Sniper Elite 5 Recensione: tanti modi con cui uccidere i nazisti

Abbiamo imbracciato il fucile di precisione per andare a caccia di nazisti in Sniper Elite 5, la nuova avventura con protagonista Karl Fairburne.

Sniper Elite 5
Recensione: PlayStation 5
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Forse anche grazie a icone come Sniper Wolf e The End, entrambi partoriti dalla mente di Hideo Kojima, la figura del cecchino ha sempre avuto un certo fascino agli occhi dei videogiocatori. Pur non godendo della fama dei due boss di Metal Gear Solid, uno dei tiratori scelti più popolari nel mondo dei videogiochi è sicuramente Karl Fairburne, incubo dei nazisti e protagonista della longeva serie Sniper Elite, che vanta cinque capitoli canonici e qualche spin-off a base di mangiacervelli (a tal proposito, qui trovate la nostra recensione di Zombie Army 4). Ed è proprio di Sniper Elite 5 che vi parleremo oggi, visto che abbiamo avuto l'opportunità di giocare, anche più di una volta, l'ultima avventura del soldato americano con origini tedesche. Sarà riuscita Rebellion a migliorare quanto visto nel quarto episodio? Imbracciamo il fucile di precisione e andiamo a scoprirlo.

    La guerra che non finisce mai

    Nell'universo di Sniper Elite la seconda guerra mondiale è, almeno in apparenza, un conflitto dalla durata smodata e composto da una miriade di eventi che in un modo o nell'altro vedono sempre il nostro cecchino come protagonista. Il buon Karl Fairburne non è tipo da vacanza e, dopo aver messo i bastoni tra le ruote ai tedeschi in Italia, gli tocca sventare un altro pericoloso piano dell'Asse.

    Questa volta i nazisti, braccati dagli alleati e in ritirata dopo una serie di sconfitte, stanno pianificando qualcosa di grosso in territorio francese e tocca proprio al nostro tiratore scoprire cosa stia bollendo in pentola e fermare tutto prima che sia troppo tardi. La trama è molto simile a quella del precedente capitolo e di scarso impatto ma non è che un pretesto per catapultarci in una serie di scenari popolati da nazisti da decimare con uno dei tanti metodi a nostra disposizione.

    Dal punto di vista ludico, la base di partenza è proprio quella del quarto capitolo ma Rebellion non ha mancato di introdurre qualche piccola aggiunta che punta a rendere il gameplay più vario e a spronare gli utenti a rigiocare più volte i livelli. Pur con le evidenti differenze in termini di gameplay, la struttura di Sniper Elite 5 rappresenta un ulteriore avvicinamento alla trilogia reboot di Hitman (qui la recensione di Hitman 3).

    Il gioco è infatti strutturato in otto scenari caratterizzati da numerosi obiettivi secondari e diversi modi per completare la missione primaria. L'enorme pregio della produzione Rebellion è proprio l'assenza di restrizioni che obblighino il giocatore ad avanzare nella campagna in un modo prefissato. Non parliamo solo della possibilità di agire silenziosamente o ad armi spianate, poiché la libertà concessa dal gioco riguarda anche le modalità di completamento dei compiti che ci vengono assegnati. Che si tratti di entrare in una stanza chiusa o di sabotare un'arma nazista, è possibile sia optare per la via più sbrigativa (che di solito consiste nell'uso di carice satchel), che trovare accessi secondari, grazie a strumenti come cesoie e chiavi. C'è tanto spazio di manovra insomma, unito anche alla possibilità di sbloccare più punti d'ingresso alle varie mappe, così da poter iniziare le infiltrazioni da diversi luoghi dell'area. Questa caratteristica rende davvero piacevole rivivere la stessa missione per provare una strada diversa e magari completare tutte le quest secondarie, spesso distanti dal sentiero principale e di grande importanza per l'ampliamento dell'arsenale del protagonista.

    A estendere la longevità dell'avventura ci pensa poi la nuova modalità Invasione, decisamente particolare per un prodotto di questo tipo. Si tratta in tutto e per tutto di un'intrusione in stile Dark Souls, con un giocatore che entra nella partita di un altro utente vestendo i panni di Jager, un abile cecchino tedesco che può avvalersi dell'aiuto degli NPC per individuare il malcapitato di turno.

    Attivabile o disattivabile a piacimento, questa modalità è molto divertente, specie nelle vesti dell'invasore ma forse alcuni potrebbero ignorarla. In un titolo come Sniper Elite 5, nel quale alcuni giocatori si muovono con grande cautela per una run pulita e priva di qualsivoglia imperfezione, cadere sotto il fuoco del cecchino nemico potrebbe generare parecchia frustrazione.

    A prescindere da tutto, però, rompere le uova nel paniere a un meticoloso soldato è uno spasso, soprattutto se a chiudere l'incontro è un colpo coi classici esiti a Raggi X. Molto piacevole è anche la possibilità di giocare l'intera campagna in cooperativa, invece abbiamo trovato meno impattanti la modalità a orde e il multiplayer, nel quale continuano ad essere attivi gli X-Ray ma in una versione molto più rapida per non interrompere oltremodo l'azione.

    Violenza e Raggi X

    Come in ogni episodio della serie Rebellion, anche in Sniper Elite 5 il gunplay è un elemento centrale dell'esperienza, con gli sviluppatori che hanno riposto molta attenzione nel ricreare il funzionamento dei fucili di precisione.

    Sebbene non vi siano molte armi appartenenti a questa categoria (l'arsenale non è dei più ricchi in generale), abbiamo notato una discreta differenza tra una bocca di fuoco e l'altra, accentuabile ulteriormente previa l'applicazione di una tra le tante modifiche presenti, che consentono di personalizzare le armi in maniera simile a quanto siamo abituati a vedere negli ultimi Call of Duty. Complice una quantità invidiabile di opzioni relative alla difficoltà, sparare con il fucile di precisione è un piacere per chiunque, dai giocatori che vogliono semplicemente divertirsi, fino a chi vuole tenere conto di fattori come distanza, caduta del proiettile e così via, elementi questi che rendono più soddisfacente riuscire a raggiungere il cranio del bersaglio. Ed è qui che veniamo a un tratto spettacolare della ricetta ludica, rappresentato neanche a dirlo dagli inconici X-Ray. Basta premere il grilletto al momento giusto per far partire una sequenza al rallentatore in cui assistiamo al lento e inesorabile viaggio del proiettile dalla canna del fucile fino al corpo del nazista di turno, i cui organi, muscoli e ossa, vengono a un certo punto oltrepassati in un macabro spettacolo visibile grazie ai Raggi X. Ora questa soluzione scenica non è più limitata all'arma primaria del gioco e infatti è stata estesa a granate, pistole, mitragliette ed eliminazioni corpo a corpo.

    A rendere meno piacevole tutto ciò è la presenza di alcune sessioni ambientate in luoghi chiusi come bunker e basi militari che, per forza di cose, costringono il giocatore a riporre il suo fidato fucile di precisione per poter gestire piccoli gruppi di nemici con armi automatiche o per farli fuori a mani nude ed evitare il fastidiosissimo suono degli allarmi. Sia chiaro, momenti come questi rappresentano una minoranza rispetto alla totalità della campagna ma in ogni caso in questi frangenti Sniper Elite 5 si trasforma in uno sparatutto senza infamia e senza lode.

    Avremmo apprezzato anche un albero delle abilità più complesso che permettesse al giocatore di sviluppare i talenti in base al proprio stile ma purtroppo quello previsto da Rebellion si è rivelato poco incisivo e in buona parte incapace di permettere a Fairburne di "migliorarsi" in modo percepibile.

    Un comparto tecnico datato

    Una delle principali pecche di Sniper Elite 5 è il suo comparto tecnico non proprio al passo con i tempi: lo sparatutto di Rebellion è graficamente datato e, oltre ad essere pressoché identico al suo predecessore, lascia parecchio a desiderare per quello che riguarda le animazioni. Le scene d'intermezzo non fanno che esaltare queste criticità, per via di personaggi che si muovono in maniera poco naturale e dotati di un'espressività lontana dagli standard moderni.

    Anche l'intelligenza artificiale non è delle migliori coi nemici che ad esempio tendono a non approfondire troppo quando vedono qualcosa che non va sulla distanza, tornando al loro posto nel giro di qualche istante. Abbiamo invece apprezzato molto il modo in cui sono state costruite le ambientazioni che fanno da sfondo alle nostre sessioni di caccia ai nazisti. Oltre a proporci splendidi scorci della costa francese e una bellissima villa immersa nel verde, il team di sviluppo è riuscito nell'impresa di riprodurre scenari suggestivi senza però rinunciare alla componente ludica: ci sono le coperture per chi vuole giocare ad armi spianate, aree segrete e tanti altri elementi che funzionano anche in ottica della già citata rigiocabilità. Su console di ultima generazione non esistono opzioni grafiche e Sniper Elite 5 gira in maniera stabile a 60 fotogrammi al secondo. La versione PlayStation 5 gode anche del pieno supporto al DualSense, che è stato sfruttato in maniera abbastanza intelligente. Tralasciando il trascurabile utilizzo dello speaker del pad, Sniper Elite 5 utilizza i trigger adattivi sia per dare al giocatore la sensazione di premere un vero grilletto, che per regolare la mira. Il nostro L2, infatti, non oppone alcuna resistenza fino a metà corsa e permette così di attivare una prima modalità di tiro alle spalle del personaggio.

    Facendo più forza e premendo del tutto il grilletto, invece, passeremo alla visuale in prima persona per abbattere i nemici con molta precisione. Forse ci vuole un po' per abituarsi a questo specifico aspetto del sistema di controllo ma poi il passaggio da una mira all'altra diventa comodo, anche quando si utilizzano armi diverse dai fucili di precisione o ci si trova di fronte a gruppi di nemici.

    Sniper Elite 5 Sniper Elite 5Versione Analizzata PlayStation 5Pur con qualche difetto tecnico di troppo, Sniper Elite 5 continua ad essere un gioco godibile e divertente, proprio come i capitoli che l’hanno preceduto. Grazie alle spettacolari uccisioni X-Ray, a mappe pensate per essere giocate più volte, a un gameplay immediato e a tante modalità diverse come la coop e le invasioni, il titolo Rebellion può tenere il giocatore impegnato ben più della decina di ore richieste per il solo completamento della campagna. Non possiamo inoltre ignorare l'aggiunta di Sniper Elite 5 su Xbox e PC Game Pass al lancio, fattore che contribuirà a popolare i server e, per via del cross-play, permetterà di trovare senza particolari problemi nuovi compagni o avversari da sfidare.

    7.5

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