Recensione Spettacolo di Magia

Siete pronti a diventare maghi provetti grazie al vostro DS?

Recensione Spettacolo di Magia
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Disponibile per
  • DS
  • Non ci sono più le mezze stagioni.

    Fino a non molto tempo fa, la vita del videogiocatori medio, anche se ricoperta da un ingannevole manto tecnologico capace d’avvolgere tale esistenza con uno strato di dinamismo e modernità, era in realtà piuttosto piatta e banale.
    La trama della storia vedeva un ipotetico giocatore X andare in edicola o sul proprio website preferito (Everyeye nel nostro caso) atto a divorare ogni nuova news e screenshot del prossimo hypizattissimo titolo con un'ingordigia degna del più maniacale guardone. Come conseguenza dei succitati concetti velleitari di modernismo e dinamismo, ogni nuovo gioco grandemente atteso doveva segnare un passo in avanti rispetto al passato, se non necessariamente sotto il profilo della giocabilità, almeno da quello tecnologico. Naturalmente, anche per l’esperto del settore, il malefico giornalista capace d’influenzare, almeno in parte, le sorti commerciali del lavoro di una softco., vigevano gli stessi illusori dettami tanto che gli articoli erano tutto un susseguirsi di termini noti come “shoot’em up”, “beat’em up”, “blastare”: il raggio d’azione all’interno del quale ci si doveva muovere era, il 99% delle volte, sempre il medesimo.
    Poi un bel giorno la vecchia tigre del mercato ha deciso di sconvolgere le carte in tavola prima col Ds e poi col Wii tanto che, accanto ad una terminologia definibile ormai come “vetusta”, si sono ora aggiunti stravaganti vocaboli come “exergaming”. Tanto per citare i più lampanti degli esempi, ora con il Nintendo Ds puoi tenere in esercizio costante il tuo inglese o monitorare quotidianamente la tua età cerebrale.
    Spettacolo di Magia, pur non appartenendo direttamente all’ormai illustre filone di giochi educativi made in Big N, ne riprende appieno gli svolgimenti e può essere quindi tranquillamente inscritto nel remunerativo club dei giochi “Touch! Generation”.
    Se avete sempre provato una morbosa attrazione, ai limiti del feticismo più spinto nei confronti del lucido parrucchino del Mago Silvan o nei riguardi dei foltissimi sopraccigli dell’illusionista David Seth Kotkin, noto ai più col nome di David Copperfield, questa nuova bizzarria Nintendo può fare, forse, al caso vostro.

    Con la sola imposizione delle mani, posso ungervi la giacca e la cravatta!

    Ogni piccolo emulo del Mago Oronzo di gialappiana memoria aveva sostanzialmente poche alternative fino a poco tempo fa. Per stupire parenti ed amici con qualche piccola illusione durante festose cene o affollati veglioni, doveva necessariamente affidarsi a cari balocchi vecchio stile come l’Apprendista Stregone. Come affermato in apertura però, i tempi cambiano e i (video)giochi pure: a dare nuova linfa ai trucchi a base di carte indovinate con la forza della mente, ci hanno pensato Nintendo e Tenyo. Quest’ultima ditta, è, infatti, una delle maggiori industrie manifatturiere di giocattoli “magici” dell’intero Giappone, fondata nel 1953 dal mago Shokyokusai Tenyo, ed ha avuto il compito di sviluppare e supervisionare i trucchi contenuti all’interno e "all’esterno" di questo nuovo prodotto per Ds.
    Spettacolo di Magia, si presenta sugli scaffali nel migliore dei modi, con un packaging ubertoso e un retail price in linea con quello della “Touch! Generation”. La grandezza della scatola è spiegata dal fatto che al suo interno troveremo un mazzo di carte indispensabile per la realizzazione di alcune performance magiche.
    Nonappena accederemo al gioco, ci verrà chiesto di confermare le impostazioni di sistema della console, dal momento che la successione cronologica delle giornate avrà un ruolo fondamentale nell’economia del videogame. Espletato questo semplice passaggio, faremo conoscenza della procace Barbara (che qualcuno ricorderà per Daigasso! Band Brothers), gestrice del “Great Barbara’s Magic”, la bottega di articoli di magia che fungerà da anello di collegamento fra le varie modalità di gioco. Assolo di magia, Show di magia e Prove di magia: questi sono i nomi dei vari gruppi di performance illusionistiche nelle quali ci potremo cimentare.
    In Assolo di magia potremo provare i trucchi per conto nostro, Prove di magia sarà incentrato sull'affinamento delle varie tecniche da utilizzare nel corso della nostra esperienza di maghi mentre a Show di magia è affidato il compito di stupire gli astanti con delle divertenti esibizioni. Il numero di prove contenute nelle varie stanze non è altissimo (sono circa una ventina), ma per sbloccare tutti i test sarà necessaria almeno una settimana di gioco: come quasi tutti i giochi della “Touch! Generation”, Spettacolo di Magia presuppone una minima dedizione quotidiana, necessaria per poter accedere a tutti i trucchi. Indipendentemente dal gruppo che staremo affrontando, riceveremo un punteggio per ogni trucco eseguito. Tali punti costituiscono l’imprescindibile lasciapassare per poter accostarsi ai nuovi spettacoli e dato che, al di là di quante prove sosterremo, non sarà possibile sbloccare più di un paio d’illusioni al giorno, l’eventuale ripetizione dei magic trick servirà solo ad aumentare il nostro Livello di Magia, monitorabile all’interno del sottomenù ad esso dedicato. Naturalmente, per accorciare i tempi d’attesa, basterà modificare il calendario del Nintendo Ds anche se questa pratica è vivamente sconsigliata a causa della longevità già di per se non elevatissima.

    Ma è uno stilus pen o una bacchetta magica?

