Recensione Star Wars Republic Commando

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Star Wars Republic Commando - 2587

Recensione Star Wars Republic Commando
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox
  • Pc
  • Cominciata la guerra dei cloni è

    Dolore...sofferenza...sangue...morte...la guerra non è mai una cosa bella, per quanto al grande pubblico la si mostri come un tripudio di effetti speciali nei quali nobili cavalieri jedi sconfiggono orde di stupidi droidi. La guerra è in realtà fatta anche di azioni segrete, dove pochi soldati devono scontrarsi con decine di avversari, e non vi è alcun potere mistico ad aiutarli e l'unica cosa che li separa da una prematura morte è il loro fucile DC-15. Qui non vi sono grandi campi di battaglia gloriosi, ma solo stretti cunicoli infestati da schiavisti e truppe separatiste in grande quantità. In una battaglia dove contano più il controllo dei nervi e la mira al coraggio e alla morale di una persona, dove la vecchia leggenda che il laser non causa perdite di sangue e le esplosioni non danneggiano le persone viene smentita da copiosi schizzi di plasma corporeo e piogge di arti, non vi è spazio per un cavaliere, e nemmeno per una cinepresa. In questo reale lato della Guerra dei Cloni c'è posto solo per i Republic Commando, che compiranno le loro pericolose missioni nel vero lato oscuro della galassia, e non in quello astratto e figurato di cui parlano i jedi.

    Faranno bene il loro lavoro, ve lo garantisco

    In Republic Commando avrete quindi modo di vedere la galassia di guerre stellari con un occhio davvero originale: ovvero quello che passa attraverso il casco di un soldato d'elite dell'esercito repubblicano durante la Guerra dei Cloni, conflitto che, come i fan della saga sapranno, porterà alla nascita dell'impero. Gli eventi narrati nel gioco andranno quindi a collocarsi a metà tra L'”attacco dei Cloni” e “La vendetta dei Sith” (in uscita a maggio) e costituiranno un importante tassello nella storia principale della saga, anticipando personaggi e situazioni che vedrete nel film tra pochi mesi. Republic Commando si divide in 3 missioni principali divise in diversi livelli e pone il giocatore nella divisa di un sergente dei corpi speciali dell'esercito dei cloni, che, al comando di un nucleo composta da 3 uomini (cecchino,artigliere e geniere) deve farsi strada e compiere diversi obiettivi in mezzo a zone infestate dai nemici, la morte di tutti i membri della squadra porterà inesorabilmente alla sconfitta, mentre sarà invece possibile rianimare mediante iniezioni di bacta i compagni giacenti morenti a terra dopo uno scontro. In termini di gioco ciò trasforma il prodotto in un riuscitissimo ibrido tra i titoli di azione pura, come call of duty, e i ben più complessi simulatori tattici alla swat 3. Se da un lato, infatti, il gioco vi sembrerà facilmente affrontabile usando un minimo di accorgimenti (proprio come succede in call of duty o medal of honor) anche dal vostro solo personaggio, è anche vero che più avanti procederete più vi renderete conto dell'utilità dei vostri gregari, per controllare i quali avrete a disposizione UN solo tasto (oltre ai soliti 4 per ordinare se tenere la formazione, resistere sul posto, cercare e distruggere ecc..), con cui riuscirete senza il minimo problema a dare indicazioni in tempo utile anche nel corso delle più feroci battaglie. Questo è reso possibile dal fatto che invece che indicare ai vostri uomini come muovervi, dovrete solamente indicare loro dove andarsi a posizionare e che azioni compiere, semplicemente indicando sulla postazione o sulla console-torretta-porta su cui interagire, dopo che sarà stata evidenziata dal vostro visore (vedrete un ologramma dei vostri soldati sull'oggetto) in modo da farvi capire che vi si può interagire di persona o per l'appunto mandando qualcuno al vostro posto. Il gameplay risulta quindi frenetico e tattico allo stesso tempo, e, soprattutto, capace di davvero di far sentire i giocatori nei panni di un sergente di prima linea impegnato a dare ordini alle sue truppe, con un livello di coinvolgimento pari e superiore a quello di Half Life 2 e di altri dichiarati capolavori.

    Ordino la creazione di un grande esercito

    L'atmosfera che fa da sfondo alla frenetica giocabilità descritta poche righe innanzi non è quella “classica” di Guerre Stellari. Come anticipato nel primo paragrafo, infatti, gli sviluppatori hanno presentato una galassia molto più oscura, tetra e gotica rispetto quella vista nei cinema. Gli ambienti sono claustrofobici e cupi, l'ambiente meno magico e fatato rispetto a quelli a cui si è abituati e gli stessi modelli dei droidi non rispecchiano i puliti e perfetti soldati visti sull'arena di Geonosis, ma bensì hanno un aspetto più massiccio, una carrozzeria meno omogenea (non mancano tracce di ruggine, di usura e simili particolari) e un modo di combattere ben più serio e letale di quello quasi ridicolo (come dimenticarsi le performance su Geonosis e Naboo) sembravano mostrare una volta.
    A sottolineare il “realismo” dell'ambiente non mancano schizzi di sangue (di vario colore in base a chi lo perde), pezzi di esseri o robot volanti dopo le esplosioni delle granate e addirittura sagaci battute da parte dei vostri commilitoni (un'altra faccia da insetto spiaccicata alla parete) che ci si potrebbe aspettare da un qualsiasi film sul Vietnam,ma che di certo non sono all'ordine del giorno in un titolo della saga Star Wars.
    Ovviamente tutti questi aspetti perderebbero di forza se a muoverli vi fosse una IA non all'altezza di ciò che si presenta,ma fortunatamente non è così. I vostri compagni si muovono coordinati, sparano nei punti giusti al momento giusto, eseguono i vostri ordini e in generale si mostrano perfettamente capaci di badare a se stessi. Allo stesso modo i nemici hanno comportamenti diversi in base alla loro classe di appartenenza. I droidi semplici si muovono in gruppo, cercano di assumere formazioni a ventaglio e di sparare tutti insieme, i droidi corazzati avanzano sparando all'impazzata (esattamente come visto nel film), diversamente da loro i nemici organici daranno sfoggio di tattiche di gruppo, un'accurata scelta di ripari, fuggiranno dalle granate e cercheranno di evitare di farsi intrappolare negli angoli. Era parecchio che non si vedevano nemici reagire in modo tanto vario ed intelligente, e questo non può essere che un lato fortemente positivo.

    ...a vedere l'esercito che essi creato hanno...

    Tecnicamente parlando Republic Commando vince su tutti i fronti (si anche qui). Il motore grafico, una versione modificata e potenziata dell'Unreal Engine, presenta modelli a dir poco sensazionali, coperti di dettagli e elementi di contorno fino all'inverosimile e peraltro dotati di animazioni fluide e realistiche, con l'ormai essenziale motore fisico Havock ottimamente sfruttato per dare quel pizzico di realismo in più alle reazioni di personaggi ed ambienti ad esplosioni ed altri fenomeni. Gli ambienti, dal canto loro, si mostrano ben delineati e simili a quelli visti nella serie cinematografica, anche se forse qualche elemento decorativo in più non avrebbe guastato. Tuttavia sono gli effetti speciali il vero cavallo di battaglia del titolo, dalle scie dei proiettili alle esplosioni, la sensazione sarà quella di trovarsi al cinema piuttosto che davanti al proprio schermo. Riuscitissimo gli effetti di distorsione dovuti a disturbi elettrici che colpiscono i visori dei vostri caschi e gli schizzi di sangue che vi rifraggono contro se sbudellate un nemico a pochi passi da voi (schizzi che saranno poi puliti a tempo di record da una specie di tergicristallo...se non è classe questa...).
    Se l'aspetto grafico sfiora la perfezione, quello sonoro, fa anche di meglio. Per il gioco sono stati composti,suonati e cantati diversi brani inediti, che non appariranno nel terzo film e resteranno esclusivi per Republic Commando. Naturalmente le suddette marce militari repubblicane (di fattura degna di quelle dell'immortale Williams) saranno accompagnate dalle più classiche musiche apparse nella saga, come il federation theme (ta-tatatà-taratata-tata-ta), riadattate all'atmosfera cupa del titolo. Le voci di droidi e commandos, i versi di alieni e wookie e le detonazioni di blaster e bombe vengono direttamente dai film, mantenendone la qualità.

    Scoprirete che sono infinitamente migliori dei droidi

    Purtroppo anche i migliori disegni presentano qualche sbavatura che li allontana dalla perfezione. Il primo difetto in Republic Commando è dato dall'estrema linearità dei livelli, che presentano un'unica strada percorribile e non fanno nulla per nasconderlo, restando lontani quindi dall'idea di libertà che danno titoli come swat o raimbow six. Il secondo problema del gioco è la sua longevità (è completabile in uno spazio di tempo che va dalle 12 alle 15 ore), derivata direttamente dalla linearità, e la presenza di solo 3 ambientazioni (raffinerie dei droidi, nave fantasma e Kashyyk). L'aspetto multiplayer, infine, per quanto non brutto, presenta le modalità classiche senza aggiungere nulla di nuovo, e non è comunque all'altezza di quello di Star Wars Battlefront (ed è giusto così, dopotutto fin dall'annuncio si sapeva che Republic Commando sarebbe stato incentrato soprattutto sul singolo e battlefront sul multy).

    Devo riconoscere che senza quei cloni non avremmo vinto

    A conti fatti Republic Commando si rivela uno dei titoli più riusciti in assoluto dedicati alla saga di Guerre Stellari. Ben realizzato nel suo lato tattico, dotato di un'atmosfera davvero coinvolgente e di un'IA di rara efficacia. Ottimo l'aspetto tecnico, perfetta la componente sonora, carismatici i personaggi e vari i nemici. I pochi aspetti negativi gli impediscono di brillare insieme ad Half Life 2 e agli altri capolavori assoluti,ma sicuramente vale il suo peso in monete di platino. Voto finale: 8.8, arrotondando, 9.

    Quanto attendi: Star Wars: Republic Commando

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd