Recensione Steel Storm: Burning Retribution

Arriva su Steam il secondo capitolo dello scrolling shooter Kot-In-Action

Recensione Steel Storm: Burning Retribution
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • La mancanza di una strategia di Marketing precisa, che riesca a supportare il prodotto con la dovuta efficacia, rischia spesso di minare il successo di un titolo valido e ben sviluppato. L'indipendenza e la libertà di poter sperimentare vengono il più delle volte ripagate con l'indifferenza. Purtroppo questo è il caso del genere Indie, che raramente possiede i fondi necessari per sostenere campagne promozionali di un certo spessore. Come uscire allora da questo circolo vizioso? “Quando abbiamo iniziato a sviluppare Steel Storm avevamo già deciso come portare avanti il progetto: serviva una strategia di marketing precisa e la soluzione per episodi era adatta alle esigenze del team. Distribuire come freeware il primo episodio ci ha permesso di stabilire una base di utenza su cui lavorare costantemente, indispensabile per migliorarci.” Queste sono le parole di Alexander Zubov - fondatore di Kot-in-Action Creative Artel - alla vigilia del lancio di Burning Retribution, secondo episodio di questa fortunata serie.

    Tempesta d'acciaio (e proiettili)

    Lo spirito è quello degli shoot 'em up di vecchia scuola, ma definire Steel Storm come un classico arcade top/down non gli rende giustizia. La struttura del gameplay presenta infatti delle particolarità che lo rendono appetibile anche ai non appassionati del genere. Il titolo è sviluppato interamente in 3D - avendo come base il Darkplace Engine - ed è in grado di offrire una profondità piuttosto insolita. Diversamente dai suoi simili, Steel Storm permette un approccio originale che lascia scelta al giocatore su come impostare il proprio gioco. Innanzitutto è determinante la visuale che sceglieremo. Al primo avvio è impostata quella classica dall'alto, ma possiamo personalizzarla a nostro piacimento, ancorando la prospettiva su un lato o cambiando l'inclinazione e l'angolo di proiezione (molto funzionale si è rivelata quella isometrica).
    La scelta effettuata verrà molto probabilmente ritoccata più volte durante le partite perché Steel Storm non impone uno scorrere fisso dello scenario su una direzione stabilita, ma si comporta come uno scrolling shooter a 360 gradi. Saremo quindi pienamente liberi di scegliere in quale direzione muoverci e di tornare sui nostri passi se necessario. In questo procedere atipico il giocatore viene aiutato dal level design che, oltre a proporre bivi e percorsi alternativi, offre strutture dietro cui ripararsi per non soccombere all'orda nemica, dotata peraltro di una IA piuttosto evoluta. La vita a bordo del nostro Hovertank sarà tutt'altro che facile...

    Se la trama rispecchia pienamente la tradizione del genere ed è quindi semplice nel vertere sull'intramontabile figura di un invasore da fermare, le singole missioni richiedono un minimo impegno per essere superate. Ognuna di esse ci proporrà degli obiettivi da portare a compimento, come abbattere generatori energetici, disattivare campi magnetici e così via. Indispensabile è l'uso dei vari power-up che troveremo lungo il percorso: scudi energetici e potenziamenti vari per le nostre armi ci aiuteranno ad alleggerire il peso della responsabilità di dover salvare il mondo.
    Con nostra gradita sorpresa, Steel Storm offre anche un comparto multiplayer in grado di supportare fino a 16 giocatori contemporaneamente. Inoltre si avvale anche del sostegno di un eccezionale Editor di livelli, grazie al quale abbiamo la possibilità di creare una mappa tutta nostra, curarla nei minimi dettagli, scegliere la modalità a cui destinarla - Deathmatch, Capture the flag o Cooperation - e metterla on-line per ospitare partite veramente divertenti. Purtroppo al momento il tutto risulta poco fruibile: i server si presentano spesso vuoti e in 4/5 giorni siamo riusciti a mettere in piedi soltanto un paio di Deathmatch.

    Non è tutto oro il metallo che luccica

    L'impatto visivo è piacevole e mette in evidenza come Steel Storm sia tecnicamente ben realizzato grazie a un uso sapiente del Darkplace Engine. Potendo intervenire sull'antialiasing otteniamo scenari nitidi e definiti che ben si adattano all'ambientazione generale, mentre l'insieme dei colori scelti, aiutato da una buona illuminazione dinamica, crea accattivanti contrasti cromatici e di luce/ombra. A non convincere del tutto sono alcuni aspetti legati alla struttura generale del titolo. Nonostante le numerose missioni da affrontare (25 divise in due capitoli) sono sufficienti poche ore di gioco per notare l'eccessiva monotonia dei livelli. Infatti soltanto in un paio di occasioni ci ritroveremo in ambientazioni esterne e ben caratterizzate. La generale piattezza purtroppo si ripropone anche nel design dei nemici poichè i modelli proposti sono inferiori alla decina. Viene poi a mancare quella che è la peculiarità dei titoli shoot'em-up più classici, ovvero boss giganti da abbattere e armi dagli effetti devastanti a tutto schermo. Per quanto riguarda i primi avremo modo di incontrarne soltanto due (uno alla fine di ogni episodio), mentre sulla varietà delle armi, pur essendo buona, pesa una resa grafica omogenea che le rende di fatto tutte troppo simili tra loro. Per concludere, il comparto audio risulta ben sviluppato, anche se le continue esplosioni, dotate di un suono molto pieno, soffocheranno i motivetti militareschi di accompagnamento.

    Steel Storm: Burning Retribution Steel Storm: Burning RetributionVersione Analizzata PCKot-in-Action ci offre un prodotto competitivo e divertente. Grazie alla distribuzione in Digital Delivery con meno di 7 euro abbiamo modo di giocare a quella che è la naturale evoluzione di titoli storici come Xevious o Thunder Force. Tuttavia se vi aspettate un'esperienza devastante come Dodonpachi resterete delusi, perché di proiettili ne volano a migliaia, ma il gameplay strizza l'occhio anche ad un approccio esplorativo. La longevità è quella tipica di questi titoli e difficilmente si superano le cinque ore di gioco, nonostante possiate venire invogliati a ricominciare sfruttando la visuale in prima persona, accessibile una volta finito il gioco. In definitiva Steel Storm è un acquisto consigliato a chi adora gli shoot'em-up tout court.

    7.5

    Che voto dai a: Steel Storm: Burning Retribution

    Media Voto Utenti
    Voti: 8
    6.5
    nd