Split Second Velocity esordisce su PSP: la recensione

Esordisce anche su PSP il reality show più folle del mondo

Split/Second: Velocity
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • Psp
  • Allacciate le cinture di sicurezza

    La versione di Split/Second per le console casalinghe fu quasi un fulmine a ciel sereno. Supportato da poca pubblicità e da una distribuzione nei negozi poco capillare, la produzione Disney, alla prova dei fatti, si rivelò un ottimo titolo di corse arcade. Lodato per il gameplay, innovativo, pur facendo riferimento a lunga e consolidata tradizione, è diventato in breve tempo un piccolo cult capace di accendere gli animi di tutti coloro che gli dedicano anche solo una veloce partita tra amici. Adrenalitico, divertente e assuefante aveva tutte le caratteristiche necessarie per dare vita a una vera e propria saga che ne sfruttasse le meccaniche e, magari, ne risolvesse i pochi problemi presenti.
    Pur non potendo parlare di un vero e proprio seguito, Disney Interactive Studios si è comunque mossa proprio in questa direzione, annunciando e pubblicando un capitolo pensato per la piccola di casa Sony. Allacciate le cinture di sicurezza e preparatevi a far saltare in aria mezza città, perché Split/Second: Velocity è tornato.

    Grande Fratello? Roba per vecchietti!

    Split/Second: Velocity è un gioco di corse arcade che, come vedremo a breve, deve buona parte del suo successo a una semplice, ma fenomenale, meccanica del suo gameplay. In questa iterazione per PSP ben poco è cambiato rispetto alla versione casalinga: senza paura di essere smentiti, possiamo infatti definirla come una vera e propria riduzione, in termini dimensionali, del capitolo già visto in azione su 360 e PS3.
    Dopo lo spettacolare, e ben realizzato, video che vi darà il benvenuto, avrete modo di farvi un giro per il menù principale. Questo, di facile lettura e dal design accattivante, presenta tre voci principali per quanto riguarda il single player. Gara Veloce, poco a sorpresa, vi darà la possibilità di gettarvi con estrema rapidità in una corsa sui tracciati e con le auto sbloccate fino a quel momento. Sempre da questa voce potrete raggiungere l'esauriente, seppur brevissimo, tutorial che vi insegnerà le basi del gioco con una prova diretta su strada.
    La seconda modalità presente è relativa alle Sfide. Qui verrete chiamati a correre in diversi circuiti, utilizzando la vettura scelta per l'occasione, preoccupandovi di rispettare determinate richieste. Si tratterà per esempio di accumulare più punti di tutti derapando a più non posso, oppure di eludere il più a lungo possibile esplosioni e ostacoli che vi si pareranno di fronte. Le Sfide disponibili, purtroppo, non sono molte ma per lo meno sono abbastanza diverse tra loro da evitare dejà-vu.
    Giungiamo così a parlare del vero cuore pulsante della produzione Disney: la modalità Stagione. Qui vi ritroverete di fronte a una serie di "puntate" da sbloccare una dopo l'altra. Split/Second: Velocity infatti, giustifica il susseguirsi di corse a cui prenderete parte, tirando in ballo un reality show di cui voi siete un concorrente. Episodio dopo episodio, quindi, parteciperete a diverse gare di varia natura. In base al piazzamento riceverete un certo quantitativo di crediti: questi vi torneranno utili per sbloccare altre puntate, e quindi livelli, e nuove auto da utilizzare. Queste non godono di licenza ufficiale e, pur ispirandosi a vetture realmente esistenti, mostrano design e nomi inventati. La selezione del veicolo sarà, inoltre, un momento molto importante per avere successo nelle varie competizioni. Nonostante venga quasi naturale optare per il mezzo più veloce, i parametri di accelerazione, derapata e resistenza agli urti non dovranno essere sottovalutati, visto che in determinati stage vi sarà chiesto altro, oltre al tagliare per primi il traguardo.

