Recensione Sonic Rivals 2

Rivalità portatili

Recensione Sonic Rivals 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Psp
  • Le alterne fortune del porcospino blu

    In più di quindici anni di onorata carriera videoludica, la mascotte di Sega ha vissuto di vertiginosi alti e caduta in abissi di squallore videoludico. Dai fasti delle prime apparizioni in 16 bit, all’incerto passaggio alle tre dimensioni, fino al deludente sbarco nella “next generation”, non si può negare un’invidiabile longevità al porcospino blu, fatta di tanti successi ma anche di numerosi “incidenti di percorso”. E se gli ultimi episodi casalinghi (il disastroso “Sonic the Hedgehog” per Xbox 360 e PS3 e il passabile “Sonic e gli anelli segreti” per Wii) non hanno saputo rendere giustizia al suo quindicesimo genetriaco, è sulle console portatili che Sonic ha saputo trovare una seconda giovinezza. Unica eccezione alla regola che vedeva sulle piccole console una nuova epoca d’ora per la creatura del Sonic Team, Sonic Rivals, uscito un po’ in sordina su PSP lo scorso anno. Il titolo, invero piuttosto mediocre, riproponeva la meccanica multiplayer introdotta per la prima volta da Sonic 2 su Megadrive: una corsa senza regole contro un rivale (Tails o Knucles nelle edizioni a 16 bit) sui velocissimi scenari bidimensionali, caratteristici della serie. Inutile dire che, per quanto divertente potesse essere il presupposto, basare un intero titolo su questa meccanica portò ad un gameplay noioso e ripetitivo, vittima di un level design poco ispirato e di una realizzazione tecnica al di sotto degli standard per la piccola console Sony. Ad un anno di distanza sarà capace Backbone Entertainment di far tesoro degli errori del primo episodio e di creare un gioco all’altezza della fama del porcospino blu?

    Alla ricerca della varietà (perduta)

    A primo acchito, sembra proprio che gli sviluppatori canadesi abbiano appreso a dovere la lezione impartita dal primo titolo. I tracciati proposti sono di gran lunga più ampi e più vari e offrono una buona quantità di deviazioni e scorciatoie che permettono di ribaltare in un attimo i risultati di una corsa. Il sapiente utilizzo di respingenti, corde, liane, piattaforme di accelerazione, cannoni e di ogni sorta di diavoleria (in alcuni punti i “rivali” fanno uso anche di deltaplani) aggiunge varietà alla sfida e, soprattutto, riesce nel difficile tentativo di non frustare mai eccessivamente il giocatore. Perdere un bivio od una scorciatoia (sbagliando il tempo per un salto) non significa necessariamente aver perso una gara, anzi, data l’elevata quantità di scorciatoie, spinge il giocatore a prestare maggiore attenzione per non perdere la prossima occasione di abbreviare il percorso. Occasionalmente, viene chiesto al giocatore di premere alternativamente due pulsanti, mimando così la scalata di una parete verticale, particolare che porta frenesia a gare già per loro natura adrenaliniche.
    Ad un level design finalmente ispirato, si deve aggiungere l’utilizzo di poteri speciali, diversi per ciascuno degli otto personaggi a disposizione. Queste abilità variano sa semplici attacchi ed accelerazioni (come nel caso del Sonic Boom o del Knucle Slam) a disturbi per il personaggio rivale (l’attacco ESP di silver inverte i controlli) fino ad abilità di volo, come nel caso di Tails. Se usate sapientemente, e abbinate ad una buona conoscenza dei tracciati, queste abilità possono fare la differenza nel corso di una gara.
    Ma se il cuore pulsante del gioco gode di miglioramenti nel gameplay e di un attento level design, è l’aggiunta di altre modalità a rovinare decisamente l’esperienza single player. Ad intervalli regolari, tra una gara di velocità e un’altra, il giocatore è costretto a sconfiggere il proprio rivale in un combattimento, che scimmiotta (malamente) le meccaniche già viste in Super Smash Brothers. I due contendenti si affrontano in scenari rettangolari, affollati di piattaforme, nel tentativo disperato di “saltarsi addosso” (l’attacco base in tutti i Sonic è da sempre lo Spin Jump) o di utilizzare le abilità speciali di ciascun personaggio. Queste sono tanto utili durante le gare di velocità quanto impossibili da usare in quello che vorrebbe essere un gioco di lotta. Per di più, durante questi scontri occorre prestare grande attenzione al numero degli anelli posseduti dal momento che subire un colpo sprovvisti della magica bigiotteria conduce a morte certa. Il risultato è una parentesi inutilmente frustrante in un gioco altrimenti frenetico e divertente.
    Perfino i combattimenti con i boss di fine livello riescono a spanzientire il giocatore. Come da tradizione per un gioco di Sonic, occorre imparare la sequenza d’attacco del boss e la giusta strategia offensiva. Purtroppo queste battaglie sono un’estensione delle gare della modalità principale e non solo vengono proposte come una continuazione delle folli corse, ma addirittura costringono il giocatore a difendersi dagli attacchi del rivale di turno, anche se battuto nelle gare di velocità e in quelle di lotta.

