Super Mario 3D World + Bowser's Fury Recensione: combo a sorpresa su Switch

Nintendo ripropone uno degli episodi 3D più sottovalutati della storia mariesca, insieme a un'avventura extra al 100% inedita.

Super Mario 3D World + Bowser's Fury
Recensione: Nintendo Switch
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  • Switch
  • Sarò sincero: Super Mario 3D World all'epoca mi era piaciuto eccome, così come avevo gradito parecchio anche lo spesso ignorato predecessore su Nintendo 3DS (per approfondire, qui la nostra recensione di Super Mario 3D Land). Eppure, nel tornare a esplorare i brevi e gustosissimi livelli che compongono questa riedizione Switch dell'ennesimo classico pubblicato su Wii U (a proposito, eccovi la nostra recensione di Pikmin 3 Deluxe, altra esclusiva di qualche anno fa riproposta in maniera alquanto convincente lo scorso autunno) sono comunque rimasto assai colpito da quanto Super Mario 3D World risulti ancora adesso fresco, brioso e clamorosamente divertente.

    Un continuo saliscendi di idee, di salti e di invenzioni che giocano con i dettami marieschi ormai codificati nel tempo, all'insegna di un divertimento mordi e fuggi sempre nuovo e sorprendente. Super Mario 3D World nasceva da un concetto ambizioso e per nulla scontato: trovare un ideale punto di incontro tra la linearità e la leggibilità dei capitoli bidimensionali, sulla scia del successo della popolare serie New Super Mario Bros, e la profondità degli episodi a tre dimensioni, irresistibili per alcuni (eccomi!) ma al tempo stesso più complicati da gestire e da comprendere per tanti altri (a cominciare dall'utenza casual conquistata con Wii e Nintendo DS).

    Un tesoro da riscoprire

    L'impostazione isometrica di Super Mario 3D World vuol essere la risposta a quel tentativo di equilibrio fra due approcci molto differenti: una visuale a volo d'uccello per lo più fissa - o meglio, è sempre possibile sistemare l'inquadratura, ma il gioco è sapientemente costruito per richiederlo il meno possibile - e livelli dallo sviluppo estremamente lineare, comunque mai privi di strade alternative, bivi e gustosi passaggi segreti.

    Una formula che, seppur privilegiando un approccio guidato, grazie al quale è pressoché impossibile perdersi, incentiva lo stesso all'esplorazione, con tre stelle verdi e un timbro speciale disseminati per gli stage. Il tutto con una durata complessiva davvero ridotta, per sfide che si completano sempre entro pochi minuti arrivando all'immancabile palo con la bandierina da ammainare, proprio come ai nostalgici tempi del NES.

    Su questa base si inseriscono innumerevoli e continue divagazioni, frutto della prodigiosa creatività dei designer Nintendo. Che si tratti di brillanti spunti di puro level design o di power-up sopra le righe (vedasi la ciliegia che sdoppia il personaggio, arrivando a controllare un manipolo di cinque o sei cloni!) l'effetto finale è sempre lo stesso: sorrisi, stupore e divertimento. Sensazioni che si susseguiranno nel corso di tutta l'avventura, che ha il pregio di iniziare dolcemente e tenendoti per mano, salvo poi aumentare progressivamente la difficoltà fino a passaggi per nulla scontati.

    La solita, invidiabile prontezza nei controlli trova un complemento mirabile tanto nel già citato level design - con in particolare l'inedito costume da Mario Gatto che vi permetterà di scalare le superfici verticali, dando una navigabilità assolutamente unica all'azione - quanto nella velocità di gioco, resa ancora più scattante rispetto all'originale. Il risultato è dunque un'esperienza briosa, senza pause, ritmata e coinvolgente, con in più l'appeal del cast di diversi personaggi e del multiplayer.

    Già, perché come in New Super Mario Bros non manca una certa enfasi sul platforming di gruppo fino a un massimo di quattro partecipanti, da sfruttare sia in locale sia per la prima volta addirittura online. In compagnia, viste anche le caratteristiche peculiari dei vari protagonisti (Mario è quello adatto a ogni situazione, Luigi salta più in alto degli altri, Toad è rapidissimo e Peach può invece planare) si crea un'atmosfera decisamente godibile, con una sottile armonia tra cooperazione e competizione destinata a regalare momenti da non trascurare - perché il gioco terrà traccia delle monete raccolte, del tempo impiegato e dei vari bonus, assegnando di fatto una classifica a fine livello con tanto di corona in testa.

    Insomma, tanta carne al fuoco per un platform 3D ma non troppo tutto da scoprire per la prima volta o da riscoprire a distanza di qualche anno: pur non essendo stato incluso nella recente collezione (qui la nostra recensione di Super Mario 3D All-Stars) e non venendo di solito ricordato tra gli apici della produzione mariesca, prendere sottogamba Super Mario 3D World sarebbe un gravissimo errore. La speranza è che, come già accaduto in altre occasioni, questa riedizione possa approfittare del fattore Switch per assicurare al titolo una popolarità mai raggiunta in precedenza.

    La Furia di Bowser

    Bowser's Fury rappresenta invece la novità assoluta del pacchetto: un'avventura rigorosamente inedita che impreziosisce il tutto, dando un motivo di interesse anche a chiunque dovesse aver già spolpato Super Mario 3D World su Wii U. Proprio in questo senso, va segnalata la grande distanza tematica e concettuale rispetto alle caratteristiche del gioco appena descritto: Bowser's Fury non si limita infatti a essere un insieme di livelli extra basati sull'impostazione di 3D World, ma è al contrario un'esperienza al 100% nuova, fondata su un'idea diversa e originale.

