Sonic Riders: recensione della versione PC

Sonic vola verso la vittoria?

Sonic Riders: recensione della versione PC
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  • Pc
  • Sonic continua a correre...

    Di fronte all’ennesimo titolo dedicato al porcospino blu di casa Sega ormai l’approccio è inevitabilmente influenzato. Influenzato non solo dalla sovraesposizione di cui negli ultimi anni sembra soffrire Sonic, ma soprattutto dalla cattiva realizzazione di una buona parte dei prodotti a lui correlati.
    Purtroppo la tendenza non sembra mutare nemmeno in questo caso, ed è un peccato perché l’idea che sta alla base di Sonic Riders non è per niente male: l’impianto ludico ci mette sostanzialmente di fronte ad un titolo di corse, che per struttura delle piste si avvicina molto a Wipeout o F-zero, arricchito tuttavia da elementi che deviano leggermente dal concetto di racing game puro. Il gameplay si struttura attorno alle tavole, in tutto e per tutto simili a quelle da snowboard, su cui corrono i personaggi; la peculiarità di queste tavole è che sono dotate di un sistema di propulsione che gli consente di scivolare veloci lungo i tracciati, grazie ai cuscinetti d’aria che le sostengono. E’ questo il nodo gordiano che regge tutto l’impianto: mentre si sfreccia lungo le piste, tortuose e dotate di bivi e rampe, è necessario realizzare evoluzioni in pieno stile snowboard: la buona riuscita di quest’ultime consente infatti di ricaricare di aria i serbatoi della tavola. Durante la corsa, del resto, la propulsione della tavola consuma -per l’utilizzo del turbo o della sbandata controllata- una certa quantità di “carburante”, che è necessario rifornire pena rimanere “appiedati”. Per ricaricare la tavola ci sono diversi modi: il più divertente e immediato è quello, già citato, di compiere evoluzioni grazie alle rampe presenti lungo la pista. I movimenti in aria sono semplici e snelli e permettono subito di compiere varie figure; l’altra faccia della medaglia è che i trick disponibili non sono poi molti e dopo qualche gara ci si ritrova a fare più o meno sempre le stesse sequenze. Oltre a questo sistema è possibile fermarsi per un pit stop, raccogliere i bonus sparsi per la pista oppure sfruttare al massimo una sorta di Quick Time Event (QTE), in cui si viaggia su un binario fisso senza controllo sul personaggio e bisogna solo premere alternativamente le frecce destra-sinistra per ricaricare i serbatoi.

    Il design delle piste è abbastanza ispirato, con gli scenari che si rifanno al mondo di Sonic. Le ambientazioni sono molto varie e movimentate, le texture brillanti e in generale le costruzioni che adornano i tracciati appaiono solide. Le piste presentano bivi, improvvisi saliscendi e numerose rampe da cui è possibile spiccare il volo per le evoluzioni. Non mancano divagazioni a tema (legate ai succitati QTE), come le rapide di un fiume nella pista boscosa.

    Graficamente il gioco presenta personaggi validi, costruiti con una buona cura sia nel dettaglio che nella qualità delle texture. Stesso discorso per gli ambienti, ricchi di colori brillanti e caratterizzati da numerosi elementi architettonici; complessivamente una realizzazione più che sufficiente ma nulla che faccia gridare al miracolo. Da menzionare i filmati, qualitativamente di una spanna sopra tutto il resto.

    ...non sarà ora di smettere?