    Chi trova un amico, trova un rivale

    Fortunatamente, terminata la modalità a giocatore singolo, è possibile riaffrontare il gioco, sia in un inedità modalità “Free Run”, pensata per esplorare i livelli di gioco senza l’assillo di un concorrente, che nel tentativo di battere il miglior tempo su ciascuno dei percorsi. A questo vanno aggiunte numerose modalità in multiplayer, di cui purtroppo soltanto due permettono di affrontare un altro giocatore in una gara di velocità (su di un singolo tracciato o in un mini campionato). Le restanti si basano purtroppo sulla meccanica del “Battle Mode” e poco importa che si tratti di rimanere più a lungo sotto una luce verde (in “King of the hill”), o di catturare un Chao (nella modalità “Capture the Chao”), oppure ancora di passarsi una bomba (nella modalità “Tag”): il risultato è sempre un cocente senso di frustrazione, complice uno schema di controlli pensato per una corsa ad altissima velocità e mal adatto per un gioco di combattimento. Ad aumentare l’agonismo, la possibilità di scommettere, prima di ciascuno scontro una delle carte da gioco disseminate nella modalità single player. L’introduzione delle carte riesce ad espandere una longevità altrimenti al di sotto della media: terminata la modalità single player (e sopravvisuti agli schemi di combattimento) non rimane infatti altro da fare che riesplorare tutti i livelli alla ricerca di queste carte, magari nel tentativo di memorizzare i tracciati per le sfide multiplayer.
    Visivamente, Sonic Rivals 2 riesce ad impressionare positivamente. Il sapiente utilizzo di un ibrido tra meccaniche bidimensionali e grafica tridimensionale permettere di mostrare su schermo scenari dettagliati e vari, senza per questo intaccare un frame rate solidissimo, assolutamente necessario per trasmettere la corretta sensazione di velocità al giocatore. Purtroppo non si può dire lo stesso per il comparto audio. Certo, i titoli della serie di Sonic non sono certo famosi per la loro colonna sonora, ma non per questo si può tacere su tracce audio poco ispirate e blandi effetti sonori, farciti da linee di dialogo pessimamente recitate (complice anche uno story mode, assolutamente banale e insensato).

    Sonic Rivals 2 Sonic Rivals 2Versione Analizzata PSPUn deciso passo avanti rispetto al capostipite della serie, ma fin troppo affossato dall’introduzione forzata di una “modalità combattimento”, di cui nessuno onestamente sentiva la mancanza, e che risulta del tutto fuori luogo in un gioco di Sonic. Quello che avrebbe dovuto essere un extra della produzione è invece il suo peggior difetto e condanna un titolo altrimenti godibilissimo proprio in virtù di un level design curato ed attento. È come se in Sonic Rivals 2 esistessero due giochi in eterno conflitto: uno scattante, veloce ed intrigante; l’altro frustrante, macchinoso e fuori luogo. Purtroppo non è possibile godere del primo senza sopportare i difetti del secondo. Un vero peccato, dato che Backbone Entertainment era finalmente riuscita a creare uno spin off in grado di rendere giustizia al mitico porcospino ed ai suoi quindici anni di storia. Così com’è, il titolo è consigliabile soltanto ai feticisti della mascotte Sega, mentre per tutti gli altri, il suggerimento è quello di un veloce noleggio: sopravvivendo ai terribili stage di lotta potreste anche riuscire a godere di quanto di buono c’è in Sonic Rivals 2.

    5.5

    Quanto attendi: Sonic Rivals 2

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd