbloccare tutte le zone segrete, altrimenti inaccessibili, con i nuovi power up ottenuti.

    Non si tratta, beninteso, di un'azione fine a se stessa: CTR ha rinchiuso la popolazione locale in gabbie di metallo, e noi avremo il compito morale di liberare le creature in prigione. Ci basterà recuperare delle gemme rosse disseminate praticamente ovunque nelle aree di gioco: ogni cento collezionabili sbloccheranno una gabbia, ed il prigioniero - finalmente libero - tornerà a popolare Clover Island. Lì, di tanto in tanto, potremo interagire con l'Elder, un saggio che, per ringraziarci di aver liberato i suoi simili, ci aumenterà la barra della salute. Quanto all'aspetto audiovisivo, infine, la soundtrack di Skylar & Piux funziona a dovere, soprattutto in virtù di un paio di brani molto gradevoli, in particolare il tema principale di Siphon Valley: un miscuglio di ritmi tribali, oceanici e richiami celtici. Niente da dire quindi sul fronte dell'accompagnamento musicale, mentre lo stesso non si può dire per gli effetti sonori: a volte si ha l'impressione che i ragazzi abbiamo arraffato i primi suoni disponibili da un database in creative-commons, tralasciando quella cura e quell'attenzione che li hanno caratterizzati nel resto dello sviluppo.
    Molto spoglia è invece la grafica di gioco, realizzata con un Unreal Engine tutt'altro che in stato di grazia. Oltre ad un immaginario non proprio originalissimo, il titolo mostra un look abbastanza spartano, sia sul fronte dei modelli sia per quanto riguarda la texturizzazione. Fortuna che ci pensa lo stile colorato e spensierato a mantenere vigorosa l'efficacia del colpo d'occhio.

    Skylar & Plux: Adventure On Clover Island Skylar & Plux: Adventure On Clover IslandVersione Analizzata PCSkylar & Plux è l'opera di esordio di un team giovane e appassionato. I ragazzi svedesi hanno assemblato un prodotto modellato sui canoni dei giochi che hanno reso memorabile la loro infanzia, ed il risultato è un prodotto che mescola felicemente platforming di buon livello e puzzle solving stimolante. La progressione, grazie al recupero di nuove abilità, è ben scandita, e qualche soluzione di game design finisce per essere addirittura brillante. È grazie a queste qualità che possiamo chiudere un occhio su di una serie di problematiche evidenti, tra cui spicca una durata estremamente breve (che non va oltre le due ore e mezza) ed una varietà di nemici molto ridotta. La speranza è che il team di sviluppo possa sfruttare la solida base ludica creata con questo primo episodio per raccontare altre avventure di Skylar & Plux, ambientate oltre i confini di Clover Island.

    6.5

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