    Il caro, vecchio Bowser è stato posseduto da una vischiosa sostanza nerastra che lo ha tramutato in un colossale mostro pronto a seminare il caos a ruota libera: immaginatevi di fatto una sorta di kaiju declinato nello stile del Regno dei Funghi, con una stazza gargantuesca e una furia incontenibile. Bowser Junior, preoccupato dalla mostruosa deriva del padre, si rivolge all'arcinemico Mario per provare a riportare il tartarugone a più miti consigli, dando il La a un estemporaneo duo in cui la dispettosa nemesi vista in Super Mario Sunshine può essere controllata tanto da un secondo giocatore quanto dall'Intelligenza Artificiale (con la facoltà di decidere quanto invasivi debbano essere gli aiuti offerti dal personaggio, andando così a sfumare la difficoltà).

    Come anticipato, Bowser's Fury segna un netto distacco rispetto ai livelli piccoli e guidati che contraddistinguono l'avventura principale: per prima

    cosa, l'azione si svolge in un unico scenario, nella fattispecie un arcipelago di dimensioni abbastanza generose composto da una serie di isolette tematizzate raggiungibili sul dorso del dinosauro arancione Plessie. Ogni isola rappresenta di fatto un micromondo a sé, con un faro come punto di riferimento e diverse attività da svolgere legate alla raccolta dei cosiddetti solegatti, ovvero l'equivalente delle stelle di Super Mario 64. Il tutto mentre, a intervalli di tempo regolari, si scatenerà la furia di Bowser, che portando nuvoloni scuri di tempesta farà piovere meteoriti e cercherà di colpirvi dalla distanza col suo poderoso raggio alla Godzilla.L'anima da collectathon rimane senza ombra di dubbio il grande punto in comune con Super Mario 3D World, eppure il sincero gusto per l'esplorazione libera, l'impostazione da open world in miniatura nonché il ritmo a misura di giocatore fanno di Bowser's Fury un'esperienza radicalmente diversa, che contrasta in maniera assai piacevole con quanto già visto e apprezzato su Wii U.

    Prendersi un po' di tempo per guardarsi attorno in virtù dell'approccio meno isometrico e più aperto, perdersi nel level design arzigogolato e in alcuni casi dall'apprezzabile slancio verticale e tornare a visitare le stesse isole alla ricerca di sfide alternative sono soltanto alcune delle frecce all'arco di questo contenuto. Spunti che per certi versi avvicinano paradossalmente Bowser's Fury più a Super Mario Odyssey che non a Super Mario 3D World.

    Mario vs Bowser in formato gigante

    Impossibile poi non soffermarsi sulle interazioni con il gigantesco Bowser Furioso: una trovata dal notevole impatto scenografico, che soprattutto sulle prime non potrà non strapparvi un sorriso. A maggior ragione quando, attivando il potere delle gigacampane, vi trasformerete in Giga Mario Gatto per affrontare il nemico alla pari, in un testa a testa in formato XXL con gli interi livelli di sempre che si trasformano in meri elementi dell'ambientazione, sul modello di alcuni momenti di Bayonetta 2.

    In realtà, a ben vedere, l'effetto sorpresa svanisce abbastanza in fretta, il senso di minaccia di Bowser si dimostra più una scocciatura che non un'effettiva sfida, e anche gli scontri denotano a lungo andare una ripetitività non troppo esaltante. Senza contare che, per riuscire a gestire il tutto, la tassa da pagare in modalità portatile sono i 30 frame al secondo in luogo dei canonici 60 che si registrano invece su TV: una rinuncia non da poco per un titolo simile.

    Con poco meno di quattro ore necessarie per arrivare ai titoli di coda - che diventano attorno alle sette volendo completare l'avventura al 100% - la quantità di contenuti non è certo un problema per Bowser's Fury: aspettatevi parecchie cose da fare e soprattutto puntate a raccogliere la totalità dei solegatti, perché sarà spassoso farlo. Semmai, il limite principale dell'esperienza sta nel suo essere un prodotto piacevole e sperimentale, ma dal valore assoluto nettamente inferiore a quello di Super Mario 3D World.

    Insomma, anche se, come me, vi avvicinerete alla raccolta in primis per Bowser's Fury, finirete per riscoprire e apprezzare paradossalmente ancora di più un episodio di Mario 3D che avrebbe meritato un riscontro davvero diverso.

    Super Mario 3D World + Bowser's Fury Super Mario 3D World + Bowser's FuryVersione Analizzata Nintendo SwitchCome indica il titolo stesso, Super Mario 3D World + Bowser's Fury si dimostra qualcosa di più della semplice riproposizione in salsa Nintendo Switch di un'esclusiva Wii U non particolarmente fortunata: l'idea di inserire per una volta un extra del tutto inedito è apprezzabilissima, e le trovate all'interno di Bowser's Fury non mancano affatto. Se da un lato risulta parecchio azzeccata la differenza di tono e di gameplay tra i due giochi, dall'altro però è anche evidente la superiorità globale di Super Mario 3D World rispetto alla nuova avventura, che finisce per rivelarsi un'appendice o poco più. L'effetto è quello di un'accoppiata solidissima, che ancora una volta celebra l'indiscussa supremazia della Grande N in ambito platformico.

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