Recensione Spoing

Un Platform senza verve rimbalza fugacemente su iPhone e iPad

Recensione Spoing
INFORMAZIONI GIOCO
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  • iPhone
  • iPad
  • I platform game che sfruttano il touch screen dei dispositivi iOS ormai sono stati proposti in ogni tipologia e variante, e molti hanno saputo offrire dinamiche semplici ma al tempo stesso originali (Parachute Ninja, per citarne uno su tutti). Spoing, sviluppato da games2be e prodotto da Chillingo, rientra a pieno titolo in questa categoria: una volta acquistata l’app al modico prezzo di 0,79€ ci ritroveremo a gestire i salti di una piccola creatura di forma sferica, intenzionata a recuperare le preziose gemme arcobaleno disperse in 60 stage differenti.

    On The Edge

    Per recuperare il bottino trafugato, Spoing dovrà esplorare caverne zeppe di inside. Visto che il nostro amico non è dotato di braccia è gambe, per avanzare e raggiungere la gemma dovrà utilizzare le piattaforme elastiche presenti in ogni stage. A noi, dunque, il compito di lanciare la pallina nera verso il traguardo finale: basterà toccare Spoing, trascinarlo verso il basso, e poi e lasciare la presa, per farlo librare in aria verso il prossimo trampolino. Il moto parabolico di Spoing sarà ovviamente influenzato dalla direzione che imprimeremo nel momento di caricare il lancio, mentre il sensore tilt del device ci sarà di fondamentale aiuto per aggiustare il tiro in corsa.
    Dovremmo essere rapidi e accurati nel lanciare Spoing: potremo ottenere da una a tre stelle a seconda del tempo impiegato a raggiungere il traguardo, e lungo il percorso raccoglieremo punti esperienza in base alla nostra precisione nei lanci e all’abilità nell'evitare gli ostacoli.
    Le dinamiche di gioco si evolvono velocemente: dopo i primi stage in cui si prende confidenza con il control scheme, evitando di colpire le pareti o le creature che popolano le grotte, il titolo introduce alcuni elementi che variano discretamente l’esperienza globale. Nei quadri potremo raccogliere delle gemme colorate, che fermeranno il timer e permettendoci così di guadagnare secondi preziosi. Quelle di colore verde avranno invece un’importanza fondamentale: disposte in coppia nell’area di gioco, formeranno delle nuove piattaforme, indispensabili per raggiungere luoghi troppo distanti per le possibilità del nostro piccolo protagonista.
    Purtroppo, sebbene le premesse siano sufficienti a delineare un prodotto valido sul fronte del gameplay (anche se non troppo originale), Spoing risulta un titolo poco curato, soprattutto per quanto riguarda il level design. Gli sviluppatori di games2be non devono aver prestato molta attenzione nel realizzare gli stage, che appaiono tutti irrimediabilmente simili tra di loro. Appesantito da uno stile grafico forse fin troppo minimalista (strutture ambientali colorate unicamente di nero su un singolo fondale che si ripete per tutta l’avventura), giocare a Spoing riserverà spesso uno spiacevole senso di deja-vu, unito alla consapevolezza che arrivati al 20° quadro, il prodotto avrà ormai esaurito tutte idee per coinvolgere maggiormente i videoplayer più esigenti.

    Impreciso

    Bisogna poi aggiungere alcune imperfezioni tecniche che incidono negativamente sulla giocabilità di Spoing. Manca ad esempio la possibilità di usare lo zoom dinamico all’interno dei livelli: oltre a non permettere di avere una visione globale della struttura dello stage, molto spesso ci troveremo costretti ad effettuare salti alla cieca, soprattutto nelle fasi di avanzamento orizzontale. Anche il sistema di collisione con le piattaforme risulta approssimativo: in molti casi, sebbene il nostro personaggio raggiunga effettivamente l’elastico, per questione di pochi pixel non riusciremo ad agganceremo l’appiglio, con la conseguenza di morire schiantandoci sui costoni della caverna. Un sistema più flessibile avrebbe reso il sistema di gioco più intuitivo, senza indispettire il giocatore, costretto a calibrare puntigliosamente ogni balzo di Spoing.

    Spoing SpoingVersione Analizzata iPhoneSpoing è un titolo senz'arte né parte. Ricicla espedienti già ampiamente esplorati da altre produzioni, e neanche nel migliore dei modi. Un level design anonimo e poco curato, unito a dinamiche imprecise e poco funzionali, minano il coinvolgimento globale dell’acquirente, che dopo i primi stage introduttivi ai ritroverà a eseguire azioni meccaniche e in un prodotto privo di qualsiasi inventiva.

    5

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