Recensione SOCOM: U.S. Navy SEALS Combined Assault

L'ultima missione di Specter

Recensione SOCOM: U.S. Navy SEALS Combined Assault
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  • PS2
  • Nuove generazioni di guerrieri Seal avanzano...

    Questa è la quarta ed ultima missione del Fireteam Alpha, la squadra di Marines dell'esercito statunitense comandata “Specter” protagonista di “SOCOM - US Navy Seals”, lo shooter strategico sviluppato da Zipper Interactive per Playstation 2. Gli anni passano ed i nuovi sparatutto online sono sempre più realistici e completi, forti della potenza grafica e di calcolo delle console “Next Generation”, della maggiore versatilità e dell'innata integrazione con Internet dell'hardware su cui sono ospitati (grande lacuna a monte del gioco online di Playstation 2). In verità il congedo della serie è rivolto solo alla piattaforma storica, ovvero PS2: durante il prossimo venturo E3 di Santa Monica, in California, saranno probabilmente mostrati in forma ufficiale sia il nuovo episodio esclusivo per Playstation Portable (SOCOM - Tactical Strike) che quello per Playstation 3 (SOCOM - Combination) che però si presume essere un titolo del PSNetwork dedicato al solo gioco online (quindi senza campagna single player). Ciononostante il vecchio “Sergente Maggiore” vende cara la propria pelle e difende la trincea fino all'ultimo: a quasti cinque anni dal primo episodio ancora una volta SOCOM è stato in grado di raffinare il proprio gameplay e di introdurre interessanti novità.

    Avanti, squadra

    SOCOM - Combined Assault è uno shooter strategico: il giocatore comanda un team composto da quattro marines dell'esercito statunitense e li guida attraverso le diciotto missioni che compongono la Campagna principale. Questa volta i SEALS dovranno fermare un gruppo di paramilitari che agiscono in Adjikistan, un piccolo stato nato dalla frantumazione dell'Unione Sovietica ed andare in soccorso di altri Fireteam ed agenti del controspionaggio caduti sul campo di battaglia. Ogni missione, come sempre, contempla un nutrito numero di incarichi da svolgere ma, a differenza di quanto succedeva negli episodi precedenti, il loro conseguimento è molto meno “sequenziale” e provoca molti più effetti diretti sullo scenario di combattimento. Per esempio, durante una delle prime uscite del fireteam, ci troveremo ad ispezionare un certo numero di strutture adiacenti ad un lago; purtroppo ben presto scatterà un allarme proveniente da una torre e noi dovremo raggiungere il luogo in cui è situata e disattivare la sirena, che mantiene in uno stato di maggiore allerta i terroristi. Non è però obbligatorio adempiere a questo incarico, così come non è prestabilita la sequenza degli obbiettivi da conseguire; gli approcci all'area sono molteplici e decisamente differenti, così come gli effetti delle nostre azioni riscontrabili nel gameplay (disattivando prima le radio, i mezzi di trasporto ed eliminando i cecchini si ha maggior libertà durante le esplorazioni). Ciò che comunque contraddistingue SOCOM è la componente strategica: l'avanzamento nel gioco è lento e cadenzato. Ogni nemico va studiato ed eliminato con colpi precisi, facendo in modo che la sua morte avvenga quando esso si trova isolato rispetto ai suoi compagni. Se qualche altro terrorista si accorge del pericolo imminente avremo pochi secondi di tempo prima che riesca a comunicare ai suoi compagni l'emergenza ed in caso di fallimento ci troveremo addosso un nutrito gruppo di arrabbiati Adjikistani. L'approccio alle zone di combattimento va studiato obbligatoriamente sulla tacmap: gli scenari sono ampi, complessi e consentono un approccio molto variegato al combattimento. Al giocatore ed ai suoi subalterni è data anche la possibilità di scegliere se spostarsi a piedi o se utilizzare mezzi di trasporto presenti nella zona. In SOCOM 3 questa scelta non esisteva: i pattugliamenti dei villaggi erano di sovente collegati tra loro da una sezione in cui il giocatore procedeva nel deserto con un blindato o una jeep. Le nuove mappe, invece, sono molto meno vaste, ma anche meno dispersive ed incrementano il ritmo “pacato” del gameplay.
    I nostri sottoposti si comportano bene anche se, ogni tanto, rimangono indietro rispetto al loro comandante e si fermano in attesa di istruzioni. Nulla di grave, basta richiamarli tramite il consueto menu attivato dal tasto Cerchio (o con un comando vocale impartito mediante la cuffia in dotazione con il gioco) per farli scattare verso di noi. Da questo menu si gestiscono tutte le classiche attività della squadra alfa: movimenti dei singoli membri, ordini di attacco, cessate il fuoco o di difesa. Indipendentemente dagli ordini impartiti i SEAL dimostrano una notevole iniziativa personale, cercando di ostacolare quei nemici che prendono di sorpresa il gruppo e collaborando attivamente alla perlustrazione. Non da meno sono i terroristi, dotati di schemi di comportamento vari e molto legati al livello di difficoltà a cui si affronta la campagna.

    Dannazione, un campo minato!

    Purtroppo il vero tallone d'Achille di SOCOM Combined Assault risiede nella stretta parentela con i precedenti episodi: è vero, il gameplay è decisamente migliorato, le missioni richiedono maggiore strategia e sono più varie, ma alla resa dei conti dopo quattro episodi differenti tra loro solo per alcuni “refinement” si inizia a sentire la necessità di qualcosa di veramente nuovo. Inoltre la “Campagna” di quest'ultimo Combined Assault non è dotata di una trama significativa ed è decisamente meno coinvolgente di quella del predecessore. I bonus sono tantissimi ed il valore di rigiocabilità in single player sembrerebbe piuttosto alto se non fosse che gran parte di questi extra si sbloccano attivando il Crosstalk, ovvero quella funzione che mette in comunicazione Combined Assault a SOCOM Fireteam Bravo 2 per Playstation Portable. Completando alcuni task nell'episodio portatile forniremo assistenza al team Alpha (e viceversa) rendendo più facile lo svolgimento di alcune missioni e sbloccando alcuni extra. L'originalità dell'idea, però, è tarpata dall'esosa spesa da affrontare per godere appieno di questa tipologia di bonus assolutamente comune...

    Completamente differente il giudizio per coloro che intendono usufruire della modalità online di SOCOM Combined Assault. La più importante novità introdotta da Zipper Interactive è tra quelle sicuramente più attese da tutti i cultori della saga: la “Campagna in cooperativa”. Quattro giocatori possono collaborare, sia in LAN che via Internet, affrontando tutte le missioni dello story mode per un giocatore, comunicando tra loro mediante voice chat. Inoltre SOCOM Combined Assault è compatibile con i server di SOCOM 3 e quindi contiene sia le nuove, vastissime, mappe che quelle del precedente lavoro. In queste ambientazioni si possono sfidare ancora una volta ben trentadue giocatori connessi conemporaneamente ed il solido netcode permette lo svolgimento delle partite senza particolari problemi di lag. Gli elementi di contorno al gioco sono rimasti praticamente invariati: messaggistica, liste amici, gestione personaggio e clan sono complete e ben fatte.
    Un gioco irrinunciabile per gli utlimi fruitori del servizio online di Playstation 2

    La realizzazione tecnica di SOCOM Combined Assault purtroppo non regge il passo con le ultime produzioni per Playstation 2: nonostante la rinnovata qualità delle ambientazioni le stesse risultano anonime, povere di particolari, costruite con modelli poligonali di modesta qualità e ricoperte di texture non esaltanti. L'aliasing è sempre presente ed il framerate è troppo incostante sebbene il numero di elementi in gioco non raggiunga mai livelli insostenibili
    Anche i molti filmati che aprono e concludono le missioni realizzati a volte in Computer Grafica ed altre con il motore poligonale del gioco, non riescono ad enfatizzare i momenti cruciali della Campagna.
    Ottime come sempre invece le esplosioni e sufficiente qualche effetto di luce durante gli stages in montagna. Il sonoro è rimasto immutato e quindi di ottima qualità: le esplosioni si confermato l emigliori ascoltate in un gioco per Playstation 2 così come il rumore delle detonazioni proveniente dalle singole armi. Sufficienta anche il doppiaggio in italiano.

    SOCOM: U.S. Navy SEALS Combined Assault SOCOM: U.S. Navy SEALS Combined AssaultVersione Analizzata PlayStation 2Congedo onorevole per SOCOM dal suo reparto storico. Quest'ultimo episodio conferma la qualità della serie, anche se inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Il single player, nonostante le vicende narrate poco esaltanti e le novità del gameplay siano limitatissime, si dimostra appagante impegnativo e longevo per merito della struttura non lineare delle missioni, mentre l'online offre la solita, ottima esperienza di gioco multiplayer. Consigliabile a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla saga e “valutabile” anche dagli utenti storici a cui consigliamo vivamene di provare la “Campagna” in multiplayer. Presentat Arm!

    7.5

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