    Le prove proposte in Spettacolo di Magia, seguono il classico canovaccio dell’apprendista mago e a tale scopo, insieme alla confezione del videogame troveremo, come anticipato poco fa, anche un mazzo di carte magiche che consentirà un’interazione piuttosto buona e curiosa fra giocatore, console, carte e spettatore. Malauguratamente, tal genere d’interessanti esibizioni, è presente in numero davvero esiguo ed è proprio da questo che nascono le più gravi lacune che affliggono questo titolo potenzialmente molto interessante. Eccezion fatta per il tipo di trucchi appena citato, gran parte dell’attenzione è posta sull’esecuzione di magie di prova o in solitario: davvero biasimabile come scelta dato che il piacere dell’illusione magica presuppone necessariamente la presenza di un audience disposta a farsi stupire.
    La considerazione più ovvia da fare, è che Assolo di magia e Prove di magia, hanno sostanzialmente lo stesso status ludico di un solitario, sono un passatempo e niente più, nonostante l’uso talvolta veramente intuitivo e sagace delle peculiarità della console Nintendo.
    Prove di magia raccoglie più che altro esercizi di logica e prontezza di riflessi: da una sorta di “memory” fatto con le carte da poker (virtuali questa volta) in cui dovremo eliminare le coppie di carte adiacenti fino ad esaurire il mazzo stando attenti a non rimanere impantanati senza più figure da accoppiare, fino a Simboli Riflessi, in cui dovremo riscrivere in maniera speculare sul touch screen il numero che compare nello parte superiore di Ds, le occasioni per “aguzzare l’ingegno" non mancheranno di sicuro.
    Assolo di magia in tabula un “discorso magico” a due fra utente e Ds richiedendo talvolta l’uso del mazzo di carte accluso. Molto spesso sarà facile comprendere le modalità in cui la piccola console Nintendo starà compiendo i trucchi, ma ciò non toglie nulla al fatto che i più piccolini potranno rimanere comunque affascinati da questi piccoli prestigi. In “Per un Soffio” ad esempio, Ds darà prova di avere delle capacità tattili anche nello schermo superiore: dopo che il gioco avrà visualizzato su di esso un calendario, noi dovremo scegliere il tassello di un mese, toccandolo con un dito; fatto ciò dovremo soffiare nel microfono e poi spostarci di tassello in tassello seguendo gli “ordini” che vengono dati per poi risoffiare nuovamente. Alla fine, il nostro dito finirà inevitabilmente sul mese in cui ci troviamo che, ovviamente, sarà l’unico ad aver superato indenne la prova del soffio. In “Toc! Toc!” gli abitanti di un misterioso palazzo, riusciranno ad indovinare qual è la carta che abbiamo scelto dai mazzetti che avremo precedentemente preparato dal mazzo di carte reale.
    Show di magia è quindi la chiave di volta, la fonte delle maggiori soddisfazioni, soprattutto quando dovremo sottoporre uno spettatore a dei trucchi che implicano l’utilizzo delle carte magiche. Sia per i trucchi da effettuare con le carte, sia per quelli da espletare solo via Ds, i modi per ingannare lo “spettatore” fanno leva sulle indicazioni date via pennino o via microfono alla console. Quando Nintendo Ds dovrà indovinare la carta scelta dalla “vittima”, riuscirà a capire di quale si tratti a seconda della porzione di schermo che avremo sfiorato con lo stilus pen, mentre in altre occasioni dovremo dare determinati input vocali a seconda di quanto opzionato dall’astante.
    Seppur la quasi totalità delle magie presenti implichi uno sfruttamento intelligente delle ormai celebri caratteristiche dell'handeld, riesce davvero difficile la sospensione dell’incredulità da parte della “vittima” coinvolta nella performance quando, per espletare il trucco, dovremo far leva sui vari accorgimenti offerti dal Ds. La convinzione che sia la macchina a fare il tutto, piuttosto che la nostra abilità d’apprendisti stregoni, farà prepotentemente capolino, distruggendo inevitabilmente i buoni spunti presenti nel titolo.
    Sia per i trucchi da effettuare con le carte, sia per quelli da espletare solo via Ds, i modi per ingannare lo “spettatore” fanno leva sulle indicazioni date via stilus pen o via microfono alla console. Quando Nintendo Ds dovrà indovinare la carta scelta dalla “vittima”, riuscirà a capire di quale si tratti a seconda della porzione di schermo che avremo sfiorato con lo stilus pen, mentre in altre occasioni dovremo dare determinati input vocali a seconda di quanto opzionato dall’astante.
    Davvero un peccato perché, non ci stancheremo di ripeterlo, Spettacolo di Magia riesca a spremere davvero adeguatamente il ventaglio di possibilità interattive offerte tanto dal touch screen quanto dal microfono del handheld.
    Lo stile visivo adottato dai programmatori, strizza naturalmente l’occhio alla pulizia visiva e alla stilizzazione del fumetto giapponese, soprattutto nelle scene d’intermezzo in cui la console ci spiegherà i segreti dietro la realizzazione di un perfetto show di magia. Il sonoro si attesta sugli anonimi livelli della musica da ascensore anche se, considerata la natura del gioco, non è davvero un aspetto su cui infierire.

    Spettacolo di Magia Spettacolo di MagiaVersione Analizzata Nintendo DSLa “Touch! Generation” ci ha ormai abituato a titoli piuttosto atipici nello stantio mondo dell’entertainment videoludico. Spettacolo di magia è un chiaro e limpido esempio di questa atipicità. A fronte di una realizzazione tecnica piuttosto semplice, ma comunque perfetta per le finalità che il gioco si propone, troviamo un implementazione delle caratteristiche di Nintendo Ds davero a 360°. L’eccessiva facilità del videogame, troppo indirizzata ad un'utenza giovane, unita ad un utilizzo troppo limitato del mazzo di carte magiche commercializzato insieme alla cartuccia, minano alla base la valutazione di un titolo che, se fosse stato più curato sotto questi punti di vista, avrebbe meritato una sufficienza piena, se non addirittura qualcosa in più. Così com’è, e con un retail price di certo non smodatamente elevato dalla sua, il gioco rimane relegato alla fascia d’utenza anagraficamente più "fresca" di Nintendo Ds.

    5

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