Recensione Starvoid

Un RTS sobrio e diretto

Recensione Starvoid
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  • Paradox Interactive ha sempre trattato bene i suoi fan, con titoli di grande calibro e successo, spaziando dagli imponenti strategici come Europa Universalis o Hearts of Iron a misti tra RPG ed RTS come l'ottimo King Arthur. E proprio questa voglia di sperimentare e puntare su titoli a volte ibridi ha determinato il successo di alcuni brand. Quello che stiamo per trattare è forse uno di questi casi. Tutto inizia con la lotta serrata e senza tregue che oppone vari comandanti mercenari il cui unico scopo è il controllo di un prezioso combustibile scarsamente presente nello spazio, lo Starvoid. Con questo semplice pretesto verremo presto catapultati nello spazio profondo dove dovremo prendere il controllo di uno di questi soldati. Il nostro obiettivo? La sconfitta dell'avversario. Il premio? La conquista del prezioso Starvoid che da anche il nome alla nuova creatura distribuita da Paradox Interactive e sviluppata da Zeal Game Studios.

    E' subito azione

    Al contrario di quanto siamo abituati a fare generalmente quando ci avviciniamo ad un titolo Paradox questa volta non dovremo perdere troppo tempo a pensare ed elaborare grandi e complesse strategie visto che in men che non si dica finiremo nell'occhio del ciclone, nel mezzo della battaglia. Starvoid è infatti un RTS multiplayer fortemente incentrato sull'azione pura, che in ogni partita non mancherà mai. Ciò che maggiormente lo caratterizza rispetto ad un comune RTS è una frenesia ed intensità d'azione "quasi" paragonabile a quelle che si possono riscontrare negli FPS.
    Già all'avvio ci rendiamo conto di questa sua inclinazione all'azione ed alla competitività. Il gioco viene avviato inizialmente in finestra con i pulsanti del menù posti in alto mentre al centro della pagina campeggiano le news riguardanti principalmente gli aggiornamenti. Guardando in alto vediamo come il pulsante "Play" sia l'unico a lampeggiare, invitandoci chiaramente a dare il via alle danze. Non chiediamo altro quindi clicchiamo ed andiamo avanti. Immediatamente ci viene proposto di scegliere tra una della tre modalità di gioco. Non c'è una fase di creazione del profilo dato che il titolo, interagendo direttamente con STEAM, utilizza quei dati a partire dal nome utente.
    Come detto le modalità di gioco sono tre: Battle, Sabotage e Team Deathmatch. Nella prima, "Battle", l'obiettivo sarà quello di catturare quanti più punti di estrazione dello Starvoid ci sia possibile. Questo avverrà semplicemente ponendoci vicino al punto di estrazione per prenderne il controllo in pochi secondi, permettendo la costruzione dell'estrattore. Uno maggiore, posto al centro della mappa, sarà sfruttabile solo quando tutti quelli vicino la base principale saranno conquistati. La velocità e dinamicità di gioco sarà garantita da un conto alla rovescia di 10 minuti per partita che costringerà tutti a muoversi rapidamente attraverso la mappa e menare le mani il più presto possibile. In "Sabotage" dovremo invece danneggiare i rifornimenti del nemico posizionati presso la loro base, mentre nel Team Deathmatch semplicemente saremo chiamati ad eliminare i comandanti nemici, come nel più comune degli FPS.
    Il gameplay vero e proprio ci vedrà iniziare la partita con il nostro solo eroe che all'occorrenza potrà "evocare" delle unità d'appoggio, di varia tipologia, fino al raggiungimento di una soglia di mantenimento massimo che non permetterà più di avere nuovi elementi a nostra disposizione se quelli chiamati in precedenza non saranno stati prima eliminati. Ciò fa si che gli eserciti siano molto contenuti in numero, rendendo l'eroe stesso l'ago della bilancia. Il suo sviluppo le sue peculiarità oltre che le sue abilità saranno di fondamentale importanza per aver ragione del nemico. Nessuna fase di costruzione quindi, nessuna fase gestionale, solo scontri ad alta intensità.

    Gli eroi, o comandanti, sono divisi in quattro classi differenti. Gli "Infiltration Commander" sono coloro specializzati negli attacchi stealth, molto veloci e difficili quindi da individuare, ottimi per attacchi a sorpresa. Gli "Engineer" sono invece ottimi combattenti di supporto con grandi doti difensive e che possono alla bisogna curare un'unità alleata. Gli "Ordinance" sono specializzati nel fuoco dalla lunga distanza e posseggono abilità che permettono di estendere temporaneamente il raggio visivo al fine di individuare in anticipo il nemico per colpirlo quando meno se lo aspetta. Infine sono presenti gli "Assault Commander", i classici e granitici amanti del corpo a corpo e dell'assalto frontale, capaci di esse immuni per breve tempo agli attacchi nemici ed in grado di provocare un danno enorme a chiunque; unica pecca la lentezza. Per ogni classe è presente più di un eroe tra cui scegliere, sempre se prima li avremo sbloccati tutti. La personalizzazione non si esaurirà alla singola scelta della classe e dell'eroe in quanto per ognuno di essi potremo modificare l'equipaggiamento d'attacco, le abilità da usare in battaglia e le sei "Units and utility boxes". Queste non sono altro che caselle dove indicheremo le unità che desidereremo avere disponibili sul campo di battaglia, e quindi pronte per essere chiamate. Ma non solo dato che potranno essere utilizzate per ottenere delle utility difensive, come ad esempio le torrette, oppure offensive, come il "damage booster" che aumenta temporaneamente il danno inflitto al nemico, a vantaggio dei nostri droni. Droni, si, perchè le unità utilizzabili sono tutte di tipo meccanico (potenziabili così come lo sono gli eroi) ed anch'esse si dividono in varie classi: unità pesanti e leggere, da combattimento e di supporto. In totale decine tra cui scegliere, ognuna con le proprie peculiarità, i propri punti di forza e debolezza. Come non apprezzare ad esempio l'impatto difensivo di una squadra di droni "Phalanx", magari posti a protezione del nostro eroe che colpisce a lungo raggio. Ciò ci darà la possibilità di ottenere una personalizzazione massima sul nostro modo di giocare. Le combinazioni sono praticamente illimitate. Ovviamente non avremo tutte le unità, gli eroi, ed i potenziamenti subito disponibili. La maggior parte di tutto ciò verrà sbloccato man mano che giocheremo e saliremo di livello col nostro profilo accumulando anche della moneta virtuale che servirà per acquistare definitivamente quanto avremo sbloccato giocando.

    Tra multyplayer e tecnica

    L'immediatezza del gameplay di Starvoid non necessariamente deve essere intesa come un punto a suo sfavore. Certamente le modalità di gioco non sono il massimo dell'originalità, ma un pretesto più che altro per mettere alla prova il proprio esercito ed i propri comandanti, per testare con mano la strategia scelta in fase di personalizzazione. Al momento attuale c'è da dire che i giocatori online (12 massimo per partita) non sono moltissimi per le modalità "Sabotage" e "Team Deathmatch", i cui server a volte risultano deserti, con il grosso dell'utenza che si concentra sulla ben più interessante (anche dal punto di vista puramente tattico) "Battle" in cui l'anima del titolo può essere gustata a fondo. Per quanto riguarda la scelta della partita avremo due vie da poter seguire. Da un lato semplicemente potremo scegliere la modalità di gioco e lasciar fare al sistema di matchmaking che troverà in breve la sessione adatta a noi, oppure in maniera più classica, avremo la facoltà di scorrere la lista dei server per scegliere quello che più ci aggraderà.
    Tecnicamente il gioco si mantiene su standard al massimo sufficienti, sia per quanto concerne la pura e semplice ispirazione artistica, che ha dato vita a eroi ed unità abbastanza canonici, sia per quanto riguarda il lato tecnico vero e proprio. La modellazione delle unità e le texture non fanno gridare al miracolo, ma appaiono anzi, in diversi casi, poco dettagliate. Nel complesso l'aspetto generale del titolo sa un po' di datato ed a riprova di ciò c'è il menù delle opzioni grafiche che oltre alla risoluzione e ad un paio di slidebar riguardo il dettaglio generale e delle unità non permette di modificare alcunché. Come già visto in precedenza con altri titoli ciò permette a Starvoid di girare egregiamente anche su macchine non proprio nuovissime, così come è avvenuto sulla configurazione di prova: un Q6600 con 4 Gb di Ram, GeForce GTX550Ti e Windows Seven.

    Starvoid StarvoidVersione Analizzata PCStarvoid è un titolo diretto, semplice, con pochi fronzoli ed orpelli. Si sceglie in brevissimo tempo l'eroe da utilizzare e ci si butta nella mischia per una o due partite che si riescono a terminare nel giro di una mezz'ora. Il buon livello di personalizzazione di Eroi ed unità non ne fa però un titolo da hardcore gamer. Starvoid è più che altro consigliato agli amanti degli RTS che hanno bisogno di un titolo abbastanza leggero con il quale passare tranquillamente alcune ore. Difficilmente diventerà una killer application.

    6.5

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