    I presupposti per realizzare un ottimo gioco, interrompendo così la parabola discendente del porcospino Sega, con Sonic Riders c’erano tutti: l’idea di fondere un gioco di corse frenetico alla Wipeout con le evoluzioni tipiche dei titoli di snowboard poteva essere vincente, la presenza di Sonic, icona della velocità videoludica, sembrava poi perfetta per incarnare lo spirito di questo prodotto. Purtroppo le mancanze in quasi tutti i settori nevralgici del gameplay hanno portato ad una realizzazione finale che scade nel mediocre. Nel complesso l’esperienza risulta infatti ripetitiva e noiosa, con una modalità storia banalizzata da obiettivi ripetitivi e poco caratterizzati: ci troveremo perlopiù a competere contro bot avversari tutti uguali fra loro, seguendo una trama che ha veramente poco di originale o interattivo. Certo in un gioco di corse il comparto narrativo può anche essere messo da parte: se il gameplay è comunque divertente si può tranquillamente correre per il gusto di farlo, per la sfida che rappresenta. Il problema è che anche la corsa in se stessa non offre spunti di riferimento particolarmente interessanti: le gare si dipanano troppo freneticamente, a volte si fa difficoltà persino a scorgere tutti gli avversari perché gli elementi a schermo si muovono in modo troppo confuso e caotico. Le piste poi non incentivano all’utilizzo di particolari traiettorie cosicché per vincere è sufficiente tenere a bada gli avversari senza preoccuparsi “di come si guida”, azzerando la curva di apprendimento delle tecniche di gestione del mezzo. Oltretutto se si è abbastanza vicini ad un avversario è possibile sfruttarne la scia rappresentata da un grande canale d’aria: una volta entrati dentro si viene letteralmente trasportati e risucchiati, senza bisogno di particolari manovre per reggere la traiettoria. Certo,s e pure l'abilità nel controllo del mezzo non è l'elemento portante del gameplay, si potrebbe pensare di concentrarsi sulle evoluzioni da compiere. Purtroppo la sezione “snowboard style” è appena abbozzata, le rampe per poter spiccare i salti sono alla fine poche, e alcune risultano “scriptate”, ovvero fanno partire delle animazioni in cui non si ha il controllo del personaggio. I piccoli salti che si possono compiere tramite pressione di un tasto non trovano applicazione d’uso: mancano quei dislivelli che fanno invece la felicità di chi vuole divertirsi con una tavola sotto i piedi. Le evoluzioni sono poche ma soprattutto non offrono alcuna ricompensa: l’aria infatti si può ricaricare in diversi modi e anche se l'esecuzione dei Trick risulta il più divertente non è sicuramente il più pratico, dato che un atterraggio sbagliato comporta nei fatti un rallentamento del mezzo. Si sarebbe potuto creare un sistema di punteggio per premiare con dei crediti le evoluzioni migliori e dare la possibilità di spenderli per migliorare il proprio mezzo, anziché affidare questo sistema ai soliti anelli sparsi lungo le piste. Paradossalmente risulta più divertente organizzare delle sfide singole, in cui gli avversari sono tutti personaggi famosi dell’universo di Sonic, piuttosto che partecipare alle anonime gare della modalità storia, connotate solo dai filmati dedicati che caratterizzano i singoli episodi.
    Altre modalità di gara fanno il verso ai classici del settore, come la modalità Vs, ripresa (non troppo bene) da Mario Kart o le immancabili missioni.

    Porco spino

    Oltre all’analisi del gioco è assolutamente necessario spendere alcune righe per parlare del problema ottimizzazione. Sonic Riders è probabilmente uno dei giochi che ha subito il maggior numero di improperi nella storia del Pc. Per poter provare il titolo è stato necessario installarlo su 4 (quattro) Pc diversi, poiché sui primi tre, nonostante fossero soddisfatti i requisiti minimi (affatto onerosi), il prodotto Sega non voleva saperne di partire. L’installazione è scandalosamente lenta, e il gioco ha qualche problema a riconoscere il percorso da cui è lanciato (di solito chiede di essere avviato dal Launcher anche se l'utente lo sta appunto facendo). Una volta avviato, i problemi in agguato possono essere ancora numerosi: volume misteriosamente azzerato, crash alla prima collisione con un muro o comunque dopo poche decine di secondi, problemi irreversibili in continuazione, rallentamenti indecenti. E’ inaccettabile che ad oggi non si riesca a ottimizzare un porting da una piattaforma conosciuta come Ps2 su una piattaforma altrettanto sfruttata come Windows XP in modo da farlo funzionare decentemente.

    Sonic Riders Sonic RidersVersione Analizzata PCSonic manca l'appuntamento con il successo a causa di problemi strutturali che castrano una buona idea di base. Il tentativo di fondere due diversi generi arcade non è da condannare a priori (anzi potrebbe risultare gradevole): l'anello di congiunzione dettato dalla tavola, allo stesso tempo mezzo per correre e per fare evoluzioni è un ottimo spunto. Peccato che il tutto sia rovinato da una realizzazione globale sottotono e frettolosa. Che il gioco sia stato trascurato lo si evince anche dalla scarsa attenzione posta in fase di ottimizzazione dalla piattaforma console a quella PC, intollerabile al giorno d'oggi. Peccato.

    5

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