    Questione di Power Play

    Una volta in pista Split/Second: Velocity da il meglio di sé, nonostante qualche piccola sbavatura. Come detto in precedenza, il titolo deve buona parte del suo successo a una feature tanto elementare, quanto vincente. Durante le gare avrete la possibilità di riempire una specifica barra. Derapando, effettuando salti, rimanendo in scia, distruggendo ed evitando gli attacchi nemici rimpinzerete l'indicatore il quale, quando avrà raggiunto un livello minimo di carica, vi permetterà in particolari punti del tracciato di attivare i così detti Power Play. Questi, di fatto, azionano esplosivi o elementi dello scenario con lo scopo ultimo di travolgere e distruggere le auto avversarie. L'uscita di una curva può diventare mortale, se ad attendervi c'è un camion pronto a brillare. Una gru può movimentare la gara se comincia a far ruotare il suo braccio sulla pista. Una gigantesco pilone può sconvolgere e modificare per sempre la morfologia del tracciato, costringendo i piloti a seguire un differente percorso per non scontrarsi contro la carcassa dell'edificio appena abbattuto.
    Come avrete capito dagli esempi qui riportati, gli effetti dei Power Play sono abbastanza vari. Si può provocare una piccola esplosione, utile anche solo per far fuori l'auto che vi precede, oppure è possibile creare scorciatoie o nuove strade causando crolli di dimensioni apocalittiche. Naturalmente il tutto resta ancorato a particolari punti del tracciato: non è possibile attivare i Power Play in qualsiasi istante lo si voglia. Inoltre una volta attivati, il giro successivo, non saranno ripristinati salvo rare eccezioni. Questi due piccoli elementi da una parte allontanano Split/Second: Velocity da giochi come Mario Kart, dove la presenza e l'uso dei bonus è più abbondante, dall'altra rendono necessaria una certa abilità nella guida, visto che le gare non potrete vincerle contando sempre sul Power Play posizionato all'ultima curva.
    Parlando poi di sistema di guida è necessaria un'analisi più approfondita. Tanto l'analogico della PSP, quanto la croce direzionale si riveleranno ottimi strumenti per controllare la propria auto, ma sarà comunque necessario un piccolo periodo d'apprendistato per entrare in sintonia con il gameplay. I veicoli infatti, denotano, almeno alle prime partite, una lievissima lentezza nella risposta ai comandi. Ciò tuttavia, è dovuto più all'incredibile senso di velocità trasmesso dal titolo, che da veri difetti della produzione. Basterà infatti schiantarsi un paio di volte contro un muro per capire che è più una questione di riflessi che di magagne del sistema di input.
    Se proprio si vuole trovare un'imperfezione di Split/Second: Velocity, questa va ricercata nel motore fisico, non sempre perfetto. A volte infatti, anche a velocità molto ridotte, basterà un debole frontale contro un muro per vedere esplodere la propria auto, mentre in altri casi, del tutto simili, supererete indenni la collisione.
    Tirando le somme, il gameplay di Split/Second: Velocity nella sua incarnazione per PSP, risulta divertente, adrenalinico e soddisfacente quasi agli stessi livelli della versione per 360 e PS3. Non mancano sbavature, certo, né un minor maneggevolezza nel controllare l'auto dovuta alle limitazioni hardware della PSP, ma non sarà difficile soprassedere su questi piccoli difetti.

    A destra o a sinistra?

    Tecnologicamente il titolo mostra il fianco a un'altra piccola lamentela. Non ci riferiamo tanto ai momenti di incertezza mostrati dal motore fisico di cui abbiamo già parlato. Tanto meno ci si può lamentare circa la grafica in sé: tanto i modelli poligonali delle auto, quanto gli ambienti mostrano un ottimo livello di cura e attenzione per il dettaglio. Perfino il framerate, salvo sporadici casi, non presenta grossi momenti di imbarazzo, permettendo così di godersi appieno l'assurdo senso di velocità che sperimenterete in ogni gara. Semmai il problema va ricercato in una certa difficoltà di lettura dell'immagine in cui incapperete di tanto in tanto. Sebbene la palette dei colori venga incontro all'utente, segnalando di giallo sporgenze o altri ostacoli mortali per la vostra auto, a volte faticherete un attimo di più nello scorgere la direzione della prossima curva o la presenza di un pilone di cemento armato in mezzo alla strada. Certo, al secondo giro saprete già dove dirigervi, ma in un titolo dove il mondo sotto di voi scorre dannatamente veloce, quell'attimo di imbarazzo che ogni tanto proverete, vi lascerà con l'amaro in bocca.
    Solo sufficiente l'aspetto sonoro. Per quanto i rombi dei motori, discreti e poco più, riempiano abbastanza il canale uditivo, le musiche rock di sottofondo stupiscono per piattezza e incapacità di caratterizzare una pista piuttosto che un'altra.
    Parlando infine di longevità, non si può tacere sulla presenza del multiplayer. Questo, sfortunatamente, è limitato al solo locale, ma permette fino a quattro utenti di darsi battaglia in diversi tipi di competizione. Proprio grazie alla varietà delle gare Split/Second: Velocity sfugge, anche in singolo, al rischio di annoiare in fretta l'utente. Non ci saranno solo canoniche gare di velocità, ma dovrete anche impegnarvi a collezionare punti a suon di derapate, oppure a battere il cronometro curandovi anche di evitare tutti i Power Play che si attiveranno automaticamente e così via. Se a questo poi si aggiungono un buon numero di sbloccabili, in termini di nuovi episodi della Stagione e di macchine da utilizzare anche nel multiplayer, ci si accorge come il prodotto Disney, almeno virtualmente, sia capace di offrire settimane su settimane di sano intrattenimento.

    Split Second: Velocity Split Second: VelocityVersione Analizzata PSPSplit/Second Velocity è un buon gioco di corse arcade. Ereditando le meccaniche del gameplay del capitolo diretto per le console casalinghe, questo riadattamento per PSP non sfigura affatto. Certo non è un gioco perfetto: alcuni difetti tecnici renderanno alcune gare più frustranti del dovuto, ma il divertimento, in singolo o tramite il multiplayer locale, è sempre garantito. Consigliato agli appassionati del genere e a chi cerca un gioco portatile adrenalitico e capace di mettere alla prova la propria abilità alla guida.

    7.8

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